EPATITE CRONICA C
 
iscrizione alla lista informazioni
...parlando di epatite
home page di Eugenio Pattacini
 

 
EPATITE C
 
Che cos'e' l'epatite C?
testo a cura della "Lega italiana per la lotta contro le malattie virali": conoscere l'epatite.
 
E' la forma piu' pericolosa di epatite. Passa inosservata nel 95% dei casi e diventa cronica nel 30 - 40%, senza provocare disturbi. Il virus C e' ancora inparte misterioso, il suo comportamento non e' ben conosciuto e quindi passera' presumibilmente del tempo prima che si arrivi alla messa a punto di un vaccino efficace come quello che esiste per la B. Per questo e' determinante combatterlo anticipandone gli effetti dannosi con una buona prevenzione.
Rispetto al B le modalita' di trasmissione sono pressoche' identiche salvo che il contagio tra madre e figlio non e' ancora documentato. Le differenze piu' significative sono: 
a) il virus C e' molto meno diffuso del B pero' cronicizza molto piu' spesso tanto e' vero che su 10 epatite croniche virali, 9 sono da virus C;
b) risparmia i soggetti con meno di 20 anni di eta';
c) causa la cirrosi in circa il 20% dei casi.
 
Come deve comportarsi chi scopre di avere le transaminasi elevate?
 
Anzitutto deve ripetere l'esame due o tre volte per avere la certezza che il fegato non sia normale. Se i valori continuano ad essere alterati bisogna cercare nel sangue i virus che cronicizzano, B e C. In casi del genere l'infezione viene messa in evidenza 80 volte su 100. La diagnosi di infezionein atto si raggiunge quando siano presenti antigeni o anticorpi correlati ai virus (cosiddetti marcatori virali).
A questo punto e' opportuno consultare un centro specializzato nel trattamento delle epatiti croniche, dopo aver sentito il medico di fiducia. Al paziente verra' proposta una puntura del fegato(biopsia) che servira' a diagnosticare la condizione dell'organo. Si tratta di un esame senza rischi, di facile esecuzione, indolore. E' indispensabile per decidere la terapia.
 
Ci sono terapie per bloccare l'epatite cronica?
 
Da qualche anno sono disponibili sostanze in grado di contrastare l'attivita' dei virus e quindi di bloccare il processo lesionale ed arrestare l'evoluzione della malattia
Le maggiori speranze sono attualmente riposte nell'interferone, sostanza antivirale prodotta dalle nostre stesse cellule ma in quantita' insufficiente proprio nei casi di epatite cronica. E' un trattamento lungo e delicato che richiede un'adesione convinta da parte del paziente e che va controllato da medici specialistici. L'interferone viene erogato gratuitamente dal SSN se la richiesta e' effettuata da una struttora pubblica autorizzata.
Non si riesce quasi mai ad ottenere la scomparsa dei virus, la risposta e' comunque considerata positiva quando si raggiunge la normalizzazione stabile degli enzimi.
La terapia non sempre e' efficace, a volte bisogna ricorrere a piu' cicli terapeutici per ottenere il risultato voluto ed e' bene quindi essere preparati a questa eventualita'.
Comunque altre molecole si affacciano alla ribalta (riferimento soprattutto a ribavirina) alimentando la speranza che un giorno si possa disporre di una terapia risolutiva.
 
Ma che puo' succedere se non si interviene in tempo?
 
L'infezione provoca una progressiva alterazione del fegato che arriva a compromettere la normale funzione dell'organo: e' la cirrosi epatica. Per fortuna ci vogliono circa 20 anni perche' questo succeda. Quasi sempre solo a questo punto compaiono i sintomi specifici, dato che la malattia decorre senza disturbi. E' doloroso constatare che a volte in tutto questo lungo periodo non si arrivi a sospettare l'esistenza dell'epatite cronica anche di fronte alla positivita' delle analisi di laboratorio.
L'aumento delle transaminasi deve rappresentare un campanello di allarme sia per il paziente che per il medico.
 
Cosa prevede il SSN per l'assistenza ai malati cronici di epatite?
 
Esistono molti punti scoperti. Le visite mediche e le ricette sono a pagamento. Quasi tutti gli esami di laboratorio sono gratuiti solo nella prima fase diagnostica mentre quelli strumentali come l'ecografia sono a completo carico del malato. Per quanto riguarda le terapie, il SSN assicura la somministrazione di interferone (attualmente anche ribavirina) nelle epatiti croniche attive e di albumina nella cirrosi scompensata. Pero' vanno pagati in tutto o in parte molti farmaci necessari, specie dalle persone con meno di 60 anni.
 
Come ci si deve alimentare se si ha l'epatite?
 
L'unico "alimento" che puo' danneggiare il fegato e' ogni bevanda contenente alcool: birra, vino e superalcoolici. Quindi niente alcool in caso di infezione da virus epatici. Per quanto riguarda le restrizioni dietetiche esse sono diverse tra fase acuta e fase cronica. Nel corso dell'epatite acuta itterica e' necessario consumare pasti piccoli e frequenti. Bisogna limitare i grassi animali il cui assorbimento intestinale e' ridotto e i cibi carnei che sovraccaricano l'attivita' del fegato, dando la preferenza agli zuccheri.
Nella lunga fase dell'infezione virale cronica non si deve sottostare ad alcun particolare regime alimentare. E' sufficiente ricordarsi che e' piu' la quantita' che la qualita' dei cibi a creareproblemi alla funzionalita' epatica.
Altro e' il discorso per i pazienti cirrotici, per i quali sara' il medico a proporre di volta in volta un tipo di alimentazione adeguato.
 
10 regole da non dimenticare per una buona prevenzione della cirrosi
 
Controllare il valore nel sangue degli enzimi correlati con il fegato, transaminasi /GOT/AST e GPL/ALT) e gamma glutamiltransferasi (gGT)
Se risultano elevate, ripetere il controllo ogni mese per almeno 4 mesi
Se almeno uno degli enzimi risulta sempre superiore al normale, anche con oscillazioni, rivolgersi ad un buon laboratorio per la ricerca nel sangue dei marcatori dei virus epatitici B (HBs e anti-HBc) e C (anti-HCV)
Se positivi i primi due, controllare anche la presenza di altri marcatori: HBVDNA, HBe, anti-HBe, anti HDV;se positivo il terzo procedere sia al test di conferma che alla ricerca di HCVRNA
Eseguire ecografia addominale
Rivolgersi ad un Centro di Epatologia dietro indicazione del medico di famiglia e sottoporsi a biopsia epatica qualora sia richiesta
Assecondare la proposta di una terapia antivirale (Interferone alfa o beta per almeno 3 - 6 mesi)
Continuare la propria attivita' professionale e sportiva (mai agonistica) in modo controllato
Osservare le norme igieniche consigliate per evitare il contagio intrafamiliare. In caso di epatite B, far vaccinare tutti i conviventi.
In caso di altre patologie usari i farmaci dietro consiglio medico, per evitare che possano danneggiare il fegato.
 
 
iscrizione alla lista informazioni
...torna all'inizio
home page di Eugenio Pattacini
 
Click to see more great pages on Arts and Literature.