IL TOPONIMO CAMERANO

Di Massimo Morroni

La prima attestazione del nome del paese, Camuranum, figura in una bolla papale, conservata presso l’Archivio Capitolare di Ancona, che Alessandro III inviò da Venezia ai monaci di Portonovo il 28 giugno 1177.

Nei secoli seguenti si ebbero alcune modifiche del toponimo, il quale passò a Cameranum, Cammuranum, Camboranum, Camoranum e forme simili. Nell’odierno dialetto si è conservato la forma Camburàn, che si riscontra gia verso la metà del XIV secolo.

In Italia esistono, ed esistettero anche in passato, toponimi simili al nostro. Attualmente si ha solamente un altro comune, Camerano Casasco, in provincia di Asti, mentre lo stesso nome appartiene anche ad una frazione di Poggio Berni (Forlì) e ad un nucleo abitato di Monte Colombo sempre in provincia di Forlì. Invece le forme simili sono numerose, circa una ventina sparse in tutta la penisola. Inoltre in Francia, la città di Cambrai anticamente era detta Cameracum: il suffisso celtico –acum corrisponde infatti al latino –anum, che si usava per denominare i fondi terrieri.

Diverse sono le ipotesi che riguardano l’origine del toponimo Camerano. Tra queste, la più attendibile venne avanzata da Giuseppe Morici (letterato cameranese, 1865-1938) e sostenuta da altri. Egli affermò che Camurianum era un predio di una famiglia anconitana di origine greca, la Camuria.Esistono anche altri gentilizi che potrebbero avere formato il nostro toponimo (ad esempio Camurenus, Camurinus, Camarus ecc.), ma di essi non c’è testimonianza nella nostra zona.

Invece il gentilizio Camurius, oltre ad essere diffuso in numerose zone dell’impero romano, si trova anche nella penisola da Milano a Napoli, e soprattutto nelle regioni del Picenum e dell’Umbria.

Le due iscrizioni più vicine che lo contengono si trovano ad Ancona e ad Osimo. Diversi personaggi di questa famiglia sono comunque testimoniati in tutto l’entroterra fino a Sassoferrato e Camerino.

In definitiva sembra quindi attendibile l’ipotesi che considera il nome del paese derivato da quello dei suoi antichi possessori.



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