MADAMA BUTTERFLY

¡@

ATTO TERZO


(S'alza il sipario.)

(Butterfly, sempre immobile, spia al di 
fuori; il bimbo, rovesciato sul cuscino, 
dorme e dorme pure Suzuki, ripiegata 
sulla persona.)

MARINAI 
(della baia, lontanissimi) 
Oh eh! oh eh! oh eh! 
oh eh! oh eh! oh eh! 
oh eh! oh eh! oh eh! 
oh eh! oh eh! oh eh! 
oh eh! oh eh! oh eh!

(Rumori di catene, di ancore e di manovre
marinaresche. Fischi d'uccelli dal giardino.
Comincia l'alba. L'alba sorge rosea. Spunta
l'aurora. Al di fuori risplende il sole.)

SUZUKI 
(svegliandosi di soprassalto) 
Già il sole! 

(si alza, va verso Butterfly e le 
batte sulla spalla) 

Cio-cio-san...

BUTTERFLY 
(si scuote e fidente dice:) 
Verrà, verrà, vedrai. 

(vede il bimbo addormentato e lo prende
sulle braccia, avviandosi verso la stanza 
a sinistra)

SUZUKI 
Salite a riposare, affranta siete 
al suo venire... vi chiamerò.

BUTTERFLY 
(salendo la scaletta) 
Dormi amor mio, dormi sul mio cor. 
Tu se con Dio ed io col mio dolor... 
A te i rai degli astri d'or. 
Bimbo mio dormi! 

(entra nella camera a sinistra)

SUZUKI 
(mestamente, crollando la testa) 
Povera Butterfly!

BUTTERFLY 
(voce un po' lontana) 
Dormi amor mio, dormi sul mio cor. 

(voce più lontana) 

Tu sei con Dio ed io col mio dolor.

SUZUKI 
Povera Butterfly!

(si batte lievemente all'uscio d'ingresso.)

Chi sia?

(si batte più forte. Suzuki va ad 
aprire lo shosi nel fondo.)

(grida, per la grande sorpresa)

Oh!

SHARPLESS 
(sul limitare dell'ingresso fa cenni 
a Suzuki di silenzio) 
Stz!

PINKERTON 
(raccomanda a Suzuki di tacere)
Zitta! zitta!

SHARPLESS 
Zitta! zitta!

(Pinkerton e Sharpless entrano 
cautamente in punta di piedi.)

PINKERTON 
(premurosamente a Suzuki) 
Non la destar.

SUZUKI 
Era stanca sì tanto! 
Vi stette ad aspettare 
tutta la notte col bimbo.

PINKERTON 
Come sapea?

SUZUKI 
Non giunge da tre anni 
una nave nel porto, 
che da lunge Butterfly 
non ne scruti il color, la bandiera.

SHARPLESS 
(a Pinkerton) 
Ve lo dissi?

SUZUKI 
(per andare) 
La chiamo...

PINKERTON 
(fermando Suzuki) 
No: non ancor.

SUZUKI 
(indicando la stanza fiorita) 
Lo vedete, 
ier sera, la stanza volle sparger di fiori.

SHARPLESS 
(commosso, a Pinkerton) 
Ve lo dissi?

PINKERTON 
(turbato) 
Che pena!

SUZUKI 
(Suzuki sente rumore nel giardino, 
va a guardare fuori ed esclama con
meraviglia:)
Chi c'è là fuori nel giardino? 
Una donna!

PINKERTON 
(va da Suzuki e la riconduce sul 
davanti, raccomandandole di 
parlare sottovoce) 
Zitta!

SUZUKI 
(agitata) 
Chi è? chi è?

SHARPLESS 
Meglio dirle ogni cosa...

SUZUKI 
(sgomenta) 
Chi è? chi è?

PINKERTON 
(imbarazzato) 
È venuta con me.

SUZUKI 
Chi è? chi è?

SHARPLESS 
(con forza repressa ma deliberatamente) 
È sua moglie!

SUZUKI 
(sbalordita, alza le braccia al cielo, poi si
precipita in ginocchio colla faccia a terra) 
Anime sante degli avi! 
Alla piccina s'è spento il sol, 
s'è spento il sol!...

SHARPLESS 
(calma Suzuki e la solleva da terra) 
Scegliemmo quest'ora mattutina 
per ritrovarti sola, Suzuki, 
e alla gran prova un aiuto, un sostegno 
cercar con te.

SUZUKI 
(desolata) 
Che giova? Che giova?

(Sharpless prende a parte Suzuki e cerca 
colla persuasione di averne il consenso, 
mentre Pinkerton, sempre più agitato, 
si aggira per la stanza ed osserva) 

SHARPLESS
Io so che alle sue pene 
non ci sono conforti! 
Ma del bimbo conviene 
assicurar le sorti! 

PINKERTON 
Oh, l'amara fragranza di questi fior,
velenosa al cor mi va. 

SHARPLESS
La pietosa che entrar non osa 
materna cura 
del bimbo avrà 

SUZUKI 
O, me trista! 
E volete ch'io 
chieda ad una madre...
ACTO TERCERO 


(Se levante el telón)

(Butterfly, inmóvil, observa el
exterior a través de su mirilla. El
pequeño continúa durmiendo, Suzuki
está durmiendo en el suelo.) 

MARINEROS
(desde la bahía, muy lejos)
¡Oh eh, oh eh, oh eh!
¡Oh eh, oh eh, oh eh!
¡Oh eh, oh eh, oh eh!
¡Oh eh, oh eh, oh eh!
¡Oh eh, oh eh, oh eh!

(Rumores de maniobras marineras.
Sonidos de pájaros en el jardín.
Amanece, el sol aparece iluminando
la habitación con tintes rojos)

SUZUKI
(despertando con un sobresalto)
¡Ya ha salido el sol! 

(Se levanta y va hacia Butterfly 
y le toca en el hombro)

Cio-Cio-San...

BUTTERFLY
(se sobresalta y confiada dice)
Vendrá, vendrá,.. ya veras.

(Viendo al niño dormir, lo coge en
brazos y lo lleva a la habitación
de la izquierda.)

SUZUKI
Id a descansar; estáis agotada...
En cuanto llegue os llamaré.

BUTTERFLY
(subiendo la escalera)
Amor mío, duerme sobre mi corazón.
Tú estas con Dios, y yo con mi dolor.
Sobre ti brillan rayos de oro.
¡Niño mío, duerme!

(Entra en la habitación)

SUZUKI
(tristemente, sacudiendo la cabeza)
¡Pobre Butterfly

BUTTERFLY
(voz un poco lejana)
Amor mío, duerme sobre mi corazón.

(Voz más lejana)

Tú estas con Dios, y yo con mi dolor.

SUZUKI
Pobre Butterfly

{Alguien llama a la puerta.)

¿Quién será?

(Llaman más fuerte. Suzuki va a 
abrir el panel de la puerta del fondo)

(Grita, retrocede sorprendida.)

¡Oh!

SHARPLESS
(Al entrar hace señas a Suzuki de 
que guarde silencio)
¡Chtt!

PINKERTON
(le indica a Suzuki que se calle)
¡Calla! ¡Calla!

SHARPLESS
¡Calla! ¡Calla!

(Pinkerton y Sharpless entran
despacio, de puntillas)

PINKERTON 
(rápidamente a Suzuki)
No la despiertes.

SUZUKI
Estaba tan cansada. 
Os ha estado esperando 
toda la noche con el niño.

PINKERTON
¿Y cómo lo sabía?

SUZUKI
Desde hace tres años, 
no llega al puerto una nave
que Butterfly no escrute de lejos,
para indagar el color, la bandera.

SHARPLESS
(a Pinkerton)
¿No os lo había dicho?

SUZUKI
(Comienza a andar)
La llamaré...

PINKERTON
(Parando a Suzuki)
¡No, todavía no!

SUZUKI
(señala la habitación florida)
¿Lo ve usted? 
Anoche llenó la habitación de flores.

SHARPLESS
(conmovido, a Pinkerton)
¿No os lo había dicho?

PINKERTON
(turbado)
¡Qué pena!

SUZUKI
(oyendo un ruido en el jardín, 
va a mirar afuera y exclama
sorprendida)
¿Quién hay en el jardín?...
¡Una mujer!

PINKERTON
(va hacia Suzuki y la acompaña 
hacia delante, recomendándole 
que hable en voz baja)
¡Calla!

SUZUKI
(agitada)
¿Quién es? ¿Quién es?

SHARPLESS
Será mejor decírselo todo:

SUZUKI
(asustada)
¿Quién es? ¿Quién es?

PINKERTON
(con embarazo)
Ha venido conmigo.

SUZUKI
¿Quién es? ¿Quién es?

SHARPLESS
(deliberadamente)
Es su esposa.

SUZUKI
(levanta los brazos al cielo y cae 
de rodillas con la cara en tierra)
¡Almas santas de los antepasados!
¡A la pequeña se le ha apagado el sol, 
se le ha apagado el sol!...

SHARPLESS
(calmando a Suzuki y levantándola)
Hemos escogido esta hora matutina
para encontrarte sola, Suzuki, 
y para buscar en ti una ayuda,
para que soporte la gran prueba

SUZUKI
(desolada)
¿De qué sirve? ¿Para qué?

(Sharpless lleva a Suzuki hacia un
lado y trata de persuadirla para que
les ayude; mientras tonto, Pinkerton,
va de aquí para allá)

SHARPLESS
Ya sé que para sus penas
no hay consuelo posible.
Pero hay que asegurar 
el futuro del niño.

PINKERTON
La amarga fragancia de estas flores,
llega como un veneno a mi corazón.

SHARPLESS
Esa mujer piadosa,
que no se atreve a entrar,
cuidara al niño como una madre.

SUZUKI
¡Oh, triste de mi!
Y quieren que yo 
le pida a una madre...

PINKERTON 
Immutata è la stanza 
dei nostri amor...

SHARPLESS 
Suvvia, parla...

PINKERTON
Ma un gel di morte vi sta.

SHARPLESS
.. Con quella pia e conducila qui.

SUZUKI
..e volete ch'io 
chieda ad una madre...

PINKERTON
(va verso il simulacro di Buddha, 
vede il proprio ritratto)
Il mio ritratto.

SUZUKI 
Oh! me trista!

SHARPLESS
S'anche la veda Butterfly, non importa.

PINKERTON 
Tre anni son passati, 

SHARPLESS
Anzi, meglio se accorta del vero si
facesse alla sua vista,
Suvvia, parla, ecc.

SUZUKI
Oh! me trista!

PINKERTON
...e noverati n'ha i giorni e l'ore!

(Suzuki spinta da Sharpless va nel giardino
a raggiungere Mistress Pinkerton) 

SHARPLESS 
Vien, Suzuki, vien!

PINKERTON 
(vinto dall'emozione e non potendo
trattenere il pianto si avvicina a 
Sharpless e gli dice risolutamente:) 
Non posso rimaner,

SUZUKI 
(andandosene) 
Oh! me trista!

PINKERTON 
Sharpless, v'aspetto per via.

SHARPLESS 
Non ve l'avevo detto?

PINKERTON 
Datele voi qualche soccorso: 
mi struggo dal rimorso

SHARPLESS 
Vel dissi? vi ricorda? 
quando la man vi diede: 
"badate! Ella ci crede" 
e fui profeta allor! 
Sorda ai consigli, 
sorda ai dubbi, 
vilipesa nell'ostinata 
attesa raccolse il cor.

PINKERTON 
Sì, tutto in un istante io vedo il fallo mio 
e sento che di questo tormento tregua 
mai non avrò, mai non avrò! no!

SHARPLESS 
Andate: 
il triste vero da sola apprenderà.

PINKERTON 
(dolcemente con rimpianto) 
Addio fiorito asil, 
di letizia e d'amor. 
Sempre il mite suo sembiante 
con strazio atroce vedrò.

SHARPLESS 
Ma or quel sincero presago è già.

PINKERTON 
Addio, fiorito asil,

SHARPLESS 
Vel dissi, vi ricorda? 
e fui profeta allor.

PINKERTON 
Non reggo al tuo squallor, 
Fuggo, fuggo: son vil! 

SHARPLESS 
Andate, 
il triste vero apprenderà.

(Pinkerton strette le mani al Console, 
esce rapidamente dal fondo: Sharpless
crolla tristemente il capo. Suzuki viene 
dal giardino seguita da Kate che si ferma 
ai piedi del terrazzo.)

KATE 
(con dolcezza a Suzuki) 
Glielo dirai?

SUZUKI 
(risponde a testa bassa, senza 
scomporsi dalla sua rigidezza) 
Prometto.

KATE 
E le darai consiglio d'affidarmi?

SUZUKI 
Prometto.

KATE 
Lo terrò come un figlio.

SUZUKI 
Vi credo. 
Ma bisogna ch'io le sia sola accanto. 
Nella grande ora... sola! 
Piangerà tanto tanto! 
piangerà tanto!

BUTTERFLY 
(voce lontana dalla camera a 
sinistra, chiamando) 
Suzuki! 

(più vicina) 

Suzuki! Dove sei? Suzuki! 

(appare alla porta socchiusa; Kate per non
essere vista si allontana nel giardino)

SUZUKI 
Son qui... 
pregavo e rimettevo a posto. No... 

(si precipita per impedire a 
Butterfly di entrare)

 no, no, no, no, non scendete...

(Butterfly entra precipitosa, svincolandosi
da Suzuki che cerca invano di tratteneria.)

(gridando) 

no, no, no.

BUTTERFLY 
(aggirandosi per la stanza con grande 
agitazione, ma giubilante) 
È qui, è qui... 
dov'è nascosto? 
è qui, è qui... 

(scorgendo Sharpless)

 Ecco il Console. 

(sgomenta, cercando Pinkerton)

e dove? dove? 

(dopo aver guardato da per tutto, in ogni
angolo, nella piccola alcova e dietro il
paravento, sgomenta si guarda attorno)

Non c'è!

(Vede Kate nel giardino e 
guarda fissamente Sharpless)

(a Sharpless) 

Quella donna? 
Che vuol da me? 
Niuno parla...

(Suzuki piange silenziosamente.)

(sorpresa) 

Perché piangete?

(Sharpless si avvicina a Butterfly per 
parlarle; questa teme di capire e si fa 
piccina come una bimba paurosa.)

No: non ditemi nulla, nulla... 
forse potrei cader morta sull'attimo... 

(con bontà affettuosa ed infantile a Suzuki) 

Tu, Suzuki, che sei tanto buona, 
non piangere! 
e mi vuoi tanto bene, 
un Si, un No, di' piano: 
Vive?

SUZUKI 
Sì.

(come se avesse ricevuto un colpo 
mortale: irrigidita)

BUTTERFLY 
Ma non viene più. 
Te l'han detto!

(Suzuki tace, irritata al silenzio di Suzuki) 

Vespa! Voglio che tu risponda.

SUZUKI 
Mai più.

BUTTERFLY 
(con freddezza) 
Ma è giunto ieri?

PINKERTON
No ha cambiado la habitación
de nuestros amores...

SHARPLESS
Vamos, habla...

PINKERTON
Pero hay un frío de muerte.

SHARPLESS
... con esa piadosa mujer y tráela aquí.

SUZUKI
...y quieren que yo 
le pida a una madre...

PINKERTON
(Va hacia una estatua de Buda, 
y ve un retrato suyo)
Mi retrato.

SUZUKI
¡Ah! ¡Triste de mí!

SHARPLESS
No importa que Butterfly la vea.

PINKERTON
Han pasado tres años...

SHARPLESS
Incluso sería mejor que al verla
Se diera cuenta de la verdad: 
Anda, habla, etc.

SUZUKI
¡Ah! ¡Triste de mí!

PINKERTON
... y ha contado los días y sus horas!
.
(Suzuki va hacia el jardín para 
traer a Kate Pinkerton)

SHARPLESS
¡Ven, Suzuki, ven!

PINKERTON
(Vencido por la emoción y no
pudiendo retener el llanto, se 
acerca a Sharpless y le dice)
¡No puedo quedarme aquí...

SUZUKI
(yéndose)
¡Ah, triste de mí!

PINKERTON
... Sharpless, le esperaré en la calle.

SHARPLESS
¿No se lo había dicho?

PINKERTON
Intente usted ayudarla,
me siento morir de remordimientos.

SHARPLESS
Se lo dije. ¿Se acuerda?
Cuando la desposó, le dije a usted:
tenga cuidado, que ella va en serio. 
Y fui profeta entonces. 
Sorda ante los consejos,
sorda ante las dudas, vilipendiada,
cerró su corazón 
en su obstinada espera.

PINKERTON
Si, ahora comprendo todo mi error,
siento que de este tormento 
¡no me liberaré jamás, no!

SHARPLESS
Márchese. 
La triste verdad conocerá por sí sola...

PINKERTON
(dulcemente con añoranza)
Adiós, florecido refugio 
de la alegría y del amor. 
Tu apacible rostro, siempre veré
con remordimientos atroces.

SHARPLESS
...mas ahora su corazón ya lo intuye.

PINKERTON
¡Adiós, florecido refugio!

SHARPLESS
Se lo dije....¿se acuerda?
Y fui profeta entonces.

PINKERTON
¡No puedo soportar su desolación!
¡Huyo, huyo! ¡Soy un cobarde!

SHARPLESS
Márchese,
la triste verdad conocerá por sí sola.

(Pinkerton da la mano a Sharpless 
y se va deprisa. Sharpless sacude
tristemente la cabeza. Suzuki entra
procedente del jardín, seguida por
Kate, que se detiene la terraza.)

KATE
(con dulzura a Suzuki)
¿Se lo dirás?

SUZUKI
(responde con la cabeza baja, pero
sin que desaparezca su rigidez)
Se lo prometo.

KATE
¿Y le aconsejarás que me lo confíe?

SUZUKI
Se lo prometo.

KATE
Lo cuidaré como a un hijo.

SUZUKI
Lo creo. 
Pero será necesario
que en el gran momento 
esté yo a solas con ella ... ¡sola!
¡Llorará tanto! ¡Tanto!

BUTTERFLY
(llamando con voz lejana desde 
la habitación de la izquierda)
¡Suzuki¡! 

(Más cerca)

¡Suzuki! ¿Dónde estás? ¡Suzuki!

(Butterfly aparece por la puerta y
Kate sin ser vista sale al jardín.)

SUZUKI
Estoy aquí... 
Rezaba y ordenaba las cosas. 

(tratando de impedir que 
Butterfly entre)

No... no..., no bajéis... 

(Butterfly entra en la habitación
apartando a Suzuki)

(Gritando)

¡No, no, no!

BUTTERFLY
(examina la habitación por todas 
partes agitada pero jubilosa.)
¡Está aquí!...¡está aquí!... 
¿Dónde esta escondido?
¡Está aquí, está aquí!...

{viendo a Sharpless)

Aquí está el cónsul...

(Buscando a Pinkerton)

Y ¿dónde?, ¿dónde?

(Después de mirar por todas partes,
en cada ángulo de la pequeña
habitación y detrás del biombo) 

¡No esta!

(Viendo a Kate en el jardín,
mira fijamente a Sharpless)

(a Sharpless)

¡Esa mujer!
¿Qué quiere de mí? 
¡Nadie dice nada!

{Suzuki solloza silenciosamente)

(Sorprendida)

¿Por qué lloráis?

(Sharpless se acerca a Butterfly para 
hablar con ella. De repente parece 
una niña asustada)

No, no me diga nada... nada...
Podría caerme muerta al instante.

(Con bondad afectuosa a Suzuki)

Tu, Suzuki, que eres tan buena
¡no llores!
Tú que me quieres tanto,
con un sí o un no, dime, bajito...
¿Vive?

SUZUKI
Sí.

(Como si hubiera recibido un golpe
mortal: rígida)

BUTTERFLY
Pero ya no vendrá.
¡Te lo han dicho!

(Suzuki calla. Butterfly irritada)

¡Víbora! Quiero que me contestes.

SUZUKI
Nunca más.

BUTTERFLY
(con frialdad)
Pero... ¿llegó ayer?

SUZUKI
Si

BUTTERFLY
(che ha capito, guarda Kate, 
quasi affascinata)
Ah! quella donna 
mi fa tanta paura! tanta paura!

SHARPLESS 
È la causa innocente 
d'ogni vostra sciagura. Perdonatele.

BUTTERFLY 
(comprendendo, grida:) 
Ah! è sua moglie! 

(con voce calma)

Tutto è morto per me! 
tutto è finito! Ah!

SHARPLESS 
Coraggio.

BUTTERFLY 
Voglion prendermi tutto! 

(disperata)

il figlio mio!

SHARPLESS 
Fatelo pel suo bene il sacrifizio...

BUTTERFLY 
(disperata) 
Ah! triste madre! triste madre! 
Abbandonar mio figlio! 

(rimane immobile. calma) 

E sia! 
A lui devo obbedir!

KATE 
(che si è avvicinata timidamente al
terrazzo, senza entrare nella stanza) 
Potete perdonarmi, Butterfly?

BUTTERFLY 
Sotto il gran ponte del cielo 
non v'è donna di voi più felice. 
Siatelo sempre; 
non v'attristate per me.

KATE 
(a Sharpless, che le si è avvicinato) 
Povera piccina!

SHARPLESS 
(assai commosso) 
È un immensa pietà!

KATE 
E il figlio lo darà?

BUTTERFLY 
(che ha udito, dice con solennità e 
spiccando le parole:) 
A lui lo potrò dare se lo verrà a cercare. 

(con intenzione, ma con grande semplicità) 

Fra mezz'ora salite la collina.

(Suzuki accompagna Kate e Sharpless 
che scono dal fondo. Butterfly cade a 
terra, piangendo; Suzuki s'affretta a
soccorrerla.)

SUZUKI 
(mettendo una mano sul 
cuore di Butterfly) 
Come una mosca prigioniera 
l'ali batte il piccolo cuor!

(Butterfly si rinfranca poco a poco: 
vedendo che è giorno fatto, si scioglie
da Suzuki, e le dice:)

BUTTERFLY 
Troppa luce è di fuor, 
e troppa primavera. Chiudi.

(Suzuki va a chiudere lo shosi, in modo 
che la camera rimane quasi in completa
oscurità. Suzuki ritorna verso Butterfly.)

Il bimbo ove sia?

SUZUKI 
Giuoca... Lo chiamo?

BUTTERFLY 
(con angoscia) 
Lascialo giuocar, lascialo giuocar. 
Va a fargli compagnia.

SUZUKI 
(piangendo) 
Resto con voi.

BUTTERFLY 
(risolutamente, battendo forte le mani) 
Va, va. Te lo comando.

(Fa alzare Suzuki, che piange
disperatamente, e la spinge fuori dell'uscio
di sinistra. Butterfly si inginocchia davanti
all'immagine di Buddha. Butterfly rimane
immobile, assorta in doloroso pensiero,
ancora si odono i singhiozzi di Suzuki, i 
quali vanno a poco a poco affievolendosi.
Butterfly ha un moto di spasimo. Butterfly
va allo stipo e ne leva il velo bianco, che
getta attraverso il paravento, poi prende il
coltello, che chiuso in un astuccio di lacca,
sta appeso alla parete presso il simulacro
di Buddha. ne bacia religiosamente la 
lama, tenendola colle mani per la punta e
per l'impugnatura, legge a voce bassa le
parole che vi sono incise)

"Con onor muore chi non può 
serbar vita con onore." 

(si punta il coltello lateralmente alla gola.
S'apre la porta di sinistra e vedesi il
braccio di Suzuki che spinge il bambino
verso la madre: questi entra correndo colle
manine alzate: Butterfly lascia cadere il
coltello, si precipita verso il bambino, lo
abbraccia e lo bacia quasi a soffocarlo.)

Tu? tu?

(con grande sentimento, 
affannosamente agitata)

piccolo Iddio! Amore, amore mio, 
fior di giglio e di rosa. 

(prendendo la testa del bimbo, 
accostandola a sè)

Non saperlo mai per te, 
pei tuoi puri occhi, 

(con voce di pianto) 

muor Butterfly... 
perché tu possa andar 
di là dal mare 
senza che ti rimorda 
ai di maturi, 
il materno abbandono. 

(con esaltazione)

O a me, sceso dal trono 
dell'alto Paradiso, 
guarda ben fiso, fiso 
di tua madre la faccia! 
che ten resti una traccia, 
guarda ben! 
Amore, addio! addio! piccolo amor! 

(con voce fioca) 

Va, gioca, gioca!

(Butterfly prende il bambino, lo posa su di
una stuoia col viso voltato verso sinistra,
gli dà nelle mani la banderuola americana
ed una pupattola e lo invita a
trastullarsene, mentre delicatamente gli
benda gli occhi. Poi afferra il coltello e,
collo sguardo sempre fisso sul bambino, 
va dietro il paravento. qui si ode cadere 
a terra il coltello, e il gran velo bianco
scompare dietro al paravento. Si vede
Butterfly sporgersi fuori dal paravento, 
e brancolando muovere verso il bambino,
il gran velo bianco le circonda il collo: 
con un debole sorriso saluta colla mano il
bambino e si trascina presso di lui, avendo
ancora forza di abbracciarlo, poi gli cade
vicino.)

PINKERTON 
(interno) 
Butterfly! Butterfly! Butterfly!

(La porta di destra è violentemente aperta. 
Pinkerton e Sharpless si precipitano nella
stanza, accorrendo presso Butterfly che con
debole gesto indica il bambino e muore.
Pinkerton si inginocchia, mentre Sharpless
prende il bimbo e lo bacia singhiozzando.)

(Sipario rapido.)

FINE DELL'OPERA.




SUZUKI
Sí.

BUTTERFLY
(habiendo entendido por fin,
mira a Kate, fascinada)
¡Ah! ¡Esa mujer 
me da mucho miedo!

SHARPLESS
Es la causa inocente
de todas sus desgracias. Perdónela

BUTTERFLY
(comprendiendo, grita)
¡Ah, es su esposa!

(más calmada)

¡Todo ha muerto para mí!
¡Todo ha acabado! ¡Ah!

SHARPLESS
¡Valor!

BUTTERFLY
¡Quieren quitármelo todo!

(Desesperada)

¡Mi hijo!

SHARPLESS
Haga por su bien, ese sacrificio...

BUTTERFLY
(desesperada)
¡Ah, triste madre! ¡Ah, triste madre!
¡Abandonar a mi hijo!

(Permanece inmóvil. Calmada)

Pero sea. 
¡Debo obedecerle!

KATE
(que se acerca tímidamente a 
la terraza, pero sin entrar)
¿Podrá perdonarme, Butterfly?

BUTTERFLY
Bajo el gran puente del cielo
no hay mujer más feliz que usted.
Séalo siempre, 
no se entristezca por mí.

KATE
(A Sharpless que se le ha acercado)
¡Pobre pequeña!

SHARPLESS
(Bastante conmovido)
Su generosidad es inmensa.

KATE
Y el hijo... ¿lo entregará?

BUTTERFLY
(que lo ha oído, dice solemnemente 
y resaltando las palabras)
Sólo a él se lo daré, si viene.

(Con intención y sencillez)

En media hora suban a la colina.

(Suzuki acompaña a Kate y a
Sharpless que salen por el fondo.
Butterfly cae llorando al suelo;
Suzuki se apresura a socorrerla.)

SUZUKI
(con su mano en el corazón 
de Butterfly)
¡Como una mosca prisionera 
agita las alas ese pequeño corazón!

(Butterfly entra y ve la habitación
llena de la luz del día. Se suelta de
Suzuki y le dice)

BUTTERFLY
¡Hay demasiada luz fuera, 
hay demasiada primavera. Cierra!

(Suzuki cierra el panel de modo que
la habitación queda casi oscura; 
y se vuelve hacia Butterfly) 

¿Dónde está el niño?

SUZUKI
Juega... ¿Le llamo?

BUTTERFLY
(con angustia)
Déjalo jugar. Déjalo jugar
Ve a hacerle compañía.

SUZUKI
(Llorando)
Me quedo con usted.

BUTTERFLY
(dando palmas con fuerza)
¡Vete! Te lo ordeno.

(Obliga a Suzuki, que llora
amargamente, a levantarse e irse.
Butterfly se arrodilla delante de la
estatua de Buda. Permanece inmóvil,
absorta en un doloroso pensamiento,
entonces se da cuenta de los sollozos
de Suzuki, los cuales se van poco a
poco debilitándose. Sale y coge el
velo blanco que cuelga del biombo,
después el cuchillo de su padre, de
dentro de un estuche lacado, que 
está colgado de la pared cerca de 
la estatua de Buda. Besa la hoja con
devoción, cogiéndola con las manos
por la punta y por la empuñadura, 
y, en voz baja, lee la inscripción)

"Con honor muere, quien no puede
conservar la vida con honor"

(Mantiene el cuchillo en su garganta.
La puerta se abre y se ve el brazo de
Suzuki empujando al niño hacia su
madre. Él corre hacia ella con sus
brazos extendidos. Butterfly suelta el
cuchillo y abraza a su hijo
apasionadamente )

¿Tú? ¿Tú?

(Con gran sentimiento, 
y muy agitada)

¡Pequeño Dios! Amor mío, 
flor de lirio y de rosa.

(Tomando la cabeza del niño,
acercándola hacia sí)

Que no sepas nunca que por ti, 
por tus ojos puros, 

(Con voz llorosa)

muere Butterfly...
Para que tu puedas irte
Al otro lado del mar, 
sin que te remuerda, 
cuando seas mayor, 
el abandono de tu madre

(exaltada)

¡Oh, tú, que descendiste del trono
del alto Paraíso, 
mira muy fijamente, fijamente, 
el rostro de tu madre,
para que te quede una huella de él.
¡Miralo bien! 
¡Adiós, amor! ¡Adiós, pequeño amor! 

(Con voz débil)

¡Vete, juega, juega!

(Butterfly toma a su hijo y lo coloca
sobre una alfombra mirando hacia 
la izquierda. En sus manos pone 
una bandera americana y un muñeco,
obligándole a jugar mientras le tapa
los ojos con suavidad. Entonces ella
toma el cuchillo y con sus ojos fijos
en el niño se esconde tras el biombo.
Se oye el ruido del cuchillo cayendo
al suelo y un velo blanco colgado en
el biombo desaparece. Butterfly
reparare al lado del biombo con el
velo en su garganta. Se tambalea
hacia el niño y agita su mano 
hacia él débilmente, con el tiempo
justo para besarle antes de caer a 
su lado.)

PINKERTON
(desde dentro)
¡Butterfly! ¡Butterfly! ¡Butterfly!

(La puerta se abre violentamente y
Pinkerton y Sharpless acuden cerca
de Butterfly, que con un débil gesto
señala al niño y muere. Pinkerton se
arrodilla mientras Sharpless toma al
niño y lo besa sollozando)

(Cae el telón rápidamente)

FIN DE LA ÓPERA


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