POESIE E CANZONI DI SINISTRA
 
Seppellitemi in terra libera - Frances Harper
Nel giorno di festa - Barry Feinberg
La libertà ragazzi - James Matthews
Blowin' in the wind - Dispersa nel vento - Bob Dylan
Il sogno del prigioniero - Eugenio Montale
Le ceneri di Gramsci - Pier Paolo Pasolini
Simbolo di classe - Mari Evans
Pilota di Hiroshima - Dan Georgakas
US-A - John J. Sharkey
Apartheid - (Purtroppo non so l'autore)
Il sangue - Ndjoc Ngana
In periferia - Louis Simpson
 
SEPPELLITEMI IN TERRA LIBERA
Fatemi una tomba dove volete,
In una bassa pianura o sopra un'alta collina;
Fatemela fra le tombe più umili sulla terra,
Ma non in una terra dove gli uomini sono schiavi.
Non potrei riposare se intorno alla mia tomba
Udissi i passi di uno schiavo tremante;
La sua ombra sul mio silenzioso sepolcro
Lo farebbe diventare un luogo di oscuro terrore.
Non potrei riposare se udisi i passi
Strascicati di un gruppo di schiavi condotti alla carneficina
E il grido selvaggio e disperato di una madre
Levarsi nell'aria vibrante come una maledizione.
Non potrei dormire se vedessi la frusta
Bere il suo sangue  ad ogni orrenda sferzata,
E i bimbi di lei strappati al suo petto
Come colombe tremanti dal nido dei genitori.
Trasalirei e inorridirei se udissi i latrati
Dei segugi che afferrano la preda umana
E il prigioniero invano implorare
Mentre lo legano all'odiosa catena.
Se vedessi le fanciulle strappate alle bracia materne,
Barattate e vendute per la loro giovane bellezza
I miei occhi sfavillerebbero di dolorosa fiamma,
Le mie guancie pallide di morte avvamperebbero di vergogna.
Vorrei dormire, miei cari amici, dove nessun trionfo potere
possa derubare l'uomo del suo più sacro diritto;
il mio sonno sarà calmo in una tomba
Dove nessuno chiamerà schiavo il suo fratello.
Nono chiedo un monumento grande e maestoso,
Che arresti lo sguardo dei passanti;
Tutto quello che il mio spirito ardentemente implora
È "non seppellitemi in terra di schiavi".
Frances Harper
 
NEL GIORNO DI FESTA
Mentre i bianchi
sui prati
nei fine settimana
giocano lentamente
a bowling,
nei giorni feriali
accumulano oro,
uomini neri
la casa lontana
le schiene rotte
sorprendentemente
cantano.
Barry Feinberg
 
LA LIBERTÀ RAGAZZI
La libertà ragazzi
vi è stata negata troppo a lungo.
Riempite i vostri polmoni e gridate di rabbia,
fate un passo avanti e occupate il posto che vi spetta.
Voi non crescerete bussando alla porta di servizio,
per voi non ci sarà più a lungo il viaggio in terza classe,
Le scuole separate seduti sul pavimento.
I fiumi della nostra terra, le cime delle montagne
e le spiagge sono vostre, non vi saranno più negate.
Gridate di rabbia, figli della Libertà.
James Matthews
 
BLOWIN' IN THE WIND - DISPERSA NEL VENTO
How many roads  must a man walk down before you call him a man? (Quante strade deve percorrere un uomo per chè tu lo chiami così?)
How many seas must a white dove sail before she sleeps in the sands? (Quanti mari deve solcare una colomba bianca prima che possa riposare nella sabbia?)
Yes, and how many times must the cannon balls fly before they're forever banned? (Già, e quante volte ancora deve sparare un cannone prima che sia proibito per sempre?)
The answer, my friend, is blowing in the wind, the answer is blowing in the wind. (La risposta, amico, è dispersa nel vento, la risposta è dispersa nel vento)
Yes, and how many years can a mountain exist before it is washed to the sea? (Già, e quanti anni può esistere una montagna prima che sia lavata dal mare?)
Yes, and how many years can some people exist, before they're allowed to be free? (Già, e quanti anni deve vivere un uomo prima che gli sia concesso di essere libero?)
Yes, and how many times can a man turn his head and pretend that he just doesn't see? (Già, e quante volte può un uomo distogliere lo sguardo e fare finta di non vedere?)
The answer, my friend, is blowing in the wind, the answer is blowing in the wind. (La risposta, amico, è dispersa nel vento, la risposta è dispersa nel vento)
Yes, and how many times must a man look up before he can see the sky? (Già, e quante volte deve un uomo alzare gli occhi prima di vedere il cielo?)
Yes, and how many ears must a man have before he can ear people cry? (Già, e quante orecchie deve avere un uomo per sentire le urla degli altri?)
Yes, and how many deas will it take till he knows that too many people have died? (Già, e quante volte deve morire pre capire che troppi uomini sono già morti?)
The answer, my friend, is blowing in the wind, the answer is blowing in the wind. (La risposta, amico, è dispersa nel vento, la risposta è dispersa nel vento)
Bob Dylan
 
IL SOGNO DEL PRIGIONIERO
Albe e notti qui variano per pochi segni.
  Lo zigzag degli storni sui battifredi
  nei giorni di battaglia, mie sole ali,
  un filo d'aria polare,
l'occhio del capoguardia dallo spioncino,
 crac di noci schiacciate, un oleoso
 sfrigolio dalle cave, girarrosti
 veri o supposti - ma la paglia è oro,
  la lanterna vinosa è focolare
se dormendo mi credo ai tuoi piedi.
 La purga dura da sempre, senza un perché.
 Dicono che chi abiura e sottoscrive
 può salvarsi da questo sterminio d'oche;
 che chi obiurga se stesso, ma tradisce
e vende carne d'altri, afferra il mestolo
 anzi che terminare nel pâté
 destinato agl'Iddii pestilenziali.
 
Tardo di mente, piagato
 dal pungente giaciglio mi sono fuso
col volo della tarma che la mia suola
 sfarina sull'impiantito,
 coi kimoni cangianti delle luci
 sciorinate all'aurora dai torrioni,
 ho annusato nel vento il bruciaticcio
dei buccellati dai forni,
 mi son guardato attorno, ho suscitato
 iridi su orizzonti di ragnateli
 e petali sui tralicci delle inferriate,
 mi sono alzato, sono ricaduto
nel fondo dove il secolo è il minuto -
 e i colpi si ripetono ed i passi,
 e ancora ignoro se sarò al festino
 farcitore o farcito. L'attesa è lunga,
il mio sogno di te non è finito.
Eugenio Montale
 
LE CENERI DI GRAMSCI
Non è di maggio questa impura aria
che il buio giardino straniero
fa ancora più buio, o l'abbaglia
con cieche schiarite... questo cielo
di bave sopra gli attici giallini
che in semicerchi immensi fanno velo
alle curve del Tevere, ai turchini
monti del Lazio... Spande una mortale
pace, disamorata come i nostri destini,
tra le vecchie muraglie l'autunnale
maggio. In esso c'è il grigiore del mondo,
la fine del decennio in cui ci appare
tra le macreie finito il profondo
e ingenuo sforzo di rifare la vita;
il silenzio fradicio e infecondo...
Tu vane,  in quel maggio in cui l'errore
era ancora vita, in quel maggio italiano
che alla vita aggiungeva almeno ardore,
quanto meno sventato e impuramente sano
dei nostri padri - non padre, ma umile
fratello - già con la tua magra mano
delineavi l'ideale che illumina
( ma non per noi: tu morto, e noi
morti ugualmente, con te, nell'umido
giardino) questo silenzio. Non puoi,
lo vedi?, che riposare in questo sito
estraneo, ancora confinato. Noia
patrizia ti è intorno. E, sbiadito,
solo ti giunge qualche colpo d'incudine
dalle officine di testaccio, sopito
nel vespro: tra misere tettoie, nudi
mucchi di latta, ferrivecchi, dove
cantando vizioso un garzone già chiude
la sua giornata, mentre intorno spiove.
Pier Paolo Pasolini
 
SIMBOLO DI CLASSE
io
Sono Arrivato
io
sono il
Nuovo Negro
io
sono il prodotto di
Presidente Lincoln
Prima Guerra Mondiale
e Parigi
il
Red Ball Express
fontanelle per i bianchi
occupazioni e
sit-in
Truppe Federali
Marce su Washington
e
preghiere collettive...
oggi
Loro mi hanno assunto
è
un lavoro
di classe...
insieme alle mie carte
Loro
mi han dato il mio
Simbolo di Classe
la
chiave per aprire
la porta... del cesso...
dei bianchi
Mari Evans
 
 PILOTA DI HIROSHIMA
Da qualche parte in California
umiliato nel corpo da un cilicio,
un voto silenzioso sulle labbra,
un pilota di Hiroshima cerca di farsi una vita.
Se mai decidesse di spezzare la sua pace,
potrebbe parlare di morte per fuoco
che nessun Nazista ordinò; potrebbe dire come
la guerra produca molte qualità di
sapone d'Auschwitz e paralumi di Dachau.
Dan Georgakas
 
US-A
 
                                                $$$$$$$$$$$$$$$$ uccidi uccidi uccidi uccidi uccidi uccidi
                                                $$$$$$$$$$$$$$$$ massacra massacra massacra massacra
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John J. Sharkey
APARTHEID
Vorrei essere a righe,
bianco e nero
e portare sulle braccia
e sulle mani
questo assurdo dilemma,
e sulla faccia
lo sguardo doppio,
il sorriso mischiato,
una parola
scura
ed una
chiara.
Vorrei essere a righe,
bianco e nero:
e allora griderei
a questa terra,
ai suoi dominatori,
ai manganelli,
alle catene,
alle entrate divise,
alle torture,
a chi vuol far
straniero
un popolo nel suo steso paese:
provate a separarmi,
segregate
la parte nera di me,
discriminate
sulla mia pelle a righe
il bianco e il nero
scindete i miei pensieri,
sezionate il mio cuore,
fate a pezzi
la mia voglia di amare,
dividete
i desideri bianchi
e quelli neri.
Provate a separarmi
da me stesso!
(Purtroppo non so l'autore)
IL SANGUE
Chi può versare
Sangue nero
Sangue gialli
Sangue bianco
Mezzo sangue?
Il sangue non è indio, polinesiano o inglese.
Nessuno ha mai visto
Sangue ebreo
Sangue cristiano
Sangue musulmano
Sangue buddista
Il sangue non è ricco, povero o benestante.
Il sangue è rosso
Disumano è chi lo versa
Non chi lo porta.
Ndjoc Ngana
IN PERIFERIA
non c'è via d'uscita.
Siete nati per sprecare la vostra vita.
Siete nati per questa vita borghese.
Come altri prima di voi
Naquero per camminare in processione
Al tempio, cantando.
Louis Simpson
 
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