DELITTO SENZA CASTIGO
La costruzione del Circolo Culturale dei Castori di Pedalonia procedeva speditamente.
Skatolone si aggirava soddisfatto e distribuiva robuste pacche sulle schiene degli astanti.
Nell'entusiasmo colpi' anche la vecchia Abelarda mandandola in Ospedale ma la cosa passo' abbastanza inosservata.
Il futuro presidente del Circolo, il nobile Lampadario, si aggirava tutto contento pregustando gia' il sottile piacere di compilare un Manuale del Perfetto Socio con non meno di 4000 codicilli.
Insomma, sembrava che tutto stesse finalmente andando per il meglio in quella terra tormentata.
Purtroppo tocco' a Sara Cinesca rompere l'incanto: avvicinandosi al suo sire gli disse :
"Capo, tu sai che io ho delle notevoli doti......" disse la fanciulla.
"Non nego, non nego...." risposte Skatolone passando il suo sguardo su di lei "Magari se ne potrebbe parlare in un futuro assai prossimo, in qualche ristorantino fuori mano....."
"Ma che hai capito ? - borbotto' Sara - Sto parlando delle mie doti medianiche. Sono molto turbata perche' il mio istinto mi dice che qui al cantiere qualcuno sta rubando a man bassa e nessuno se ne accorge. So anche chi e' , e' Tuttipeli, ma non mi riesce di coglierlo sul fatto !"
"Tuttipeli ? Si, non me ne stupirei, e' un vero pendaglio da forca, figurati che proprio iersera ha imbrogliato durante la kulonga ed ha lanciato in aria una spada di cioccolato. Ma che ruba e come fa ? Il cantiere e' sorvegliato e si deve passare attraverso un unico punto di ingresso/uscita attentamente controllato dalle guardie" disse Skatolone meravigliato.
"Non lo so, ma sono assolutamente sicura che ruba qualcosa !" concluse imperiosa Sara.
"Moh, vabbe', convocheremo il quartier generale e vedremo di studiare un piano. Fai suonare il trombone di raccolta"
Al suono del trombone accorsero trafelati Mortadella, Lampadario, Prugnasecca, Suolavecchia, i gemelli Succhia, Rosicchia e Divora, Krossenwurstel, Balanzone, Trombetta, Omero, GianLurido ed il cugino GianBrusco, Bombardazzo, Fior di Ascia, Cornacchione, Karambola, il boia Mammoletta e soprattutto il capo della polizia di Pedalonia, Lark l'Astuto.
Fu proprio quest'ultimo a parlare : "Siete fortunati che ci sia qui io ! Risolveremo il problema in quattro e quattro nove !" "Ma quattro e quattro non fanno otto ?" interloqui' blandamente Bombardazzo. "Certo ! Ma e' per non dire sempre cose ovvie ! Dunque, torniamo a noi....Allora, chi e' il ladro ?"
"Tuttipeli" rispose all'unisono l'uditorio. "Bene ! Che ha rubato ?" chiese l'Astuto.
"Non" disse Succhia.
"Se ne ha" soggiunse Rosicchia.
"Idea" concluse Divora.
"Bong !" fece Bong.
Ed al perplesso capo della polizia per tre volte fu spiegata con pazienza la cosa. Alla fine Lark disse : "Beh, faremo dei turni all'ingresso osservando attentamente Tuttipeli quando entra e quando esce e terremo gli occhi aperti"
"Ben detto Lark" disse Omero il Cieco.
Cio' detto i Nostri si misero ad osservare Tuttipeli soprattutto quando usciva e quando lo videro allontanarsi con una carriola e con dei mattoni gli balzarono addosso.
"Fermati malandrino ! - disse Lark - ti avviso che tutto quanto dirai potra' essere usato contro di te. Volevi impadronirti dei mattoni, eh ? Elementare...."
"Macche' impadronirmi ! Non vedete che bisogna costruire quel muro laggiu' ? Con che pensate di costruirlo ?" esclamo' indignato il peloso barbaro.
"Io lo spezzo, io lo pinko, io lo blasto, io lo skianto" disse veemente Krossenwurstel.
"Fa sempre cosi' ?" disse preoccupato Skatolone a Prugnasecca.
"Sempre, Capo, ma non e' cattivo" rispose rassicurante Prugnasecca a Skatolone.
"Ah !" sospiro' il sire.
"Ah !" disse Succhia.
"Ah !" soggiunse Rosicchia.
"Ah !" concluse Divora.
"Bong !" fece Bong.
"Uhm... potresti non aver tutti i torti. Vabbe', farabutto, vai pure ma bada che ti teniamo d'occhio !" lo ammoni' Skatolone.
Nella notte ci fu uno spiacevole incidente perche' Lampadario, che si aggirava li' intorno con la barba ancora lunga, fu preso da Lark per Tuttipeli e prontamente arrestato. All'alba l'equivoco fu chiarito.
Nel pomeriggio si ripete' la scena del giorno prima. Tuttipeli usci' con i suoi mattoni e li porto' al muro in costruzione con l'aria piu' innocente del mondo e subito i Nostri gli furono di nuovo addosso.
"Confessa, confessa, e dopo starai meglio !" gli grido' l'Astuto afferrandolo per i peli.
"Se non parli io ti sbrano" gli disse feroce Krossenwurstel.
"Rubare e' un reato previsto dal codice !" gli sussurro' Lampadario.
"Bong !" fece Bong.
"Avanti, parla, che rubavi ?" gli chiese feroce Fior di Ascia.
"Tu" disse Succhia.
"Finirai" soggiunse Rosicchia.
"All'inferno" concluse Divora.
"Lasciatemi imbecilli ! - grido' indignato Tuttipeli - Se mi date del ladro dovete avere le prove ! Io sto portando questi mattoni a quel muro e non sto rubando nulla ! ! ! ! ! !".
"Lasciatemelo un'ovetta nelle mie mani e canteva' tutte le canzoni di Navciso Boccadovo - disse viscido il boia Mammoletta - Sapete che so esseve assolutamente bvutale".
"No, non si puo' - esclamo' Skatolone - Ius tutandum est".
"Che ha detto ?" chiese sottovoce Mortadella a Balanzone.
"Sempre il solito ignorante ! - biascico' il gran dottore - Il Capo ha detto qualcosa circa la necessita' di cambiarsi spesso le mutande"
"E che c'entra ?" rispose Mortadella ma non aggiunse altro zittito da un sonoro bonk ! sulla testa.
"Ma certo ! ! ! ! ! ! I mattoni celano sicuramente al loro interno cose preziose ! - grido' Lark l'Astuto - Orsu' amici ! Spezziamoli e vediamo che c'e' dentro ! Ehehehehe.. credevi di farla franca eh ?"
La solerte intellighenzia pannonika si diede a distruggere di buona lena i mattoni : chi li frantumava con un piccone, chi con un martello, chi con la testa ma, ahime', all'interno dei laterizi non v'era nulla.
La storia si ripete' per tutta la durata della costruzione del Circolo.
Sara continuava a dire che Tuttipeli rubava ma, nonostante le mille trappole escogitate da Lark, non si giunse mai ad alcuna evidenza di reato.
Alla fine Skatolone si scoccio' e Lark venne persino rimosso temporaneamente dal suo posto perche' meditasse sulla sua incapacita'.
La vicenda fu presto dimenticata finche', mesi dopo, non si giunse ad un incontro casuale.
Lark l'Astuto, ex capo della polizia temporaneamente assegnato ad altri incarichi, stava riempiendo il suo bidone con le foglie secche del parco e ramazzava per terra con fare stanco quando vide passare Tuttipeli su una splendida carrozza trainata da otto stupendi cavalli bianchi. Questo non se l'aspettava ! Raccolse tutta la propria dignita' e si avvicino' al rivale.
"Tuttipeli, ora sei ricco, ti prego. L'eventuale tuo reato e' caduto in prescrizione. Ti prego, fallo per la Pannonia. Confessa, spiegami qual era il tuo piano diabolico!" gli chiese piangendo.
"Per la Pannonia ? Sei scemo ? Uhm.... e' vero, ora sono immensamente ricco grazie al fatto che siete stati tutti dei babbaloni. Uhm.... visto che e' tutto in prescrizione e domani parto per Citta' del Sole, quasi.. quasi... uhm..." disse meditabondo Tuttipeli.
"Ti prego ! ! Ti prego ! ! Parla ! ! !" ormai Lark singhiozzava senza piu' ritegno.
"Le carriole, Lark, le carriole.... Hai idea di quanto ci si ricava al mercato dell'usato ?" sorrise Tuttipeli facendo cenno al cocchiere di ripartire.
Il sole cominciava intanto a tramontare sulla meravigliosa terra pannonica, incurante delle sciagure e delle astuzie umane.
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Storie Pannonike