kk.hh.2*
PERCHE’
Passano due giorni e di nuovo ti fai incontrare,
perché mi hai guardato, fissato così a lungo
potevi prendertelo quel maledetto gelato,
senza farti notare.
Perché son tornati i tuoi capelli,
di un biondo che non saprei nemmeno io descrivere
(forse veneziano), che hai modificato e mi son sempre davanti,
anche di una qualsiasi altra ragazza che mi sieda davanti,
che me li ricordava, eran quasi simili e mi calamitavano lo sguardo.
Perché sei improvvisamente tornata nella mia testa,
la tua immagine non mi lascia e mi distrae le altre.
Perché mi irritano questi improvvisi cambiamenti di stili;
vorrei essere te, ti guardo e dico: è come me, sono io
ma so che non è vero, logico!
Perché voglio capire cosa pensi, come pensi, come ti comporti,
come sei con gli altri, cosa fai di bello, dove vai, dove dormi e con chi vai a letto.
Non potrò mai più amare così, resterai sempre l’unica; anche se trovo un’altra ragazza.
E mi chiedo il perché di tutto questo:
perché disperarsi perdere il sonno e l’appetito non leggere tormentarsi vivere in un brutto sogno.
Non ti parlerò mai più, non ci saluteremo mai più, forse ci incontreremo ancora:
ma come sarà il futuro, Chiara?
Domenica, fine maggio.