




AH, L'AMORE!
Il barbaro entro' nella Taverna del Coniglio Arrapato triste e pensoso.
Rinelkind ed Eldrun, i suoi piu' vecchi e cari amici lo guardarono interrogativamente.
"Sigh!" mormoro' lui, affranto. "Che ti succede, vecchio? Hai di nuovo quel vecchio disturbo gastrointestinale?" si informo' premuroso Rinelkind. "Lo zuppone di halflings ti e' andato per traverso?" gorgheggio' Eldrun. "SIGH!!" aumento' il tono afflitto. "E parla, dai!" sbottarono i due trangugiando birra. "Il mio problema e' un problema vecchio come il mondo, amici.." "..Da quando in qua - interloqui' Eldrun - i barbari pagano le tasse?" "Macche' tasse - sussurro' l'infelice - il mio problema e' che sono... innamorato!!!" e giu' a piangere. "Fai bene a piangere - disse Eldrun - perche' se lo sa Brunilde semplicemente ti svita la testa e te la riavvita dove sappiamo noi!" "Tsk, tsk, racconta.." lo esorto' Rinelkind. "Lei e' bella, giovane, affascinante, nobile...." "Non e' Brunilde, proprio no" disse piano Eldrun all'amico "...una perla dell'oceano, uno zaffiro di Mordilnia, io amo lei e lei ama me! Lei e' Roxane, la Principessina di Palmira!" "Si, ne abbiamo sentito parlare, la sua grazia e la sua bellezza sono note. Ma che ci trovera' di interessante in un barbaro come te?" "Ankora lo deve trovare, ma non si trovera' male ehehe, sapete che ho un certo fascino se kosi' si puo' chiamare (risate sguaiate) pero' il problema e'.. come eludere la perfida Brunilde e concludere con la Principessina che e' guardata a vista nell'Ambasciata di Palmira da schiere di guardie ed addirittura da un beholder da guardia?" "Mi sembra un amore molto spirituale!" ghigno' Eldrun " "Lasciatemi pensare - disse cogitabondo Rinelkind - forse forse il modo c'e'. Facciamo cosi', Whisper, troviamoci qui domani mentre io ed Eldrun sviluppiamo una certa mia idea, e piantala di baciarmi le mani, barbaro puzzolente, tu non baci, sbavi, lecchi bleeahhh..." e scosto' il selvaggio amico che si trovava gattoni ai suoi piedi.





I tre si ritrovarono alla taverna il giorno dopo. Whisper era visibilmente angosciato ed in preda ad un'ansia febbrile: "Io non ce la faccio piu', defo assolutamente possedere quel corpo virginale, accarezzare quella pelle serika, baciare le sue labbra infuokate!!!!!" blaterava ribaltando inavvertitamente i tavoli a decine di avventori infastiditi. "Calmati - lo richiamo' Rinelkind - abbiamo ponzato tutta la notte: il sistema e' banale. Tu avviserai la tua diletta che la cosa e' per stanotte. Che la dolcezza aspetti il suo beholder da guardia nella sua camera mentre Eldrun provvedera' ad andar a trovar Brunilde ed a versarle un potente sonnifero nell'idromele che beve ogni sera, cosi' la iena sara' fuori causa e russera' beata. Io faro' fuori il beholder vero mentre tu con un incantesimo fatto da me.. ehehehe.. sarai trasformato in beholder ed entrerai trionfalmente nella camera della tua amata per possedere il suo corpo virginale, la sua serica pelle ecc. ecc. Chiaro?" concluse sorridendo il chierico. Il barbaro fece un grande balzo di gioia strepitando e rovesciando inavvertitamente i rimanenti tavoli di avventori infastiditi: "YuuuYodellauhh - gridava come un pazzo - Roxane sarai mia!!! Amici kome potro' ricompensarvi?" "Pensando seriamente ad acquistare un deodorante" lo blocco' Eldrun che stava avviandosi verso la casa di Brunilde a compiere il primo atto della tragicommedia mentre Whisper correva a perdifiato a scrivere un bigliettino per l'amata per avvertirla del piano diabolico. Appena Roxane lesse la missiva gli lancio' da una finestra del palazzo una languida occhiata e poco manco' che al Pannoniko il cuore cedesse di schianto! Dio come sapeva di piacere! Alla taverna, intanto, la terribile Walchiria si toglieva il travestimento da Turambar grazie al quale aveva ascoltato tutto, dissimulata nell'ombra di un angolo. "Sangue, sangue e vendetta, ekko kvel ke disio, vili traditori, serpi immonde. Grande sara' la punizione!" bofonchiava infuriata la virago mentre correva a casa per precedere Eldrun e pestava noncurante una mandria di lamie che avevano avuto la sventura di pararlesi davanti.





Brunilde si fece trovare agghindata quando Eldrun busso' alla porta e con lusinghe e minacce lo fece sedere nel soggiorno che l'amico MaPi aveva appena imbiancato. "Ehm... Brunilde sono venuto solo per un breve salutino" disse imbarazzato Eldrun "Ah ah ah, come sei rikko di humour, Eldrun, un salutino nel salottino ah ah ah.. Oh se quel tanghero di Whisper fosse kome te!" rise sguaiatamente la bella mentre distruggeva a pacche una poltrona. Eldrun frettolosamente verso', credendo di non essere visto, il sonnifero nel calice di idromele di Brunilde. "Oh, Bruni, sai.. come tutti Whisper ha i suoi problemi.." "Ja ja.. credo conoscere problemi di farabutto cialtrone!" mentre, questa volta non vista, rapidamente scambiava le coppe. I due brindarono con un sorriso e pochi minuti dopo Eldrun russava sonoramente. La Pannonika si mise l'armatura bofonchiando: "Un eroe l'abbiamo fatto fuori, ora il secondo, poi il miserabile ach!". Nel giardino dell' Ambasciata di Palmira Rinelkind si apprestava ad incontrare Whisper ed a trasformarlo nel beholder mentre lui avrebbe fatto fuori quello vero. Un fruscio lo fece voltare, ebbe il tempo di sussurrare: "Ehi, Whisper..." che un potente bonk! lo mando' nel regno dei sogni con un grosso bernoccolo sulla testa. Brunilde mise via la giant club, tiro' fuori un ramo d'abete che suo nonno le aveva regalato per il compleanno e si celo' nell'ombra. Nel frattempo, nel palazzo, insospettito dagli insoliti rumori, il beholder si era destato e per scrupolo era entrato nella stanza della Principessa per accertarsi che tutto andasse bene. In giardino il barbaro non tardo' molto. Questa volta si era persino lavato e profumato con "Folle Ebbrezza", un profumo che vendeva Seneca in piazza. Vide un movimento tra gli alberi e si avvicino' felice: "Uhuhuu.. Rinelkind, sono kvi!". Dall'oscurita' un personaggio terribile e non ignoto gli baleno' davanti con un grido: "Farabutto, traditoren!!!" e comincio' a picchiarlo selvaggiamente. Nella stanza da letto Roxane invece spasimava per l'alta e scura figura che era entrata. "Vieni amore... fammi vedere di cosa sono capaci i barbari..." "Grrrooaaarrrr???" "Oh che bellezza, anche tu hai lo stesso bruciante mio desiderio?" "Grrrruuuuuhhummmm?" "Oddio Oddio, sei nudo! Dimmi che sei nudo!" "MMMppfffhhhh?" "Ti prego, ti prego fammi toccare.... OH SANTO CIELO OH SANTO CIELO OH SANTO CIELO!!!" "MMmmmmmmhhhhhh..... :-) :-)" Nel frattempo in giardino le cose non eran proprio idilliache: "Bruni Amore!! Bonk! Siamo vittime di un terribile equivoco! Ahi!" "Lurido zotikone, io ti ho donato la mia gioventu'!!! prendi kvesto, kvesto e kvesto!!!!" Tund! Crash! e cosi' via. La luna brillo' tutta la notte sul giardino e sulla camera da letto finche' l'alba non rischiaro' esseri e cose.





Il dio Benem apparve con un'esplosione di petali di rose nella misera magione.
Le due figure accovacciate si riscossero e fecero atto di omaggio al dio. "Salve Eldrun, salve Rinelkind, miei fedeli - comincio' grave Benem - debbo purtroppo dirvi che le cose non son migliorate" "Non c'e' speranza che noi si ritorni ad Alma?" disse lamentosamente Eldrun. "Proprio nessuna?" ripete' in controcanto Rinelkind. "Temo di no. Al momento, se tornaste ad Alma la vostra sorte sarebbe drammatica. Whisper e' stato dimesso proprio ieri dall'Ospedale di Pedalonia, la capitale della Pannonia, dopo una degenza di sei lunghi mesi. Sta benino, adesso, ha violentato proprio recentemente la capo infermiera, ma le ferite sull'anima non sono guarite". "Non ci ha dunque ancora perdonato?" disse umile Eldrun. "Non e' stata colpa nostra, e' stata solo sfortuna" ripete' Rinelkind. "Ha detto che se vi prende con le vostre rotule fa degli spezzatini, con i vostri crani delle coppe, con le vostre lingue degli aquiloni e con il resto brrrr..." rabbrividi' lo stesso dio. "Causa victi non placuit victori" asseri' saggio Rinelkind. "Manco' la fortuna, non il valore. E gli altri?" disse Eldrun. "Gli altri vostri amici fanno le solite cose, depredano, uccidono, vengono uccisi, gozzovigliano, nulla di nuovo. Tutta Alma ha assistito alla storia d'amore tra la Principessina Roxane di Palmira ed il suo beholder. I due si sono sposati proprio ieri alla presenza dell'Imperatore in persona che ha benedetto le nozze. Sono stati indetti quindici giorni di festeggiamenti, il popolo e' felice. C'erano anche dei brutti ceffi alla cerimonia, ma questa e' un'altra storia. Si dice che la Principessina sia incinta, se cosi' fosse son curioso di vedere che ne viene fuori." mormoro' pensoso il dio. "E la iena malefica?" grugni' Eldrun "Brunilde? E' diventata dama di compagnia della Principessina e Prima Guardia del corpo dei due augusti sposi. Dopo quella notte le due hanno legato e si son trovate simpaticissime diventando inseparabili. Si narra anche di strane tresche col beholder ma son sicuro che sono tutte chiacchere per infangare e minare le relazioni dell'Impero di Alma con il Reame di Palmira, per quanto con Brunilde non si sa mai.. uhmmm - disse soprapensiero Benem - Beh, ragazzi e' tempo che vada, mi raccomando fate i bravi ed appena a Whisper sara' sbollita vedro' di farvi ritornare! Arrivederci!" ed il dio scomparve dalla casa nelle paludi a cinque miglia da Ravenloft. "Mah, speriamo bene!" disse Eldrun. "Sai una cosa? Se promettiamo a Whisper che la prossima volta la studiamo meglio, magari...." domando' Rinelkind. "Non ricominciamo!!" taglio' corto Eldrun. Il sole prese a splendere sulla palude e sulle sciagure umane. L'indomani sarebbe stato un buon giorno. Forse.





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