19, 20, 21 luglio. Ci si rivede a Genova
La sede della riunione nazionale del Forum sociale sarà il
capoluogo ligure. Per preparare il Forum europeo
CINZIA
GUBBINI
ROMA
Il 19, 20 e 21 luglio ci si rivede a Genova. Un anno dopo
le tre giornate dell'anti G8 - tanto tragiche, quanto fondamentali per il
battesimo del movimento dei movimenti in Italia - il Forum sociale italiano si
dà appuntamento nel capoluogo ligure. Non una semplice
"commemorazione", ma un lavoro che va avanti. Il Forum, infatti,
dovrà discutere di una scadenza decisiva: la costruzione del Forum sociale
europeo che si terrà a novembre nella città di Firenze. Un appuntamento
importante, anche perché l'Europa va a destra, e dopo la "moneta
unica" corre il treno dell'"armonizzazione" delle legislazioni.
Per non parlare del fatto che il movimento è intenzionato a inserirsi da
protagonista nella dinamica di allargamento a est dell'Ue, non a caso i paesi
dell'Europa orientale saranno presenti in massa a Firenze. Di questo, e di
molto altro, si è parlato nella riunione nazionale del "gruppo di
continuità" che si è svolta a Roma domenica scorsa, alla terza università.
In qualche modo, la riunione ha segnato un punto di svolta. E' suonata,
infatti, la sveglia: basta con le discussioni intorpidite sulle vicende
strettamente italiane. Non che gli ultimi avvenimenti - come lo sciopero
generale - siano secondari. Anzi, sulla giornata del 16 aprile c'è stata una
sorta di brainstorming: Da una parte, infatti, il movimento è riuscito ad
imporre la parola d'ordine dello "sciopero generalizzato".
Dall'altra, la separazione in piazza tra il corteo dei confederali e quella dei
Social forum, non ha convinto tutti. Daniele Farina del Loncavallo la definisce
«Una forma di eutanasia»; Piero Bernocchi dei Cobas insiste sulla necessità:
«Di dibattere seriamente. In campo non c'è più solo il movimento, ma anche
soggetti che nulla hanno a che fare con l'antiliberismo».
Ma la riunione di
domenica ha imposto, innanzitutto, una riflessione sul dibattito interno al
Forum: «E' necessario riprendere lo spirito che ha portato a Genova - spiega
Vittorio Agnoletto - il Forum sociale è nato su temi di grande respiro, il
nostro patto di lavoro si basa su due cardini: la lotta al neoliberismo e alla
guerra globale. Attenzione, questo non significa distogliere gli occhi dalla
situazione italiana, dico che il Forum non è un partito, e quindi non è il
posto in cui si confrontano le prospettive delle diverse organizzazioni. Nel
Forum si discute sui nodi fondamentali. Per esempio: cosa significa lotta alla
fame nel mondo? E vogliamo ragionare sul ruolo della Banca mondiale in
Argentina?». La sveglia ha trovato orecchie molto attente, «Anche i
Disobbedienti devono cominciare a lavorare attentamente e a pieno ritmo sul
Forum sociale europeo», dice Anubi D'Avossa Lussurgiu.
Recuperare uno
"spirito", quindi, che non si lasci appesantire dagli scadenzismi o -
peggio - dai tatticismi tutti italiani, ma che riacquisti quella capacità di
aggregare, trovare consensi, costringere alla riflessione e, soprattutto, a
scegliere da che parte stare. Tra l'altro, il Forum sociale europeo - di cui
deve essere ancora discusso il programma, se ne parlerà domenica prossima a
Vienna - si troverà a dover affrontare temi strettamente politici: come si
risponde all'avanzata del neoliberismo e delle destre? E' necessaria
un'opposizione radicale, oppure ci sono spazi per "terze vie"
conciliatorie? Altrove questi nodi sono stringenti, e nel movimento ci sono
posizioni diverse. L'Italia potrebbe - e dovrebbe - dare un contributo
importante. Anche per questo, prima del finesettimana di luglio, è statoi
programmato un grande seminario sull'Europa, il 9 giugno in Toscana. Intanto,
ferve la preparazione dell'appuntamento di giugno con la Fao, che terrà il suo
vertice a Roma. L'8 giugno è prevista una manifestazione a cui parteciperanno
le più grandi organizzazioni contadine mondiali, ma il movimento cercherà
un'interlocuzione con la Fao e parteciperà al tavolo delle ong che si svolgerà
parallelamente al vertice. E il mese di maggio è già pieno di date
"rosse": l'11 a Roma si contesterà la partecipazione del presidente
della Banca mondiale al Glocal forum (creatura di Veltroni). Il 12 il movimento
parteciperà alla marcia Perugia-Assisi, chiedendo l'immediato ritiro delle
truppe israeliane e uno stato per il popolo palestinese. Il 15 il movimento
parteciperà allo sciopero dei migranti organizzato dal Forum sociale di
Vicenza, dai confederali e dalla Cub.