Petizione dei cittadini del Quartiere S. Stefano contro l’installazione di un ripetitore per la telefonia cellulare in Via Mezzofanti n. 65 - Bologna

Egregio Signor Sindaco di Bologna

Giorgio Guazzaloca

 

Egregio Assessore Carlo Monaco

Egregio Assessore G. Paolo Salvioli

Spett.le Presidente del Quartiere

S. Stefano

Spett.le A.R.P.A. Direzione

Generale alla c.a.

Ing. Morselli

Spett.le Regione Emilia-Romagna

Servizio Promozione,

Indirizzo e Controllo

Ambiente

All’ A.S.L. Città di

Bologna Servizio di

Prevenzione e Protezione

Egregio Signor Prefetto di Bologna

Ill.mo Procuratore della

Repubblica di Bologna

Al CODACONS

OGGETTO: Petizione dei cittadini del Quartiere S. Stefano contro l’installazione di un ripetitore per la telefonia cellulare in Via Mezzofanti n. 65 - Bologna

 

Ancora una volta i cittadini di Bologna debbono subire la prepotente ingerenza delle compagnie telefoniche e la disattenzione dell’amministrazione.

In Via Mezzofanti n. 65 a pochi metri dalla scuola elementare e materna Marconi, è in corso di installazione l’ennesimo ripetitore per la telefonia cellulare della società Nokia.

Come risulta essere costume ormai consolidato, i cittadini che debbono sopportare tali impianti vengono a sapere dell’ installazione solo al momento in cui i lavori cominciano ad essere visibili.

Ma la nostra opinione non conta nulla?

Non esistono forse delle leggi che consentono ai cittadini di partecipare ai procedimenti amministrativi aventi ad oggetto procedimenti che possono in qualche modo contrastare con i loro interessi?

Noi sottoscritti cittadini del quartiere S. Stefano, in considerazione del fatto che:

CHIEDIAMO

  1. Che le autorizzazioni all’ installazione dell’impianto in oggetto vengano immediatamente revocate dall’ amministrazione competente;
  2. Che l’ amministrazione comunale abbassi il limite massimo di cautela previsto dal DM 381/98, il quale prevede i 6V/M quale limite per le esposizioni superiori a 4 ore, a 3V/M, in considerazione dei possibili effetti a lungo termine a cui sono soggetti i cittadini che vivono nei pressi degli impianti;
  3. Che, in ogni caso, vengano svolti tutti ed i più opportuni rilevamenti tecnici per certificare l’assoluto rispetto delle normative vigenti, e ciò svolgendo rilevamenti in loco nell’ arco di 24 ore con l’ impianto alla massima potenza di emissione;
  4. Che sia introdotto un regime di moratoria su tutto il territorio comunale di almeno due anni, periodo entro cui effettuare rigidi ed approfonditi rilevamenti sugli impianti già esistenti al fine di valutare la sussistenza dei presupposti per la concessione di nuove autorizzazioni;
  5. Che, in considerazione del deprezzamento degli immobili conseguente all’ installazione degli impianti in questione, venga proporzionalmente ridotta l’ Imposta Comunale sugli Immobili; oppure venga applicata una tassa specifica a quei proprietari che, per pura speculazione, concedono l’ utilizzo dei propri fabbricati;
  6. Che l’ amministrazione comunale, al pari di quanto stabilito da altre amministrazioni (es. Venezia ), imponga il raggiungimento dell’ obiettivo di qualità nell’ emissione di onde elettromagnetiche di 0,5V/M.

 

Chiediamo, infine, un incontro con il sindaco e con gli amministratori competenti prima delle prossime elezioni regionali, al fine di chiarire le nostre lamentele e di sapere quali sono le iniziative che verranno intraprese in merito.

Restiamo in attesa di un sollecito riscontro.

Bologna, 12 aprile 2000

 

In fede

Seguono n. 1141 firme e ne seguiranno altre dei cittadini del Quartiere S. Stefano di Bologna




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