COLPO DI STATO!



(Prima Puntata)







I due si ritrovarono in un vicolo buio di Pedalonia, la capitale della Pannonia.
Per non farsi riconoscere, poiche' il rendez vous era segretissimo, uno si era travestito da tapiro, l'altro da armadillo.
"Chi sei?" chiese l'armadillo al tapiro.
"Io! E tu?" rispose il tapiro all'armadillo.
"Io! ma chi sei tu?" ingiunse l'armadillo al tapiro.
"Io sono io! Chi sei tu?" soffio' il tapiro all'armadillo.
La strana conversazione ando' avanti una mezz'oretta finche' l'armadillo non si decise a chiedere al tapiro la parola d'ordine.
"Nuovo Ordine in Pannonia!" grido' il tapiro.
"Ordine Nuovo in Pannonia!" rimando' l'armadillo.
"Lampadario!" singhiozzo' di gioia il tapiro.
"Krossenwurstel!" mormoro' felice l'armadillo.
"Era ora che ci decidessimo a quest'impresa - disse Krossenwurstel - Sono secoli che dico che certi smidollati vanno pinkati, spellati, spelati e disintegrati!"
"Lo so, lo so, anch'io sono stufo di dire ogni minuto a Skatolone come deve comportarsi, saprai di certo che la vera eminenza grigia in Pannonia sono io. - annui' il vecchio Lampa - E' tempo che un nuovo, vigoroso gruppo prenda le redini del potere e porti la Pannonia verso inimmaginabili traguardi che era follia pensar!"
"Ma per far questo dobbiamo fare un golpe. Lo preferirei sanguinoso".
"Naaahh - rispose Lampadario - Ho gia' organizzato tutto. Sai che sono geniale. Stai tranquillo. Domani Skatolone presenziera' alla cerimonia della consegna dei panettoni ai beholder buoni. Ho gia' radunato i congiurati. Ed ora... ecco il piano!"
Ed il tapiro e l'armadillo scomparvero sussurrando nel buio.







La giornata era radiosa ed il sole sbaciucchiava con ardore la bella Pannonia.
Skatolone, sire di Pannonia, si appropinquo', seguito dal suo stato maggiore, alla gabbia che conteneva i beholder buoni.
Era tradizione che ad ogni solstizio gli animaletti che avevano mangiato meno barbari fossero considerati 'buoni' e premiati con il tradizionali panettoni (i beholder vanno *pazzi* per il panettone).
"Bene, bene - disse Skatolone ai suoi fidi - Eccoci qui per la tradizionale cerimonia. Cercheremo di fare in fretta perche' ho poco tempo ed un sacco di cose da fare. Prugnasecca, dove sono i panettoni? Lark, tutto bene?"
"Eccomi" disse il suo vice, travestito da panettone.
"Yum" disse Succhia.
"Slurp" soggiunse Rosicchia.
"Gnam" concluse Divora.
"Gong" disse Gong.
"Tutto bene, mio sire - disse altero il Capo della Polizia - Sai che dove c'e' Lark l'Astuto, la' c'e' la legge, la' c'e' l'ordine! Tutto e' sotto controllo e non esistono segreti!"
"Ehm... come mai Krossen non dice le sue solite cose?" sussurro' piano il sire a Prugnasecca.
"Moh... sara' raffreddato" rispose cauto il suo vice.
"O Nina, cava canino!" grido' ad un tratto Arek facendo sobbalzare tutti.
"Che c'e', che c'e'? Ce l'hai col tuo dentista?" disse paterno Balanzone.
"E' una grande battuta, e' un palindromo!!!" grido' ancora Arek.
"Certo, certo, e'.. come dicevi? un palissandro. Embe', non t'inquietare, c'e' di peggio - borbotto' Skatolone - comunque non te la devi prendere per questa storia di legni, suvvia... a proposito, dov'e' il mio fido Lampadario?"
"Lampadario non e' qui! sara' andato a far pipi'!" cinguetto' Narciso Boccadoro, l'aedo.
"Non sapevo di codesti distrurbi..." mormoro' Suolavecchia.
"Eh, quando meno te l'aspetti la vescica psssss......" sentenzio' GianLurido.
"GianLurido! Ti prego! - intimo' Skatolone - Diamo inizio alla cerimonia. Ho poco tempo. Si consegni il primo panettone al piu' grosso beholder di questo simpatico gruppo!"
Il piu' grosso beholder si avanzo' poi, improvvisamente, si tolse la maschera ed agli occhi stupiti di mezza citta' apparve Lampadario che fece un cenno.
Da ogni dove spuntarono i lancieri del Settimo Lancieri di Pannonia che si precipitarono a circondare Skatolone e la sua corte.
Solo Prugnasecca, che per cautela aveva mantenuto il travestimento da panettone, riusci' a sgattaiolare via in braccio ad un piccolo beholder che gia' pregustava il suo dolce.
"Cos' e' questa mascherata? - chiese indignato Skatolone - Ho gia' poco tempo e ti ci metti anche tu con queste pagliacciate?
Lampadario, considerati ufficialmente ammonito. Poi faremo i conti!"
"Li abbiamo gia' fatti i conti, ehehehehe - ghigno' orribilmente l'ex fido scudiero - E' tempo che la Pannonia si liberi di questo fiacco governo e si apra al sole dell'avvenir! Siete tutti in arresto!"
"Non va" disse Succhia.
"Niente" soggiunse Rosicchia.
"Bene" concluse Divora.
"Gong!" disse Gong.
"Niente paura, mio sire! Io ti sono fedele! Miei fidi agenti, a me! Difendiamo il nostro re!" grido' Lark l'Astuto mentre veniva ammanettato dai poliziotti suoi subalterni.
"Ma com'e' possibile?- esclamo' Fior d'Ascia gia' legato come un salame - L'esercito e la polizia che fanno comunella con i rivoltosi?"
"E' possibile, o smidollato - gli rispose Krossenwurstel con ribrezzo - perche' abbiamo promesso a tutti un aumento di stipendio, un busto di Lampadario, doppia razione di budino a Natale e, soprattutto, kulonghe gratuite a tutte!"
"O nobile popolo di Pannonia, ribellati!" declamo' Suolavecchia.
"Seeeh... siamo scemi!" rispose all'unisono la folla dei barbari.
"La kulonga e' una bomba!" gridarono entusiaste le truppe all'unisono.
"Viva viva Lampadario che sbarcar ci fa il lunario!" fecero eco i poliziotti.
"Ho preso una decisione: mi unisco all'insurreeeezioooone" canto' in falsetto Narciso Boccadoro.
"Viva Lampadavio!" anche il boia Mammoletta si uni' alle ovazioni.
"Viva tutti! Sia i belli (noi) che i brutti (voi)!" gridarono giocondi gli aiutanti del boia Froufrou e Zuzu' che non avevano capito assolutamente nulla e credevano ci fosse una festa di compleanno e che per questo furono rudemente picchiati dai congiurati.
"Non sia mai - si pianto' ritta Sara Cinesca - Resto fedele al nobile sire! Offro' il mio corpo per la Pannonia. Libera Skatolone e saro' tua, miserabile Lampadario!" mentre un brivido di intenso turbamento passava per la folla assiepata.
"Tu sarai mia comunque! Appena avro' finito con le formalita' inerenti il passaggio dei poteri godro' del tuo corpo fino a morirne!" rispose ghignando il bieco mentre la meta' maschile dei presenti sveniva per l'inaudita lascivia.
"Ma non potreste godere anche del nostro corpo?" chiesero le vecchie Abelarda e Sofonisba che furono immediatamente incarcerate per oltraggio al pudore.
"Butta" disse Succhia ammanettato.
"Abbastanza" soggiunse Rosicchia incatenato.
"Male" concluse Divora legato.
"Gong!" disse Gong stralunato.
"Tu quoque, Lampa, fili mi!" disse Skatolone con grande dignita'.
"Che ha detto?" chiese Tuttipeli a Bombardazzo mentre veniva legato.
"Sempre il solito ignorante! - rispose Bombardazzo mentre si provava a trascinare la palla di ferro incatenata alla caviglia - Skatolone ha detto che da quando Lampadario fa il cuoco lui non se lo fila nemmeno!"
"Non ha tutti i torti - assenti' Tuttipeli - una volta ho mangiato un pranzo cucinato da Lampadario e poco ci mancava che mi ricoverassero!"
"Ora basta! - tuono' il capo della congiura - Qui si e' parlato abbastanza! Portate via questi incapaci mentre io ed i miei amici ci accomoderemo nel Palazzo Reale per una prima disamina generale della nuova situazione!"
E cio' detto lascio' gli infelici alla loro sorte mentre visionava la lista delle schiave prenotate per il baccanale della serata.




Nelle umide ed atre prigioni di Pedalonia un gruppo di miserabili prigionieri stava su un mucchio di strame, incatenato alle pareti.
"Niente paura, amici! - disse Skatolone - Ritengo che questo sia semplicemente un inconveniente passeggero. Vedrete che presto Lampadario si ravvedera' e noi torneremo alle nostre incombenze piu' freschi e piu' belli che pria! Anche perche' il tempo stringe".
"Anche queste catene stringono, sigh!" balbetto' Tuttipeli.
"E piantatela di lamentarvi! Pensate a me ed a quello che ha promesso di farmi Lampadario!" proruppe Sara Cinesca.
"Uhfff.. e che sara' mai?" sbottarono all'unisono Abelarda e Sofonisba.
"Piuttosto... non ho visto Prugnasecca..." disse pensieroso Balanzone.
"Con l'abilita' camaleontica che quel marpione possiede sara' gia' lontano mille miglia!" disse Bombardazzo.
"Mah, noi abbiamo tanta fiducia e poco tempo - concluse Skatolone - ma non dubito che presto ritorneremo in alto, perche' e' quello il nostro posto e non ci meritiamo niente di meno!!"
"Bene! Bravo!" disse un coretto poco convinto.
"Chissa' se ha mai sentito parlare degli Stiliti" sussurro' GianLurido a GianBrusco.
"Grazie!" replico' l'ex sire di Pannonia.
"Prego!" chiuse il coretto mentre il sole era gia' tramontato sulla meravigliosa Pannonia e sulle sciagure umane.


(1 - Continua, temo)




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