Articoli su Paola&Chiara



"Paola e Chiara, divise fra Giani e Pagliuca"
- articolo su " La Gazzetta dello Sport - Magazine " -
Il loro mito musicale e' Ligabue; Paola e' stata alunna di Roberto Vecchioni al ginnasio. Culture musicali differenti per cantanti di successo; hanno un 'unica passione da dividere insieme, oltre a quella per la musica : l'Inter. Anche Paola e Chiara, le due giovani vincitrici della sezione "nuove proposte" al Festival di Sanremo, edizione 1997, sono state contagiate dall'amore per il nerazzurro. ( e vabbe'... non tutti son perfetti ! ndMau ). " E dall'anno prossimo saremo anche noi fisse in tribuna a San Siro. L'Inter ci ha conquistate, grazie alla passione di un nostro zio. Poi Gianluca Pagliuca e' il nostro idolo calcistico perche' fa grandi numeri. Abbiamo conosciuto Galante, Maldini, Angelo Carbone e Sebastiano Rossi, abbiamo capito che il calcio e' un emozione da vivere quando abbiamo cantato al derby del cuore. Una prima volta fantastica per noi, fan di Ligabue e di Vasco, che fino a ieri andavamo ai concerti da spettatrici accanite. Lo sport e' collaborazione ed intesa, anche noi due ci sentiamo una piccola squadra". Paola e Chiara, sorelle in tutto, amiche e complici intendono lo sport cone gioia di vivere. " Abitiamo in zona Sempione, a Milano, abbiamo il parco vicino. Andiamo a correre, facciamo i giri in bicicletta, molto meglio della palestra. Da piccole praticavamo la ritmica, poi abbiamo iniziato col tennis, quindi il volley, entusiasmante da vedere a grandi livelli. Anche qui abbiamo un mito : e' Andrea Giani. Nel nostro rapporto con lo sport c'e' pure una parentela importante : un nostro zio, Walter Ivaldi, e' stato ciclista professionista. E' stato anche in squadra con Baronchelli. E quando il Giro d'Italia si conclude trionfalmente davanti a casa nostra, in corso Sempione, pensiamo sempre a lui".

Paola&Chiara : l'intervista ( su "Tutto", n.4 aprile 1997 )
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D - E voi sognate molto ?
" Piu' dei sogni e' importante non perdere mai la voglia di realizzarli, perche' e' la nostra paura di restare delusi, che impedisce loro di avverarsi "
D - Voi ce l'avete fatta, avete trasformato i vostri sogni musicali in realta' : il tour con gli 883, la vittoria a Sanremo, il primo cd " Ci chiamano bambine "...
" Il nostro merito principale e' quello di averci sempre creduto, di non esserci scoraggiate quando la fatica era tanta, il tempo da dedicare agli amici era poco e i risultati erano zero. Se volete fare musica non abbiate paura di soffrire. " Passione" deriva dal greco " pathos", che significa anche sofferenza. Con cio' vogliamo semplicemente avvisarvi che delusioni ne avrete, vi faranno star male, ma vi aiuteranno a crescere ".
D - Come siete cresciute, musicalmente ?
" Suonando con gli Eclipse, una band formata da amici delle vacanze. Avevamo 13 e 14 anni; ogni sabato, finita la scuola, passavamo il weekend facendo cover dei Pink Floyd. Poi sono venute le cantine, le Feste dell'Unita', i pianobar"...
D - E in un pianobar, il miracolo.
" Una sera ci siamo accorte che in uno dei tavoli era seduto Cecchetto : ci tremavano le gambe, ma ci siamo ricordate di una frase di Keith Richards dei Rolling Stones : " Se sul palco hai esitazioni, nel rock sei finito ". Eravamo caricatissime ed e' andata bene. Claudio ci ha chiesto di partecipare al tour degli 883 come coriste-musiciste".
D - "Ci chiamano bambine" e' un CD energico, con chitarre ruvide e voci alla Morissette e atmosfere alla Happy Days.
" Noi abbiamo scritto testi e musiche. Il merito degli arrangiamenti va tutto a Phil Palmer. Volevamo un chitarrista come arrangiatore e lui e' uno dei migliori : non per niente ha lavorato anche con i Dire Straits".
D- Nei testi si notano ironia e prese di posizione come in "Nascondi te".
" E' dedicata agli ipocriti, ogni tanto ci fregano. Se ci fidassimo di piu' del sesto senso, avremmo meno delusioni. In questo cd abbiamo seguito l'istinto".
D - E' ironico anche vestirsi uguali ?
" Si. Ci vestiamo uguali perche' siamo state abituate cosi' fin da piccole, ma soprattutto perche' vogliamo annullare l'effetto-look sula gente. Non conta come siamo vestite, conta quello che siamo".
D - E come siete ?
" Agli antipodi in molte cose. A me piacciono i ragazzi biondi, per esempio Brad Pitt; a Paola piacciono i mori come Antonio Banderas. Paola si addormenta con un peluche di nome Mike; io per dormire mi "autoninno". Paola ha fatto il liceo classico : e' uscita con 52. Io ho preso 60 all'Istituto d'arte".
D - A proposito di scuola : al primo anno di ginnasio, Paola ha avuto come insegnante Roberto Vecchioni. Che tipo era ?
" Uno che spiegava da dio. Aveva un solo difetto : se l'Inter perdeva, il lunedi' volavano quattro a raffica... Non parlava mai di musica : solo una volta l'abbiamo sentito canticchiare, poi e' uscito di colpo dall'aula con in mano un bloc-notes. Gli era venuta l'ispirazione per finire Milady, una delle sue canzoni piu' belle".
D - Qual'e' il prossimo sogno da realizzare ?
" Conoscere Ligabue. L'abbiamo citato nel pezzo " Mi fa morire " ( e' lui il divo del rock ) ( acc.. credevo di essere io .. ndMau ), lo seguiamo in tour e siamo iscritte al suo fan club. L'unica volta che gli abbiamo rivolto la parola, a un raduno di fans, eravamo cosi' emozionate che abbiamo fatto una pessima figura. Ci piacerebbe avere una seconda occasione !".