Israeliani e palestinesi sono in guerra da
40 anni.
I primi vengono dall’esperienza di una
diaspora millenaria, da persecuzioni e soprusi che si sono perpetuate nel corso
dei secoli, da una ghettizzazione e un isolamento che sono sfociate nella
Shoah, cioè nello sterminio razziale più efferato che il mondo abbia mai
conosciuto.
Tutto questo farebbe pensare ad un popolo
disposto alla tolleranza ed alla convivenza pacifica con altri popoli peraltro
simili per abitudini di vita, per tradizioni, per assonanze religiose ed oserei
dire per fisionomia.
Non è così. La preoccupazione più grande di
chi amministra lo stato di Israele, il terrorista Sharon già responsabile della strage di Shabra e Shatila (migliaia
di morti tra i profughi palestinesi una ventina di anni fa), è quella di
azzerare ogni forma di dialogo con i rappresentanti di un popolo, quello
palestinese, che sarebbe il legittimo proprietario della Palestina.
Evidentemente troppo hanno imparato, gli
israeliani, sul modo di perseguitare e vessare altre genti. Lo stato che fu loro regalato nel dopoguerra per
risarcirli dello sterminio subito era terra altrui ed ora loro lo difendono con modi che nulla hanno da invidiare ai
nazisti.
L’amico
ritrovato
Bush accomuna la disperazione dei palestinesi al terrorismo organizzato ed economicamente ben equipaggiato di Al Quaeda, l’esercito di Bin Laden, facendo un favore enorme al nazista Sharon e legittimando, di fatto, ogni più brutale rappresaglia, anche contro civili inermi, che l’esercito israeliano perpetra quotidianamente nei territori occupati.
DALL’AFGHANISTAN
ALLA PALESTINA IL MESSAGGIO GIUNGE CHIARO: NESSUNA PIETA’ PER CHI SI RIBELLA
ALLE REGOLE IMPOSTE DAL NEOIMPERIALISMO AMERICANO E DAI SUOI ALLEATI.
NOI
RIFIUTIAMO QUESTA LOGICA E RIBADIAMO CHE SIAMO CONTRO OGNI CONFLITTO. OGNI
ESSERE UMANO HA IL DIRITTO DI VIVERE
NELLA LIBERTA’ E NEL MASSIMO RISPETTO. PER QUESTO IL
FORUM SOCIALE POLESANO DICE
NO AD OGNI GUERRA. NON ESISTONO RAGIONI GIUSTE IN NESSUNA GUERRA.
Il
FORUM SOCIALE POLESANO attende tutti lunedì 10 dicembre presso il
Dopolavoro Ferroviaro per un impegno concreto anche su questi temi.