Servizio di carita come missione
E' la formula esatta per sintetizzare la vita e l'opera della Serva di Dio ANTONIA MARIA VERNA, attuale più che mai oggi, nella rinnovata coscienza di « servizio » che anima la Chiesa.
Vissuta in Piemonte tra il
1773 e il 1838, periodo saturo di rivendicazioni sociali, disordini morali e disorientamento religioso, ella seppe cogliere nelle sue radici profonde i motivi del disagio in cui si dibattevano gli uomini del suo tempo: l'ignoranza delle masse, la miseria e l'abbandono di gran parte delle popolazioni.
Con un coraggio più forte delle sue potenzialita naturali, attenta solo alle ispirazioni che le urgevano nell'anima, volle essere attiva in quel mondo di cui si sentiva parte responsabile e decise di tradurre il suo grande amore a Dio che l'aveva afferrata fin da fanciulla (a soli quindici anni aveva fatto voto di verginita) in un totale generoso servizio ai piu poveri e bisognosi.
Si mise subito all'opera e a chi voleva seguirla chiese tutto cio che poteva essere chiesto in quel momento: consacrarsi a Dio per educare i bimbi, istruire le fanciulle, assistere i poveri, curare gl'infermi affetti da qualsiasi malattia, compresa la lebbra.
Svolse il suo apostolato a Rivarolo Canavese, la localita in cui trascorse la maggior parte della vita. Spingendo lo sguardo lontano nel tempo, lo dilato sui confini del mondo e alla piccola opera che sentiva nascere nel suo grande cuore diede garanzia di continuita,
ottenendone l'approvazione civile nel 1828 e quella ecclesiastica nel 1835.
Questo traguardo le costo lunghe fatiche, non pochi contrasti e molte umiliazioni, che ella affronto con serena fortezza, persuasa di servire la causa del regno di Dio.                                .
Ebbe l'intuito e l'audacia delle anime semplici.
Fin dal 1806, molti anni prima che la Chiesa ne definisse il dogma, scelse il privilegio immacolato di Maria a titolo e protezione del suo ideale di carita.
                           
Nacquero così le Suore di Carita dell'Immacolata Concezione.
Non ebbe ambizioni di preminenza o di gloria terrena.
Nei primi tempi della Fondazione, per sostenere un apostolato organizzato e completo, non esito a condividere attivita apostoliche e vita comune con le Figlie di Carita di Montanaro (Torino) intraprendendo con loro un fraterno scambio di soggetti, senza confusioni ne conflitti di competenze. E quando ebbe speso tutta se stessa per l'approvazione dell'opera che aveva fondata, sostituita nella carica di superiora, rimase nel nascondimento fino a non dar quasi piu segno di se, consumando nell'umile obbedienza la sua totale offerta a Dio. La morte la colse cosi: una semplice suora nella Casa del Signore che aveva sognato fanciulla.
Il suo compito era stato solo servire.
Sono attualmente in corso studi e ricerche per il proseguimento della causa di beatificazione della Serva di Dio, iniziata ad Ivrea nel 1937.
Le numerose grazie ottenute per sua intercessione, due delle quali hanno gia superato il regolare processo istruttorie, fanno pensare che Dio voglia concedere la gloria degli altari a questa sua docile Serva, cosi schiva in terra di riconoscimenti umani. Si chiede percio un contributo di preghiera affinche la santita della Chiesa si manifesti ancora una volta nell'esaltazione di questa sua umilissima figlia.
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