Ci sono tre tipi di giocatori di Gingo: quelli che fanno quel che succede, quelli che guardano ciò che succede, quelli che si chiedono cosa succede. (Costantini) Il Gingo è come una messa. Molti partecipano, pochi capiscono. (Ferrario) Ci sono tre cose che possono accadere in una partita di Gingo: si può vincere, si può perdere, può arrivare il 113. (Ercolani) Il Gingo è senza dubbio, dopo la fregna, il maggior argomento di conversazione mai inventato a Frascati. (Dolci) Ho capito l'asta, ma non ho le idee molto chiare sugli altri dettagli. (Egidi) Il Gingo è stata un'ottima cosa per me, da quando ho smesso di tentare di giocarlo. (Fioranelli) Chiedete a Paoli la differenza tra esibizione e mondiale. Vi dirà che il mondiale non l'ha mai vinto. (Ercolani) Diventare numero uno non è più facile che rimanere numero uno. (Ferrario) Pressione? E' quando parli di fregna e pensi alle carte. (Tommasi) Se avessi soltanto un po' d'umiltà sarei perfetto. (Ferrario) Mi piacerebbe confutare la tesi che il Gingo sia una questione di vita o di morte. Penso sia una cosa molto più importante. (Dolci) I mondiali sono la migliore occasione per imparare il Gingo, perché se perdi ti siedi al centralino. (Ferri) L'unica cosa più difficile di essere un buon ginghista è essere felicemente sposati. (Ferrario) Qualche volta ho l'impressione che gli altri pensino che io sia un orologio svizzero. Spero di continuare a fare tic-tac. (Costantini) L'unica cosa che penso della superstizione è che porta male essere indietro al termine della partita. (Tommasi) Parlo con il Signore, e lo ringrazio, parlo con le carte e loro mi rispondono. Perché mi sono amiche. (Paoli)

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