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PAGINA TRE
Condizionati come siamo da un mondo di acute contraddizioni sociali, (...), noi continuiamo a vivere e a pensare sotto il segno di una pesante solitudine spirituale.
E' una "solitudine" che esiste nelle città piene di grida, di chiasso, di folla, financo nei gruppi di intimi amici e di compagni di lavoro.
E' per questo che l'uomo nutre l'illusione possessiva e morbosa di trovare nell'altro sesso "un'anima gemmella" o spera che furtivi amori scongiurino sia pure temporaneamente lo spettro dell'invincibile solitudine.
Forse mai come oggi l'uomo ha avvertito una solitudine spirituale così profonda e persistente.
Probabilmente mai ha raggiunto un tale stadio di depressione, vittima dell'influsso paralizzante di questa solitudine.


Alexandra Kollontaj, 1920
Edvard Munch, L'urlo, 1893
In tempi di cambiamento e di pericolo, quando sotto il ragionare degli uomini ci sono le sabbie mobili della paura, un senso di continuità con le passate generazioni può lanciare un'àncora di salvezza verso il presente pauroso.


da J.R. Dos Passos, The ground we stand on
Umberto Boccioni, Stati d'animo II: quelli che vanno, 1911