MADAMA BUTTERFLY ¡@ |
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ATTO TERZO (S'alza il sipario.) (Butterfly, sempre immobile, spia al di fuori; il bimbo, rovesciato sul cuscino, dorme e dorme pure Suzuki, ripiegata sulla persona.) MARINAI (della baia, lontanissimi) Oh eh! oh eh! oh eh! oh eh! oh eh! oh eh! oh eh! oh eh! oh eh! oh eh! oh eh! oh eh! oh eh! oh eh! oh eh! (Rumori di catene, di ancore e di manovre marinaresche. Fischi d'uccelli dal giardino. Comincia l'alba. L'alba sorge rosea. Spunta l'aurora. Al di fuori risplende il sole.) SUZUKI (svegliandosi di soprassalto) Già il sole! (si alza, va verso Butterfly e le batte sulla spalla) Cio-cio-san... BUTTERFLY (si scuote e fidente dice:) Verrà, verrà, vedrai. (vede il bimbo addormentato e lo prende sulle braccia, avviandosi verso la stanza a sinistra) SUZUKI Salite a riposare, affranta siete al suo venire... vi chiamerò. BUTTERFLY (salendo la scaletta) Dormi amor mio, dormi sul mio cor. Tu se con Dio ed io col mio dolor... A te i rai degli astri d'or. Bimbo mio dormi! (entra nella camera a sinistra) SUZUKI (mestamente, crollando la testa) Povera Butterfly! BUTTERFLY (voce un po' lontana) Dormi amor mio, dormi sul mio cor. (voce più lontana) Tu sei con Dio ed io col mio dolor. SUZUKI Povera Butterfly! (si batte lievemente all'uscio d'ingresso.) Chi sia? (si batte più forte. Suzuki va ad aprire lo shosi nel fondo.) (grida, per la grande sorpresa) Oh! SHARPLESS (sul limitare dell'ingresso fa cenni a Suzuki di silenzio) Stz! PINKERTON (raccomanda a Suzuki di tacere) Zitta! zitta! SHARPLESS Zitta! zitta! (Pinkerton e Sharpless entrano cautamente in punta di piedi.) PINKERTON (premurosamente a Suzuki) Non la destar. SUZUKI Era stanca sì tanto! Vi stette ad aspettare tutta la notte col bimbo. PINKERTON Come sapea? SUZUKI Non giunge da tre anni una nave nel porto, che da lunge Butterfly non ne scruti il color, la bandiera. SHARPLESS (a Pinkerton) Ve lo dissi? SUZUKI (per andare) La chiamo... PINKERTON (fermando Suzuki) No: non ancor. SUZUKI (indicando la stanza fiorita) Lo vedete, ier sera, la stanza volle sparger di fiori. SHARPLESS (commosso, a Pinkerton) Ve lo dissi? PINKERTON (turbato) Che pena! SUZUKI (Suzuki sente rumore nel giardino, va a guardare fuori ed esclama con meraviglia:) Chi c'è là fuori nel giardino? Una donna! PINKERTON (va da Suzuki e la riconduce sul davanti, raccomandandole di parlare sottovoce) Zitta! SUZUKI (agitata) Chi è? chi è? SHARPLESS Meglio dirle ogni cosa... SUZUKI (sgomenta) Chi è? chi è? PINKERTON (imbarazzato) È venuta con me. SUZUKI Chi è? chi è? SHARPLESS (con forza repressa ma deliberatamente) È sua moglie! SUZUKI (sbalordita, alza le braccia al cielo, poi si precipita in ginocchio colla faccia a terra) Anime sante degli avi! Alla piccina s'è spento il sol, s'è spento il sol!... SHARPLESS (calma Suzuki e la solleva da terra) Scegliemmo quest'ora mattutina per ritrovarti sola, Suzuki, e alla gran prova un aiuto, un sostegno cercar con te. SUZUKI (desolata) Che giova? Che giova? (Sharpless prende a parte Suzuki e cerca colla persuasione di averne il consenso, mentre Pinkerton, sempre più agitato, si aggira per la stanza ed osserva) SHARPLESS Io so che alle sue pene non ci sono conforti! Ma del bimbo conviene assicurar le sorti! PINKERTON Oh, l'amara fragranza di questi fior, velenosa al cor mi va. SHARPLESS La pietosa che entrar non osa materna cura del bimbo avrà SUZUKI O, me trista! E volete ch'io chieda ad una madre... |
ACTO TERCERO (Se levante el telón) (Butterfly, inmóvil, observa el exterior a través de su mirilla. El pequeño continúa durmiendo, Suzuki está durmiendo en el suelo.) MARINEROS (desde la bahía, muy lejos) ¡Oh eh, oh eh, oh eh! ¡Oh eh, oh eh, oh eh! ¡Oh eh, oh eh, oh eh! ¡Oh eh, oh eh, oh eh! ¡Oh eh, oh eh, oh eh! (Rumores de maniobras marineras. Sonidos de pájaros en el jardín. Amanece, el sol aparece iluminando la habitación con tintes rojos) SUZUKI (despertando con un sobresalto) ¡Ya ha salido el sol! (Se levanta y va hacia Butterfly y le toca en el hombro) Cio-Cio-San... BUTTERFLY (se sobresalta y confiada dice) Vendrá, vendrá,.. ya veras. (Viendo al niño dormir, lo coge en brazos y lo lleva a la habitación de la izquierda.) SUZUKI Id a descansar; estáis agotada... En cuanto llegue os llamaré. BUTTERFLY (subiendo la escalera) Amor mío, duerme sobre mi corazón. Tú estas con Dios, y yo con mi dolor. Sobre ti brillan rayos de oro. ¡Niño mío, duerme! (Entra en la habitación) SUZUKI (tristemente, sacudiendo la cabeza) ¡Pobre Butterfly BUTTERFLY (voz un poco lejana) Amor mío, duerme sobre mi corazón. (Voz más lejana) Tú estas con Dios, y yo con mi dolor. SUZUKI Pobre Butterfly {Alguien llama a la puerta.) ¿Quién será? (Llaman más fuerte. Suzuki va a abrir el panel de la puerta del fondo) (Grita, retrocede sorprendida.) ¡Oh! SHARPLESS (Al entrar hace señas a Suzuki de que guarde silencio) ¡Chtt! PINKERTON (le indica a Suzuki que se calle) ¡Calla! ¡Calla! SHARPLESS ¡Calla! ¡Calla! (Pinkerton y Sharpless entran despacio, de puntillas) PINKERTON (rápidamente a Suzuki) No la despiertes. SUZUKI Estaba tan cansada. Os ha estado esperando toda la noche con el niño. PINKERTON ¿Y cómo lo sabía? SUZUKI Desde hace tres años, no llega al puerto una nave que Butterfly no escrute de lejos, para indagar el color, la bandera. SHARPLESS (a Pinkerton) ¿No os lo había dicho? SUZUKI (Comienza a andar) La llamaré... PINKERTON (Parando a Suzuki) ¡No, todavía no! SUZUKI (señala la habitación florida) ¿Lo ve usted? Anoche llenó la habitación de flores. SHARPLESS (conmovido, a Pinkerton) ¿No os lo había dicho? PINKERTON (turbado) ¡Qué pena! SUZUKI (oyendo un ruido en el jardín, va a mirar afuera y exclama sorprendida) ¿Quién hay en el jardín?... ¡Una mujer! PINKERTON (va hacia Suzuki y la acompaña hacia delante, recomendándole que hable en voz baja) ¡Calla! SUZUKI (agitada) ¿Quién es? ¿Quién es? SHARPLESS Será mejor decírselo todo: SUZUKI (asustada) ¿Quién es? ¿Quién es? PINKERTON (con embarazo) Ha venido conmigo. SUZUKI ¿Quién es? ¿Quién es? SHARPLESS (deliberadamente) Es su esposa. SUZUKI (levanta los brazos al cielo y cae de rodillas con la cara en tierra) ¡Almas santas de los antepasados! ¡A la pequeña se le ha apagado el sol, se le ha apagado el sol!... SHARPLESS (calmando a Suzuki y levantándola) Hemos escogido esta hora matutina para encontrarte sola, Suzuki, y para buscar en ti una ayuda, para que soporte la gran prueba SUZUKI (desolada) ¿De qué sirve? ¿Para qué? (Sharpless lleva a Suzuki hacia un lado y trata de persuadirla para que les ayude; mientras tonto, Pinkerton, va de aquí para allá) SHARPLESS Ya sé que para sus penas no hay consuelo posible. Pero hay que asegurar el futuro del niño. PINKERTON La amarga fragancia de estas flores, llega como un veneno a mi corazón. SHARPLESS Esa mujer piadosa, que no se atreve a entrar, cuidara al niño como una madre. SUZUKI ¡Oh, triste de mi! Y quieren que yo le pida a una madre... |
PINKERTON Immutata è la stanza dei nostri amor... SHARPLESS Suvvia, parla... PINKERTON Ma un gel di morte vi sta. SHARPLESS .. Con quella pia e conducila qui. SUZUKI ..e volete ch'io chieda ad una madre... PINKERTON (va verso il simulacro di Buddha, vede il proprio ritratto) Il mio ritratto. SUZUKI Oh! me trista! SHARPLESS S'anche la veda Butterfly, non importa. PINKERTON Tre anni son passati, SHARPLESS Anzi, meglio se accorta del vero si facesse alla sua vista, Suvvia, parla, ecc. SUZUKI Oh! me trista! PINKERTON ...e noverati n'ha i giorni e l'ore! (Suzuki spinta da Sharpless va nel giardino a raggiungere Mistress Pinkerton) SHARPLESS Vien, Suzuki, vien! PINKERTON (vinto dall'emozione e non potendo trattenere il pianto si avvicina a Sharpless e gli dice risolutamente:) Non posso rimaner, SUZUKI (andandosene) Oh! me trista! PINKERTON Sharpless, v'aspetto per via. SHARPLESS Non ve l'avevo detto? PINKERTON Datele voi qualche soccorso: mi struggo dal rimorso SHARPLESS Vel dissi? vi ricorda? quando la man vi diede: "badate! Ella ci crede" e fui profeta allor! Sorda ai consigli, sorda ai dubbi, vilipesa nell'ostinata attesa raccolse il cor. PINKERTON Sì, tutto in un istante io vedo il fallo mio e sento che di questo tormento tregua mai non avrò, mai non avrò! no! SHARPLESS Andate: il triste vero da sola apprenderà. PINKERTON (dolcemente con rimpianto) Addio fiorito asil, di letizia e d'amor. Sempre il mite suo sembiante con strazio atroce vedrò. SHARPLESS Ma or quel sincero presago è già. PINKERTON Addio, fiorito asil, SHARPLESS Vel dissi, vi ricorda? e fui profeta allor. PINKERTON Non reggo al tuo squallor, Fuggo, fuggo: son vil! SHARPLESS Andate, il triste vero apprenderà. (Pinkerton strette le mani al Console, esce rapidamente dal fondo: Sharpless crolla tristemente il capo. Suzuki viene dal giardino seguita da Kate che si ferma ai piedi del terrazzo.) KATE (con dolcezza a Suzuki) Glielo dirai? SUZUKI (risponde a testa bassa, senza scomporsi dalla sua rigidezza) Prometto. KATE E le darai consiglio d'affidarmi? SUZUKI Prometto. KATE Lo terrò come un figlio. SUZUKI Vi credo. Ma bisogna ch'io le sia sola accanto. Nella grande ora... sola! Piangerà tanto tanto! piangerà tanto! BUTTERFLY (voce lontana dalla camera a sinistra, chiamando) Suzuki! (più vicina) Suzuki! Dove sei? Suzuki! (appare alla porta socchiusa; Kate per non essere vista si allontana nel giardino) SUZUKI Son qui... pregavo e rimettevo a posto. No... (si precipita per impedire a Butterfly di entrare) no, no, no, no, non scendete... (Butterfly entra precipitosa, svincolandosi da Suzuki che cerca invano di tratteneria.) (gridando) no, no, no. BUTTERFLY (aggirandosi per la stanza con grande agitazione, ma giubilante) È qui, è qui... dov'è nascosto? è qui, è qui... (scorgendo Sharpless) Ecco il Console. (sgomenta, cercando Pinkerton) e dove? dove? (dopo aver guardato da per tutto, in ogni angolo, nella piccola alcova e dietro il paravento, sgomenta si guarda attorno) Non c'è! (Vede Kate nel giardino e guarda fissamente Sharpless) (a Sharpless) Quella donna? Che vuol da me? Niuno parla... (Suzuki piange silenziosamente.) (sorpresa) Perché piangete? (Sharpless si avvicina a Butterfly per parlarle; questa teme di capire e si fa piccina come una bimba paurosa.) No: non ditemi nulla, nulla... forse potrei cader morta sull'attimo... (con bontà affettuosa ed infantile a Suzuki) Tu, Suzuki, che sei tanto buona, non piangere! e mi vuoi tanto bene, un Si, un No, di' piano: Vive? SUZUKI Sì. (come se avesse ricevuto un colpo mortale: irrigidita) BUTTERFLY Ma non viene più. Te l'han detto! (Suzuki tace, irritata al silenzio di Suzuki) Vespa! Voglio che tu risponda. SUZUKI Mai più. BUTTERFLY (con freddezza) Ma è giunto ieri? |
PINKERTON No ha cambiado la habitación de nuestros amores... SHARPLESS Vamos, habla... PINKERTON Pero hay un frío de muerte. SHARPLESS ... con esa piadosa mujer y tráela aquí. SUZUKI ...y quieren que yo le pida a una madre... PINKERTON (Va hacia una estatua de Buda, y ve un retrato suyo) Mi retrato. SUZUKI ¡Ah! ¡Triste de mí! SHARPLESS No importa que Butterfly la vea. PINKERTON Han pasado tres años... SHARPLESS Incluso sería mejor que al verla Se diera cuenta de la verdad: Anda, habla, etc. SUZUKI ¡Ah! ¡Triste de mí! PINKERTON ... y ha contado los días y sus horas! . (Suzuki va hacia el jardín para traer a Kate Pinkerton) SHARPLESS ¡Ven, Suzuki, ven! PINKERTON (Vencido por la emoción y no pudiendo retener el llanto, se acerca a Sharpless y le dice) ¡No puedo quedarme aquí... SUZUKI (yéndose) ¡Ah, triste de mí! PINKERTON ... Sharpless, le esperaré en la calle. SHARPLESS ¿No se lo había dicho? PINKERTON Intente usted ayudarla, me siento morir de remordimientos. SHARPLESS Se lo dije. ¿Se acuerda? Cuando la desposó, le dije a usted: tenga cuidado, que ella va en serio. Y fui profeta entonces. Sorda ante los consejos, sorda ante las dudas, vilipendiada, cerró su corazón en su obstinada espera. PINKERTON Si, ahora comprendo todo mi error, siento que de este tormento ¡no me liberaré jamás, no! SHARPLESS Márchese. La triste verdad conocerá por sí sola... PINKERTON (dulcemente con añoranza) Adiós, florecido refugio de la alegría y del amor. Tu apacible rostro, siempre veré con remordimientos atroces. SHARPLESS ...mas ahora su corazón ya lo intuye. PINKERTON ¡Adiós, florecido refugio! SHARPLESS Se lo dije....¿se acuerda? Y fui profeta entonces. PINKERTON ¡No puedo soportar su desolación! ¡Huyo, huyo! ¡Soy un cobarde! SHARPLESS Márchese, la triste verdad conocerá por sí sola. (Pinkerton da la mano a Sharpless y se va deprisa. Sharpless sacude tristemente la cabeza. Suzuki entra procedente del jardín, seguida por Kate, que se detiene la terraza.) KATE (con dulzura a Suzuki) ¿Se lo dirás? SUZUKI (responde con la cabeza baja, pero sin que desaparezca su rigidez) Se lo prometo. KATE ¿Y le aconsejarás que me lo confíe? SUZUKI Se lo prometo. KATE Lo cuidaré como a un hijo. SUZUKI Lo creo. Pero será necesario que en el gran momento esté yo a solas con ella ... ¡sola! ¡Llorará tanto! ¡Tanto! BUTTERFLY (llamando con voz lejana desde la habitación de la izquierda) ¡Suzuki¡! (Más cerca) ¡Suzuki! ¿Dónde estás? ¡Suzuki! (Butterfly aparece por la puerta y Kate sin ser vista sale al jardín.) SUZUKI Estoy aquí... Rezaba y ordenaba las cosas. (tratando de impedir que Butterfly entre) No... no..., no bajéis... (Butterfly entra en la habitación apartando a Suzuki) (Gritando) ¡No, no, no! BUTTERFLY (examina la habitación por todas partes agitada pero jubilosa.) ¡Está aquí!...¡está aquí!... ¿Dónde esta escondido? ¡Está aquí, está aquí!... {viendo a Sharpless) Aquí está el cónsul... (Buscando a Pinkerton) Y ¿dónde?, ¿dónde? (Después de mirar por todas partes, en cada ángulo de la pequeña habitación y detrás del biombo) ¡No esta! (Viendo a Kate en el jardín, mira fijamente a Sharpless) (a Sharpless) ¡Esa mujer! ¿Qué quiere de mí? ¡Nadie dice nada! {Suzuki solloza silenciosamente) (Sorprendida) ¿Por qué lloráis? (Sharpless se acerca a Butterfly para hablar con ella. De repente parece una niña asustada) No, no me diga nada... nada... Podría caerme muerta al instante. (Con bondad afectuosa a Suzuki) Tu, Suzuki, que eres tan buena ¡no llores! Tú que me quieres tanto, con un sí o un no, dime, bajito... ¿Vive? SUZUKI Sí. (Como si hubiera recibido un golpe mortal: rígida) BUTTERFLY Pero ya no vendrá. ¡Te lo han dicho! (Suzuki calla. Butterfly irritada) ¡Víbora! Quiero que me contestes. SUZUKI Nunca más. BUTTERFLY (con frialdad) Pero... ¿llegó ayer? |
SUZUKI Si BUTTERFLY (che ha capito, guarda Kate, quasi affascinata) Ah! quella donna mi fa tanta paura! tanta paura! SHARPLESS È la causa innocente d'ogni vostra sciagura. Perdonatele. BUTTERFLY (comprendendo, grida:) Ah! è sua moglie! (con voce calma) Tutto è morto per me! tutto è finito! Ah! SHARPLESS Coraggio. BUTTERFLY Voglion prendermi tutto! (disperata) il figlio mio! SHARPLESS Fatelo pel suo bene il sacrifizio... BUTTERFLY (disperata) Ah! triste madre! triste madre! Abbandonar mio figlio! (rimane immobile. calma) E sia! A lui devo obbedir! KATE (che si è avvicinata timidamente al terrazzo, senza entrare nella stanza) Potete perdonarmi, Butterfly? BUTTERFLY Sotto il gran ponte del cielo non v'è donna di voi più felice. Siatelo sempre; non v'attristate per me. KATE (a Sharpless, che le si è avvicinato) Povera piccina! SHARPLESS (assai commosso) È un immensa pietà! KATE E il figlio lo darà? BUTTERFLY (che ha udito, dice con solennità e spiccando le parole:) A lui lo potrò dare se lo verrà a cercare. (con intenzione, ma con grande semplicità) Fra mezz'ora salite la collina. (Suzuki accompagna Kate e Sharpless che scono dal fondo. Butterfly cade a terra, piangendo; Suzuki s'affretta a soccorrerla.) SUZUKI (mettendo una mano sul cuore di Butterfly) Come una mosca prigioniera l'ali batte il piccolo cuor! (Butterfly si rinfranca poco a poco: vedendo che è giorno fatto, si scioglie da Suzuki, e le dice:) BUTTERFLY Troppa luce è di fuor, e troppa primavera. Chiudi. (Suzuki va a chiudere lo shosi, in modo che la camera rimane quasi in completa oscurità. Suzuki ritorna verso Butterfly.) Il bimbo ove sia? SUZUKI Giuoca... Lo chiamo? BUTTERFLY (con angoscia) Lascialo giuocar, lascialo giuocar. Va a fargli compagnia. SUZUKI (piangendo) Resto con voi. BUTTERFLY (risolutamente, battendo forte le mani) Va, va. Te lo comando. (Fa alzare Suzuki, che piange disperatamente, e la spinge fuori dell'uscio di sinistra. Butterfly si inginocchia davanti all'immagine di Buddha. Butterfly rimane immobile, assorta in doloroso pensiero, ancora si odono i singhiozzi di Suzuki, i quali vanno a poco a poco affievolendosi. Butterfly ha un moto di spasimo. Butterfly va allo stipo e ne leva il velo bianco, che getta attraverso il paravento, poi prende il coltello, che chiuso in un astuccio di lacca, sta appeso alla parete presso il simulacro di Buddha. ne bacia religiosamente la lama, tenendola colle mani per la punta e per l'impugnatura, legge a voce bassa le parole che vi sono incise) "Con onor muore chi non può serbar vita con onore." (si punta il coltello lateralmente alla gola. S'apre la porta di sinistra e vedesi il braccio di Suzuki che spinge il bambino verso la madre: questi entra correndo colle manine alzate: Butterfly lascia cadere il coltello, si precipita verso il bambino, lo abbraccia e lo bacia quasi a soffocarlo.) Tu? tu? (con grande sentimento, affannosamente agitata) piccolo Iddio! Amore, amore mio, fior di giglio e di rosa. (prendendo la testa del bimbo, accostandola a sè) Non saperlo mai per te, pei tuoi puri occhi, (con voce di pianto) muor Butterfly... perché tu possa andar di là dal mare senza che ti rimorda ai di maturi, il materno abbandono. (con esaltazione) O a me, sceso dal trono dell'alto Paradiso, guarda ben fiso, fiso di tua madre la faccia! che ten resti una traccia, guarda ben! Amore, addio! addio! piccolo amor! (con voce fioca) Va, gioca, gioca! (Butterfly prende il bambino, lo posa su di una stuoia col viso voltato verso sinistra, gli dà nelle mani la banderuola americana ed una pupattola e lo invita a trastullarsene, mentre delicatamente gli benda gli occhi. Poi afferra il coltello e, collo sguardo sempre fisso sul bambino, va dietro il paravento. qui si ode cadere a terra il coltello, e il gran velo bianco scompare dietro al paravento. Si vede Butterfly sporgersi fuori dal paravento, e brancolando muovere verso il bambino, il gran velo bianco le circonda il collo: con un debole sorriso saluta colla mano il bambino e si trascina presso di lui, avendo ancora forza di abbracciarlo, poi gli cade vicino.) PINKERTON (interno) Butterfly! Butterfly! Butterfly! (La porta di destra è violentemente aperta. Pinkerton e Sharpless si precipitano nella stanza, accorrendo presso Butterfly che con debole gesto indica il bambino e muore. Pinkerton si inginocchia, mentre Sharpless prende il bimbo e lo bacia singhiozzando.) (Sipario rapido.) FINE DELL'OPERA. |
SUZUKI Sí. BUTTERFLY (habiendo entendido por fin, mira a Kate, fascinada) ¡Ah! ¡Esa mujer me da mucho miedo! SHARPLESS Es la causa inocente de todas sus desgracias. Perdónela BUTTERFLY (comprendiendo, grita) ¡Ah, es su esposa! (más calmada) ¡Todo ha muerto para mí! ¡Todo ha acabado! ¡Ah! SHARPLESS ¡Valor! BUTTERFLY ¡Quieren quitármelo todo! (Desesperada) ¡Mi hijo! SHARPLESS Haga por su bien, ese sacrificio... BUTTERFLY (desesperada) ¡Ah, triste madre! ¡Ah, triste madre! ¡Abandonar a mi hijo! (Permanece inmóvil. Calmada) Pero sea. ¡Debo obedecerle! KATE (que se acerca tímidamente a la terraza, pero sin entrar) ¿Podrá perdonarme, Butterfly? BUTTERFLY Bajo el gran puente del cielo no hay mujer más feliz que usted. Séalo siempre, no se entristezca por mí. KATE (A Sharpless que se le ha acercado) ¡Pobre pequeña! SHARPLESS (Bastante conmovido) Su generosidad es inmensa. KATE Y el hijo... ¿lo entregará? BUTTERFLY (que lo ha oído, dice solemnemente y resaltando las palabras) Sólo a él se lo daré, si viene. (Con intención y sencillez) En media hora suban a la colina. (Suzuki acompaña a Kate y a Sharpless que salen por el fondo. Butterfly cae llorando al suelo; Suzuki se apresura a socorrerla.) SUZUKI (con su mano en el corazón de Butterfly) ¡Como una mosca prisionera agita las alas ese pequeño corazón! (Butterfly entra y ve la habitación llena de la luz del día. Se suelta de Suzuki y le dice) BUTTERFLY ¡Hay demasiada luz fuera, hay demasiada primavera. Cierra! (Suzuki cierra el panel de modo que la habitación queda casi oscura; y se vuelve hacia Butterfly) ¿Dónde está el niño? SUZUKI Juega... ¿Le llamo? BUTTERFLY (con angustia) Déjalo jugar. Déjalo jugar Ve a hacerle compañía. SUZUKI (Llorando) Me quedo con usted. BUTTERFLY (dando palmas con fuerza) ¡Vete! Te lo ordeno. (Obliga a Suzuki, que llora amargamente, a levantarse e irse. Butterfly se arrodilla delante de la estatua de Buda. Permanece inmóvil, absorta en un doloroso pensamiento, entonces se da cuenta de los sollozos de Suzuki, los cuales se van poco a poco debilitándose. Sale y coge el velo blanco que cuelga del biombo, después el cuchillo de su padre, de dentro de un estuche lacado, que está colgado de la pared cerca de la estatua de Buda. Besa la hoja con devoción, cogiéndola con las manos por la punta y por la empuñadura, y, en voz baja, lee la inscripción) "Con honor muere, quien no puede conservar la vida con honor" (Mantiene el cuchillo en su garganta. La puerta se abre y se ve el brazo de Suzuki empujando al niño hacia su madre. Él corre hacia ella con sus brazos extendidos. Butterfly suelta el cuchillo y abraza a su hijo apasionadamente ) ¿Tú? ¿Tú? (Con gran sentimiento, y muy agitada) ¡Pequeño Dios! Amor mío, flor de lirio y de rosa. (Tomando la cabeza del niño, acercándola hacia sí) Que no sepas nunca que por ti, por tus ojos puros, (Con voz llorosa) muere Butterfly... Para que tu puedas irte Al otro lado del mar, sin que te remuerda, cuando seas mayor, el abandono de tu madre (exaltada) ¡Oh, tú, que descendiste del trono del alto Paraíso, mira muy fijamente, fijamente, el rostro de tu madre, para que te quede una huella de él. ¡Miralo bien! ¡Adiós, amor! ¡Adiós, pequeño amor! (Con voz débil) ¡Vete, juega, juega! (Butterfly toma a su hijo y lo coloca sobre una alfombra mirando hacia la izquierda. En sus manos pone una bandera americana y un muñeco, obligándole a jugar mientras le tapa los ojos con suavidad. Entonces ella toma el cuchillo y con sus ojos fijos en el niño se esconde tras el biombo. Se oye el ruido del cuchillo cayendo al suelo y un velo blanco colgado en el biombo desaparece. Butterfly reparare al lado del biombo con el velo en su garganta. Se tambalea hacia el niño y agita su mano hacia él débilmente, con el tiempo justo para besarle antes de caer a su lado.) PINKERTON (desde dentro) ¡Butterfly! ¡Butterfly! ¡Butterfly! (La puerta se abre violentamente y Pinkerton y Sharpless acuden cerca de Butterfly, que con un débil gesto señala al niño y muere. Pinkerton se arrodilla mientras Sharpless toma al niño y lo besa sollozando) (Cae el telón rápidamente) FIN DE LA ÓPERA |
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