Recensione del concerto del 19 Giugno 1999 allo Stadio di Francia, Parigi

Alle 19:30, siamo finalmente arrivati allo Stadio di Francia, dove già molti attendevano per l'inizio del concerto....90.000 persone stavano aspettando solo di vedere Céline Dion!
Molti altri artisti -francesi e no- erano stati invitati per cantare con o senza Céline. E cosi alle 20:20 Dany Brillant (un cantante francese) fu il primo ad esibirsi su scena -posta al centro dello stadio-, interpretando celebri canzoni francesi, ma eravamo tuuti così ansioso di ascoltare Céline, che quasi nessuno stette ad ascoltarlo; e in effetti non è che fosse molto bravo, anzi....Dopo Brillant, toccò invece a un attore comico del Québec: André-Philippe Gagnon, il quale si mise ad imitare famosi cantanti, tra cui Tina Turner, Mick Jagger ed altri ancora. Fu senz'altro meglio del primo visto che riuscì ad attirare la nostra attenzione.
Ma finalmente alle 21:40 Céline apparì improvvisamente dal centro del palco, acclamata da tutti!.vestita con un kimono bianco, dopo aver salutato Parigi, cominciò a cantare "Let's talk about Love", e poco dopo fu circondata da una ventina di bambini che costituivano il coro della canzone. Dopo questa prima canzone, Céline mostrò il suo vero abito -nascosto sotto il kimono- : costituito da pantaloni e maglietta aderente, color bianco argentato...le calzava a pennello!
Canto così "Dans un autre monde" con il supporto dei suoi coristi: Julie Leblanc, Barnev Valsant e ovviamente Elise Duguay. Meravigliosa!. La terza canzone fu "Je sais pas", che ascoltammo tutti in grande silenzio per l'evidente riferimento alla malattia di suo marito/manager René Angelil...subito dopo un grande applauso riempì lo stadio. E infatti, cominciò a parlare di René, dichiarando che le sue condizioni stavano migliorando e che, ovviamente, lei avrebbe voluto in quel momento essere in Florida con lui, ma anche che doveva venire a Parigi per ringraziare il suo più grande pubblico, quale quello Francese.
Ma grazie ai moderni sistemi di comunicazione -come lei disse-, René stava assistendo da casa al concerto e che quindi poteva vederla in quello stesso istante...e un altro applauso riempì lo stadio!
Dopo continuò il concerto con "The Reason", "To love you more" e "Treat her like a lady". Essendo lì in Francia, Céline cantò molte canzoni francesi: "Terre", "J'irai où tu iras" (insieme a J-J. Goldman). E quando incominciò a cantare "S'il suffisait d'aimer", molti ,con il loro accendino -e macchine fotografiche-, illuminarono lo stadio con più di 30.000 luci!, cantando insieme a Céline questa magnifica canzone...."S'il suffisait qu'on s'aime, je ferais de ce monde un rêve, une éternité...".
Con la conclusione di "On ne change pas" (canzone autobiografica), fu il momento per Céline di presentare le persone che ,durante la sua carriera, le hanno dato e le danno la possibilità di cantare: I suoi genitori (Thérèse e Adhémar), Luc Plamondon (compositore e cantante del Québec) ed Eddy Marnay (compositore francese che scrisse le prime canzoni di Céline). E così cantò un Medley di canzoni scritte da queste persone: "Ce n'était qu'un rêve" (scritta da sua madre); "D'amour où d'amitié", "Mon ami m'a quitté" (da Eddy marnay); e infine "L'amour existe encore" (da Luc Plamondon). Ma subito dopo, fu il momento della celebre "Ziggy", che cantammò tutti insieme a Céline...e che i francesi conoscono molto bene. In seguito "Love can Move Mountains", con il supporto dei suoi coristi..ma prima della fine della canzone Céline uscì di scena e così, furono Elise, Julie e Barnev a continuare lo spettacolo. Ma a un certo punto, Céline riapparve in scena vestita con giacca e pantaloni grigio argentati stile anni '70.....era quindi pronta per cantare "Staying Alive" (dal celebre film "La febbre del sabato sera"); e mentre cantava, si scatenò in una danza per niente male!. Alla fine, incominciò a ringraziare il pubblico francese, per averla sostenuta durante tutti questi anni e dichiarò , quindi, il suo amore per i francesi e per Parigi.
Ma fu poi il momento di un'altra celebre canzone francese, "Pour que tu m'aimes encore".Dopo la quale Céline uscì di scena, per riapparire -illuminata da un raggio di luce blu- in un elegante vestito da sera bianco, ovviamente per cantare l'ultima canzone, "My heart will go on"....E così alla fine del concerto, mentre usciva di scena, molti le regalarono fiori e le consegnarono delle lettere..... Ho davvero apprezzato questo concerto, prima di tutto per l'ottima qualità dell'allestimento e la perfetta acustica...ma sopratutto perchè ha dato la possibilità a Céline di mostrarsi come lei è davvero, senza "grilli" per la testa.. Peccato solo che la rivedremo in concerto solo tra 5-6 anni (non credo prima)....



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