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FRASI DI AYRTON | ||||
1985 dopo Estoril: ho avuto paura di uscire praticamente ad ogni curva. Ad ogni giro avevo una piccola crisi, ma non volevo adagiarmi sugli allori. 1988 dopo Montecarlo da quell'errore a Montecarlo ho trovato la forza di lottare per il campionato del mondo. Dopo quell'incidente sono cambiato profondamente avvicinandomi a Dio come non era accaduto in passato. Non ho cambiato le mie abitudini ma il mio modo di vedere le cose. In questo mi ha aiutato la mia famiglia ed alcune persone care che mi hanno indicato la strada giusta per raggiungere la meta. La felicità viene da una disposizione mentale di essere in pace con se stessi per avere intorno a sè le persone che amiamo, per fare ciò che si sogna di fare. La vittoria è l'unica motivazione giustificabile per rischiare la vita in situazioni tanto assurde. Io mi esprimo col cuore, e non con la testa. Parlo con gli occhi, con i gesti, dividendo le emozioni. Il kart mi ha dato molti momenti di piacere ed eccellenti ricordi. Una guida non è mai stata tanto divertente, e ho imparato molto. Molte cose che uso nella F1 provengono dall'apprendistato dei kart. Il mio sogno non ha fine e ho molta vita davanti (1991) Lui (Dio) è il padrone di tutto. Gli devo l'opportunità che ho avuto di arrivare dove sono arrivato. Molte persone hanno quella capacità ma non hanno l'opportunità. Lui l'ha data a me e non so perchè. So solo che non posso disperderla. Ho lottato molto per sedermi in quella macchin, per stare al fianco di Frank Williams, ma sento che ci sarà da lavorare. O non mi sono adattato alla macchina, o la macchina non era per me. Non metto mai in conto la possibilità di un incidente, ma la paura è una cosa costante nel mio quotidiano Il fatto di essere brasiliano mi riempie solo di orgoglio. Oggi mi piacciono molto di più i bambini di quanto mi piacevano un due anni fa. E' più facile comunicare con un bambino. Basta scambiare uno sguardo, un gesto, un sorriso. Possono incontrarsi aspetti positivi anche nelle situazioni negative ed è possibile utilizzare tutto cioò come esperienza per il futuro, sia come pilota che come uomo. Per essere onesto, non mi sento il maggior idolo brasiliano. Non mi sento una persona così tanto importante per meritare una festa che duri una notte intera in Brasile. (riferendosi ai festeggiamenti per la vittoria del campionato '91). Sulla morte: il giorno che arriverà, è arrivata. Può essere da qui a 50 anni. L'unica cosa sicura è che arriverà. La pole è lo sprint finale. Il pilota deve invocare tutte le sue qualità: l'esperienza, l'istituto, l'aggressività, il calcolo. E usarle ad un livello estremamente elevato. Correre per la pole è il top dei top. Io amo questo. E' bello vedere i ragazzi crescere. Io so quanto è stato importante il mio primo podio. Rubinho che è salito sul podio. E' stata una meraviglia. Sono un futuro campione di F1 (Ayrton a 10 anni) Sarà tanto difficile, è tanto tempo che ho vinto il mio ultimo campionato che non so più com'è (sulle sue chances del 94) Sarà necessaria l'unione di tutti i piloti perchè la situazione della nostra sicurezza migliori in tutti gli aspetti (10/91) Io non potrò mai più essere solo un altro pilota di F1 (esordio 84) Devo essere più vicino possibile alla perfezione, perchè Alain Prost è sempre così (1988) |