Coordinamento Comitati per
ANDRIA CITTA’ SANA
Residenza di deceduti per
tumori dell’apparato emolinfopoietico (leucemie,linfomi,mielomi) e del sistema
nervoso ad Andria dal 1988 al 1998 e fonti emittenti campi elettromagnetici ad alta frequenza : una mappa cittadina.
Dino Leonetti*e altri**.
*Mdf e oncologo, Andria (BA) (bleonetti@ba.dada.it)
OBIETTIVO: i campi elettromagnetici vengono considerati come “probabile cancerogeno” dall’Agenzia Internazionale della Ricerca sul Cancro (I.A.R.C.) e l’Istituto Superiore di Sanità e l’ISPESL in un documento congiunto invitano i governanti ad adottare il “principio di cautela” nella tutela della salute della popolazione da tale rischio ambientale. L’indagine conoscitiva mette in relazione la distanza delle sorgenti di radiazioni non ionizzanti (antenne per telefonia mobile, antenne di apparecchi di radioamatori, antenne di emittenti radiotelevisive) e la residenza dei casi di morti per i tumori dell’apparato emolinfopoietico e del sistema nervoso, giungendo alla redazione di una mappa e a formulare alcune ipotesi di studio.
POPOLAZIONE ESAMINATA : la città di Andria dal 1988 al 1998 registra la seguente popolazione e il seguente numero di morti:
nel 1988 residenti n. 89398 ( Maschi 43923 e Femmine 45475), deceduti n.335 M 304 F
nel 1989 89762 44102 45660 324 301
nel 1990 90208 44291 45917 338 282
nel 1991 90168 44251 45917 337 290
nel 1992 90793 44607 46186 321 333
nel 1993 91384 44900 46484 332 320
nel 1994 91906 45138 46768 342 308
nel 1995 92321 45408 46913 325 335
nel 1996 92869 45727 47142 326 311
nel 1997 93446 46040 47406 327 318
nel 1998 93877 46282 47595 351 372
Sono state esaminate 6903 schede di morte presso l’Ufficio di Igiene della ASL BA/1 , registrando 1545 casi di deceduti per tumori. I casi di morti per tumori dell’apparato emolinfopoietico sono risultati 94 unità e per tumori del sistema nervoso 66 unità. Sono stati esclusi i casi di cui non era certa la residenza (via non indicata o nuova numerazione non specificata o errori di grafia nella registrazione) e i casi di residenti che avevano cambiato indirizzo da meno di 5 anni, con un totale di casi individuati rispettivamente di 91 e 62.
FONTI EMITTENTI RADIAZIONI : in tutto il territorio cittadino sono state individuate dal nostro gruppo di studio 156 antenne, appartenenti a diverse fonti di radiazioni non ionizzanti : 9 sistemi radio base per la telefonia mobile (3 della TIM e 1 della TELECOM, 3 della WIND, 2 della OMNITEL ), 1 emittente televisiva (Telesveva, attualmente non più nel centro abitato) , 4 radio private, 138 antenne di apparecchi per radioamatori, 4 antenne di apparati in dotazione alle forze dell’ordine, operanti tutte nel campo delle radiofrequenze. Manca un censimento ufficiale di fonti emittenti.
MISURAZIONI DELLE DISTANZE : è stata utilizzata la carta topografica del Comune di Andria in scala 1:2000 (redatta da Tecnologie Avanzate di Noci -BA), con localizzazione puntuale e verifica sul posto dei singoli indirizzi e delle singole fonti, previa documentazione fotografica delle stesse.
RISULTATI:
1) le residenze delle persone decedute per i tumori considerati sono nella maggior parte dei casi (68%) vicine a fonti emittenti. In particolare tra 0 e 50 metri di distanza da una fonte emittente è risultato il 34% dei casi registrati, tra 51 e 100 metri il 34%, tra 101 e 150 metri il 12%, tra 151 e 200 metri il 16%, tra 201 e 250 metri il 4%,
2) 5 casi sono risultati equidistanti dall’antenna della Telecom di via XX Settembre e di Via Murge , installate per prima in città,
3) l’età media dei deceduti non varia con la distanza dalle fonti,
4) la zona ad est della città risulta più densamente interessata da fonti e analogamente più interessata da casi di tumori,
5) la densità abitativa di una zona campione ad Est (laddove risultano più casi e più antenne) è minore della zona campione ad Ovest,
6) risultano molte zone prive di casi di morti registrati e nello stesso tempo prive di fonti elettroinquinanti censite (zone “libere”).
LIMITI:
1) non è stato possibile accedere alle schede anamnestiche dei singoli casi per la valutazione multifattoriale di rischio (esposizione a c.e.m. da elettrodomestici o di tipo professionale, a benzene e al cloruro di vinile, ereditarietà, ecc.) e alle variabili demografiche (gruppo socio-economico, densità abitativa dei quartieri) per la eventuale determinazione di Rischio Relativo correlato all’esposizione ai campi elettromagnetici, bisogna considerare inoltre che i dati di mortalità utilizzati possono risentire degli effetti di confondimento (inaccurata registrazione, incertezza diagnostica, problemi di codifica istopatologica dei tumori ),
2) non è stato possibile accedere ai dati circa la densità di potenza delle singole fonti emittenti e quindi valutare un eventuale effetto di accumulo, non sono noti i risultati delle misurazioni dei campi e.m. effettuate dall’Ufficio di Igiene della ASL BA/1 nel territorio cittadino e quindi tali misurazioni ad oggi non sono correlabili con i dati di distribuzione dei casi di decesso.
CONCLUSIONI: Considerati i fattori confondenti e la mancanza di informazioni circa sia le fonti che le persone colpite non è possibile trarre conclusioni di nessun tipo, se non offrire un parziale strumento conoscitivo del territorio ed affermare la necessità di un approfondimento dell’indagine medesima, coinvolgendo il più possibile la popolazione con una corretta informazione.
** HANNO COLLABORATO:
Dott. Giancarlo Cannone, spec.in Igiene, Ufficio di
Igiene ASL BA/1
Dott. Roberto Ria, oncologo e ricercatore, referente
dell’Ufficio Città Sane-OMS di Andria
Dott. Ninni Inchingolo, neurochirurgo ospedaliero
Sig.ina Rossella Leonetti, segreteria
Sig.ra Del Zio, Ufficio di Statistica di Andria
Sig.Vittorio Di Schiena, Ufficio Anagrafe di Andria