SEBREGONZI!





Tanti secoli fa un fiero e temibile popolo che veniva dal nord invase la Pannonia.
Essi si chiamavano Sebregonzi ed erano conosciuti per la loro crudelta' e per il trattamento chiamato 'La Boccata d'Aria' che consisteva nel rinchiudere i loro nemici in un gabbione che veniva appeso ad una torre.
I Sebregonzi fecero terra bruciata ed arrivarono in breve alle porte di Pedalonia nonostante la disperata difesa degli eroici barbari.
Il Sire di Pannonia, Skatolone, convoco' allora il suo quartier generale costituito da Prugnasecca, Balanzone, Lampadario, Suolavecchia, GianLurido, GianBrusco, i gemelli Succhia, Rosicchia, Divora, Sara Cinesca, Bombardone, Fior di Ascia, Trombetta, Abelarda, Cornacchione, Krossenwurstel, Karambola, Tuttipeli, Mortadella ed altri.
"Ragazzi - disse - il momento e' serio ma non ci son problemi di sorta. Il tempo libero che ho e' un po' poco ma .... che vogliono questi nemici? Con le nostre forze non avremo problemi a respingerli e a portare nuova prosperita' al nostro paese. Rule Pannonia!!"
"Va" disse Succhia.
"Tutto" controbatte' Rosicchia.
"Bene" concluse Divora.
"Io li blasto, io li spello, io li strazio, io li charmo, io li pinko!" grido' Krossenwurstel.
"Ma che ha?" disse sottovoce Skatolone a Prugnasecca.
"Niente. Quando e' agitato dice sempre quelle cose ma non e' cattivo, basta non fargli caso" gli rispose cauto e circospetto il fido scudiero.
"Ah!" mormoro' piu' rassicurato Skatolone.
"Scusa Capo, ma non potresti pulirti meglio le suole? Son cosi' sporche che mi si insudicia la lingua - interloqui' Lampadario - Comunque... come pensi di allontanare questa minaccia?"
"Io li blasto, io li spello, io li strazio, io li charmo, io li pinko!" grido' Krossenwurstel.
"Hufff.. Lampy, ma non potresti esser meno servile? Dovrebbe bastare il Settimo Lancieri di Rimbambingia..."
"Sire, si e' arreso ieri!" grido' Cornacchione, piangendo.
"Allora il Quinto Fanteria Corazzata Scarpantibus!"
"Sire, si e' disperso nella foresta sotto l'urto dei Sebregonzi!" sussurro' disperata Sara Cinesca.
"Io li blasto, io li spello, io li strazio, io li charmo, io li pinko!" grido' Krossenwurstel.
"Argh, non resta che la Cavalleria Teutonika della Valle Barbarika!"
"Sire - disse costernato Balanzone - si son fermati all'Osteria del Tempo Perso e si sono ubriacati tutti, cavalli e cavalieri. Un inferno, ora stanno ballando la Kulonga tutti insieme, uno spettacolo indecente"
"Hufff, ma perche' nessuno mi dice mai niente? Beh, non e' poi una gran problema, bastera' nominare una commissione che studi la questione, poi si metton ai voti le conclusioni... pero' sia chiaro che voto anch'io, anche se ho poco tempo!"
"Ottima idea, Sire - disse Bombardone - Io stesso non avrei saputo pensare di meglio. Pero' ci son un sacco di defezioni. Molti si stanno allontanando in grande fretta. Non vogliono esser coinvolti nel disastro"
"Io li blasto, io li spello, io li strazio, io li charmo, io li pinko!" grido' Krossenwurstel.
"Buono, Krossen... Defezioni? Che idea... Li mettero' a posto io al prossimo giro di promozioni.
Qualcuno ha delle idee? Prugnasecca, che mi dici?"
"Va" disse Succhia.
"Tutto" controbatte' Rosicchia.
"Bene" concluse Divora.
"Non so, mio Sire - disse esitante Prugnasecca, lanciando occhiate di sottecchi in ogni direzione - Sai che noi siamo favorevoli alla neutralita' ed aborriamo da qualsiasi scontro pur avendo ben presenti le nostre eroiche e fiere tradizioni. Credo sia ora di tirar fuori quel coraggio che fu dei nostri famosi antenati e dimostrare al nemico che con noi non si scherza! Orsu', se davvero e' necessario, datemi una bandiera bianca ed usciro' incontro a loro, guidando il nostro popolo!" concluse in un soffio, cauto e circospetto.
"Io li blasto, io li spello, io li strazio, io li charmo, io li pinko!" grido' Krossenwurstel.
"Uhm.... non so, Prugnasecca, ma c'e' qualcosa nel tuo discorso che non mi convince... non so....." mormoro' meditabondo Skatolone guardando frattanto di sottecchi Krossenwurstel con apprensione.
"Arf Arf.. pardon, Capo, mi son confuso, urgh - blatero' Lampadario - Potrei uscire io a parlare con i nemici. Li potrei richiamare fermamente e, se necessario, dire loro di non farmi arrabbiare. Viceversa, saprei essere assolutamente brutale..."
"Vecchio Lampa! - gioi' Skatolone - sapevo che facevo bene a fidarmi di te! Orsu' adunque, tutte le nostre speranze son riposte su te. Esci e schianta il nemico!"
"....Ehm, lasciami finire, Capo.... dicevo che avrei fatto cio' con molto entusiasmo ma purtroppo ho dei brutti reumatismi ed ho un maledetto callo che non mi da' tregua. Mi spiace, garantisco comunque che a primavera saro' piu' che pronto....."
"Io li blasto, io li spello, io li strazio, io li charmo, io li pinko!" grido' Krossenwurstel.
"Ma ca@@ooooo!!!! Ma possibile che si debba convivere con una banda simile? straca@@oo!!! Skatolone, datti una smossa e scendi dalle nuvole, la Pannonia sta per andare a catafascio! ca@@@ooo!!!" sbotto' GianLurido al colmo dell'indignazione.
"Va" disse Succhia.
"Tutto" controbatte' Rosicchia.
"Bene" concluse Divora.
"Uhmpf, GianLurido, anche se ho poco tempo ti ho detto mille volte che non voglio entrare in queste beghe. Per intanto ti censuro per il tuo linguaggio volgare e per il tuo cattivo gusto. Sta sicuro che la promozione te la fischi! Dietro la lavagna, mestatore!" lo redargui' seccato Skatolone.
"Cosa vuol dire mestatore?" sussurro' Fior di Ascia a Balanzone.
"Sapessi mai qualcosa, ignorante! - gli rispose severo sottovoce quest'ultimo - E' un aiuto cuoco che si occupa di rimescolare il minestrone. Evidentemente lo ha appena degradato, ben gli sta!" "Fossi in te non mi preoccuperei piu' di tanto, o Potente - interloqui' Suolavecchia - Qui mi sembra si esageri. Ma andiamo.... in fondo stiamo facendo ordinate e meticolose ritirate di fronte ad un nemico che avanza nel piu' assoluto disordine!"
"Pensavo, mio Sire, che la colpa di tutto questo e' delle nostre balestre - disse concitato Tuttipeli - E' evidente che hanno un tiro tangente di 38x piu' 83y fratto 69 (come ho sempre detto) e quindi il nemico viene colpito solo nel 43,87 per cento delle volte. Se si modificassero le balestre (come ho sempre detto) in modo che il dardo parta a 117 Km. orari invece degli standard 115, *soprattutto* quando il bersaglio si trova a piu' di 134 e meno di 158 metri dai balestrieri, potremmo avere effetti molto piu' devastanti sui nemici con soddisfazione generale (come ho sempre detto)"
"Io li blasto, io li spello, io li strazio, io li charmo, io li pinko!" grido' Krossenwurstel.
"Fatelo tacere!!!! - controgrido' Skatolone - Tuttipeli, sei un genio! Vieni qui, vecchia ciabatta! Un'idea *decisiva*, smack ! Ragazzi, formate una commissione (io ho poco tempo) e valutate le prospettive di modifica delle balestre. Annienteremo i Sebregonzi fino all'ultimo uomo! Uh... cos'e' quel rumore??"
Ed in quel preciso momento il pesante portone principale di Pedalonia crollo' ed i nemici irruppero vittoriosi nella citta' un tempo gloriosa.




Si stava scomodi in una decina in un gabbione appeso ad una torre a prendere la famosa 'Boccata d'Aria' ma Skatolone non si perdeva d'animo.
"Nessuna ambascia, amici. Niente di cui preoccuparsi. Ora daremo mandato a qualcuno di affidabile di studiare la situazione e decideremo per il meglio. Anche se il mio tempo e' poco, dov'e' il problema?" disse garrulo.
"Sei grande, Capo - gli rispose adorante Lampadario - Sapevo che non bisognava dubitare di te! Arf Arf!"
"Io li blasto, io li spello, io li strazio, io li charmo, io li pinko!" grido' Krossenwurstel.
"L'ho detto che bisognava rimaner neutrali!" bofonchio' sottovoce Prugnasecca attento a non farsi sentire.
"Ca@@@oo!!!!" borbotto' GianLurido.
"Non esagerate, la situazione non mi sembra proprio difficoltosa" cinguetto' Suolavecchia.
"Diro' di piu'... con un'altra piccola modifica le balestre tireranno piu' lontano (come ho sempre detto) eh eh.." proruppe allegro Tuttipeli.
"Va" disse Succhia.
"Tutto" controbatte' Rosicchia.
"Bene" concluse Divora.
Intanto i vittoriosi Sebregonzi stavano a naso in su letteralmente affascinati dal comportamento di quella combriccola di sconfitti: in tutta la loro vita non avevano mai visto tipi cosi' strani mentre il sole tramontava lentamente lanciando raggi rossastri ed obliqui e la luna cominciava a salire nel bel cielo della Pannonia, incurante delle sciagure umane.




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