LO SPIRITO: POTENZA DI CRISTO RISORTO
CANTO INIZIALE: Vieni, vieni Spirito d’amore
Segno di Croce, saluto del celebrante ed orazione (S. Francesco, Lettera al Capitolo):
Onnipotente, eterno, giusto e misericordioso Iddio, concedi a noi miseri di fare, per Tua grazia, ciò che sappiamo che Tu vuoi, e di volere sempre ciò che a Te piace, affinché purificati nell’anima, interiormente illuminati ed accesi dal fuoco dello Spirito Santo, possiamo seguire le orme del Figlio Tuo, il Signore nostro Gesù Cristo, e a Te, o Altissimo, giungere con l’aiuto della Tua sola grazia. Tu che vivi e regni glorioso nella Trinità perfetta e nella semplice unità, Dio onnipotente per tutti i secoli dei secoli.
Amen.
INTRODUZIONE
Alla luce di Gesù risorto la nostra vita si colora. Non è più possibile, se l’annuncio che abbiamo ricevuto è vero, ed entra a far parte come vero nella nostra vita, continuare a far finta che nulla sia accaduto... Deve entrare in gioco quest’elemento di "novità" e deve poter manifestare tutta la sua potenza salvifica. Sì, si tratta di sperimentare, nella concretezza dei nostri giorni, il volto nuovo che c’è stato donato e le nuove possibilità che abbiamo acquisito in forza del Battesimo che ci ha uniti a Cristo. Con il Sacramento della vita nuova, frutto e dono della Pasqua, in noi è stato posto un germe di vita eterna. Il tempo è stato redento, salvato, recuperato e proiettato in una dimensione infinita. Questo, se crediamo con la vita e non solo teoricamente, non può che creare un nuovo giudizio nelle nostre scelte. Dovremmo tutti sperimentare come possibile l’affermazione di San Paolo: "Non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me!".
Il modo più chiaro e semplice per verificare se la Risurrezione di Gesù è un "fatto concreto" che ha toccato la nostra vita è chiederci dove puntano i nostri occhi. Se siamo risorti, dice sempre S. Paolo, automaticamente i nostri occhi puntano in alto! Dove è orientato il nostro sguardo? È la domanda fondamentale con cui dobbiamo imparare a confrontarci. Se ancora le cose di questo mondo esercitano su di noi un fascino deviante, vuol dire che il nostro cammino è ancora lungo ed abbiamo bisogno di tanto coraggio per trovare la via della libertà. Se, invece, già abbiamo sperimentato la gioia nello Spirito di vivere nella pace e sentiamo che nessuno e nulla non potrà mai separarci dall’amore che Dio ci ha dimostrato in Cristo Gesù, allora abbiamo la conferma di essere sulla buona strada; si tratterà solo di essere sempre più chiari con noi stessi e coerenti nelle nostre scelte.
Alla luce della Pasqua vogliamo, con coraggio, accettare questo criterio di revisione e ci mettiamo davanti al Risorto in profonda preghiera.
LA PAROLA
Dalla lettera di San Paolo apostolo ai Romani
(8,1-30)Non c'è dunque più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù. Poiché la legge dello Spirito che dà vita in Cristo Gesù ti ha liberato dalla legge del peccato e della morte. Infatti, ciò che era impossibile alla legge, perché la carne la rendeva impotente, Dio lo ha reso possibile: mandando il proprio Figlio in una carne simile a quella del peccato e in vista del peccato, egli ha condannato il peccato nella carne, perché la giustizia della legge si adempisse in noi, che non camminiamo secondo la carne ma secondo lo Spirito. Quelli, infatti, che vivono secondo la carne, pensano alle cose della carne; quelli invece che vivono secondo lo Spirito, alle cose dello Spirito. Ma i desideri della carne portano alla morte, mentre i desideri dello Spirito portano alla vita e alla pace. Infatti, i desideri della carne sono in rivolta contro Dio, perché non si sottomettono alla sua legge e neanche lo potrebbero. Quelli che vivono secondo la carne non possono piacere a Dio. Voi però non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi. Se qualcuno non ha lo Spirito di Cristo, non gli appartiene. E se Cristo è in voi, il vostro corpo è morto a causa del peccato, ma lo spirito è vita a causa della giustificazione. E se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi. Così dunque fratelli, noi siamo debitori, ma non verso la carne per vivere secondo la carne; poiché se vivete secondo la carne, voi morirete; se invece con l'aiuto dello Spirito voi fate morire le opere del corpo, vivrete. Tutti quelli infatti che sono guidati dallo Spirito di Dio, costoro sono figli di Dio. E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto uno spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo: "Abbà, Padre!". Lo Spirito stesso attesta al nostro spirito che siamo figli di Dio. E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se veramente partecipiamo alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria.
Io ritengo, infatti, che le sofferenze del momento presente non sono paragonabili alla gloria futura che dovrà essere rivelata in noi. La creazione stessa attende con impazienza la rivelazione dei figli di Dio; essa infatti è stata sottomessa alla caducità - non per suo volere, ma per volere di colui che l'ha sottomessa - e nutre la speranza di essere lei pure liberata dalla schiavitù della corruzione, per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio. Lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché nemmeno sappiamo che cosa sia conveniente domandare, ma lo Spirito stesso intercede con insistenza per noi, con gemiti inesprimibili; e colui che scruta i cuori sa quali sono i desideri dello Spirito, poiché egli intercede per i credenti secondo i disegni di Dio. Del resto, noi sappiamo che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio, che sono stati chiamati secondo il suo disegno.
Parola di Dio
Rendiamo grazie a Dio
Meditando su quanto appena letto, preghiamo a cori alterni:
razie, Padre:
il Tuo Santo Spirito,
dono del Figlio Tuo risorto, abita in me! Grazie, Padre:
mediante lo Spirito che dà la vita
mi hai liberato dalla morte e dal peccato.
Concedimi, Padre,
di ascoltare la voce dello Spirito
e di fare sempre quello che Gli è gradito. Non permettere che mi lasci guidare
dalle mie peggiori inclinazioni.
Fa’ che non cerchi mai
di soddisfare il mio egoismo,
perché l’egoismo conduce alla morte. Donami, Padre Santo, il Tuo Spirito di fortezza,
per camminare sempre nell’amore,
sola via che conduce alla vita ed alla pace.
Grazie, Padre, per il dono dello Spirito
che mi fa appartenere a Cristo,
fino ad essere una cosa sola con Lui. Grazie, Padre, perché nello Spirito Santo
mi hai reso figlio nel Figlio Tuo Gesù.
Grazie, Padre,
perché nello Spirito che mi hai donato
posso chiamarti "Papà". Grazie, Padre, per lo Spirito che abita in me:
Egli che ha risuscitato Gesù dai morti
darà anche a me la vita che non muore!
Grazie, Padre,
perché, per la forza dello Spirito Santo,
mi hai donato di poter vivere
non nella schiavitù e nella paura,
ma nella libertà e nella gioia dei figli di Dio. O Spirito Santo,
vieni in aiuto alla mia debolezza
ed insegnami a pregare.
Senza di te, Spirito del Padre,
non so che cosa devo chiedere,
né come chiederlo. Ma Tu stesso vieni in mio soccorso
e preghi il Padre per me,
con sospiri che nessuna parola può esprimere.
O Spirito di Dio, Tu conosci il mio cuore:
prega in me come il Padre vuole. O Spirito Santo,
vieni in aiuto alla mia debolezza
ed insegnami a pregare.
AMEN!
Canone: Se uno è in Cristo, è una creatura nuova. Le cose di prima sono passate, ne sono nate di nuove. Alleluia!
Riflettendo, leggiamo in silenzio…
* "Rivestitevi di sentimenti di misericordia, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza... (Col 3,1-17)". Il segno che crediamo ad un destino più grande deve manifestarsi con la capacità di attendere, perché ora possiamo essere nella vita nuova, ma solo nella fede e nella speranza. C’è impazienza nella mia vita? Pretendo che le cose si risolvano dall’oggi al domani, oppure credo che la salvezza si manifesterà in me secondo i tempi di Dio?
* "Tutto quello che fate in parole ed opere si compia nel nome di Cristo Gesù (Col 3,1-17)". Con la Pasqua abbiamo toccato con mano che è bello e degno nella nostra vita solo quello che è redento ed illuminato dalla grazia di Cristo. Niente di ciò che non è "salvato" darà mai senso di completezza alla mia vita. Mi preoccupo perché la dimensione della resurrezione illumini davvero le mie scelte ed i miei rapporti umani?
Dai "Discorsi" di S. Agostino, Vescovo
Rivolgo la mia parola a voi, bambini appena nati, fanciulli in Cristo, nuova prole della Chiesa, grazia del Padre, fecondità della Madre, pio germoglio, sciame novello, fiore del nostro onore e frutto della nostra fatica, mio gaudio e mia corona, a voi tutti che siete qui saldi nel Signore.
Mi rivolgo a voi con le parole stesse dell’apostolo: "Rivestitevi del Signore Gesù Cristo e non seguite la carne nei suoi desideri" (Rm 13, 14), perché vi rivestiate, anche nella vita, di colui del quale vi siete rivestiti per mezzo del sacramento. " Poiché quanti siete stati battezzati in Cristo, vi siete rivestiti di Cristo. Non c’è più Giudeo, né Greco; non c’è più schiavo, né libero; non c’è più uomo, né donna, poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesù" (Gal 3, 27-28). In questo sta proprio la forza del sacramento. È infatti il sacramento della nuova vita, che comincia in questo tempo con la remissione di tutti i peccati, e avrà il suo compimento nella risurrezione dei morti. Infatti siete stati sepolti insieme con Cristo nella morte per mezzo del battesimo, perché, come Cristo è risuscitato dai morti, così anche voi possiate camminare in una vita nuova (cfr. Rm 6, 4). Voi avete un pegno sicuro, lo Spirito Santo. "Se, dunque, siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove si trova Cristo assiso alla destra di Dio; pensate alle cose di lassù, non a quelle della terra. Voi, infatti, siete morti e la vostra vita è ormai nascosta con Cristo in Dio. Quando si manifesterà Cristo, vostra vita, allora anche voi sarete manifestati con lui nella gloria" (Col 3, 1-4).
A lode di Gesù Cristo
Amen
Dal Vangelo secondo Giovanni (20,19-23)
La sera di quello stesso giorno, il primo dopo il sabato, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: "Pace a voi!". Detto questo, mostrò loro le mani e il costato. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: "Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi". Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: "Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi".
Parola del Signore
Lode a Te, o Cristo
RIFLESSIONE DEL PRESIDENTE
Canone: Se uno è in Cristo, è una creatura nuova. Le cose di prima sono passate, ne sono nate di nuove. Alleluia!
Riflettendo, leggiamo in silenzio…
* "Innestati alla Risurrezione di Cristo, la quale dà il vero significato a Sorella Morte, tendiamo con serenità all’incontro definitivo con il Padre" (dall’art. 19 Reg. OFS)
* "Cercate le cose di lassù..., pensate alle cose di lassù (Col 3,1-17)". La Parola ci chiede di fare una scelta di campo: non è possibile dirsi "risorti" se non si sente il fascino di una dimensione nuova della vita e non si percepisce, contemporaneamente, il disagio di una lettura materialistica della nostra esperienza terrena. È vero questo in me? Sento di essere chiamato a "convertirmi" al cielo?
RISONANZE E PREGHIERE SPONTANEE
LA PREGHIERA
* Per la Chiesa, perché continui a nutrire i figli che ha generato nel Battesimo con la Parola ed il Pane della vita eterna, segni di Cristo vivente...
* Per il mondo che ci circonda, perché apra gli occhi alla speranza e si ritrovi nella gioia della resurrezione di Cristo, capace di sconfiggere ogni umana delusione...
* Per tutti noi, perché sperimentiamo che nella resurrezione ci è stata offerta la possibilità di un’autentica comunione tra noi e con tutti i fratelli...
CANTO DEL PADRE NOSTRO
Preghiamo:
Donaci, Padre misericordioso, di uniformare la nostra vita al mistero pasquale che celebriamo nella gioia, perché lo Spirito Santo, potenza del Signore risorto, ci protegga e ci salvi. Per Cristo nostro Signore.
Amen!
BENEDIZIONE
CANTO FINALE: Laudato sii