G.A.M.T.
Gruppo d'Ascolto della Marca Trevigiana

ATTREZZATURA PER LA TELEGRAFIA

Vediamo adesso tutto l'aspetto squisitamente tecnico che ruota attorno alla telegrafia amatoriale escludendo il trasmettitore , l'antenna e gli accessori utili all'emissione del segnale.

La sigla CW ( Continuous Wave = Onda continua ) risale ai primordi della radio quando la telegrafia era effettuata interrompendo con il tasto un segnale portante, contrariamente a quello che accade con i moderni trasmettitori con i quali, sempre con il tasto, si invia in aria un segnale lungo o corto ( linea o punto ). Quello che non è mai cambiato è il tasto, almeno nella sua funzione essenziale. In sostanza si tratta di un pulsante che, chiudendo un apposito circuito del trasmettitore, provoca l'emissione dell'onda radio. Ne esistono in commercio di diversa foggia ma, nelle linee di base, essi sono tutti simili a quello illustrato dalla figura. Con un tasto di questo tipo non sarà mai possibile superare determinate velocità operative.

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Per fare questo occorre adottare un congegno elettronico denominato BUG o KEYER preposto a generare dei punti e delle linee di durata rigorosa ( 1 linea = 3 punti ) di spaziatura regolare e alla velocità prescelta. L'organo meccanico deputato alla generazione dei caratteri si chiama PADDLE ed è composto da due leve che chiudono due pulsanti: uno per i punti e l'altro per le linee. Tenendo premuto una delle leve si generano un numero di caratteri a volontà. Occorre una certa destrezza ad azionare ora una ora l'altra delle due leve per ottenere l'emissione dei caratteri voluti. Il passaggio dal tasto tradizionale a quello elettronico comporta un certo disagio che occorre superare se si ha intenzione di progredire in telegrafia.

I primi esemplari di BUG avevano le palette del paddle a forma di orecchie di coniglio, bug in inglese. Da qui la denominazione BUG che, per estensione, è stata data a tutti i dispositivi di questo tipo.

Vorrei concludere con due parole sul cosiddetto AMBIENTE TELEGRAFICO così come l'ho definito io e del quale ho già accennato qualcosa poc'anzi. Mi riferisco all'atmosfera quasi magica che si respira nelle sottogamme destinate alla telegrafia. Innanzitutto sottolineo la signorilità dei radioamatori telegrafisti giacché molto difficilmente si assiste a scorrettezze tipiche della fonia. Sostanzialmente il radioamatore telegrafista è più motivato perché si è sacrificato ad imparare e ad usare la telegrafia il quale apprendimento comporta le stesse difficoltà dell'approccio con una lingua straniera. Il telegrafista è corretto, altruista, disponibile insomma un vero Old Man. Qualche eccezione ve la concedo: nessuno è perfetto.

Mi astengo da altre incensazioni del mondo dei radiotelegrafisti per evitare di cadere nel puro campanilismo. Consentitemi però, prima di fare QRT, una considerazione al limite del sentimentalismo. In un'epoca nella quale trionfa la comunicazione interattiva ( alludo a INTERNET ) e, segnatamente nel campo radioamatoriale, i modi di emissione più immediati e meno faticosi ( Packet, SSB, RTTY ecc ), mi affascina il pensiero di essere in grado di operare in telegrafia, snobbando le considerazioni di chi la definisce arcaica e fredda. Il fatto di sapere trasmettere in telegrafia mi rende orgoglioso, quasi un privilegiato.

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Spero che questo piccolo compendio serva ad avvicinarvi al mondo della telegrafia e che riusciate, da oggi, a seguire meglio i QSO che intrecciano i radioamatori. A qualsiasi ora del giorno e delle notte le sottogamme destinate al CW sono animate, c'è sempre qualcuno che lancia il suo CQ al quale facilmente altri rispondono.

 

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