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GABRIELE VANTAGGIO a pagina 2

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Gli sconsolati e ormai depressi ARIVO di nuovo in sala prove (foto Maramao)


IN QUESTO NUMERO

- LA RISPOSTA FINALE DELLA VOX POP AGLI ARIVO: MENO PEGGIO DEL PREVISTO!

dal nostro inviato APECAR a pag 2

- GLI ARIVO AL PALAEUR, IL 21 DICEMBRE. STORIA DI UN CONCERTO INSPERATO

OTTAVIANO ROSI a pag 2e1/2

- ANCHE IL MUSCHIO SELVATICO BOICOTTA GLI ARIVO!

FRANCESCO CUSCINO a pag.3

- LE POSTE ITALIANE UFFICIALMENTE CONTRO GLI ARIVO - PARLA UN FUNZIONARIO DELL'ENTE

MARIO LUZZATTO FUGAZI a pag.4

- PROBABILE NUOVO RIFIUTO PER LA BAND - STAVOLTA DA RADIO CITTA' FUTURA!

SIMONA LA BONA  a pag.5




La VOX POP: "gli ARIVO non fanno schifo!!!"

dal nostro inviato Apecar

Quella che segue è la trascrizione al millimetro della risposta che la band ha ricevuto dalla VoxPop dopo l'invio di un demotape piuttosto brutto come da tradizione. Chiunque sia abbastanza coraggioso e possa far fare un disco agli ARIVO ci mediti sopra, gli altri lo considerino per quello che è: un invito molto di classe a riprendere in mano le zappe e omaggiare il mestiere dei nonni (ma non ditelo ai discografici please)

"Com' e' che continuate a mandare messaggi??? Non dovreste essere in miniera a restituire le vostre braccia al compito per cui furono generate???

A parte tutto il demo NON mi ha fatto schifo, anche se i brani dal vivo li avete messi solo per farmi del male , vero? (trattasi di registrazione microfonica indegna di un concerto svolto da ubriachi in quel di Viterbo, NdR)

"Mondo a pile" e "Sottantreno" mi sembrano abbastanza ben fatte mentre i mattononi acustici risentono di un po' di pallosità a medio termine. (trattasi di vecchie versioni demo solo chitarra e voce utilizzate come provini interni, in ogni caso pallose anche arrangiate e suonate dal gruppo, NdR)

Comunque andate avanti, mandate il nastro al Tunnel (locale di Milano ospitato sul nostro web) che magari vi fa suonare (ditechevimandoio), e ricordate che se il musicbiz e' una brutta bestia, il musicbiz italiano e' una brutta bestia rognosa, sorda e con l'alito che uccide e, dopotutto forse non e' ancora pronta per un gruppo che canta in romanesco (aho', ma te lo vedi quello stronzo di Campo che su Vumove vi recensisce bene???).

E per ora è tutto dalla VoxPop. L'etichetta esclude eventuali futuri coinvolgimenti, il gruppo no. "Arriverà il giorno del coccodrillo e delle relative lacrime", commenta amaro il bassista Ottaviano, ma a bocca piena mentre la mamma gli serve la colazione a letto.




"E adesso, l'Olimpico. Poi Wembley. Poi vediamo".

  • Gli Arivo live al PalaEur di Roma il 21 dicembre, trasmessi via Internet. Il mondo cambia?
  • di Ottaviano Rosi

    Come cambia il mondo? Da che parte girerà domani? Red Ronnie se ne accorgerà? A queste ed altre domande potrà rispondere le confermata presenza degli ARIVO alla megarassegna di beneficienza in programma per il 21 Dicembre al PalaEur di Roma, organizzata dal Comune di Roma, associazioni di volontariato, l'agenzia OFF2 di Aldo Semenuk e dalla botta di culo che occasionalmente non dispiace. La nefanda band suonerà gratuitamente per 30 minuti proponendo vecchi e nuovi potenziali hit ("Sottantreno", "La penultima rota der carro" tra gli altri) e il concerto sarà trasmesso via Internet ad un indirizzo che verrà comunicato dalla redazione dell'Ossessione appena sarà disponibile. Il basso costo del biglietto d'ingresso dovrebbe favorire la presenza di nuovi volenterosi supporters oltre alla claque di plagiati che il gruppo utlizzerà al solito per montare l'amplificazione. Per l'evento è già partita una massiccia campagna d'informazione (4000 manifesti e richiami sulle TV locali), e nel programma c'è anche l'interessamento del TGR RAI, con un breve servizio in onda il giorno prima dello spettacolo. Interpellati in merito gli Arivo si sono lamentati per "l'acustica pessima del posto scelto" e il "soundcheck a notte fonda" (ore 14.30), ma si sono detti tutto sommato soddisfatti per la possibilità di ampio rimorchio concessa dall'occasione. Dal concerto verrà tratto un mini-tape ("Arivoluzione" il titolo provvisorio) e al termine del concerto il gruppo riceverà l'ambito award per il miglior gruppo di supporto a sè stesso. Aggiornamenti tra un paio di giorni, se Dio vorrà.










    Un coro solo da stelle e sensitivi: "Annate a lavorà"

  • Gli Arivo di nuovo sconfitti dal fato. Ed è grande festa alla Black Out.
  • di Gabriele Vantaggio

    ROMA- Sembra proprio non esserci pace per la sedicente rock band romana. Dopo la scomparsa nel vuoto assoluto di Carlo della Vox Pop, sirena quantomai ammaliante ma dall'abbraccio invero rarefatto, per gli Arivo si era profilata la possibilità di un interessante contatto con un'altra semi-indie molto ben conosciuta al fetente pubblico del rock nostrano, la Black Out. Come Cossiga ai tempi d'oro, tutti gli elementi della band si sono particolarmente distinti in esternazioni entusiastiche e supponenti sul futuro da rockstar che sembrava attenderli a braccia aperte. "Non hanno fatto altro che attirare altre negatività", dice l'astrologa Aurora P., studio in multiproprietà con una boutique di bijoux, "come se ne avessero avuto bisogno. Eppure noi li avevamo avvertiti", aggiunge con un tono che non ammette incomprensioni. Rincara la dose Marcella T., sensitiva delle frattaglie con alle spalle una carriera da attricetta: "Lo sapevano che sarebbe andata così, ma la tigna è dura da estirpare. Non possiamo sorprenderci se la Black Out li escluderà ancora prima di ascoltare il nastro". Per G.L. Ferretti, medium della bassa padana, "il futuro degli Arivo semplicemente non esiste. Tutto quello che vedo è solo Malaventura e compassione". Solidarietà alla band è stata espressa dai congiunti e da Angelo Branduardi (*), nonostante la pessima resa della "Pulce d'Acqua" operata dai nostri. Attualmente il gruppo è stata avvistato in luoghi sacri e nei negozi di musica in cerca di un accordatore per i propri strumenti.

    (*) non è vero.


    Il Muschio Selvatico: "NO."

  • Inspiegabile scomparsa di ben tre demotape inviati all'eminente rivista di settore
  • di Francesco Cuscino

    ROMA- Impossibile non chiedersi che fine abbiano fatto. Gli Arivo concordano tutti sull'ipotesi del boicottaggio, almeno degli ultimi due (uguali al primo peraltro), e di regolamentare stroncatura silenziosa per quanto riguarda il primo. Gli inquirenti invece hanno ispezionato la redazione del settimanale, trovando ben due delle tre copie del "San Demo Martire 96" che gli Arivo affermano di aver spedito. La redazione nega di aver mai ricevuto la terza, ma l'ispettore Splash che ha disposto la perquisizione è convinto che le copie rintracciate siano effettivamente le ultime due, mentre la prima sembra essere sparita in circostanze misteriose durante la notte del 1° Novembre. E in ogni caso, la redazione è compatta nel dichiarare che non ne avrebbero mai parlato, neanche ne fossero arrivate 6000. Secondo il CdR, questo avrebbe portato al deciso indebolimento di quella "necessaria e basilare fightetteria rumorofila, sostegno insostituibile di qualsivoglia rivista di settore che voglia ritenersi competente". Le indagini per ora continuano, mentre gli Arivo si apprestano ad imbustare la quarta copia.


    Sgamato incredibile intrigo postale ai danni degli Arivo

  • Intervista esclusiva al Generale Antonio Cuscino, ex deus ex machina ex delle ex poste.
  • di Mario Luzzatto Fugazi

    COSENZA - Generale Cuscino, come spiega il costante arenarsi di ogni tentativo d'espansione degli Arivo, che molti vogliono attribuire alle Poste Italiane?

    Fettivamente la colpa è dell'Ente ca nun paga i dipendenti e ne ne ne paga altri apposta pe lavorare ammale.

    Quello che dice è molto grave, come può motivare le sue affermazioni?

    Io sognu igniorante e non so parlare bene ma lo so per certo che quelli hanno visto che nel gruppo ci suona anche ammio figlio che come hanno cacciato a me vogliono pure a lui, che io ce l'ho detto "vai a lavorà Frangè che ua nun ce na lira" e lui co la mandola in mano.

    Generale, a noi risulta che suo figlio suoni la chitarra.

    Si è uguale.

    Quindi lei profila un complicato intreccio di poteri forti e interessi lobbistici per favorire apertamente un riflusso delle vecchie gerarchie e l'asportazione sistematica di ogni cellula che potenzialmente possa rappresentare un pericolo per il sistema. Che in questo caso si esemplifica nell'ambito culturale e nella fattispecie nei caustici inni generazionali degli Arivo?

    Vabbè devo andare a mangiara me chiamano bonasera.


    Da RCF un invito alla masturbazione

  • La rock band romana a favore dei contraccettivi. Crollano le azioni HATU, deraglia il Settebello.
  • di Simona la Bona

    ROMA- Gli Arivo non demordono e partecipano con "TRE LETTERE", innocua e banale ballata noise-swing alla raccolta di canzoni per la Giornata di Prevenzione Mondiale dall'AIDS. Voci trapelate dalla radio riportano inspiegabili crisi di disgusto collettivo e sconforto globale dal giorno in cui la cassetta è pervenuta in loco. Ulteriori aggiornamenti in arrivo.


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