Adesso
è ufficiale: la legge non è uguale per tutti. Alla
Camera quello che è ormai definito il "Polo delle impunità"
ha ottenuto (sul caso Previti, ndr) la maggioranza contro una giustizia
imparziale. E il giorno seguente, al Senato, ha riproposto la depenalizzazione
del finanziamento illegale ai partiti. Il colpo di spugna è ormai
un "lavoro in corso". E la bozza Boato coronerà l'opera, inserendo
nella Costituzione la rivincita contro i magistrati. Tutto ciò non
fa che squalificare la politica e allargare il solco fra istituzioni e
cittadini.
A
tutto questo bisogna dire civilmente basta. E' l'unico modo, del resto,
per restituire dignità alla politica, oltre che eguaglianza ai cittadini
di fronte alla legge. Bisogna perciò ottenere che il referendum
obbligatorio sulla Bicamerale si svolga con voto separato sui diversi temi,
e organizzare fin da ora la campagna per il no alla bozza Boato. O il no
all'intera Bicamerale, qualora questo Parlamento, trasformando il referendum
in un plebiscito non accetti il voto per capitoli separati.
Simona
Argentieri, Alessandro Baricco, Giorgio Bocca, Remo Bodei, Giuseppe Campos
Venuti, Fabrizio De André, Francesco De Gregori, Beppe Del Colle,
Domenico De Masi, Furio Diaz, Roberto Esposito, Paolo Flores d'Arcais,
Dario Fo, Alessandro Galante Garrone, Ettore Gallo, Indro Montanelli, Ennio
Pintacuda, Ermanno Rea, Adriano Sansa, Domenico Starnone, Corrado Stajano,
Paolo Sylos Labini, Antonio Tabucchi, Gianni Vattimo.
*
* *
Se
condividi questo appello
Trasformalo
in locandina o manifesto, e affigilo.
Riproducilo
e diffondilo come volantino nelle manifestazioni pubbliche, nei luoghi
di lavoro, nelle scuole e nelle università, fra gli amici.