LA RANA GRACIDA IN CAMPAGNA






Skatolone, il sire pannoniko, passeggiava pigramente con il suo fido Prugnasecca, timido e non allineato al punto di travestirsi da cespuglio per non avere grane.
"Vedi, vecchio Prugna - diceva il sire - Sono veramente contento dell'idea che ho avuto, pur in mezzo ai miei numerosi impegni che mi limitano assai il tempo, creando il Circolo Culturale dei Castori, un luogo dove noi maggiorenti di Pedalonia ci si possa rilassare lontano dal volgo e dalla plebaglia"
"Hai ragione Capo - disse cauto il cespuglio - pero' non so se verremo a capo del problema delle rane e dei rospi...."
Skatolone fece un gran salto.
"Che problema? Che rane e che rospi? Io non ne so nulla! Perche' nessuno mi dice mai niente? Parla!" ingiunse secco al cespuglio che si stava gia' allontanando presagendo guai.
"Il problema e' che il Circolo e' stato costruito troppo vicino allo stagno dei tamerici e da un po' e' letteralmente invaso da tutti quegli animali che, indubbiamente, stonano un po' con l'ambiente...." disse in un soffio Prugna.
"Non ne sapevo nulla! Cio' e' grave! Mi liberero' un secondo dai miei impegni. La faccenda va risolta. Fai suonare l'adunata - ingiunse perentorio Skatolone - Voglio qui subito tutto lo Stato Maggiore! Ah.... e chiedi a Sara se la zuppa l'e' cotta o meno!"
In pochi minuti al cospetto del Sire di Pannonia arrivarono trafelati Lampadario, Sara Cinesca, Balanzone, Gong, i gemelli Succhia, Rosicchia e Divora, Suolavecchia, GianLurido ed il cugino GianBrusco, Bombardazzo, Fior di Ascia, Trombetta, Abelarda, Cornacchione, Krossenwurstel, Karambola, Tuttipeli, Mortadella ed altri.
"La" disse Succhia.
"Seduta" proruppe Rosicchia.
"E' aperta" concluse Divora.
"Groack!" intonarono le rane.
"Gong" disse Gong procurandosi un'occhiataccia da Skatolone che inizio':
"Ragazzi, ho poco tempo, il nostro felice Circolo e' invaso da rane e ranocchi. Questo non va bene. Qualcuno ha qualche idea?"
"Dai l'incarico a me, Capo - disse agitato con gli occhi fuori dalla testa Krossenwurstel - Io li pinko, io li blasto, io li dispello!!!!......"
"E' sempre cosi'?" sussurro' sottovoce preoccupato Skatolone a Balanzone.
"Niente di male, in fondo e' buono" gli rispose il sapiente.
"Ah!" disse rassicurato il sire.
"....Io li fulmino, io li casto!!! Ieri ho catturato due ranocchi e li ho impiccati si' che servan da monito agli altri!"
"Gong" disse Gong
"E' servito a qualcosa?" disse sottovoce Mortadella a Tuttipeli.
"Sei scemo? - rispose il peloso - Quando mai? Mi sembra anzi che i batraci siano aumentati" "Groack!" intonarono le rane.
"I batraci? Che sono? Un popolo?" chiese perplessa Abelarda.
"Seeeehhh, del Nordeuropa, non sai mai niente!" le rispose disgustato Cornacchione.




"La" disse Succhia.
"Seduta" soggiunse Rosicchia.
"Continua" termino' Divora.
"Gong" disse Gong
"L'idea di impiccar i rospi non e' male - disse Skatolone - ma ci vuol qualcosa di piu' drastico. Lampadario, luce delle mie pupille, in fondo sei tu il Presidente del Circolo Culturale dei Castori. Hai qualche idea per questi ignoranti, mio fido CastorMaster?"
Lampadario smise di avviticchiarsi intorno ai polpacci dei suo padrone e, tutto giulivo per esser stato interpellato, disse garrulo:
"Arf arf.. Ceeeeerto. Sai che sono una persona che sa portare con genialita' le sue grosse responsabilita' per cui ho pensato di preparare un Codice del Ranocchio ed una serie di cartelli..."
"Spiega meglio, mentre la Mia Regale Maesta' s'asside a questo desco imbandito. Mi spiace che non ce ne sia anche per voi" disse interessato Skatolone mentre si accomodava con fare solenne alla tavola appena apparecchiata da Sara ed assaggiava con evidente soddisfazione uno sfornato di lamia in salsa agrodolce allontanando rane e ranocchi incuriositi.
"Spiego meglio. In questo Codice del Ranocchio ci sono poche migliaia di regole che i ranocchi dovranno osservare pena l'intervento del temibile Krossenwurstel, mentre nel contempo preparero' qualche cartello di divieto e di avviso..."
"Gong" disse Gong
"Groack!" intonarono le rane.
"Ma le rane non sanno leggere!!" disse imperioso Karambola.
"Sempre il solito superficiale! - gli rispose disgustato Lampadario scostando un pigro ranocchio - Leggi il codice gia' pronto!"
"Groack, groack, grak, quack, squaragroack, grak, grak.... - lesse con raccapriccio Karambola - Che roba e'?"
"E' Ranico, ignorante, l'antica e nobile lingua delle rane! - disse effervescente il vecchio Lampa - E sempre in ranico saranno questi cartelli. Ve ne leggo qualcuno:
1) E' vietato entrare nel Circolo senza tessera di socio. Se non siete d'accordo, parliamone. Firmato: Lampadario Il CastorMaster.
2) Guai a chi oltrepassa lo stagno. E' naturalmente solo un'indicazione di massima. Firmato: Lampadario Il CastorMaster.
3) Le rane senza zampe sono pregate di non saltare nel Circolo. Niente di definitivo ma direi che non va bene. Firmato: Lampadario Il CastorMaster.
4) Il Circolo non va bene per i ranocchi. Non fatemi incazzare con un comportamento poco affidabile. Firmato: Lampadario Il CastorMaster."
5) Divieto assoluto di ingresso. Chi volesse entrare mi mandi un messaggio e ne discutero' tra me e me. Firmato: Lampadario Il CastorMaster
"Gong" disse Gong
"Mah.... mi sembra che, per essere dei cartelli di divieto, siano un poco cauti... li ha preparati Prugnasecca?" chiese dubbiosa Trombetta giocherellando con due girini.
"No, io. Ma non volevo che fosse troppo manifesto che qui comando io e poche storie e si fa quel che piace a me... ahem.. cough.. cough.. col tuo permesso, Capo, volevo naturalmente dire... - affermo' tossendo Lampadario mentre schiacciava un vecchio rospo arteriosclerotico e si chinava ad accarezzare le scarpe del suo sire - Cosi' li ho un po' ingentiliti. Si chiama maquillage di facciata".
"Groack!" intonarono le rane.
"Ottimo.. gnam.. blurp... - disse ammirato Skatolone mentre la sorridente Sara gli portava il souffle' di beholder - pero' ci vorra' del tempo per preparare tutto.... slurp.... Vorrei qualcosa di piu' rapido... rut... oh che schifo, ho addentato una zampa di rana.. bleah.. non mi piacciono"
"Ca@@@ooo!!! Io ho un'idea! E se andaste tutti a farvi ? ca@@@oo!"
Proruppe infastidito GianLurido che non ne poteva piu'.
"Gianlurido, il tuo comportamento e' assolutamente *orribile* - disse severo Skatolone smettendo addirittura di mangiare - Non ho molto tempo per contestarti queste gravi e volgari affermazioni di cattivo gusto ma ti invito a tornare dietro la lavagna e non muoverti piu' di li'! Tu mi fomenti la fronda e rovini il clima idilliaco che da sempre regna in Pannonia, uhmpfff!! Mestatore!"
"Che vuol dire Mestatore?" chiese sottovoce Trombetta a Balanzone.
"Non sai mai niente. E' il cognome di GianLurido, il re lo ha chiamato cosi' per sottolineare il divario" gli rispose seccato il dottore.
"La" disse Succhia.
"Seduta" soggiunse Rosicchia.
"Sta per finire" annuncio' Divora.
"Gong" disse Gong
"Groack!" intonarono le rane.
"Eh eh eh.... - si fece avanti sorridente Suolavecchia - Eccomi qui. Ho risolto il problema. Ho misurato il raggio della zampa di una rana ed ho notato che e' di 23 zampicchioni. Poiche' il tragitto tra lo stagno ed il Circolo (Sia lodato Lampadario) e' di 2300 zampicchioni e' ovvio che gli animaletti arrivano *perfettamente* nella nostra sede senza problemi. Propongo quindi di allungare di un po' il sentiero in modo che le rane, saltando, non arrivino esattamente alla loro meta e, confuse, si perdano nei prati. Assolutamente geniale! Che ne dite?"
"Dico che sei fortunato perche' ho appena spento il fuoco sotto il pentolone" disse gelida Sara Cinesca.
"Calma calma ragazzi - disse accomodante Skatolone - Non ci son grossi problemi. Ricordiamoci della nostra antica virtu' e del nostro valore. Orsu', miei prodi, in fondo sono il vostro sire, snudate le spade e seguitemi in una gloriosa carica contro gli odiosi nemici. Pannoniaaaaaa!!!!!!"
E cio' detto si lancio' verso lo stagno seguito, dopo un attimo di perplessita', dall'intero suo Stato Maggiore mentre GianLurido guardava schifato.




Il problema era che il nobile sire aveva appena mangiato ed aveva la pancia piena ed il fiato corto percio' inciampo' quasi subito in due ranocchi precipitando a capofitto nelle gelide acque seguito, naturalmente, da tutti i suoi consiglieri sbuffanti ed urlanti.
"Groack!" intonarono le rane.
"Hufff.... - disse Skatolone riemergendo con in testa una ninfea - forse non se ne andranno ma di certo abbiamo dato loro una bella lezione!"
"Eccezionale Capo! - sussurro' gocciolante Lampadario mentre starnutiva a ripetizione - credo che abbiano capito l'antifona. Il resto lo faranno il mio Codice e i miei divieti... dove hai la mano che la voglio baciare?"
"Gong" disse Gong.
"Manco'" disse Succhia litigando con un ranocchio.
"La fortuna" ribatte' Rosicchia litigando con una rana.
"Non il valore" concluse Divora litigando con un rospo.
"Groack!" intonarono le rane.
"In queste cose ci vuol cautela" disse Prugnasecca travestito da ranocchio alle prese con una principessa di passaggio che voleva a tutti i costi baciarlo.
"Eppure la mia soluzione non era male!" proclamo' Suolavecchia riemergendo alla superficie con uno zampillo d'acqua.
"Io li pinko, io li blasto, io li dispello!!!!......" grido' Krossenwurstel coperto di batraci.
"Beh... ragazzi, non c'e' motivo di preoccupazione. Gli stupidi animali vogliono il Circolo? E noi glielo daremo! Se lo tengano! Noi lo ricostruiremo ben distante dallo stagno, piu' bello e piu' lindo che pria! Appena saro' un po' piu' libero dai miei impegni, naturalmente."
"Groack!" intonarono le rane.
"Bene! Bravo!" grido' l'intero Stato Maggiore.
"Grazie!" disse Skatolone immerso nell'acqua cercando di inchinarsi e facendo scivolare le ninfee che aveva sul capo.
Il sole intanto cominciava a calare baciando con i suoi ultimi raggi la dolce Pannonia, incurante delle sciagure umane.




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