ROMA — Il rischio è alto, ma gli italiani non sembrano preoccuparsi più
di tanto.Quasi tutti i comuni della penisola, infatti, sono a
rischio-onda. Il 91,4% delle città sono interessate infatti
dall'inquinamento elettromagnetico ed il potere dell'amminstrazione
comunale per fronteggiare questa minaccia è largamente insufficiente.
E' il dato che emerge da un'indagine realizzata dall'Ancitel su 36
comuni di medie dimensioni, tra i quali sette capoluoghi di provincia
(Livorno, Mantova, Padova, Sondrio, Reggio Emilia, Rimini e Pescara).
L'elettrosmog è dovuto, secondo il 61,7% dei comuni, alla presenza di
elettrodotti e cavi dell'alta tensione e per il 79,4% a stazioni
radiobase e ripetitori. Il pericolo coinvolge anche scuole e asili per i
quali, secondo i decreti proposti dal governo, dovrebbero essere
osservati più restrittivi valori di emissione.
Il 21,8% dei comuni ha infatti indicato la presenza di cavi dell'alta
tensione in prossimità di asili nido o scuole materne, il 17,6% vicino a
scuole elementari, il 20,5% a scuole medie, il 14,7% a scuole superiori
e l'11,7% anche uffici aperti al pubblico.
Più della metà dei comuni che sono stati oggetto dell'indagine (ovvero
il 58,8%) ha comunque dichiarato di aver intrapreso misure per il
controllo ed il risanamento dell'inquinamento da onda.
La maggior parte di questi interventi riguardano l'analisi del territorio e
la misurazione dell'esposizione (41,1%); il 44,1% ha fatto una
valutazione preventiva all'installazione dei nuovi impianti: la bonifica
del territorio è stata fatta dal 17, 6%, i protocolli d'intesa con le
aziende, invece, dall'11,7%, mentre l'8,8% degli interpellati ha
intrapreso azioni giudiziarie contro le aziende.
Sempre secondo l'indagine rtealizzata dall'Ancitel, è ancora scarsa la
sensibilità al problema da parte dei cittadini. Infatti, solo nel 2,9% dei
comuni, gli abitanti hanno creato dei comitati, avviato azioni
giudiziarie e chiesto l'intervento dell'amministrazione a cui fanno capo.
Su questo fronte comunque, dice l'inchiesta dell'Ancitel, il 40% delle
amministrazioni comunali ha dichiarato di avere avviato iniziative di
sensibilizzazione per la popolazione.
Infine, per il 94,2% delle amministrazioni comunali analizzate, il potere
del comune per fronteggiare il rischio di inquinamento
elettromagnetico è insufficiente.
Notizia tratta dal Quotidiano " Il Resto del Carlino pag. 5 del 21 Mar 2000