SCIOPERO DEL 28 NOVEMBRE 1997 !

Comunicato Stampa

Le organizzazioni sindacali autorganizzate e di base che hanno dato vita alla manifestazione nazionale del 18 ottobre a Roma proseguono nelle iniziative contro la finanziaria e i tagli al welfare, convocando per il 28 novembre lo sciopero generale intercategoriale per l'intera giornata nei comparti del Pubblico Impiego, con manifestazioni regionali nelle sedi dei maggiori capoluoghi e con l'adesione dei lavoratori dei servizi Enel/Telecom/Italgas/Banche/Trasporti e del settore privato.

Nello specifico, lo sciopero del 28 novembre novembre vuole essere la risposta allo sciagurato patto di scambio (intervenuto tra giovedì 31 ottobre e venerdì 1° novembre) tra governo e C.G.I.L. C.I.S.L. U.I.L. che permette:

- all'esecutivo Prodi di incassare l'ulteriore controriforma delle pensioni giocata ai danni di tutti i lavoratori (su cui si applica oltre l'innalzamento dell'età anche la beffa del blocco in corso '97-'98) ed in particolare di quelli del Pubblico Impiego forzosamente equiparati e con la preminenza dei lavoratori della scuola a cui di fatto viene impedito anche di esercitare la leggittima aspettativa di andare in pensione;

- a C.G.I.L. C.I.S.L. U.I.L. di accaparrare il monopolio della rappresentanza a scapito del sindacalismo di base, attraverso la loro dittatura sancita col famigerato decreto Bassanini.

Lo sciopero del 28 novembre si caraterizza come rifiuto dell'intera politica economica del governo Prodi che fa gravare i suoi costi come al solito sul lavoro dipendente e sui pensionati, non producendo peraltro alcuna soluzione al drammatico problema della disoccupazione strutturale e in particolare di quella giovanile.

Il governo Prodi ci condurrà nell'Europa di Maastricht stremati.

Si calcola che a causa dei recenti provvedimenti di aumento dell'IVA e del "riequilibrio" delle aliquote IRPEF, sul bilancio delle famiglie verrà a gravare una rapina di 500.000 annue, mentre nulla si sta facendo per il recupero dell'evasione fiscale e previdenziale. Anzi si annunciano nuovi tagli a deperimento della sconquassata sanità e della precaria assistenza e si promuove il finanziamento della scuola confessionale come anticipo della privatizzazione della scuola.

Le organizzazioni sindacali autorganizzate e di base, di fronte all'incalzare tremendo di questo modello decisionista e liberista tale da costituire un sistema involutivo e antidemocratico, fanno appello ai lavoratori, ai precari, agli studenti, ai giovani dei centri sociali, agli immigrati, perchè si realizzi la massima mobilitazione e partecipazione durante la giornata di sciopero nazionale del 28 novembre.

4 novembre 1997  

Promuovono:

Cobas Coordinamento Nazionale, Cobas scuola, CUB Confederazione Unitaria di base, CNL, Sincobas, USI/AITL, Confederazione Unitaria di Base, Sdb/Arca, Unicobas/Arca, AID, Comitato Ferrovieri, S.I.P.U.O..