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Case sparse
si racconta di viottoli asciutti
sparsi di sciocchezze di foglie
che durano per lontananze di cui
ogni rumore ha il suono dell'alba
e in fondo ai tanti confini pare
il bruto bianco dei muri accaldati
per il tocco fangoso di mezzodì
scendere di tono sui rami affioranti
le dubbie esistenze dei tetti
e l'amaro stesso della voce
si distende, l'una e l'altra
di queste linee rette da scontare
25/02/2003