Il Comune di Pisa sembra proprio deciso a chiudere la questione "Macchia Nera", il Centro Sociale che da quasi dieci anni è uno dei punti di aggregazione dell'opposizione sociale in città; e per fare questo ha scelto la strada morbida della richiesta di una controparte legale alla quale affidare in convenzione d'uso i locali.
I compagni e le compagne stanno in questi giorni discutendo sul da farsi, sui pro ed i contro di un affidamento (nessuno si scandalizzi, anche molte sedi anarchiche sono in affitto) che se da una parte riconoscerebbe una vittoria politica a chi da tempo si batte per allontanare la precarietà e il ricatto dello sgombero, dall'altra parte rischierebbe di risucchiare le intelligenze ed il lavoro di questi anni nel buco nero dei circoli "più o meno di sinistra" che proliferano a Pisa.
Intanto l'assemblea del Centro, dopo un paio di riunioni alle quali sono stati invitati a partecipare anche i più accaniti detrattori dell'autogestione, ha deciso di programmare una serie di iniziative esterne con le quali portare nel centro della città un pezzo delle attività, della musica e delle idee del Macchia Nera anche per contrastare i continui attacchi che arrivano attraverso i fogliacci locali.
Per venerdì 28 novembre era prevista appunto una iniziativa davanti alla sede comunale ma la macchina burocratica ha posto tali e tanti ostacoli da rendere il diritto a manifestare le proprie idee un lusso destinato solo alle "associazioni legalmente riconosciute" e questo non poteva certo passare.
Così, nonostante la mancanza di autorizzazione, davanti al Comune sono comparse due casse, due piatti ed un mixer che, dalle cinque alle otto di sera, hanno riempito l'aria inquinata del centro di musica e tutto intorno qualche decina di uomini e donne hanno ballato, scherzato e chiacchierato tra la curiosità dei passanti che, preso il volantino, si fermavano a dare un'occhiata e tra quelli che passavano oltre a tempo di musica. Un banchetto volante ha diffuso un po' di stampa portando l'attiva solidarietà degli Anarchici Caotici.
La polizia urbana è intervenuta tre o quattro volte, ed ogni volta un numero crescente di agenti e di vigili hanno provato a fermare quella che era diventata una festa (mancavano solo i pasticcini) ma senza grande successo.
La prossima uscita è prevista a metà dicembre.
Anarchici Caotici (Pisa)
La mobilitazione antifascista del 24 gennaio scorso a Pisa, in occasione di una manifestazione nazionale del "MSI-Fiamma" ha avuto un prologo nella mattina di sabato: un piccolo gruppo di compagni di "Pisa fuorilegge" [è la firma sul volantino e sullo striscione dei compagni che non si riconoscevano nelle posizioni espresse dal "Comitato Unitario Antifascista"] è intervenuta non invitata all'Assemblea dell'ANCI (che raccoglie i Sindaci dei Comuni Italiani) per volantinare contro TUTTI i tipi di fascismo, non solo quello delle cariatidi di Salò.
Nel pomeriggio, il presidio in Piazza Garibaldi si è subito trasformato in corteo, centinaia di compagni e compagne hanno attraversato il Ponte di Mezzo in direzione del Comune dove era stata indetta la commemorazione ufficiale e dove si è fermato lo striscione del "Comitato Unitario Antifascista" insieme a pochissimi manifestanti, mentre la maggioranza ha puntato direttamente verso la piazza dove si stava svolgendo il comizio di Rauti.
Ovviamente l'unico sistema per arrivare a vedere la manifestazione fascista, confinata nel ghetto del quartiere Sant'Antonio (dove era stato vietato persino il traffico pedonale!) era quella di sfondare il cordone di PS e CC in assetto di guerra.
Il fronteggiamento, rallegrato dallo scoppio di numerosi mortaretti, è durato quasi un'ora, ma poi ha prevalso la voglia di continuare a manifestare per le strade del centro, col traffico del sabato pomeriggio completamente bloccato dal corteo non autorizzato.
Infine, mentre la maggior parte dei partecipanti ritornava davanti al Comune per contestare la manifestazione ufficiale, un gruppo di "Pisa fuorilegge" ha proseguito in corteo fino al carcere cittadino dove ha mostrato ancora la propria irriducibile avversione verso una delle massime espressioni dell'autoritarismo.
Nei giorni successivi notizie di stampa hanno riportato l'esistenza di segnalazioni alla magistratura per vari reati a carico dei compagni e dei fascisti.
Si segnala la perdita dell'asta di una bandiera anarchica.
Caotico Info (Pisa)
Pagina di solidarietà ad "Isole nella Rete".
Sabato 17 ottobre a Pisa circa centocinquanta persone hanno partecipato ad una
manifestazione per chiedere la chiusura dei campi lager e la fine dei
rastrellamenti e delle deportazioni degli immigrati.
Nelle ultime settimane il clima per chi non ha la pelle bianca si è
fatto sempre più pesante a Pisa: tre rastrellamenti in quattro giorni al
campo nomadi ed una vera e propria caccia al diverso in città,
operazioni di "pulizia etnica" spacciate per lotta alla criminalità.
Un cartello formato da: Associazione antirazzista 3 febbraio, Collettivo
femminista Towanda, Socialismo Rivoluzionario, Comunità Senegalese,
C.A.O.S. Macchia Nera ed Anarchici Caotici ha promosso il corteo che è
sfilato per le strade del centro scandendo slogan contro la politica
governativa ed a favore della libertà di soggiorno per tutti e tutte.
Significativa la presenza di una folta delegazione di senegalesi che ha
partecipato attivamente al corteo ed alla assemblea finale a microfono aperto
davanti al Comune, dove contemporaneamente si stava svolgendo la squallida
farsa delle "elezioni primarie" organizzata dagli ulivi cittadini che, al pari
di altre forze di "sinistra", ha pensato bene di non partecipare ad una
iniziativa rischiosa per la propria campagna elettorale.
(Caotico Info - Pisa)
Certo che il mestiere di agente segreto deve diventare ogni giorno
sempre meno appetibile se i servizi sono costretti a cercare le nuove leve di
spioni attraverso bandi pubblici e giri di conferenze propagandistiche affidate
alle più alte sfere.
L'aula è piena solo a metà, una cinquantina di persone, di cui solo una
piccola parte sono studenti della Scuola Normale Superiore di Pisa dove
venerdì scorso si è svolta una insolita conferenza su "Le
attività informative e di sicurezza", tenuta dall'ammiraglio Gianfranco
Battelli, capo del SISMI, il servizio segreto militare.
Non è certo frequente avere la possibilità di osservare da vicino
come sono fatte le spie e neppure di sentirsi spiegare proprio da loro i
compiti e il modus operandi di quella parte di cittadini la cui attività
è sempre avvolta nel più scuro mistero, salvo quando si ritrovano
implicati in attentati e stragi varie oppure in storie di strani giri di denaro
degni di ben altri corpi armati dello Stato.
Senza concedere troppo alla retorica l'ammiraglio ha parlato per un'ora delle
attività di Intelligence, dell'importanza delle fonti e delle
nuove tecnologie ed ha delineato i nuovi compiti che aspettano i servizi
italiani nell'attuale momento storico e dopo la sconfitta del comunismo. Ha
anche invitato i giovani intelligenti e specializzati a prendere in
considerazione l'idea di intraprendere la carriera di spia per il bene del
paese e del libero mercato.
Qua e la qualche lapsus e qualche caduta di stile hanno costellato, insieme a
qualche fischio, la conferenza: i continui riferimenti a James Bond, i
terroristi descritti come persone con un colore di pelle più scuro ("ma
non è razzismo", sic!) e la candida ammissione che "se il SISMI avesse
fatto tutte le cose che gli si attribuiscono sarebbe il miglior servizio
segreto del mondo".
Dopo l'ammiraglio è la volta delle domande del pubblico: il primo
è uno studente che - ignorando completamente Battelli - chiede alla
direzione della Normale perché abbia organizzato quella conferenza. A
questa domanda risponde il vicedirettore precisando che l'iniziativa è
stata del SISMI e che la Scuola non ha fatto altro che accoglierla anche
perché è giusto che gli studenti abbiano un quadro ampio delle
loro future possibilità lavorative.
Ma a questo punto la frittata è fatta e da questo momento il capo del
SISMI risponde in modo sempre più nervoso alle altre domande: uno
studente e giornalista di Radio Radicale (a cui è stato impedito di
registrare la conferenza) gli chiede di Ustica, una studentessa gli dice che
gli altri studenti non sono presenti per protesta ed un'altra ancora gli
domanda come facciano col lavoro che fanno a rispettare la privacy delle
persone. L'Ammiraglio sbuffa, ricorda più volte che sono solo due anni
che è a capo del SISMI, poi prima dice che non rivelerà mai i
segreti di cui è a conoscenza, quindi si corregge e afferma che i suoi
interlocutori possono essere solo di tipo istituzionale e non certo studenti
infine, in un evidente momento di sconforto, finisce il suo intervento
auspicando che finalmente "sia fatta luce" sugli episodi più oscuri
della recente storia italiana e che anche nei servizi segreti ci sono
mascalzoni come dappertutto (che originalità!); a questo punto gli viene
in soccorso il vicedirettore della Normale che, dopo aver ribadito ancora una
volta che la conferenza era stata richiesta dal SISMI, ha auspicato anch'esso
che gli "scheletri escano dagli armadi".
La conferenza è finita, uno studente si avvicina al capo del SISMI per
chiedere maggiori informazioni sul bando di concorso al quale ha partecipato,
fuori fa un freddo polare ma non siamo mai stati tanto contenti di veder
fallire una conferenza come stasera.
Caotico Info (Pisa)
Il pomeriggio di sabato 11 aprile, circa duecento compagni hanno
bloccato gli ingressi della base Usa di Camp Darby tra Pisa e Livorno.
L'iniziativa, indetta dal Movimento Antagonista Toscano e dalla Confederazione
Comunisti/e autorganizzati/e, ha visto la partecipazione di diversi compagni
provenienti un po' da tutta la regione, compresi alcuni anarchici.
Per quasi tre ore, le strade intorno alla grossa base militare statunitense
sono rimaste chiuse alla circolazione sia a causa dalla polizia stradale che ha
deviato il traffico sia per la decisione dei partecipanti alla manifestazione
di bloccare di seguito due entrate al fine di aumentare il peso dell'iniziativa
di protesta.
Nonostante la presenza di una bandiera Jugoslava, che decisamente faceva a
cazzotti con gli slogan internazionalisti gridati, la manifestazione si
è svolta senza grossi problemi anche se tutti hanno potuto notare che
anche questa, come le altre varie iniziative contro la Guerra, che pure vengono
organizzate nella zona, non riescono ancora a coinvolgere molte persone.
Caotico Info (Pisa)
Continuano in città le iniziative contro il massacro nei Balcani: la
notte tra venerdì 23 e sabato 24 un corteo spontaneo di un centinaio di
persone ha percorso le strade del centro storico per azioni di propaganda
contro la guerra, si segnala solo qualche problema con la Digos.
Nel pomeriggio di sabato 24 corteo rumoroso indetto dal Centro Sociale "Macchia
Nera", vittima nel giro di una settimana di due attentati incendiari che hanno
messo a dura prova l'agibilità della sede. Un centinaio di compagni e
compagne (del "Macchia", anarchici e non allineati vari) hanno allegramente
rumoreggiato per la città in una riuscita "street parade"; la
manifestazione è riuscita nonostante sia stata evidentemente snobbata da
alcune forze "pacifiste" cittadine forse a causa del suo tono dichiaratamente
antimilitarista ed antipatriottico.
Caotico Info (Pisa)
Cosa accade se, in un tranquillo pomeriggio di settembre, un piccolo
gruppo di ciclisti si trova a pedalare insieme per le strade del centro di
Pisa, quelle che di solito sono intasate dal traffico automobilistico e invase
da pestiferi gas di scarico?
Succede che molti automobilisti si incavolano come se fosse colpa delle due
ruote se loro sono costretti quotidianamente a lenti ed inutili cortei; che
qualche passante parteggia per i biciclettisti, che qualche vigile si preoccupa
troppo; se poi tra i forzati delle quattro ruote ci sono anche dei tutori del
(dis)ordine allora si può arrivare anche al ridicolo.
Infatti, dopo circa un'ora, la passeggiata dei ciclisti viene bruscamente
interrotta con una manovra di accerchiamento di vigili e polizia degna dei
peggiori film americani e una ventina di pedalatori sono costretti al rito
dell'identificazione e delle minacce di denuncia per "intralcio al traffico"
(sic!), un po' come se - quando c'è un ingorgo - i vigili multassero
tutti gli automobilisti per blocco stradale...
A solo un giorno dalla tanto strombazzata, demagogica e sponsorizzata
"città senza auto" (a cui il Comune di Pisa ha aderito
entusiasticamente) tutto è tornato come prima ed una semplice pedalata
viene trasformata in una pericolosa manifestazione sovversiva, in tal modo la
vera politica del traffico dell'amministrazione cittadina nei confronti dei
mezzi di trasporto non inquinanti si mostra in tutta la sua reale
mostruosità: mancanza di piste ciclabili, di rastrelliere, periodici
sequestri delle bici dei pendolari e degli studenti parcheggiate alla stazione
ed ora anche il tentativo di intimidazione contro un gruppo di ciclisti
accusati di intralciare il traffico.
Cosa rispondere? Prendendo a prestito uno slogan i ciclisti fermati hanno
dichiarato: "Noi non intralciamo il traffico, noi SIAMO il traffico".
Caotico Info (Pisa)
torna alla prima pagina - to home page
This page hosted by Geocities