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Giuda novembre

si misura con passo d'acrimonie
il faticoso salire di questo sole
nella testa la rifrazione, curva
la superficie scabra della collina

tump come colpi, ovatta d'affetti
e mezzanotti frastagliate di bruma
divincolate a sciogliersi in albe
dal vago sospetto di delazione

mi sembra di non poter parlare
con la faccia nell'erba, parole
come bolle a increspare i prati


12/11/2002