Poesie
Dall'altra parte del mare - Dimenticare Palermo - Conforto - La rosa nel bicchiere- il naufragio - il profumo dei fiori
 


Dall'altra parte del mare

All'improvviso
la paura, la mestizia
dei fiori che muoiono
mentre qualche luce
viene a trovarti
dai vetri.
all'improvviso il silenzio
delle case, del vento
che non scopre i  ricordi,
mentre la sera
ti accarezza nell'anima.
All'improvviso
il sospetto
di avere sbagliato
nella scelta di una vita
difficile
mentre ti rincuora
il pensiero
di chi ti aspetta
dall'altra parte del mare
 
 
 
 
 
 
 
 

Dimenticare Palermo
 
 

Dimenticare Palermo

Voltarsi indietro e guardare
i sentimenti consumarsi
con la sabbia
nella clessidra del tempo.

Voltarsi indietro e capire
che non s’arrende il muschio
sulle mura antiche
dove batte il sole.

Voltarsi indietro e pensare
alle colline, alle gialle distese
e sorprendersi a ricevere
l’invito nascosto
delle primavere lontane
che lanciano, dolci,
un messaggio:
 
 

dimenticare Palermo.






 
 

Conforto

Affiora qualcosa che sa
penosamente d’antico
e che io più non capisco.

Non m’appartiene la musica
che sento stasera consolare
la stagione che muore.

Non è questo un conforto
che fa tornare il sole,
ma può semplicemente
farmi rivivere per un momento
 
 
 
 
 


 
 
 
 
 
 
 

La rosa nel bicchiere
 
 

Se vengono a mancare
le speranze nei giorni
e un fischio nella notte
ti ridesta da un sonno
ormai privo di immagini,
se parte la nave
in un mattino, nel sole
e tu sei clandestina
nascosta agli altri, a te stessa
dentro l’ombra di un sogno,
allora guarda lontano,
un porto ti aspetta
per tenerti al sicuro.

Se ti senti ferita quando
senza salutarti fugge
il tempo di raccogliere
nei boschi le castagne,
allora aspetta, non chiudere
in fretta la porta al sole,
guarda, solitaria e spoglia,
con il cuore in pezzi
intrisa di nostalgie e dolore,

bella, avvolta di speranze,

delirante di fede,
la rosa nel bicchiere.

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Il naufragio
 
 

E fa naufragio l’anima,
con il suo carico
di promesse, di speranze
senza nascondersi
dietro mille parole.

Si spengono le luci,
si ritrova nell’abisso,
sul fondo, da sola.

E capisce perché se n’è andata
la parvenza di un sogno
ad infrangersi contro le stelle
in un cielo dove la legge
non è uguale per tutti.

Nessuno è rimasto a sentire
a raccogliere in un gesto pietoso,
l’ultimo sospiro.

Non resta che piangere
nel silenzio degli anni
che verranno senza potere
asciugare il tuo volto.

Lontano appare quel tempo
dissolto nel rosso
di un tramonto d’estate
quando c’era ancora
qualcuno che sapeva
senza parlare, accoglierti
dentro un sorriso.
 
 
 
 

IL PROFUMO DEI FIORI
 
 

DUE VOLTI, DUE SGUARDI

DUE VOCI INNOCENTI SU TE,

PAROLE, PAROLE E SORRISI

E UN DUBBIO, UNA SOLA DOMANDA:

DOV’È?

A RISPONDERE È IL CUORE

E ANCORA UN VOLTO, UN’ALTRA DOMANDA.

DOV’È?

A RISPONDERE È L’ANIMA

CHE TREMA, CHE SPERA, CHE CREDE

IN UNA LUCE, IN UN MONDO

PIÙ BELLO DOVE È IL BENE CHE CONTA

E NIENTE ALTRO, DOVE IL PROFUMO

DEI FIORI NON MUORE

MA RIMANE DENTRO DI TE

ANNA MARIA
 
 
 
 

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