LA GRANDE SFIDA
La primavera era scoppiata in Pannonia : gli alberi erano fioriti e gli uccellini facevano cip cip svolazzando felici di fiore in fiore.
Eppure Skatolone, il Signore di Pannonia, non era felice e, avendone ben donde, confido' le sue pene ai suoi fidi :
"Sono mooolto preoccupato... gli abitanti di Mazzarotta avanzano degli antichi diritti sulla sorgente di Acquapesante, vicina a Deuterio, a pochi trugenberghi da qui..
Se ne ottenessero la proprieta' ci farebbero pagare il rifornimento idrico e per noi sarebbe la rovina !"
"Poveri frustrati ! - grido' fiero Krossenwurstel - Io li pinko, io li spello, io li skianto !"
"Fa sempre cosi' ma non e' cattivo" disse precipitosamente Prugnasecca prevenendo il suo Sire.
"Ah ! - mormoro' sempre piu' perplesso questi - Comunque.. qualcuno ha qualche idea ?"
"Va" disse Succhia.
"Tutto" soggiunse Rosicchia.
"Bene" concluse Divora.
"Bong !" disse Bong.
"Bisogna convincere i mazzarottesi a desistere dal loro insano proposito ! Posso fabbricare in cinque e tre nove un migliaio di cartelli di divieto e piazzarli attorno alla loro citta' col favore delle tenebre" proclamo' Lampadario.
"No, se mi date abbastanza agenti posso arrestarli tutti e far loro confessare il perfido disegno !" aggiunse Lark L'Astuto, il capo della polizia.
"Potrei andare io con una bandiera bianca ed arrendermi con grande dignita' " sussurro' Bombardazzo.
"Potremmo bere di meno....." singhiozzo' Mortadella.
"Deviamo il corso del fiume che alimenta la sorgente ! Anche se e' sotterraneo bastera' usare il Settimo Reggimento Talpe di stanza a Mangrovia !" grido' Fior di Ascia.
"No no no.... - sbuffo' Skatolone - Anche se ho poco tempo libero riesco sempre ad escogitare qualcosa. Ho gia' provveduto a sfidare Mazzarotta ad un incontro di krambambuli a ranghi ridotti, undici contro undici. Chi vince diventa padrone della sorgente. Hanno accettato ! Le Aquile di Pedalonia contro i Beccaccioni di Mazzarotta ! ! !"
"Yupppieeee ! ! ! ! !" grido' all'unisono l'uditorio in un fragore di battimani "Capo, sei grande ! Li schianteremo ! ! ! ! !"
"Va" disse Succhia.
"Tutto" soggiunse Rosicchia.
"Bene" concluse Divora.
"Bong !" disse Bong.
Dopo due settimane di intensi allenamenti venne finalmente il giorno della sfida.
Allo stadio c'era quasi tutta la popolazione delle due citta'. Erano assenti solo gli ultracentenari, i tubercolotici ed i neonati in fasce. Il tifo era alle stelle e nella squadra delle Aquile militavano quasi tutti i componenti dello staff dirigenziale di Skatolone che sedeva in tribuna con Gattacikova, la lasciva signora di Mazzarotta.
Dopo una spossante discussione era stato nominato arbitro della contesa Mammoletta, il crudele boia di Pannonia, che approfitto' dell'occasione per sfoggiare un elegante completo fuxia. Al posto del fischietto l'arbitro aveva deciso di usare un trombone perche', secondo lui, "... faceva piu' allegria".
Segnalinee erano i vice boia Frou Frou e Zuzu'.
Le Aquile schieravano Lampadario, Mortadella, Ventresca. Tuttipeli, Sassofrasso, Spelacchione. GianBrusco, Bombardazzo, Schiantaferro, Krossenwurstel, Testacotta.
Prima dell'inizio Mammoletta convoco' le due squadre e avverti' tutti severo.
"Se vedo un fallo....." disse tenebroso ".. savo' spietato!"
"Uhm.... staremo a vedere, dubito comunque che se lo vede sara' spietato hi hi hi!" sussurro' ridacchiando Mortadella ad uno scandalizzatissimo Sassofrasso.
La partita finalmente comincio' con il beholder d'inizio.
Skatolone si giro' verso Gattacikova e le disse: "Beh, vinca il migliore!"
"Che ci importa, mio sire? - disse in un sospiro la maliarda - Quando ci sarebbero taaante altre cose piu' importanti.. piu' intime... piu'... come dire?"
"Non lo so! non lo so! - disse concitato ed imbarazzato Skatolone - Non ho mai tempo per sviscerare queste questioni! Guardiamo la partita, piuttosto!!"
I Beccaccioni segnarono cinque goal in cinque minuti.
In porta Lampadario aveva pensato di mettere un cartello che recava scritto: "E' severamente vietato portare il beholder oltre la linea di porta" ma il monito aveva pochissimo impressionato i mazzarottiani.
"Come andiamo?" disse soave Suolavecchia che non si era accorto che la partita era gia' iniziata da tempo.
"Va" disse Succhia.
"Tutto" soggiunse Rosicchia.
"Bene" concluse Divora.
"Bong !" disse Bong.
Krossenwurstel giostrava a centrocampo cercando di mettere un po' d'ordine ma, per atavica inclinazione, ogni volta che giungeva a tiro del beholder, invece di orchestrare un attacco, provvedeva a distruggere immediatamente l'odiato animale con conseguente fallo e sostituzione del beholder.
"Quanti beholder restano?" chiese Frou Frou a ZuZu'.
"Ancora dieci confezioni da sei" rispose Zuzu' a Frou Frou.
"Speriamo bene" concluse Frou Frou apostrofando Zuzu'.
"Che caaaldo che fa... viene voglia di togliersi qualcosa..." sussurro' Gattacikova in tribuna.
"Ehm, gia'... peccato che non abbia tempo, senno'.... eheheheh - disse incerto il sire di Pedalonia - Oh, oh... stiamo perdendo 16 a 0. Se mi permetti, Nobile Signora, approfittero' dell'intervallo per apostrofare la mia squadra!"
"Che maniera banale di passare un breve intervallo... sicuro che non vuoi discutere delle nostre due citta' laggiu' nella mia tenda?"
"Argh.. ehm.. lo farei ma la situazione non e' granche' ed ho cosi' poco tempo.. cough.. cough... vedremo! vedremo!" borbotto' Skatolone eclissandosi.

L'intervallo fu penoso per le Aquile di Pedalonia.
Il loro sovrano ricordo' le gloriose gesta dei loro antenati, la bandiera della Pannonia, le battaglie vinte, gli stupri, le devastazioni, i saccheggi per infondere coraggio e vigore. Niente.
"Su, coraggio, non e' ancora detta l'ultima parola" disse Prugnasecca, peraltro gia' vestito da ragazza pon pon della squadra di Mazzarotta.
"Guardate che quelli continuano a segnare a raffica. Ma perche' non riduciamo le dimensioni delle porte? Porta piu' piccola, goal piu' difficile ed andra' tutto bene!" cinguetto' serafico Suolavecchia.
"Va" disse Succhia.
"Tutto" soggiunse Rosicchia.
"Bene" concluse Divora.
"Bong !" disse Bong.
"Devo fare dei cartelli piu' grandi. Ma i nostri avversari non realizzano che si rendono ridicoli vincendo cosi'?" chiese Lampadario.
"E' tutta colpa di Krossenwurstel che distrugge il beholder!" sbotto' GianBrusco.
"Colpa mia? Miserabile! Ma io ti pinko, io ti blasto, io ti charmo....!" e solo il provvidenziale intervento di Skatolone fermo' i due in procinto di picchiarsi.
"Oh, insomma, basta! Come se non avessi gia' i miei problemi! - grido' Skatolone - ed in piu' ho poco tempo. Su, avanti, debosciati! Comincia la ripresa. Muovetevi e vedete di capovolgere il risultato!!!"
Le cose continuarono invece ad andare male. A quindici minuti dalla fine i Beccaccioni stavano vincendo 24 a 0 e la gente cominciava a sfollare delusa.
In tribuna le cose non andavano meglio per il Nobile Sire angustiato ed ormai costretto in un angolo dalle carezze insinuanti di Gattacikova.
"Lasciami, regina, le cose vanno male ed il tempo e' limitato... ehi! ... finalmente!!! Tuttipeli s'e' impossessato del beholder e sta fuggendo sulla sinistra tutto solo!!!! Aleeeeeee!!!!!!" si mise a gridare il Nostro come un ossesso, saltando sulla sedia.
Sfortuna volle che proprio in quel momento lo udisse Lark l'Astuto, il temuto capo della polizia, che si mise a gridare:
"Fugge? Chi fugge? Il miserabile Tuttipeli? Guardie!! A me! Arrestate immediatamente il fuggitivo!!!!!"
Sfumo' cosi' l'unica occasione da goal delle Aquile. Tuttipeli fu arrestato e, nonostante le sue proteste, gettato in una oscura segreta in attesa di giudizio.
La partita si metteva decisamente male. A questo punto, scostando con decisione la mano di Gattacikova, Skatolone fece un cenno convenuto a Balanzone: era il via all'Operazione Disperazione.
Approfittando di un momento di pausa per cambio-beholder Balanzone si avvicino' a Mammoletta.
"Ehm.... senti un po', boia intemerato - disse sottovoce il gran dottore all'arbitro - ti ricordi di quel piccolo episodio che ti ha visto protagonista con Linguasvelta?"
"Ssstttttt.... Linguasvelta???? Taci, scellevato!!! - disse precipitosamente il boia, guardandosi furtivo in giro - Se lo si visapesse in giro savei vovinato. Taci!!!"
"Io tacero' ma solo ad una condizione....." gli sussurro' serafico Balanzone.
"Che vuoi? Che vuoi? la mia vovina?"
"No, pero' tu sei l'arbitro. Sbrigati a concedere dei rigori, abbiamo bisogno di vincere"
"Sei matto? Dovvei dave 25 vigori in quindici minuti!!!!"
"E parla un po' bene, smidollato! - sbotto' il dottore - Quelli sono affari tuoi: sbrigati a dare questi 25 rigori senno' dico tutto di te e Linguasvelta! Boia avvisato, mezzo salvato!"
"Gvunt! Mi favete movive..." bofonchio' rassegnato Mammoletta.
E cosi' l'arbitro comincio' ad assegnare rigori su rigori provocando profondo scontento e nervosismo tra i mazzarottiani.
Sul 25 a 25 mancavano 5 secondi alla fine e Mammoletta fischio' il rigore decisivo.
A questo punto persino il beholder sbotto': "Ma e' possibile? Io sono stufo di essere calciato dal dischetto!!! E' il 26esimo rigore che non esiste!! Mmpfhhh....."
Fu il segnale della grande rissa che si scateno' in campo e sulle gradinate.
I fieri barbari se le dettero di santa ragione e le ambulanze e gli ospedali dovettero fare un superlavoro. Nella mischia generale anche i beholder si liberarono e cominciarono a lanciare incantesimi di attacco a destra e manca, con rigorosa imparzialita'. Tutti ne presero e tutti ne diedero.
Skatolone riusci' a salvarsi dai propositi di Gattacikova nascondendosi sotto un tavolo ma fu scambiato per il venduto Mammoletta e prontamente mazzolato da un gruppo di mazzarottesi inferociti.
Il giorno dopo il Sire di Pedalonia, pesto e contuso, raduno' i suoi fidi, incerottati e doloranti.
"La partita e' stata annullata. Una commissione d'inchiesta esaminera' l'operato di arbitro e segnalinee al momento irreperibili. L'Astuto e' sulle loro tracce. La sorgente di Acquapesante non ha ancora un proprietario. Ho un invito a merenda con la Signora di Mazzarotta ma purtroppo non ho tempo. Si e' perso del tempo e siamo al punto di partenza. Bah!"
"Va tutto" disse Succhia.
"Bene pero'" soggiunse Rosicchia.
"Quante botte!" concluse Divora.
"Bong !" disse Bong.
"Capo! Ho un'idea!" esclamo' giulivo Lampadario agitando l'ingessatura.
"Non ora, non ora, mio veltro. Non ne ho voglia. Se tu sapessi che male mi fanno queste ossa.. ahi!" sospiro' indolenzito Skatolone cercando di cambiare posizione sulla sedia a rotelle.
"Ahi Ahi" gemettero dolenti i Fidati Consiglieri.
Il sole intanto prendeva a tramontare sulla bella Pannonia e sui travagli umani.
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