Ai Sigg. SINDACI dei Comuni dell'Alto Ferrarese e della Bassa Bolognese

     Alla Conferenza Metropolitana Sindaci ASL Bologna Nord

Al Presidente della Provincia di Bologna

     Al Presidente della Provincia di Ferrara

     All’Assessore Ambiente Provincia di Bologna

     All’Assessore Ambiente Provincia di Ferrara

     All’Assessore Sanità Provincia di Bologna

     All’Assessore Sanità Provincia di Ferrara

     Al Presidente della Regione Emilia-Romagna

     All’Assessore Ambiente Regione Emilia-Romagna

     All’Assessore Sanità Regione Emilia-Romagna

     Alle Aziende Usl di Ferrara e di Bologna Nord

     All’ ARPA di Bologna e Ferrara

     e  p.c. ai Sigg. Prefetti di Ferrara e di Bologna

     e  p.c. al Ministero dell'Ambiente - Roma

     e  p.c. al Ministero della Sanità - Roma

e  p.c. alla Fondazione Europea di Oncologia e di Scienze Ambientali "B. Ramazzini" -

      Bologna

 

Oggetto: Inquinamento elettromagnetico. Istanze dei Comitati contro l'elettrosmog e

    delle Associazioni ambientaliste.

 

              I sottoscritti Comitati contro l'elettrosmog e le Associazioni ambientaliste operanti nei territori dell'Alto Ferrarese e della Bassa Bolognese, facendo seguito al Convegno da loro promosso a Cento il 24 Febbraio u.s. sul tema "Inquinamento elettromagnetico e tutela della salute", hanno elaborato il documento allegato che riassume le principali istanze da sottoporre all'attenzione delle Autorità e degli Enti in indirizzo per chiederne una concreta applicazione.

 Si confida che tali istanze saranno tenute nella massima considerazione e si sollecitano opportune iniziative di consultazione con i Comitati e le Associazioni prima di prendere le decisioni in materia, a norma della Legge Regionale n. 30/2000 e della Legge quadro recentemente approvata dal Parlamento (compresi i futuri decreti attuativi), in relazione alle rispettive competenze degli Enti Pubblici.

 I sottoscritti Comitati ed Associazioni ambientaliste rimangono a disposizione per ogni forma di fattiva collaborazione e, in attesa di cortese risposta, ringraziano dell'attenzione e porgono i più distinti saluti.

 

 

Comitati contro l'elettrosmog:                   Le Associazioni Ambientaliste:

 

Cento -Penzale (Fe):                            Amici della Terra:

Referente: Dott.ssa Pirani Milena                  Referente: Dott. Taddia Marco

Via Candi, 4 - 44042 Cento (Fe)                   Via Ponte Reno, 6 - 44042 Cento

 

___________________________                __________________________

 

 

Renazzo (Fe):                                 Legambiente:

Referente:Dott.ssa Iotti Ornella                        Referente: Dott. Tonus Andrea

Via S.Sebastiano, 2 - 44045 Renazzo (Fe)            Via Ranzani, 13/3 - 40127 Bologna

 

____________________________               __________________________

 


 

Pieve di Cento (Bo):                           W.W.F.:

Referente: Dott.ssa Correggiari Enza               Referente: Montanari Massimo

Via Donatori di Sangue, 20 - 40066 Pieve di Cento (Bo)     Via Facchini, 32-44047 Sant'Agostino (Fe)

 

____________________________               __________________________

 

 

Poggio Renatico (Fe):

Referente: Dott. Guerzoni Andrea

Via Raffaele Santi, 5 - 44028  Poggio Renatico (Fe)

 

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Ferrara (zona via Misericordia):

Referente: Dott. Mantovanini Sandro

Via Misericordia, 38/c - 44100 Ferrara

 

____________________________

 

Ferrara (zona via Boschetto  e via Comacchio):

Referente: Sig. Carlo Allara

Via Boschetto – 44100 Ferrara

 

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Sant'Agostino, 21 Marzo 2001

 

All/ documento istanze


COORDINAMENTO COMITATI CONTRO L’ELETTROSMOG  DELL’ALTO FERRARESE E DELLA BASSA BOLOGNESE

 

Le principali richieste alle Autorità da parte dei Comitati  cittadini contro l’elettrosmog  e delle Associazioni ambientaliste, scaturite dal Convegno di Cento tenutosi il 24 febbraio 2001

 

 Premesso che:

-     l’art.32 della Costituzione tutela la salute sia come diritto fondamentale dell’individuo che come interesse della collettività;

-     il diritto alla salute è inviolabile e prioritario rispetto alla soddisfazione di qualsiasi altro interesse e che esso prevale sul diritto alla comunicazione;

-     la Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, recentemente approvata dal Parlamento, ribadisce la tutela della salute dagli effetti dell’esposizione a determinati livelli di campi elettrici ed elettromagnetici nel rispetto dell’art.32 summenzionato e che una delle sue finalità è di “….attivare misure di cautela da adottare in applicazione del principio di precauzione di cui all’art.174 del Trattato istitutivo dell’Unione europea”.

si richiede

 

1)  la costituzione in ogni Comune di un tavolo di concertazione fra Comitati cittadini , Associazioni ambientaliste, ed Enti locali al fine di concordare la localizzazione degli impianti dei sistemi di telefonia cellulare con conseguente adozione di un piano regolatore che recepisca gli accordi stabiliti ;

 

2)  la domanda di concessione edilizia sia per l’installazione di antenne per la telefonia mobile  su traliccio, su tetto o su carrello dotato di ruote, ai sensi della legge sulla edificabilità dei suoli , corredata da :

·    progetto degli impianti nel rispetto della legge;

·    acquisizione del parere AUSL relativamente alle valutazioni ambientali e sanitarie;

·    acquisizione del parere dell’ARPA relativamente alle valutazioni di campo elettromagnetico con misurazioni del  fondo elettromagnetico;

·    verifica della compatibilità paesistico-ambientale secondo il Piano Territoriale Paesistico Regionale;

·    valutazione dell’impatto ambientale (VIA) che, come precisato dal Consiglio di Stato, rappresenta procedimento presupposto a quello del rilascio della concessione edilizia, come previsto dal comma 2 dell’art.2 bis della Legge 1 Luglio 1997 n.189;

 

3)  gli Enti locali assumano , nell’ambito delle proprie competenze in materia di pianificazione territoriale e urbanistica, per le nuove e le vecchie installazioni , obiettivi di qualità relativamente al campo elettrico per le aree urbane di 3 V/m e per il restante territorio provinciale di o,5 V/m al fine , nel primo caso, di mantenere/ridurre i livelli di fondo, e nel secondo di salvaguardare e proteggere il territorio da possibili aumenti del livello, tutto ciò già precedentemente proposto nello “Schema di delibera” dalla Provincia di Bologna alla Conferenza Metropolitana dei Sindaci nell’ottobre  del 2000, poi adottato anche dalla Provincia di Ferrara;

 

4)  la collocazione di antenne della telefonia mobile a non meno di 300 m di distanza da qualsiasi edificio ove la permanenza sia superiore alle 4 ore, come autorevoli scienziati suggeriscono, tra i quali il Dott. Roger Santini , ricercatore dell’Istituto Nazionale di Scienze Applicate di Lione – Dipartimento di Biochimica e Farmacologia;


 

5)  L’installazione di scatole nere sulle antenne della telefonia mobile, aventi la funzione di lettori delle variazioni dei campi elettromagnetici e la predisposizione di una serie di centraline fisse sul territorio per il monitoraggio continuo delle emissioni elettromagnetiche, al fine di minimizzare l’intensità e gli effetti dei campi elettromagnetici.

 

6)  La mappatura di tutte le sorgenti di campi elettromagnetici resa pubblica con misurazioni periodiche .

 

7)  Il controllo delle emissioni elettromagnetiche originate dalle cabine di trasformazione dell’ENEL, spesso situate presso abitati, scuole, parchi ecc. Si richiede la loro recinzione qualora il limite di emissione circostante sia superiore a 0,2 microtesla, previsto dalla Legge e l’apposizione di adeguati cartelli di pericolo.

 

8)  La delocalizzazione delle cabine di trasformazione ENEL situate all’interno di condomini o a ridosso di abitazioni.

 

9)  La rinuncia all'impiego di strutture di uso pubblico (es. acquedotti, ecc.) per l'installazione di stazioni radio base per la telefonia mobile, antenne radio-TV, ecc., soprattutto nel caso in cui tali strutture siano collocate in zone abitate.

 

10)  La diffusione di appositi questionari da parte delle ASL per il rilievo di possibili disturbi lamentati dai cittadini che risiedono nelle vicinanze di elettrodotti, cabine di trasformazione ENEL, antenne radio TV, stazioni radio base per la telefonia mobile, al fine di consentire le opportune indagini epidemiologiche conformemente all’art.1 comma b della Legge quadro sull’elettrosmog, che promuove la ricerca scientifica per la valutazione degli effetti a lungo termine della esposizione ai campi elettromagnetici.

 

11)  L’attuazione di una costante campagna educativa fra i cittadini e gli studenti in particolare, sui rischi dovuti ad un uso non corretto degli apparecchi di uso comune quali gli elettrodomestici.



Al sito 
ELETTROSMOG.COM