AMIZI

Sei l'amizo n.

A noi ce piace de magnà e beve e nun ce piace de lavorà

Per noi il tempo nun passa mai, però volendo oggi è mercoledì 23 dicembre 1998

Jacopo

Guardate la serenità nel sorriso e negli occhi di quest'uomo.

Egli è il nostro maestro zen, egli è vera luce. Il bandana nasconde i bianchi capelli, frutto di esperienze mistiche e segno di inequivocabile saggezza. Lo appunta spesso sul capo perché la cute brizzolata non sempre si accorda alla sua frase preferita "lasciate che le bambine vengano a me". A nulla sono valse le accuse di pedofilia di ignobili detrattori, i quali subito ravvedutisi non disdegnano oggi di seguirlo nella sua opera di diffusione del pensiero zen alle giovani fanciulle, e nella ricerca della pace e della coscienza di sé, che al momento dovrebbe aggirarsi sui 100 Kg.

 

 

michele

Michele

Di quest'altro fortunatamente non si vede il volto.

Le probabilità che egli venga male in fotografia sono purtroppo per noi ridottissime. Poiché scrivere queste cazzate mi costa una certa fatica e non vorrei che le mie lettrici (perché a me solo di loro interessa qualcosa) si distraessero posando i loro dolci occhi sulle sue labbra carnose e non sulle mie geniali parole, ho scelto questa. E l'allegoria di una esistenza sregolata e dedita al vizio. Non potrebbe posare il suo nobile piede in alcuna moschea senza essere, anche lui, fulminato. (vedi fulminati)

Sigarette, alcool e capretti sono difatti incompatibili con il Corano.

 

 

Matteo

Incredibilmente si tratta di lui.

Certe cose sono rimaste uguali, nonostante tutto. La pancia era già gonfia di alcool, e quell'ombra sul pisellino già non prometteva nulla di buono.

Se vi affacciaste nel suo beauty case potreste pensare che il suo stato di salute sia precario, ma si tratta in realtà solo di uno step in un circolo vizioso: sua madre lo fa incazzare, lui beve e se sfonda di cibo, sua madre lo vede verde e gli compra le medicine , lui si incazza con la madre, beve e si sfonda di cibo ecc.ecc.

Sullo sfondo è possibile vedere l'ulivo che poi con qualche piccolo ritocco di Cristina diventò la casa di Port'Ercole.

 

 

 

 

Giacomo

L'eclettico Giacomo, un uomo che nulla ha a che vedere con voi, infami borghesucci. Chiedetegli pure quali interessi coltivi tra Roma e Montecarlo e rimarrete a bocca aperta

Coreografo, ballerino, creatore di nuove tendenze, piccolo chimico, domatore di pitoni, disegnatore di barche, e parrucchiere. La sua articolata ed infaticabile attività di ricerca ne ha fatto la risposta italiana alle tendenze più trasgressive della moda Newyorchese. Prosegue con Costanza la sua sperimentazione, coltivando tredici o quattordici diverse personalità. Potrete indifferentemente incontrarlo vestito con cappello a fiori, stivali di pitone e loden verde, ma lui l'inafferrrabile Giacomo, il vero re delle notti Europee ad ogni vostro commento vi scherzerà con sorriso beffardo e sicuro.

Lo vedrete, circondato da attricette di quart'ordine e nobildonne romane, guardarvi con la stessa inequivocabile compassione, perché voi la vita non sapete davvero cos'è, se non sapere adeguarsi alle cir-Costanze.

Il Presidente

Non pensate a ciò che comunemente associate con questa carica. Dimenticate Clinton, Scalfaro e Eltsin. Inserite i vostri vizi peggiori in un dosatore, shakerateli, aggiungete alcool, sesso, droga, rock and roll ed offritelo al Presidente. Berrà il tutto come se si trattasse di latte di mandorla, e parlandovi in francese vi chiederà qualcosa di forte. Egli è Presidente dei fulminati non per caso, ma per volere di Dio e della nazione. Nessuna procedura di impeachment, nessun democratico o repubblicano potrà infangare un potere che nasce e si fonda su un'esistenza dedita alla diffusione del fulminanesimo come unica vera risposta al logorio della vita moderna, unica ragione possibile per fare le sette del mattino, bere e vomitarsi l'impossibile. Chi può dimenticare le sue gesta eroiche, quando in uno ststo psico-fisico che sarebbe di dubbio gusto definire ubriachezza, meglio forse meditazione trascendentale, divertiva la popolazione con fuochi pirotecnici provocati dalla autovettura presidenziale in fugagi incontri con il guard-rail? (battaglia del ponte dei giochi Olimpici - settembre 1997) O quando, tra gli appluasi della popolazione Francese, strinse rapporti con le minoranze etniche nelle carceri della Bastiglia facendosi ammanettare ad un energumeno di colore nero di 120 Kg? Amato dalle donne, seguito come un faro nella notte dai suoi luogotenenti, mito di una generazione intera, fratello maggiore di Bukowsky, il Presidente è l'uomo del 2000, la vera alternativa alla vostra miseria. Guardatelo negli occhi, senza spaventarvi però. Vi sta indicando. " I want you" vi dice e fa sul serio. Cominciate col bere una cosa, e seguitelo nella notte. Fate ogni cosa vi dica, il resto verrà da sè. Per il ritorno a casa verso le 6 AM ci penseranno quei simpatici omini neri con la camionetta blu che Lui scambierà per allegri folletti. Non contradditelo mai, altrimenti dovrà motivarvi le sue decisioni e allora il letto non lo vedrete prima di mezzogiorno, quando più adulti e pronti alla vita, vi lascerà tornare a casa. Il presidente è, in fondo, un uomo sensibile.