Anche se infrequenti, sono indubitabilmente chiare le prese de posizione
dalle autorità politiche portoghesi sul territorio d' Olivenza:
Portogallo mai ha riconosciuto la sovranità spagnola ad Olivenza.
Da 1988, ci sono stati tre i riferimenti publici della diplomazia portoghese
a riguardo della sovranità sull' Olivenza; quelli sono abbastanza
chiari per capire la posizione ufficiale del Ministero degli Affari Esteri
portoghese.
A 1988, l'ambasciatore portoghese Carlos Empis Wemans, rappresentante del Portogallo nella Commissione Internazionale sui Limiti fra il Portogallo e Spagna, ha dichiarato al quotidiano portoghese "Diário de Lisboa": «Il Portogallo ha riconosciuto mai ufficialmente la situazione. Da un punto di vista giuridico, Olivenza è ancora nostra. Così, ai contatti occasionali di Spagna sui problemi della regione, rispondiamo sempre che Olivenza è "de jure" portoghese». Più recentemente, questa posizione è stata raffermata quando il progetto di ricostruzione del ponte d' Olivenza era in discussione. Il ponte d' Olivenza è stato costruito dal re portoghese Manuel I (1495-1521) ed è stato distrutto a 1709 durante la Guerra della Successione. Questo ponte è rimasto invalicabile fino ai nostri giorni, rendendo difficile viaggiare fra Elvas ed Olivenza sopra il fiume Guadiana, che è, al giorno d'oggi, il limite "de facto", ma non il limite giuridico accettabile fra la Spagna ed il Portogallo.
Nella riunione iberica ad alto livello del 1990, il primo ministro portoghese
Cavaco Silva ha raggiunto un accordo sulla ricostruzione del ponticello
d' Olivenza come impresa di frontiera, accordo prima negoziato dai rappresentanti
del governo portoghese e spagnolo per l'assetto territoriale, Isabel Mota
e Jose Borrell rispettivamente.
Il modo astuto per cui la Spagna vorrebe il riconoscimento dell' occupazione illegale d' Olivenza si è tornata un'affermazione chiara dei diritti del Portogallo al territorio. Poichè lo stato portoghese considera che il territorio d' Olivenza è parte integrante della Republica Portoghese, il Ministero degli Affari Esteri del Portogallo riuscì che l' impredimento della ricostruzione del ponticello sia esclusivamente portoghese, piuttosto che un' impresa di frontiera fra due Stati. Piace ai due Stati iberici (Portogallo e Spagna) discutere il problema d' Olivenza lontano dai mass media. Per quello, l'accordo definitivo sul ponte è stato raggiunto nella riunione iberica ad alto livello a Porto il Novembre 1994, senza che particolari sul problema siano trascorsi al pùbblico.
L'affermazione ufficiale più recente che Olivenza è parte
integrante del territorio portoghese occorse il 1995 nel quadro del progetto
della diga di Alqueva, che sommergerà 2.400 circa ettari di terra
nei comuni spagnoli di Badajoz, Cheles, Alconchel e Villanueva del Fresno,
ed in più circa 1.000 ettari del territorio d' Olivenza.
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