Mascalucia: due antenne saranno smontate
Il sindaco ordina la revoca delle
autorizzazioni: «Niente allarmismi, solo prudenza»

MASCALUCIA - Due revoche nella stessa giornata. «Venerdì 17», per i superstiziosi potrebbe essere un giorno nero. Lo è stato sicuramente per il settore della telefonia. Infatti, dal Comune di Mascalucia, a firma del sindaco Giuseppe D'Urso Somma, sono partite all'indirizzo della Omnitel di Pozzuoli e della Tim di Palermo, due distinte revoche all'autorizzazione dell'installo delle rispettive stazioni radio base per la rete cellulare Gsm rilasciate dalla precedente amministrazione comunale. L'antenna Omnitel si trova collocata dal '97 sul terrazzo di un fabbricato sito nella centralissima via Bellini, mentre la stazione di Telecom è installata dal '99 su un terreno in una zona prospiciente in via Acque Munzoni. La motivazione è concentrata in poche battute: «Si dispone la revoca dell'autorizzazione a suo tempo concessa, considerato che possibili danni alla salute possono derivare da inquinamento da microonde, trattandosi di stazioni radio in pieno centro abitato». «La mia decisione - spiega il sindaco - è quindi dettata dalla necessità di porre provvedimenti a tutela della salute pubblica». I timori per la radiazioni prodotte dal campo elettromagnetico non sarebbero ingiustificate: scuole e pubblici uffici si trovano infatti nelle medesime zone. Sono in tanti gli esperti che sconsigliano di installare stazioni base per telefonia mobile in centri urbani e in particolare in prossimità di luoghi intensamente abitati specie se da una popolazione infantile o giovane notoriamente più sensibile all'effetto delle onde elettromagnetiche. «Si tratta di timori - continua il primo cittadino - che potrebbero comunque essere dipanati dalla presenza di esperti e tecnici qualificati». «Non voglio creare allarmismi - puntualizza D'Urso Somma - il mio vuole essere un atto di prudenza». La decisione giunge anche a seguito di alcune segnalazioni di cittadini residenti nelle zone interessate allarmati dalla presenza delle antenne. Il dott. Vincenzo Milana, ordinario di Medicina legale nella facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Catania , chiamato più volte ad esprimere il suo parere sull'argomento, se da una parte afferma che sulla questione non esistono ancora certezze, dall'altra sconsiglia l'installazione di antenne in centro abitato almeno fino a quando non saranno conclusi gli studi sui possibili danni alla salute provocati dalle radiazioni, studi già iniziati sotto l'egida dell'Organizzazione mondiale della Sanità. Sia la Tim che la Omnitel dal canto loro garantiscono il pieno rispetto di tutte le norme che regolano i tetti di radiofrequenza compatibili con la salute.


Carmelo Di Mauro
Notizia tratta da "la sicilia" 19 marzo 2000


Antenna al mercato, altra protesta a Nesima

(mds) Gli esperti dell'associazione 'Carmelo Condorelli' giovedì mattina hanno manifestato per tre ore davanti all'ex mercato coperto di Nesima, dove da poco è stato installato un ripetitore della compagnia telefonica Wind. Quello che i soci denunciano è il fatto che le loro proteste contro l'inquinamento elettrodomestico, che le antenne di questo genere comportano, sono rimaste inascoltate; lo slogan è stato eloquente: 'L'inquinamento elettronico non è progresso'. Oggi infatti in Sicilia esiste solo una legge quadro riguardante la protezione della salute del tipo di onde che emettono le antenne telefonoche, e la legge prevede che una piazza, come quella dell'ex mercato coperto di Nesima, è da considerare un centro non abitato, non sono previste per questo motivo particolari misure di sicurezza. Nella piazza invece i bambini giocano per tantissime ore ogni giorno senza considerare la vicinanza di un ufficio postale. Quello che infatti prevede la normativa è che dove un individuo trascorre meno di 4 ore al giorno, possono essere emesse onde ad altissimo voltaggio, questo determinerebbe che la piazza diventi un posto inibito agli abituali frequentatori. In più, proprio nell'edificio dell'ex mercato coperto, esistendo già un progetto di finanziamento per la sua ristrutturazione, dovrebbero spesso impiantarsi, la sede della Croce Rossa, dei Vigili Urbani, dell'anagrafe canina, una biblioteca, una sala di assistenza e la sede della stessa Condorelli, che ribadisce il dirito all'informazione del cittadino e anche che siano rispettati i canoni di convenienza tra il progresso e la popolazione. M. D. S. ----- Elaborazione del 18/03/00 Ore: 07:10:37 Ora locale italiana/Italy local time

Notizia tratta da "il giornale di sicilia " 19-3-2000





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