Il popolo Pannoniko era un popolo che *adorava* ogni forma di espressione musicale.
Questi sorprendenti barbari erano capaci di piantare a meta' un bello stupro od un succulento saccheggio se udivano un'aria che li toccava nel cuore.
Per questi motivi la musica occupava un posto molto importante nella vita della Pannonia.
Un gran numero di bande musicali si esibiva in ogni occasione con un gran successo di pubblico.
Gli strumenti usati erano quelli ben noti della tradizione musicale Pannonika: l'arcibambone, il pinzikkero, il kataplasma, la sbrisolona, l'anafratto, il bambulero, l'anassagora, il guardasotto, il piandolce, il pianforte, il pianpepato e tanti altri.
Queste bande in genere proponevano due stili diversi di musica: quella marziale e fiera che accompagnava le vittoriose gesta degli eserciti Pannonici e quella dolce ed intimista che parlava d'amore e di sentimento.
Al primo filone appartengono le celeberrime "Rule Pannonia", "Ti skiantero' il femore", "Marciamo sul cadavere di mamma", "Squarcia il nemiko" e "La kanzone della Fraternita' ". Vediamo qualche strofa rimasta.
Addio mio piccola
Marciamo intrepidi
Contro il nemiko che fermare ci dovra'
I veri barbari
Dovranno cedere
Per il trionfo di una nuova civilta'
Dobbiamo vincere
E vinceremo
Per Krossenwurstel,
Lampadario e il nostro Re!!!
La Kanzone della Fraternita'
Skiantalo, sbranalo, pinkalo.
Squarcialo, castalo, spellalo.
Mordilo, scuotilo, picchialo duro.
Fendilo, uccidilo, vai sul sicuro.
Sono kontento d'aver guadagnata
Pur anche questa si' lunga giornata.
In queste canzoni risplendeva fiero l'animo Pannoniko, indomito ed indomabile, anche se spesso veniva citato, nella conversazione quotidiana, un celebre aforisma di Guglielmo Scuotilancia, il Gran Bardo di Pannonia, che citava: "Meglio Krande Ritirata Ke Superba Bastonata".
Del filone sentimentale ci piace ricordare: "Amarti o stuprarti", "Vieni kvi, togliti tutto ke ti devo parlare", "La Kanzone del Kugino" di cui riportiamo qualche strofa:.
Non potevi stare un poco attentino?
Dici che stava con tua moglie nel letto?
Forse lo riparava.. tu cedi al sospetto.
Dici poi ch'era nudo e peloso?
Boh... magari c'era un caldo afoso
Anche lei era nuda ed accaldata?
Bah, sei sicuro di come sia andata?
Per me l'hai ucciso un po' troppo di fretta
Comunque ora vo, tua moglie m'aspetta
In quelle terre fu molto famoso un cantante che si chiamava Narciso Boccadoro che faceva trionfali tournee tra Pedalonia e Mazzarotta proponendo brani di successo composti da Guglielmo Scuotilancia e musicati ed eseguiti da Narciso stesso come "Attento, kosa stai pestando?" oppure "Tu o tua mamma fa lo stesso" od anche "Il sapone e' il tuo veleno". Riportiamo volentieri qualche brano.
Tu o tua mamma fa lo stesso
In fondo trattasi di sesso
Tu sei giovane e sei fresca
E tua mamma e' una ventresca
Ma.... (tremulo)
C'e' una cosa che a me cale
Che la tu' mamma e' *mondiale*!
E non riesco a starne senza
Perche' lei c'ha l' esperienza
Il sapone e' il tuo veleno
Il sapone e' il tuo veleno
Quando porti il barilotto
D'acqua gelida ancor pieno
E li' ti immergi chiotto chiotto.
Cosa fai con quel sapone?
Cosa disse la tua mamma?
Ti fa male lo schiumone!
Cosa credi, che sia Panna?
La morale? Una sola:
Il sapone buon sara'
(credi pure alla parola)
Sol per chi lo mangera'
Taratta taratta tata.... (sfumando)
Non viene poi trascurata un' attivita' che vive di musica come la danza, per esempio.
I Pannonici avrebbero voluto ballare tutta la vita ed ogni occasione era buona per lanciarsi negli scatenati balli tradizionali.
I piu' famosi erano la Kulonga, l'Aoristo e la Manomorta.
La Kulonga era la danza nazionale della Pannonia. Era molto virile tant'e' che raramente le donne la ballavano se non nella versione meno brutale che si chiamava "Kulonga Edukanda" (cfr. "Kulonghe, Milonghe e Marcialonghe nell'Antica Pannonia" di Herman Harmonion).
Il ballo originale consisteva nel danzare vorticosamente al suono di una banda e, ad ogni comando del Mastro d'Orchestra, lanciare in alto le proprie spade che dovevano, tassativamente, ricadere di punta.
Ovviamente era una danza per Veri Uomini perche' le vittime erano sempre numerose.
L'Aoristo era una danza per ballerini veramente vigorosi. Un Aoristo normale durava, senza occasionali abbellimenti od artifici, da un minimo di 20 ad un massimo di 40 ore. Chi recedeva dalla pista prima della fine del ballo veniva spernacchiato e dileggiato in maniera crudele.
Caratteristico era l'abbigliamento del ballerino d'Aoristo che s'apprestava alla pista con generi di conforto, borraccia, fleboclisi zuccherina e doccia portatile sul capo.
La Manomorta non riguardava, come il nome potrebbe far credere, lascivi toccamenti.
In questa danza, invece, un Giudice della A.P.M. (Associazione Pannonika Manomorta) osservava le evoluzioni dei ballerini e sceglieva quello che a parer suo ballava peggio. A questo punto snudava la sua spada e troncava di netto la mano sinistra dell'incapace. La mano veniva allora gettata sulla pista e chi la prendeva al volo vinceva una bottiglia di Cordiale. Danza allegra, vivace e movimentata la Manomorta fu eseguita sempre meno nel tempo e non si capisce proprio perche'.
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