LEGAMBIENTE

Comitato Regionale Pugliese

 

COMUNICATO STAMPA

STOP AD ANTENNA SELVAGGIA

IN ARRIVO DALLA REGIONE PUGLIA LA LEGGE SULL’INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO

ACCOLTE LE OSSERVAZIONI DELLA LEGAMBIENTE PUGLIA

"L’approvazione della legge regionale contro l’elettrosmog, farà compiere alla nostra regione un fondamentale passo in avanti nella tutela della salute e dell’ambiente, ponendo norme certe soprattutto per i Comuni impegnati, in questi ultimi tempi, in questioni di localizzazioni di antenne per telefonia cellulare, con un parallelo e crescente intervento del contenzioso davanti al giudice amministrativo" sostiene Francesco Tarantini responsabile regionale del settore elettrosmog della Legambiente Puglia. "Anche il Tribunale Regionale Amministrativo per la Puglia sede di Bari – continua Francesco Tarantini – ha dato, in questi ultimi tempi, un importante contributo nella tutela dall’inquinamento elettromagnetico esprimendosi sulla necessità della concessione edilizia e della positiva Valutazione di Impatto Ambientale da parte della Regione per l’installazione delle antenne per telefonia cell! ! ulare" .

Il Consiglio della Regione Puglia aveva fissato per ieri, lunedì 4 giugno al secondo punto all’ordine del giorno la discussione e l’approvazione del Testo unificato "Norme per la tutela dell’inquinamento elettromagnetico prodotto da sistemi di telecomunicazioni e radiotelevisivi operanti nell’intervallo di frequenza fra 0 Hz e 300 Ghz", ma il tutto è stato rinviato alla seduta del 12 giugno .

Alla 5 ^ Commissione Consiliare - Ambiente, Assetto e Utilizzazione del Territorio - della Regione Puglia erano stati assegnati due provvedimenti legislativi riguardanti la tutela dall’inquinamento elettromagnetico, ma dopo un esame generale e comparato è stato elaborato un Testo unificato .

Nella seduta del 30 marzo scorso, la Legambiente Regione Puglia ha presentato le sue osservazioni alla 5^ Commissione Consiliare che dopo averle accolte quasi tutte ha integrato e licenziato con parere favorevole il Testo unificato che dovrà essere approvato in via definitiva dal Consiglio Regionale della Puglia .

Queste le osservazioni proposte dalla Legambiente Puglia e accolte dalla 5^ Commissione Consiliare :

  1. L’introduzione fra le definizioni previste di quella di aree sensibili ossia aree per le quali le Amministrazioni competenti possono prescrivere localizzazioni alternative degli impianti in considerazione della particolare densità abitativa, di infrastrutture e/o servizi, nonché dello specifico interesse storico-architettonico e paesaggistico-ambientale ;
  2. la richiesta di concessione edilizia al Comune per installare e/o modificare impianti radiotelevisivi o per telefonia cellulare ;
  3. la richiesta al Comune di autorizzazione con allegata relazione tecnica che dovrà essere valutata dall’ARPA o dal PMP territorialmente competente per l’installazione degli impianti con potenza inferiore o pari a 5 watt, le così dette microantenne ;
  4. l’inserimento fra gli organi che eseguono i controlli anche dell’Istituto Superiore per la Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro ( I.S.P.E.S.L. ) .

In questi giorni, la Legambiente Puglia ha inviato all’Assessore Regionale all’Ambiente delle nuove osservazioni che il Consiglio Regionale potrà discutere e inserire nel testo unificato :

  1. la partecipazione delle associazioni ambientaliste alle apposite conferenze di servizi su base provinciale che discuteranno dei "Piani annuali di installazione";
  2. il divieto di installazione delle antenne radiotelevisive e per telefonia cellulare nei centri abitati ad esclusione degli impianti con potenza pari o inferiore a 5 watt, creando così il sistema delle microstazioni nei centri abitati e delle macrostazioni, fuori che garantisce una ulteriore minimizzazione delle esposizione ai campi elettromagnetici ;
  3. nella parte che riguarda le abrograzioni dare la possibilità ai Comuni di adeguare i Regolamenti che hanno approvato in materia di elettrosmog entro 120 dall’entrata in vigore della Legge Regionale .

Il Testo unificato proposto dalla 5^ Commissione Consiliare si compone di 15 articoli ed entrando brevemente nel merito questo è quello che prevede .

Nei primi articoli viene enunciato l’obiettivo che la Legge perseguirà, vengono elencate le definizioni dei termini più significativi che caratterizzano la disciplina regionale e vengono elencate le apparecchiature esentate quali quelle delle forze dell’ordine, delle forze armate, dei radioamatori e quelle domestiche ed individuali .

Gli artt. 4, 5 e 6 individuano le competenze regionali, provinciali e comunali in materia. Fra le competenze dei Comuni c’è l’adozione di regolamenti per assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale delle antenne e minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici, "soluzione – sostiene Massimiliano Schiralli presidente regionale della Legambiente Puglia - per cui ci siamo sempre battuti di fronte al dilagare delle antenne dovuto soprattutto alla liberalizzazione del servizio di telefonia cellulare" .

L’art .7 prevede la predisposizione del "Piano annuale di installazione" e dei relativi "Piani stralcio comunali" .

L’art. 8 sancisce il regime autorizzatorio . Viene stabilito che l’installazione degli impianti radiotelevisivi e per telefonia cellulare è subordinata al rilascio della concessione edilizia previo parere sanitario e procedura di Valutazione di Impatto Ambientale favorevole .

L’art. 9 definisce le procedure di valutazione di impatto ambientale, nonché la documentazione tecnica richiesta ai gestori .

L’art. 10 detta i divieti di installazione, diversificati per i sistemi di emittenza radiotelevisiva e per i sistemi di telefonia cellulare, salvaguardando ospedali, case di cura e di riposo, scuole e asili nidi nonché le aree vincolate dalla legge n°490 del 29 ottobre 1999, quelle classificate di interesse storico-architettonico e di pregio storico, culturale e testimoniale . E’ fatto divieto anche nei parchi naturali e aree protette .

Con l’entrata in vigore della Legge le antenne radiotelevisive dovranno essere distanti dagli ospedali, case di cura, di riposo, scuole e asili nido almeno 200 metri, mentre le antenne per telefonia cellulare almeno 100 metri .

Gli ultimi articoli riguardano : l’istituzione del catasto regionale degli impianti, la disciplina di vigilanza e controllo affidata ai Comuni, le sanzioni amministrative

graduate in relazione ai diversi casi di violazione della legge e il piano di risanamento che riguarda l’adeguamento degli impianti esistenti e la loro possibile delocalizzazione in siti conformi .

I limiti di esposizione della popolazione a cui fa riferimento la proposta di Legge Regionale sono quelli previsti dal Decreto Ministeriale n. 381/98 sino all’emanazione dei decreti attuativi della Legge Quadro Nazionale .

"Non possiamo che chiedere al governatore Fitto – conclude Francesco Tarantini – di approvare urgentemente la legge sull’elettrosmog nella seduta del 12 giugno" .

Bari, lì 05/06/01

L’UFFICIO STAMPA

 

 

________________________________________________________________________
LEGAMBIENTE PUGLIA via Melo 136 - 70121 Bari tel. 080/5215943 fax 080/5242019

 

 




Al sito
ELETTROSMOG.COM