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AYRTON Ayrton cercò il titolo mondiale di Kart, fino al 1982, senza mai riuscire ad ottenerlo. Parte per l'Inghilterra nel 1981, va a vivere a Norfolk con Liliane, contrattato per la squadra Van Diemen di Ralf Firman, per disputare due campionati il Townsend Thoresen e il Rac (Royal Automobile Club). Vinse ben 12 corse su 20, 3 poles e 10 miglior giri. Nell'ottobre 81 torna a casa con Liliane, il padre Milton lo spingeva ad occuparsi degli affari di famiglia, e Ayrton era deciso ormai ad abbandonare le corse, Liliane non sie era adattata alla vita inglese, e tutto era piuttosto difficile in un paese così diverso dal suo. Ma in Brasile Ayrton pensava alle corse...i genitori lo vedevano infelice...Ayrton si separa da Liliane e torna in Inghilterra nel febbraio 1982, corre per la Rushen Green. Parte subito bene, si adatta immediatamente alla macchina e va a vincere i due campionati di FFord 2000, quello inglese ed europeo. Furono 23 vittorie, su 29 gare. Partecipò ad altre 2 gare quell'anno, una era il "Celebretion day" a Oulton Park, con una Sunbeam Talbot. Nel 1983 passa alla Formula 3, dopo aver fatto un test con la Ralt RT3 squadra di Eddie Jordan. Un anno fantastico per lui, dieci vittorie su dieci gare disputate e nove pole positions. Il suo principale rivale fu Martin Brundle, che ritroverà anche in F1, un pilota validissimo. Ayrton correva per la West Surrey Racing. Esordì a Truxton, con la Ralt Toyota RT3. Dopo questo splendido risultato molti capi squadra di F1 notarono Ayrton Senna. Il primo che gli fece provare una F1 fu Frank Williams, il 19 luglio, provò a Donington e si trovò subito a suo agio. Era una FW08-C di Keke Rosberg in quell'anno. Frank Williams non potè assumerlo in squadra per precedenti accordi con altri piloti. Ayrton provò poi anche una McLaren, fu contattato anche dalla Brabham ma Piquet mise un veto, e non lo accettarono in squadra. Da lì sorse una rivalità che durò fino alla morte. La McLaren contattò Prost, restò la Toleman. Arriva in F1 nel 1984, sulla Toleman, il 25 marzo il suo esordio nel circuito brasiliano di Jacarepagua' ma ebbe problemi al motore. Da ricordare poi la gara di Montecarlo sotto il diluvio, dove dopo aver sorpassato piloti di grande calibro si ritrovava secondo, pronto a sorpassare Alain Prost. E sarebbe stato così se l'allora direttore di gara J. Icks non avesse interrotto la corsa per scarsa visibilità e pericolo. Ottenne un terzo posto in Inghilterra e in Portogallo. Nel 1984 concluse il mondiale in nona posizione. L'anno dopo, il 1985, passò alla Lotus-Renault, macchina più competitiva, considerata da molti la più bella macchina di F1, la famosa Lotus nera, con la quale vinse due volte: Estoril e Spa, rispettivamente in Portogallo e Belgio. Nell'anno 1985 si qualificò quarto, ottenendo ben sette pole positions in questa stagione. Ayrton rimase alla Lotus anche nel '86 arrivò quarto al mondiale, vincendo a Jerez e a Detroit. Otto podi e otto poles. Fu nel 1986 che Ayrton iniziò di costume a portare una bandiera brasiliana sul podio. Il tutto nacque dopo che la Seleçao perse contro la Francia nei campionati del mondo. Ayrton pensò di dare onore al Brasile rallegrando così tutta la sua torcida brasiliana. Nel 1987 arrivò terzo nella classifica mondiale, la Lotus aveva il motore Honda, vinse a Detroit e a Monte Carlo, fu la sua prima vittoria nel principato di Monaco. Ottenne una pole. Il 1988 fu la svolta, con la McLaren potè competere per il titolo mondiale, visto che il team aveva concluso anche il contratto con la Honda, che fu stipulato soprattutto grazie ad Ayrton, per la stagione 88. Ayrton si aggiudicò il primo titolo mondiale, conquistando 13 poles e 8 vittorie. La vettura dell'88 fu considerata da Ayrton la migliore che avesse mai guidato. Nel gp del Giappone Ayrton dichiarò di aver sentito e visto Dio, mentre stava portando la McLaren alla vittoria, si sentiva in un'altra dimensione. Nel 1989 Estoril diceva "adesso ho LUI sempre con me" riferendosi a Dio, Ayrton era profondamente credente. Fu un anno molto critico il 1989, per Ayrton, o meglio, per alcuni avvenimenti che danneggiarono Ayrton. Senna subì numerosi guasti che non gli permisero una stagione tranquilla. L'epilogo non fu felice, Ayrton per cercare di vincere il mondiale doveva assolutamente aggiudicarsi il gp di Suzuka in Giappone. Prost era in vantaggio, ma non ancora certo per il titolo. Dopo un duello tra i due a pochi giri dal traguardo, Senna tenta di sorpassare Prost alla chicane, che rispose chiudendo e portando Ayrton fuori pista. Prost fermò lì la sua gara, Ayrton riprese fu spinto dai comissari tagliò la chicane con un'ala fuori uso, si fermò ai box, e rimontò e andò a vincere sorpassando Nannini. Gli fu tolto il podio per taglio di chicane, Prost fu campione del mondo. Questa situazione compromise definitivamente i rapporti che aveva Ayrton con il francese e la federazione capitanata da Jean Marie Balestre. Ayrton nel 1990 potè riscattarsi, sempre a Suzuka, Prost era ormai passato alla Ferrari, e il nuovo compagno di squadra di Ayrton era Berger, che divenne suo grande amico anche nella vita, i due erano soggetti a scherzi che si facevano reciproamente in grande amicizia. A Suzuka 1990 la situazione era a vantaggio di Ayrton, con un Prost in rimonta, alla partenza i due andarono sulla sabbia, Ayrton vinse il mondiale. Nel 1991 la McLaren cominciò ad entrare in un periodo buio, invece il rivale numero uno di Ayrton, fu Nigel Mansell, con una ottima Williams, fornita dei motori Renault. parte 3 |