La canapa ( Cannabis ) è un vegetale erbaceo annuale,
provvisto di un fusto centrale che può raggiungere un'altezza variabile da 80
cm. a 5 metri, più o meno ramificato e molto fibroso.
Usi
della canapa:
-Produzione
primaria di fibra naturale, usata per cordami, vestiti, scarpe, tappeti,
tendaggi, tele, cartamoneta, ecc.
-Produzione
di cibo per uccelli e animali da stalla (semi) e uomini (olio di semi di
canapa, più digeribile degli altri oli, più proteico e meno grasso).
-Produzione
di solventi non inquinanti per vernici e di olio combustibile (il motore Diesel
fu progettato per funzionare ad olio combustibile di canapa, che venne poi
superato dal petrolio, molto più inquinante e nocivo).
-Produzione
di medicinali: studi medici durati dagli anni '60 ad oggi hanno dimostrato
senza ombra di dubbio che la canapa è curativa per asma, artrite, artrosi,
epilessia, catarro, dolori reumatici, depressione, insonnia. Inoltre lenisce
tutti i dolori fisici (parto, dolori mestruali, mal di denti, ecc.) senza però
eliminarli, come fanno invece tutte le medicine artificiali.
-Produzione
di energia: è stato provato scientificamente che la canapa è la miglior fonte
vegetale di biomassa per produrre energia: gas, carbone vegetale, metanolo,
benzene, elettricità. Potrebbe tranquillamente sostituire il petrolio e tutti i
suoi derivati ad un costo concorrenziale e con un impatto quasi nullo
sull'ambiente.
-Produzione
di carta: la carta e il cartone ricavati dalla canapa hanno una resistenza
maggiore di quelli ricavati dagli alberi; inoltre per produrre la carta dalla
canapa non si usano solventi inquinanti, ma soltanto acqua ossigenata.
-Uso
religioso: molte religioni (Induismo, Buddismo, Rastafariani, religioni
animiste) incoraggiano all'uso della canapa (e di molte altre erbe) per
meditare, pregare, percepire un più stretto contatto con la divinità e la natura.
-Uso
socio-ricreazionale: la canapa viene oggi fumata a scopo ricreazionale e di
socializzazione da più di 7 milioni di persone in Italia, da deacne di milioni
di persone in Europa e da centinaia nel mondo intero.
Motivi
di proibizione:
La
canapa è stata coltivata su vasta scala in Italia fino agli anni '50, quando la
comparsa delle fibre sintetiche commercializzate dagli U.S.A. boicottò la sua
produzione. Anche l'industria chimica e farmaceutica si scagliarono contro la
canapa e contro tutte le medicine naturali, in favore del "progresso"
e degli enormi interessi che si celavano nel nuovo modo di concepire la
medicina.
La
diffusione dei derivati del petrolio diede il colpo finale: si scelse, a
livello internazionale, di smettere di utilizzare la canapa, e si iniziò a
sentir parlare di "marijuana", termine usato spesso dai mass media
per confondere le idee. La gente, inizialmente, sentendo parlare di droga, di
marijuana, non pensava nemmeno che ci si stesse riferendo alla canapa. La propaganda
proibizionista scese in campo con studi pilotati e non veritieri riguardo ai
danni causati dalla canapa, che secondo le più recenti ricerche mediche non
provoca invece alcun male nell'uomo. Nel 1961 si sottoscriveva la
"convenzione unica sulle sostanze stupefacenti", dove la canapa
veniva dichiarata droga illegale (dopo 3000 anni di umano utilizzo!).
Negli
ultimi anni la canapa sta tornando alla ribalta non solo tra i giovani, ma
anche tra i medici, gli scienziati, i ricercatori e, e forse non è più lontano
il giorno in cui tutti ammetteranno le sue grandi qualità.
Ciclo
di crescita:
Il seme, posto a circa 1 cm. sotto la superficie del
terreno, in primavera nel nostro emisfero, si apre per effetto dell'umidità e
della temperatura (almeno 15-20 °C) e la piantina (embrione) esce alla luce
dopo un periodo di tempo variabile da due a quindici giorni, a seconda del
clima e delle caratteristiche del seme.
La
canapa è dicotiledone (sviluppa due foglioline primordiali); le foglie si
svilupperanno inizialmente opposte e, dopo la levata, alternate. Ogni singola
foglia è formata da molte foglioline ( 3, 5, 7, 9, 11, 13), sempre più
numerose, fino ad un massimo di 13 o 15, man mano che la pianta si sviluppa.
La
canapa è una pianta dioica, cioé con individui maschi e individui femmine (vi
sono anche piante ermafrodite, cioé con fiori maschili e femminili sulla stessa
pianta, ma non è la norma). Il sesso si determina con la fioritura: sui maschi
compaiono grappoletti di fiorellini bianco-giallognoli che rilasceranno il
polline; sulle femmine si formano le "infiorescenze", formate da
gruppi di fiori composti da un'ovario (calice), dove si svilupperà (se la
pianta verrà impollinata dal maschio), il seme.Vi sono uno o due pistilli per
ogni ovario, che hanno il compito di "raccattare" il polline
maschile.
Nelle
infiorescenze femminili si accumula la maggior parte della resina prodotta da
apposite ghiandole dette "Tricomi ghiandolari", ed è nella resina che
si trovano tutte le sostanze psicoattive.
Dopo
aver rilasciato il polline il maschio muore di vecchiaia, mentre la femmina fa
maturare i semi e li lascia cadere a terra prima di morire, in modo da
garantire la sopravvivenza della specie.
CAPITOLO 1:
CONSIGLI PER COLTIVARE
DUPLICARE
IL SUOLO HAWAIANO
Caro Ed,
come potrei riprodurre le caratteristiche di consistenza e composizione chimica
del terreno hawaiano?
Anonimo, Anon, U.S.A.
La ragione per cui
vorresti riprodurre il suolo hawaiano è sicuramente che ci vorresti coltivare
della marijuana con l'aroma e la potenza di quelle hawaiane. Comunque, tieni
presente che le isole Hawaii hanno molti tipi di terreni differenti, che vanno
dai relativamente poco nutritizi terricci altamente organici della jungla, fino
ai terreni desertici e a quelli poco profondi d'alta quota. Inoltre non esiste
un'unica qualità di marijuana hawaiana. Fino a 40 anni fa non c'era
praticamente nessun tipo di marijuana alle Hawaii; le varietà che vi si trovano
oggi discendono da molte varietà importate da tutto il mondo, spesso incrociate
tra loro. Infatti, la marijuana hawaiana è spesso molto dissimile a seconda dei
metodi di coltivazione. Il denominatore comune è il clima: le isole, essendo
vicine all'equatore, ricevono luce intensa ed hanno una lunghezza del giorno
che varia da circa 14 ore e mezza il 21 Giugno a circa 9 ore e mezza il 21
Dicembre. L'umidità e la temperatura variano a seconda della località, ma la
maggior parte delle zone dove si coltiva sono a clima mite e la temperatura non
scende mai al di sotto dei 15°C. Chiaramente le zone più elevate hanno notti
più fredde.
LA
SOLUZIONE VITAMINICA
Caro Ed,
se sbriciolassi delle tavolette di vitamine e sali minerali e le mescolassi
all'acqua che do alle mie piante, farebbe loro bene?
Anonimo, Corpus Christi, Texas
Alcune delle
vitamine e dei minerali che sono solubili in acqua sarebbero assorbiti dalle
piante e ciò farebbe loro molto bene. Ad esempio, sarebbe sicuramente assorbita
la vitamina B1, stimolante della crescita radicale, e probabilmente anche la
vitamina B12; del resto queste due vitamine sono tra i componenti base di tutti
i concimi per radici. Altre vitamine potrebbero invece passare attraverso la
terra assieme all'acqua, o venire "respinte" dalle radici, e quindi
non sarebbero assorbite dalle piante; in ogni caso non ho mai sentito che le
vitamine possano far male alle piante. Molti dei minerali, come ferro, zinco,
manganese, rame e altri, saranno sicuramente utilizzati.
LA
FARSA DELLE VITAMINE
Caro Ed,
vorrei dire la mia sulla vitamina B1. Penso che la vitamina B1 non abbia
utilizzo, tranne che per aiutare la formazione di microflora e microfauna sulla
superficie del terreno, ma anche di ciò non sono molto convinto. La B1 viene
oggi aggiunta a qualche prodotto commerciale come "elemento di shock"
per la pianta. Alcuni studi hanno evidenziato i buoni risultati della vitamina
B1, ma tutte le ricerche successive hanno proclamato l'opposto e contestato le
precedenti (questi dati li ho presi da testi correnti di medicina e di
pediatria). Invece, il tanto acclamato uso di ormoni non è supportato da alcuna
ricerca, o almeno io non ne ho trovate. L'unico fine dell'uso di tali sostanze
è la sperimentazione, oltre che il divertimento personale. L' unico risultato
utile sarebbe stimolare realmente il cambiamento di sesso della pianta per
ottenere una pianta perfetta e "auto riproduttiva", ma questo non è
ancora possibile.
Anonimo, North California
LA
VITAMINA B9
Caro Ed,
è la prima volta che coltivo marijuana. Tutte le mie piante stanno crescendo
lentamente e le loro foglie sono piccole. Ho visto delle piante di un mese
grosse cinque volte le mie. Il terreno che uso è normale terriccio da vasi con
aggiunta di escrementi di vacca e di coniglio. Uso un normale concime e
aggiungo vitamina B9. Perché le mie piante non si decidono a crescere?
Dennis Y. ,Oklahoma
La ragione
principale per cui le tue piante sono così piccole è che tu stai dando loro un
ritardante della crescita, e probabilmente in dosi eccessive. La vitamina B9 è
commercialmente usata per diminuire la distanza fra gli internodi, e ritarda
perciò la crescita globale della marijuana. Se viene usata regolarmente per
troppo tempo può portare anche all'arresto totale della crescita. Inoltre, il
terreno che usi è probabilmante troppo acido: molte delle sostanze di cui la
marijuana si nutre sono inutilizzabili per le piante quando il terreno è troppo
acido. Per aumentare l'assorbimento di sostanze nutritive ti consiglio di
misurare il pH del terreno e di portarlo ad un livello compreso tra 6 e 7.
ESPERIENZE
CON LA VITAMINA B9
Caro Ed,
trovare le condizioni ideali di sviluppo è l'obbiettivo primario del
coltivatore che vuole avere piante sane e un buon raccolto. Il principale
ostacolo a queste condizioni ideali è il fatto che le piante, se non sono
acclimatate, crescono più velocemente di quanto farebbero nel loro ambiente
naturale originale. L'eccessivo allungamento del fusto e uno sviluppo
vegetativo troppo rapido possono portare le piante ad essere troppo pesanti. Il
materiale fibroso e legnoso del fusto, che è quello che dà solidità alle
piante, si sviluppa troppo tardi o troppo lentamente. Ed ecco che una pianta
può arrivare ad essere troppo pesante per se stessa e al primo acquazzone o
colpo di vento rischierebbe di spezzarsi. Il peso delle piante, però, può
essere controllato usando un regolatore ormonale della crescita: la crescita
laterale delle piante e lo sviluppo dei fiori non saranno compromessi
minimamente, anzi, la fioritura sarà probabilmente anticipata grazie alle
influenze ormonali. Si otterranno inoltre piante più robuste, con un ridotto
spazio fra gli internodi da cui partono i rami. La velocità di crescita sarà
ridotta in modo da permettere ai tessuti di svilupparsi adeguatamente e
sopportare il peso delle piante in modo ottimale; si avranno anche meno spazi vuoti
fra ramo e ramo, colore più intenso e una forma nel complesso più tozza. C'è
poi il fattore tempo: l'uso di un ormone regolatore della crescita accorcia i
tempi di coltivazione perché elimina gran parte della crescita verticale, che è
uno spreco di tempo ed emergie per le piante. Io ho piantato cinque settimane
più tardi del normale e ho usato un ormone che si chiama "B-Nine Growth
Regolator", prodotto dalla ditta Uniroyal Chemical. Si trova nei negozi di
orticoltura e costa circa 25 US$ la confezione più piccola, sufficiente per
centinaia di piante. Io ho usato una concentrazione del 25%, applicando il
prodotto ogni due settimane a partire da quando le piante sviluppavano la terza
coppia di foglie. Vaporizzavo il prodotto nel tardo pomeriggio, quando l'acqua
non provoca stress alle piante, bagnandole completamente finchè le foglie non
sgocciolavano. Dopo tre applicazioni (6 settimane, n.d.r.) le piante avevano la
forma desiderata. L'ormone è approvato per l'uso su piante da cibo come ad
esempio i pomodori. È instabile dopo la diluizione ed ha bassa tossicità. Io
comunque devo ancora raccogliere le piante che ho trattato con questo metodo.
Anonimo, indirizzo cancellato
REGOLATORI
DI CRESCITA
Caro Ed,
i regolatori di crescita come il Cyclocel e l'Atrinal funzionano bene su piante
commestibili in sistema idroponico? In fioritura accorciano l'altezza della
pianta e producono più rami e cime fiorite, ma potrò poi fumare o mangiare
tranquillamente le piante? Vale la pena veramente?
Hidroculture Nut, Springfield, Missouri
Questi prodotti
chimici possono anche lavorare bene su altezza e fiori, ma non sono autorizzati
all'uso su piante commestibili, sono esclusivamente per piante da fiore.
Quindi, perché provare e rischiare?
ACQUA
MINERALE
Caro Ed,
l'acqua minerale è un buon nutrimento per le piante?
Thom, South California
Dipende da cosa c'è
nell'acqua. Tieni presente che il cloruro di calcio e altri sali possono
legarsi ad altri nutrimenti e che il pH dell'acqua condiziona la solubilità dei
nutrimenti stessi. L'acqua gassata può anche essere spruzzata vaporizzata sulle
foglie per dare più CO2 alle piante.
ACQUA
DELLA PIPA AD ACQUA
Caro Ed,
l'acqua del bongo (pipa ad acqua) è buona per nutrire la marijuana? Sarebbe
strano se quella sporca e puzzolente acquetta verdastra non servisse a niente!
Ha qualche nutrimento organico o altri ingredienti che possano potenziare le
piante?
Dave A., Oregon
Anche se non ho mai
provato gli effetti dell'acqua del bongo sulle piante, suppongo che non
contenga altro che una minima quantità di sostanze nutrienti. L'acqua cattura
comunemente gli idrocarburi, i gas come l'anidride carbonica, il monossido di
carbonio o altre combinazioni del carbonio. È anche probabile che vi siano
piccole quantità di potassio e azoto. Il THC è solubile in alcool e olio ma non
si dissolve in acqua. Eccezzion fatta per l'azoto, il potassio e l'acqua
stessa, le piante non possono utilizzare quasi sicuramente nient'altro. D'altro
canto l'acqua del bongo non dovrebbe nemmeno far loro male. Roger, da New York,
aggiunge: "Una volta ho messo l'acqua del mio bongo, dopo tre settimane di
fumate, nella terra di un Ficus, in un grosso vaso. Il Ficus è quasi morto. Non
ho mai provato con la Cannabis. Penso che non le farebbe bene."
ACQUA
DEI PESCI
Caro Ed,
è una buona idea usare l'acqua sporca dell'acquario dei pesci per bagnare le
piante?
Psychedelic Sammy and Cosmic Dan, Indiana
L'acqua dei pesci
contiene azoto ed altri nutrimenti che sono già dissolti, pronti ad essere assorbiti
dalle piante: è un buon supplemento nutritivo.
NEVE
GIALLA
Caro Ed,
l'urina fa bene alle piante?
Anonimo, Brick, New Jersey
Sì: l'urina
contiene azoto in forma molto ben utilizzabile. Ovviamente è troppo concentrata
per poterla usare senza diluirla: bisogna diluire mezzo litro di urina in
quattro litri d'acqua. Il livello di azoto contenuto nelle urine varia a
seconda dell'alimentazione, ma normalmente è alto.
POTASSIO
E CLORO
Caro Ed,
nel libro di Ulysse S. Jones dal titolo "The fertilizers and soil
fertility" ho trovato un passaggio che può interessare i coltivatori di
marijuana. Lo passo a te: "Il potassio (K) è necessario in gran quantità
per la crescita e lo sviluppo delle piante di tabacco, e per ottenere un
prodotto di alta qualità, buono da fumare."........"Gli effetti
pronunciati del cloro sulle caratteristiche della combustione del tabacco hanno
indotto alcuni Stati a regolare la percentuale di cloro permessa nei
fertilizzanti per il tabacco." L'autore raccomanda di usare nitrato di
potassio perché non contiene cloro o zolfo e il suo azoto è in forma di
nitrato. Il tabacco non cresce bene se l'azoto è invece in forma di ammonio.
Sagamour, North Carolina
SALI
ECCESSIVI
Caro Ed,
da noi l'acqua è molto dura, così abbiamo installato un depuratore. È un
sistema che usa delle capsule di sali: farà bene o male alle nostre piante?
B. & J., North Carolina
L'acqua
"alleggerita" dai sali non va bene per le piante. Inoltre,
probabilmente contiene cloro, che è tossico se viene assorbito dalle piante in
gran quantità e facilita il dissolvimento di sostanze estranee nell'acqua.
IL
pH
Caro Ed,
il pH del terreno è davvero così importante?
J.W., Tennessee
Sì, è
importantissimo. Quando il pH è fuori dal grado necessario alla crescita della
marijuana ( 6.0-7.0 ), le piante crescono male. La principale ragione per cui
ciò accade è che quasi tutte le sostanze di cui la marijuana si nutre non si
dissolvono nel terreno se il pH non è fra 6 e 7.
ANCORA
SUL pH
Caro Ed,
vorrei mettere in guardia i coltivatori di marijuana su come alzare il pH del
terreno se è troppo basso. Molti usano la cenere di legna come deacidificante e
anche perché contiene tracce di potassio. Bisogna però essere assolutamente
certi che la legna di cui si prende la cenere non fosse legna trattata con
sostanze come penta-cloro-fenili, nè legna fatta con trucciolati o compensati,
o dipinta con vernici tossiche. Tutte queste sostanze non svaniscono con la
combustione e vengono poi assorbite dalle piante. Quando la marijuana viene poi
fumata o ingerita può ancora contenere tracce di quelle sostanze, tutte
altamente cancerogene.
Primo Timo, Florida
Grazie per il tuo
opportuno ed importante consiglio. Roger, da New York, aggiunge: "Se il
potassio non ha il tempo di dissolversi nel suolo, causerà necrosi ai bordi
delle foglie più alte delle piante." Roger raccomanda inoltre di aspettare
da due settimane a un mese prima di utilizzare il terriccio preparato con la
cenere. Ricorda anche che il terriccio, per assorbire, deve essere umido.
pH
APPLICATO
Caro Ed,
Molti fertilizzanti chimici sono acidi. Dovrei bilanciarli con della calce?
Posso usare la calce idratata? In che quantità?
Mr. Natural, Roanoke, Virginia
Se i fertilizzanti
sono acidi e rendono il terreno troppo acido quando vengono applicati, si
dovrebbe aggiungere della calce per bilanciare il pH. Sulla maggior parte delle
scatole di fertilizzanti c'è scritto il contenuto di calce da aggiungere per
contrastare il livello di acidità. Per la crescita delle piante il miglior
livello di pH è tra 6.2 e 6.8. La calce idratata agisce molto in fretta: se la
dose è eccessiva il terreno diventa troppo alcalino e quindi troppo povero per
la maggior parte delle piante.
ELEMENTI
IN TRACCE
Caro Ed,
sta succedendo qualcosa alle mie piante e io mi sento perso. Il problema si
manifesta sulle foglie e sui rametti più giovani: le foglie si arricciano e i
rametti tendono a crescere storti. Le foglie più vecchie ed il resto della
pianta sono perfetti. Cosa sta succedendo?
Phil, Santa Barbara, California
Le piante soffrono
per la mancanza di zinco e manganese. Aggiungi loro un composto a base di
ferro, zinco e manganese, che puoi trovare in quasi tutti i vivai.
MANCANZA
DI MAGNESIO?
Caro Ed,
questa è la mia prima esperienza di coltivazione indoor e ho alcuni problemi.
Il mio impianto consiste in una lampada a metalli alogenuri da 400Watt e le mie
10 piante crescono in un suolo formato da vermicolite, perlite e schiuma di
roccia, in contenitori da 12 litri. Uso un sistema di irrigazione idroponica a
tubi di nylon. Le piante hanno 20 ore di luce e 4 di buio. Do loro il
fertilizzante idroponico Raymond Bridwell 12-4-16, mantengo il pH a 7 e cambio
l'acqua dell'impianto ogni 7 giorni. Il mio problema è iniziato con le seconde
coppie di foglie: hanno cominciato a ingiallire lungo le venature interne e
alcune sono morte. Questa condizione si è diffusa rapidamente a tutte le
foglie, tranne che a quelle più giovani. Le piante sono alte da 15 a 45 cm e hanno
30 giorni. Cosa c'è che non va?
Tim, Kerrville, Texas
Questa sembra
proprio la classica mancanza di magnesio, molto comune nelle piante in
idroponica, proprio perché il magnesio manca in molti concimi idroponici. Si
può sopperire usando del sale purgativo, o sale amaro, (solfato di magnesio:
MgSO4), in quantità di una tavoletta per ogni 4 litri d'acqua.
IL
MAGNESIO E LE FOGLIE PIÚ VECCHIE
Caro Ed,
ho coltivato piante di marijuana per sette volte, ottenendo ogni volta un
raccolto più abbondante. Ho però un problema che non riesco a risolvere: ogni
volta, una parte delle giovani piantine sviluppa un colore rugginoso, con aree
di necrosi soprattutto lungo i bordi delle foglie. Qualcuna muore, la maggior
parte ce la fà a riprendersi, ma la crescita è ormai stata disturbata. Ho
provato ad usare diversi tipi di terreno, ma il problema persiste. Credo che
sia dovuto ad una mancanza di potassio, ma ance usando nutrimenti aggiuntivi al
potassio non sempre le cose migliorano. Cosa sta succedendo alle mie piante?
Captain Steve, Gainesville, Florida
Probabilmente le
tue piante soffrono di una mancanza di magnesio, oltre che di potassio. Puoi
aggiungere magnesio con un apposito spray fogliare o, attraverso le radici, con
una tavoletta di solfato di magnesio ogni 4 litri d'acqua.
PROBLEMA
MULTIPLO
Caro Ed,
sto usando un impianto idroponico commerciale con una lampada a metalli
alogenuri (MH) da 400 Watt. Invece di usare il concime fornito dal fabbricante
dell'impianto, che contiene componenti non solubili e che secca sempre dentro
la confezione, sto dando alle piante un concime che si chiama
"Rapidgro" 23-19-17, che contiene anche boro, rame, ferro, manganese
e zinco. Aggiungo il sale Epsom (solfato di magnesio) per integrare magnesio e
zolfo, e mantengo il pH della soluzione a 6.5 o al massimo a 7. Dopo circa due
settimane le foglie più basse sviluppano una necrosi a punti marroni, che
partono dai margini delle foglie e che dopo un po' ne causano la morte. Come
posso fare?
Suburban farmer, Niles, Illinois
Le tue piante hanno
probabilmente bisogno di una dose ancora maggiore di magnesio; prova con la
dose che io consiglio sempre, una tavolettea in 4 litri d'acqua. Attento al
bicarbonato di sodio: è tossico per le piante; prova a sostituirlo con un
regolatore di pH di quelli che si trovano in commercio. Infine, stai dando alle
piante abbastanza calcio?
IL
BISOGNO DI AZOTO
Caro Ed,
coltivo indoor da quattro anni con ottimi risultati, ma c'è un problema che non
riesco a risolvere: quando le piante raggiungono il mese di vita, le foglie più
basse cominciano ad ingiallire, e rapidamente il problema si diffonde a tutta
la pianta. Le foglie diventano quasi ramate, poi muoiono. Quando però abbasso
le ore di luce e induco la fioritura il problema scompare, le piante stanno
meglio e il mio raccolto non mi delude mai. Come posso prevenire gli
ingiallimenti?
C.T., Northern Michigan
Le tue piante
stanno probabilmente soffrendo di una mancanza di azoto. Basta che tu usi
qualunque nutrimento solubile a base di azoto e vedrai che il problema sparirà.
LA
DOCCIA
Caro Ed,
cosa posso fare per una pianta che è stata letteralmente bruciata da un eccesso
di fertilizzante?
Steve, Upper Sandusky, Ohio
Se la pianta è in
vaso devi bagnarla con abbondante acqua più volte, in modo da trascinare via,
con l'acqua, tutti gli eccessi di nutrimenti. Se invece la pianta si trova
all'aperto, nel terreno profondo, allora devi bagnarla molto per trascinare le
sostanze in eccesso ad un livello inferiore a quello delle radici.
IL
POTATORE DI FOGLIE
Caro Ed,
quando le mie piante sono in fase di crescita tolgo sempre loro le foglie più
basse e larghe. Credi che questo potrebbe far poi diminuire la grandezza delle
cime fiorite?
G.O.E., Michigan
Sì: la grandezza
delle cime dipende dal fattore genetico e da quello ambientale. Le piante
utilizzano gli zuccheri prodotti dalle foglie per costruire più tessuti, e se
le foglie vengono rimosse la pianta perde preziose fonti di zuccheri: la
crescita sarà inevitabilmenta rallentata e ostacolata, e le cime saranno meno
grandi e pesanti.
PIANTINE
GRACILI
Caro Ed,
ogni volta che inizio una coltivazione le piantine mi vengono fuori troppo alte
e gracili, spesso addirittura si piegano per il loro stesso peso. Cosa posso
fare?
The G-Man, Princeton, New Jersey
Le piante hanno
sicuramente una luce troppo poco intensa e sono in un ambiente troppo caldo.
Prova ad aumentare la luce e ad abbassare la temperatura.
POTARE
O NO LE FOGLIE?
Caro Ed,
nel numero di Aprile del 1981 di High Times ho letto, nella rubrica intitolata
"Grow America", che bisogna tagliare le foglie primarie (quelle più
grandi di tutte, che partono dal fusto della pianta e non da ramificazioni)
appena raggiungono la lunghezza di 10-15 cm circa. Tu invece dici sempre di non
tagliare nessuna foglia sana. Chi ha ragione?
Grazie. Terry, Philadelphia, Pennsylvania
L'articolo al quale
ti riferisci è quello intitolato "Pruning for Production", scritto da
Peter Beck. Beck dichiara che la sua tecnica aumenta la produzione totale eliminando
quelle che lui definisce come delle "inutili" escrescenze del fusto.
Esperimenti controllati hanno invece dimostrato che quando le foglie primarie
vengono tagliate la crescita rallenta. Anche se non ho mai provato l'esatta
tecnica del signor Beck, penso che rallenti la crescita perché le piante usano
gli zuccheri e le foglie primarie sono quelle che producono più zuccheri di
tutte. Se c'è meno zucchero a disposizione le piante non potranno che
rallentare.
ANCORA
SULLE FOGLIE
Caro Ed,
è vero che le foglie morte, ingiallite e quelle più in basso dovrebbero essere
tagliate?
W., Alice, Texas
Quando una foglia
perde il suo colore ed è ancora sulla pianta significa che svariati minerali
stanno abbandonando la foglia e si stanno "trasferendo" nel fusto.
Quando questo processo si completa la foglia si disidrata e verrà rimossa
dal vento o da altri fattori esterni. Mentre sta morendo, la foglia diventa
facile preda degli insetti o dei parassiti. È una buona idea rimuovere le
foglie quando sono appena diventate gialle, o se sono già completamente morte.
Le foglie più basse invece, se sono sane, non vanno toccate: sono produttrici
di zuccheri indispensabili per la pianta.
SPAZIO
Caro Ed,
per avere il massimo raccolto possibile, quanto spazio dovrei lasciare tra una
pianta e l'altra?
Boss, Seattle, Washington
Le piante di
marijuana variano incredibilmente in dimensioni. Alcune varietà sono alte circa
1 metro, altre possono arrivare a più di 6 metri. Variano altrettanto in
larghezza, e molto dipende dall'ambiente in cui crescono (indoor, all'aperto,
in idroponica, ecc.) . È molto difficile dire quale sia la distanza ideale;
inoltre, tieni presente che per ottenere il massimo da una pianta non devi
farla crescere liberamente in ogni direzione. Chi coltiva la marijuana a scopi
commerciali è chiaramente interessato a ottenere la massima quantità di
raccolto, e ciò si può ottenere disponendo tantissime piante molto vicine una
all'altra invece che poche piante ben distanziate. A parità di spazio occupato
si avranno molte piante più piccole ma il peso totale del raccolto sarà
nettamente superiore.
INGARBUGLIAMENTI
Caro Ed,
se le piante crescono troppo vicine e le loro radici si aggrovigliano, è
possibile che ne risentano o che muoiano? Fumati un cannone e dammi un
rispostone!
Dwaine A., Susquehanna, Pennsylvania
Nelle zone dove la
marijuana viene seminata spargendo i semi sul terreno (Jamaica, Africa,
Messico, ecc.), possono crescere fino a 50 piante per ogni metro quadrato. Le
piante che crescono così vicine cercano spazio nell'aria, producendo pochi
rami, e diventando molto alte. Una volta che le radici delle piante si sono
ingarbugliate, è meglio non provare a separarle. Quando diverse piante crescono
assieme e vicine è normale che una tenda a superare le altre, e una volta che
riesce a far loro ombra non c'è più gara, diventerà la più grande. Quando si
vuole togliere una pianta che ha le radici ingrovigliate con quelle di altre, è
bene tagliarla alla base del fusto. Sradicandola, infatti, si rischierebbe di
danneggiare le radici delle piante vicine.
POTATURA
DELLE RADICI
Caro Ed,
hai mai sentito parlare di potatura delle radici? Un mio amico mi ha detto che
è un metodo sicuro per avere piante più grandi e più belle.
J.B., Fort Walton Beach, Florida
A seconda di quali
radici si tagliano, questa tecnica può soltanto produrre uno shock alla pianta
che ne ritarderà un po' la crescita, oppure può danneggiarla senza rimedio. Le
radici sono molto delicate e quando sono ferite la loro capacità di assorbire acqua
e nutrimento per la pianta è annullata. Se le radici sono seriamente
danneggiate e la pianta è esposta allo stress esterno della luce o del sole,
potrebbe anche morire in poche ore.
EROSIONE
Caro Ed,
secondo te la Cannabis ha un sistema radicale abbastanza sviluppato e profondo
da evitare l'erosione del suolo? Ho un terreno abbastanza scosceso, molto
incline a franare quando piove forte, e mi chiedevo se la canapa fosse in grado
di arrestare questo processo.
Gary B., Iowa
La Cannabis non è
la pianta più adatta per impedire al terreno di franare. Solitamente le piante
vengono piantate lontane una dall'altra, e molto terreno rimane scoperto. La
Marijuana "selvatica", quella che non viene seminata ma cresce e si
riproduce senza l'uomo di mezzo, forma grossi cespugli di molte piante, e così
trattiene il suolo dall'erosione. Inoltre la fitta disposizione delle piante
ripara il terreno dalla violenza dell'impatto diretto delle gocce di pioggia.
La marijuana è anche stata utilizzata dagli agricoltori in altri modi: alcune
varietà a fusto molto alto venivano abitualmente piantate tutto attorno ai
campi nelle zone molto ventose, allo scopo di riparare dalla furia dei venti le
piante coltivate nei campi stessi. Nei campi infestati da erbacce, la marijuana
veniva piuantata perché cresceva più veloce, forzuta e densa di tutte le altre
erbacce, provocandone la scomparsa; poi veniva tagliata subito prima della
fioritura per evitare che si riproducesse e si diffondesse fra le altre
colture.
LE
PIANTE E LA PILLOLA
Caro Ed,
hai mai sentito parlare di utilizzo sulle piante della pillola
anticoncezionale? Pensi che, se usata, eliminerebbe il problema di dover
togliere i maschi in tempo? Ah ah ah ah!!!!!
J. & L., Wisconsin
J. & L. mi
hanno mandato, assieme alla loro lettera, un articolo preso da "The weekly
news world" datato 16 Agosto 1983, dove si parla di una tecnica usata da
Mr. Albert Agnor per avere vegetali dalla crescita prodigiosa e dal raccolto
incredibile. Mr. Agmor usa le pillole anticoncezionali sulle sue piante, e
scrive: "Ho dato la pillola ai miei pomodori quando erano appena spuntati
i frutti e sono maturati molto più velocemente del normale. I pomodori prodotti
erano deliziosi, con un profumo inusuale, e tutti i miei vicini volevano sapere
il mio segreto. Non avevano mai visto pomodori così grossi e piante così
stracariche di frutti." Ho telefonato a Mr. Agnor e lui ha detto che ha
usato la pillola per due stagioni. Trattava due volte le piante, la prima
quando erano appena piantate, la seconda quando cominciavano a fruttificare.
Mr. Agnor diluiva due pillole in 12 litri d'acqua, e la marca della pillola era
Noringyl 150 80. Inoltre mi ha scritto: "L'ho usata anche sui cocomeri, ed
ho ottenuto risultati incredibili." Non so se la pillola abbia simili effetti
sulla marijuana; magari qualcuno la proverà e ci farà sapere.
ANCORA
SULLA PILLOLA
Caro Ed,
ho scoperto che una pillola anticoncezionale disciolta in 4 litri d'acqua è
l'ideale per le mie peante. Sembra che crescano addirittura 10-15 cm a notte, e
tutto questo anche durante la fioritura! Quando le piante stanno fiorendo e gli
si da la pillola, le cime diventano più grandi, più piene e molto potenti. Ho
cresciuto due piante identiche, clonate da una stessa pianta, dando loro
identico trattamento tranne che per la pillola. In vasi-container da 60 litri,
la pianta non trattata è cresciuta, in sette mesi, fino a 2 metri, l'altra fino
a 6. Le cime di quella non trattata erano larghe la metà di quelle cresciute
con la pillola, e per quanto riguarda l'effetto psicoattivo non c'era paragone.
Molto meglio quelle trattate con l'anticoncezionale, che davano una fusione
stupenda.
Ziggy, Tampa, Florida
Grazie per averci
fatto conoscere la tua esperienza, Ziggy. Il solo dubbio che ho è che la
pillola possa lasciare dei residui di sostanze chimiche che potrebbero essere
dannosi se fumate o ingerite. C'è un dottore o un chimico da qualche parte che
può darci una mano?
SESSO
Caro Ed,
se io metto una pianta in fioritura, in modo che mi indichi il suo sesso, e poi
la riporto allo stadio di crescita vegetativa, ne verrà danneggiata in qualche
modo?
Joe, Tennessee
Se farai così,
ritarderai lo sviluppo da due settimane a un mese. Prima di tutto la pianta
smette di crescere per i 20 giorni in cui mostra il suo sesso, e poi ci vuole
un altro periodo di circa 10 giorni perché ricominci a crescere velocemente. Un
metodo migliore per sapere il sesso di una pianta è quello di tagliare
l'estremità di un ramo e far fare a lui questa operazione, dandogli le ore di
buio necessarie a farlo fiorire, mentre la pianta madre continua a crescere
indisturbata; il clone e la pianta madre avranno lo stesso sesso. La potenza
della marijuana non sembra invece compromessa dall'operazione che tu descrivi.
UNA
MAGIA PER MARIA
Caro Ed,
io e un mio amico parlavamo di piante, e lui sosteneva che, se vuoi cime
resinose e rossastre, tutto ciò che devi fare è aggiungere all'acqua delle
piante del colorante alimentare rosso e della melassa. Sosteneva inoltre che il
colorante rende le cime rossastre, e la melassa trattiene il THC e lo rende più
forte. Pensi che noi coltivatori dovremmo aggiungere una soluzione di questo
tipo all'acqua per avere risultati simili?
D.D., Fremont, California
È inutile. Le
piante assorbono i nutrimenti soprattutto sotto forma di sali semplici, non
sotto forma di composti organici complessi; gli zuccheri contenuti nella
melassa non passeranno mai dal terreno alle radici. L'esperimento del colorante
è già stato fatto molte volte, ed è stato dimostrato che non può funzionare
perché i pigmenti e le molecole di colorante sono troppo complessi e troppo
grossi per penetrare il sistema radicale. Ora non posso continuare a rispondere
a questa domanda perché devo andare a mangiare un'ala di pollo, così imparerò a
volare!
CAPITOLO 2:
COLTIVAZIONE INDOOR
CONSIGLI
PER I COLTIVATORI
Caro Ed,
la tua rubrica è il posto perfetto per divulgare un po' di consigli utili:
1) pareti riflettenti autoarrotolanti: le tende per finestre color bianco, del
tipo che si arrotolano, se montate su impalcature ai lati delle piante, sono
ottimi riflettenti per la luce e possono essere facilmente alzate o abbassate
quando si deve passare. Possono essere facilmente acquistate a buon prezzo nei
negozi di casalinghi.
2) un aiuto nella germinazione dei semi: fate un buchino nel terreno profondo
circa tre centimetri, riempitelo a metà con vermicolite, mettete il seme nel
buchino e finite di colmare con altra vermicolite. È un ottimo sistema per
trattenere l'umidità, ma soprattutto aiuta il seme, che troverà un terriccio
poroso e facile da penetrare.
3) il "mischia-terra": per mischiare due tipi diversi di terreno è
sufficiente prendere un bidone dell'immondizia di quelli rotondi, riempirlo non
completamente con i due tipi di terra e poi farlo rotolare avanti e indietro.
Attenzione a chiuderlo bene!
S.H., Des Plaines, Illinois
CRESCITA
CONTINUATIVA?
Caro Ed,
che cosa è meglio fra il sistema a crescita continuativa e il sistema a
raccolto?
Rinus N., Amsterdam, The Netherlands
Con il sistema a
raccolto le piante fioriscono periodicamente, producendo le cime. Queste sono
molto buone da fumare, potenti e hanno un considerevole valore. Con il sistema
a crescita continuativa, invece, le piante non fioriscono mai e producono solo
moltissime splendide foglie, che però sono aspre da fumare ed hanno uno
scarsissimo valore economico (la gente non le compra).
RACCOLTO
Caro Ed,
in una coltivazione indoor, quanto raccolto ci si può aspettare da ogni metro
quadro? Mi hanno detto che con un sistema idroponico, un impianto di luci da
5000 Watt con lampade a metalli alogenuri e il giusto arricchimento di CO2, è
possibile arrivare a raccogliere circa 5 kg su 30 metri quadrati di
coltivazione. Secondo te, sono dati realistici? Un maggiore apporto di luce
farebbe bene o ritieni che l'ambiente ne sarebbe troppo saturo?
Anonimo, indirizzo cancellato.
Normalmente si usa
una lampada a metalli alogenuri ogni 15 mq; l'impianto che mi hai descritto
presuppone una lampada ogni 2 mq circa. Usando una lampada ogni 15 mq si può
raccogliere circa 1,5-2 Kg di cime fiorite da una superficie di trenta mq;
usando più luce il raccolto potrebbe anche migliorare, ma quello che tu mi
prospetti è chiedere troppo.
TAGLI
Caro Ed,
il mio soffitto è basso e non posso far crescere le piante più di 180 cm; per
ottenere delle piante dalla forma cespugliosa, evitando però tagli troppo
prossimi all'inizio della fioritura, quante volte e a che punto dovrei potare i
rami principali? Captain Steve, Gainesville, Florida
Non penso che
potare le piante per promuovere lo sviluppo laterale aumenti il raccolto
totale: prima di tutto le piante regrediscono perché le cime dei rami in
crescita, che sono le parti più rapide della pianta, sono rimosse; ogni volta
che tagli un ramo, la pianta rallenta e perde qualche giorno di tempo. In
secondo luogo, le cime che crescono sulle ramificazioni secondarie sono più
piccole di quelle che crescono sui rami principali. In conclusione, io ritengo
che le piante non potate rendano meglio di quelle potate. Invece di potare
potresti provare a coltivare più piante nello stesso spazio; ogni pianta avrà
meno cime, ma saranno più grandi ed occuperanno meno spazio, a beneficio del
peso finale del raccolto.
PROBLEMI
DI ALTEZZA
Caro Ed,
la mia serra è alta solo 3 metri, e in Luglio le piante sono così alte da
costringermi a tagliarle. Come posso risolvere questa situazione?
Anonimo, senza città nè stato
Il prossimo anno
pianta più avanti nella stagione, così le piante avranno meno tempo per crescere,
perché tanto fioriranno praticamente nello stesso periodo. Per quest'anno
potresti provare a inclinare i vasi, o, se sono nel terreno, a piegare il
fusto. Se sembra cedere, andrà supportato con sostagni appropriati.
SOFFITTI
BASSI
Caro Ed,
la stanza dove coltivo è alta soltanto 210 cm e così le mie piante spesso
restano basse; mi piacerebbe far crescere le cime nel miglior modo possibile.
Per far ciò devo potare le piante quando sono alla quarta coppia di foglie o è
meglio lasciarle crescere liberamente?
R. S., Michigan
Le piante avranno
grossissime cime in poco tempo lasciandole crescere a un'altezza di 75
centimetri prima di metterle in fioritura. Cresceranno ancora di circa mezzo
metro dopo che avrai cominciato a diminuire le ore di luce, per un totale di
circa un metro e mezzo. L'impianto di luce occupa in totale circa un metro,
quindi dovresti farcela.
LA
GRANDEZZA DEL VASO
Caro Ed,
che vasi devo usare per crescere delle piante indoor alla massima grandezza
possibile?
W., Alice, Texas
Il sistema radicale
è utile alla pianta in diversi modi: la tiene dritta cosicché possa beneficiare
al massimo del sole e la nutre con l'acqua e i nutrimenti disciolti in essa. Il
sistema radicale diventa più grande se le radici hanno difficoltà a trovare
sufficiente umidità; se c'è abbastanza umidità, invece, non si espande molto.
In ogni caso, i vasi troppo piccoli rallentano la crescita delle radici e
quindi della pianta stessa: i vasi più piccoli di 18 litri (11 litri in
idroponica), non fanno crescere la pianta più di 1,5 metri; inoltre la crescita
è più lenta e la pianta non rende al suo meglio. Una grossa pianta in un
piccolo vaso richiede più attenzione: la razione di acqua e di nutrimento è
limitata e deve essere fornita più spesso.
LA
LUCE PER LE CIME
Caro Ed,
cosa si può fare per intensificare i fiori, oltre a dare alle piante una luce
adatta?
S. H., Des Plaines, Illinois
Per la densità
delle cime la luce è il fattore più importante. In alcuni paesi, per esempio in
Jamaica, dove la maggior parte delle piante viene coltivata su terreni erosi,
le cime sono piccole ma fitte. Ciò che condiziona la grandezza dei fiori è il
nutrimento, oltre che l'abbondanza d'acqua.
RIGENERAZIONE
Caro Ed,
un mio amico mi ha detto di aver lasciato crescere le piante dopo il raccolto,
ottenendo nuove foglie e fiori. La marijuana si può rigenerare?
Paula G., Florida
Le piante si
possono rigenerare finche rimangono foglie sui rami: se la pianta è in
fioritura e la luce torna ad aumentare fino a 18 ore su 24 o più, si riavvia il
processo di crescita vegetativa e la pianta cresce ancora.
TEMPERATURA
Caro Ed,
ho un impianto con lampada ai metalli alogenuri in un attico. La temperatura
nella stanza passa dai circa 16°C di notte ai circa 43°C di giorno. Una tal
escursione termica farà male alle piante?
G.O.E., Michigan
Non si può dire che
l'escursione sia d'aiuto alle piante, che crescono ottimamente con temperature
notturne di 15°C e diurne tra i 25°C e i 30°C. Quando la temperatura sale sopra
i 32°C la capacità di fotosintesi della pianta diminuisce e la traspirazione
aumenta per difendere la pianta dal calore. Di notte la pianta continua molti
dei suoi processi interni, costruendo e riparando grazie agli zuccheri
accumulati durante il giorno; quando la temperatura scende sotto i 15°C, però,
tutti i processi della pianta rallentano considerevolmente e la formazione di
fiori si arresta. Se la temperatura scende sotto i 5°C, la pianta subisce danni
temporanei e se la cosa si ripete per più notti consecutive, subirà danni
permanenti. Le piante tropicali soffriranno il freddo molto di più di quelle
già adattate a climi differenti.
FREDDO
Caro Ed,
io vivo nel Montana ed ho un problema che riguarda il freddo: con una
temperatura esterna di circa 0°C, la mia serra ha una temperatura interna di
10-15°C. Credi che questo provocherà problemi? Per ora le piante (30 femmine)
stanno crescendo bene.
R.L., da qualche parte nel Montana
La temperatura
della tua serra è molto bassa, e rallenterà la crescita delle piante. Prova a
trattenere il calore con materiali isolanti, come fogli di alluminio sulle
pareti, che riflettono molto bene. Un altro metodo potrebbe essere quello di
riscaldare il terreno con apposite serpentine; se le radici sono mantenute al
caldo, le piante tollerano bene la bassa temperatura dell'aria. Un'altra
soluzione ancora è quella di utilizzare una stufa a gas.
CALORE
Caro Ed,
la stanza delle mie piante è di 3 metri quadrati e ho un impianto di luci da 250
Watt a metalli alogenuri. Ci sono inoltre due piccoli ventilatori a griglia nel
soffitto in modo da favorire la ventilazione, ma nonostante ciò la temperatura
sale ben al di sopra dei 30°C. Tengo le luci a circa 75 cm dalla cima delle
piante. Cosa posso fare per risolvere il problema calore?
Hot Pot, Springville, Indiana
Una soluzione è
quella di tenere la porta aperta per una parte del tempo, oppure puoi invertire
i tempi e accendere le luci di notte, quando è più fresco, tenendole spente
durante il giorno quando la temperatura sale.
ANCORA
CALORE
Caro Ed,
vorrei sapere come posso tenere bassa la temperatura del mio impianto indoor.
Devo tenere la porta chiusa durante il periodo di luce per via dei diffusori di
CO2, e la temperatura nella stanza arriva a 35°C. Le piante crescono lo stesso
ma le cime sembrano addirittura rimpicciolire. È possibile?
Tarzan della Jungla del Texas, Pasadena, Texas
Certo, se la
temperatura supera i 30°C-32°C il tasso di crescita si abbassa notevolmente. Ci
sono svariati modi di abbassare la temperatura. Un ventilatore per rimuovere
l'aria calda sarà d'aiuto, e puoi programmarlo perché si accenda quando il CO2
non viene erogato. Oppure inverti il giorno con la notte in modo da usare le
luci prevalentemente di notte, quando fa più fresco.
LOMBRICHI
Caro Ed,
sarebbe buono introdurre dei lombrichi nella terra delle mie piante?
Boss, Seattle, Washington
Probabilmente è
meglio lasciare i lombrichi dove stanno. Sono esseri molto sensibili
all'ambiente esterno, e le condizioni del suolo in un contenitore sono ben
differenti da quelle della campagna. Probabilmente morirebbero alla prima
aggiunta di fertilizzante. La loro utilità in vaso è da stabilire, perché se da
una parte aerano il suolo, dall'altra possono, per mancanza di spazio,
danneggiare le radici. Se decidi di usare comunque i lombrichi, scegline una
razza domestica, che sopravviva alle alte temperature, perché i vermi comuni
non ce la farebbero. Ricorda che i lombrichi hanno bisogno di un terreno umido
e con pH neutro (circa 7), e vanno nutriti con humus e occasionali aggiunte di
composti di letame o farina.
TERRA
RIUTILIZZATA
Caro Ed,
se i contadini possono rifornire il loro terreno di sostanze nutritive e il
terreno nei vasi può essere trattato e mischiato, perché tutti i produttori di
terriccio consigliano di non riutilizzare la terra ma di cambiarla ogni anno?
Non si potrebbe studiare un buon programma di ricondizionamento del terreno per
risparmiare un po' di soldi?
Professor T.H. Custer, Presidente dell'Associazione Coltivatori del Connecticut
Il terreno dei vasi
può essere rimischiato e si possono aggiungere sostanze nutritive. La ragione
per cui si consiglia di cambiare il terriccio ogni anno è che in realtà
ricondizionarlo non è per niente facile. Se si sbagliano le dosi dei minerali
il terreno può addirittura diventare tossico per le piante, e siccome non costa
molto ricomprarlo, forse ne vale la pena.
IDRO-MATTONI
Caro Ed,
ho da poco comprato una fattoria che ha un vecchio muro di mattoni che corre
sul terreno retrostante l'edificio, per una cinquantina di metri. È un muro
marcio e malridotto e abbatterlo costerebbe davvero poco sforzo. Mi chiedevo se
sarebbe possibile usare i piccoli pezzetti di mattone come "suolo"
per le mie piante in idroponica. Userei chiaramente solo le schegge più piccole
di mattone, dopo averle ben ripulite. Mi hanno però detto che i mattoni
potrebbero non andar bene perché le radici sono fragili e magari si
taglierebbero o sarebbero danneggiate. Tu cosa ne dici?
Dr. Frank, Mid-Kansas
I mattoni sono un
ottimo materiale da idroponica: trattengono grandi quantità d'acqua e si
impregnano come degli stoppini. Possono essere usati in tutti i tipi di
sistemi, senza paura di danneggiare le radici: le schegge di mattone non sono
così taglienti. Ad ogni modo puoi provare a far crescere qualche pianta per un
mese e se è tutto OK vuol dire che i mattoni sono un buon medium ( medium =
suolo, terreno).
IL
MEDIUM
Caro Ed,
ho letto un sacco di cose sui tipi di medium: lava, terra di rocce, composti
bio-dinamici e molto altro ancora. Ma cosa conta veramente, alla fine? Il
terreno, la luce e i nutrimenti o la qualità del seme?
R. N., North Carolina
Lo scopo del medium
è quello di ancorare le radici per tener diritta la pianta e trattenere l'acqua
e le sostanze nutritive in modo che la pianta le utilizzi. Qualsiasi tipo di
terreno o materiale che assolva queste due funzioni e permetta una buona
aerazione delle radici in modo che ricevano ossigeno va benissimo, sia esso
terra, lava, roccia o mattoni. Mentre le sostanze nutritive influiscono molto
sullo sviluppo fogliare e sulla crescita delle piante, sembra non abbiano
alcuna influenza sulla potenza del prodotto finale. La luce influenza sia la
crescita sia lo sviluppo delle infiorescenze, e anche un pochino la potenza. Il
fattore che decisamente stabilisce la qualità e la potenza dell'erba è la
struttura genetica della pianta.
ANCORA
TERRENO
Caro Ed,
ho cresciuto delle piante usando come medium della fibra sintetica (poliestere)
di quella che viene usata per riempire le trapunte. Oltre a trattenere gran
quantità d'aria e d'acqua, è sia fibrosa che facilmente piegabile e
manipolabile, e non marcisce. Io ne ho fatti dei blocchi separati e ci ho messo
le piantine. Ho anche messo della schiuma da fiorai sul fondo dei vasi, che
drena bene l'acqua ed è penetrabile per le radici.
R. M., Kansas
MUSCHIO
DI TORBA
Caro Ed,
si può usare del muschio di torba come medium per le piante?
Georgie Bop, Broad Channel, New York
Il muschio di torba
è normalmente troppo acido per la marijuana, e il suo pH va aggiustato. A parte
ciò, il muschio è un medium eccellente, perché trattiene molto bene aria e
acqua e respinge gli eccessi di nutrimenti. Molti vivaisti lo usano mischiato
col normale terreno ( al 20-40% ) per prevenire gli eccessi di sali dell'acqua
coi nutrimenti.
PRATICHE
CON L'ACQUA
Caro Ed,
ci sono vantaggi o svantaggi nel lasciare che le piante consumino totalmente la
quantità d'acqua e nutrimenti del mio sistema idroponico, prima di fornirgliene
di nuovi? Ho letto che si consiglia invece di mantenere il livello dell'acqua e
dei nutrimenti costante. In ogni caso, le mie piante sembrano crescere meglio
se lascio consumare acqua e sostanze e le rimpiazzo ogni tre settimane circa.
La mia spiegazione è che se lascio che il sistema consumi lentamente tutta
l'acqua le radici delle piante crescono di più per andarla a cercare.
Un amico, Texas
Il sistema
idroponico detto "a stoppino" lavora con della corda di nylon che funge
da tubo per l'acqua. Non appena l'umidità evapora dal vaso o è assorbita dalla
pianta, lo "stoppino" ne fa arrivare subito altra, in modo da
mantenere un livello costante. Ad ogni modo nel medium rimane molta aria,
necessaria alle radici, che respirano ossigeno. Molte piante crescono meglio
quando il medium viene fatto prosciugare e poi riempito di nuovo d'acqua, come
accade realmente in natura, nel terreno. La marijuana comunque sembra benissimo
in grado di crescere senza questa tecnica. Se tu hai ottenuto migliori
risultati continua con il tuo metodo, ricordando che se l'umidità non scende
sotto il livello minimo necessario le piante non saranno danneggiate. I
coltivatori alle prime armi probabilmente troveranno più facile tenere l'acqua
e i nutrimenti a livello costante.
RISCIACQUO
Caro Ed,
quando cambio le sostanze nutritive al mio impianto idroponico, di solito
bilancio il pH dell'acqua e risciacquo completamente il medium. Un altro
esperto coltivatore mi ha detto che risciacquare il medium non serve a niente,
perché non si aggiunge nessuna sostanza alle piante. Sto sprecando il mio
tempo? Il pH della mia unità idroponica è 6,5 mentre quello dell'acqua che uso
per il risciacquo è 8,5.
J.T., Rock Springs, Wyoming
Il pH dell'acqua di
risciacquo è troppo alto, e dovrebbe essere bilanciato prima dell'operazione.
Molti manuali idroponici consigliano di cambiare l'acqua dell'unità idroponica
e di risciacquarla ogni mese, ma penso non sia così indispensabile. Certo, se
uno lo fa non corre rischi. Quando si drena l'acqua da un'unità idroponica,
solo una piccolissima parte delle sostanze nutritive resta nel medium. Questa
ha pochissimo effetto sul pH o sul livello nutritivo dell'acqua successiva, ed
è saggio risciacquare e sterilizzare l'ambiente. Io ho visto delle piante che
sono state coltivate nella stessa acqua per 4 anni; quando avevano bisogno si
aggiungeva loro una soluzione nutritiva.
UNA
SOLUZIONE NUTRITIVA
Caro Ed,
io uso un sistema "areato" da me adattato da un disegno di un
dispaccio governativo in proposito. È molto simile all'unità descritta nel
numero di Luglio 1982 della rivista High Times: uso un secchio da 19 litri di
capacità riempito con lava sbriciolata. Ho ottenuto buoni risultati: 80% di
femmine, buona produzione di resina e ottima qualità finale dell'erba. Non sono
affatto scontento, ma penso che la dimensione, la densità e la quantità delle
cime potrebbero migliorare ancora. Uso un fertilizzante in due stadi: 20-5-15
per la crescita e 10-30-12 per la fioritura, applicando il cambio da quando la
luce comincia a scendere (i tre numeri in serie indicano sempre i tre elementi
principali: azoto - fosforo - potassio). Quando riduco l'azoto da 20 a 10,
però, alcune delle foglie principali più basse diventano gialle, perché la
pianta lo ruba a loro per continuare a crescere. Siccome però le foglie
principali sono le maggiori produttrici di cibo per la pianta, mi viene da
pensare che le cime non cresceranno così grosse come se avessi continuato a
dare 20 di azoto invece che 10. La prossima volta sto pensando di usare un
diverso tipo di concime, magari di tipo costante. Oppure potrei usare un
fertilizzante molto azotato fino a che la pianta non ha deciso il suo sesso,
dopo circa un mese dalla germinazione, e poi terrei un regime costante di 15-20-12
perché l'azoto è un agente femminizzante. Cosa ne pensi?
Tuo nello spazio, Bob
Il primo stadio
della fioritura, dall'apparire delle cimette al divenir rossastro della peluria
floreale, è quello da cui dipendono il peso e la grandezza delle cime. Se la
pianta ha un apporto adeguato di azoto durante questa parte della fioritura,
non ci sarà perdita di peso, anche se dovesse perdere qualche foglia lo stesso.
Forse la varietà che coltivi non produce delle grosse cime sotto la luce
artificiale delle lampade, dev'essere una Sativa equatoriale. Prova a cambiare
varietà di Cannabis, usa un'ibrida Indica-Sativa o un'Indica pura, dovrebbe
produrre di più. Il concime costante a 15-20-12 mi sembra un ottimo metodo per
rispondere alle esigenze delle tue piante.
ALGHE
E NUTRIMENTO
Caro Ed,
noi usiamo un impianto idroponico passivo con lampade ai metalli alogenuri. Il
nostro medium di crescita è costituito da 3 parti di vermiculite, 3 parti di
perlite, 1 parte di sabbia e 2 parti di ghiaia mista. Il nutrimento è fornito
attraverso tubi a stoppino che pendono dal contenitore dell'acqua nutritiva.
Recentemente una strana alga verde ha cominciato ad infestare i tubi e il
contenitore della sostanza nutritiva, e noi abbiamo paura che vada a
danneggiare le piante o la soluzione nutritiva. Che ne pensi? Grazie, e buona
fumata!
Budz-R-Us, Worchester, Massachussets
Il principale
problema che le alghe possono dare è che consumano le sostanze nutritive
destinate alle piante, ma è impossibile eliminarle senza usare dei repellenti
chimici che verrebbero assimilati anche dalle piante. La maggior parte delle
alghe, comunque, non attacca le piante e non provoca loro danni particolari.
Provate a usare, per l'acqua nutritiva, un contenitore con le pareti scure, in
modo da togliere alle alghe la luce, e rallentarne molto la diffusione.
IONI
NEGATIVI
Caro Ed,
per favore, elencami i vantaggi e svantaggi dei generatori di ioni negativi.
S.H., Des Plaines, Illinois
Gli ionizzatori
riempiono l'aria di ioni negativi, cioè di particelle caricate con carica
elettrica negativa. Queste particelle si attaccano a qualunque impurità
presente nell'aria, poiché tutte le particelle, come i batteri, la polvere, il
fumo ecc. hanno carica positiva, e le neutralizzano facendole precipitare. In
questo modo ogni impurità presente nell'aria viene rimossa e depositata nelle
vicinanze dello ionizzatore. Gli studi fatti hanno dimostrato che le piante
crescono più velocemente se l'aria è depurata da uno ionizzatore, e vi sono
anche effetti positivi per l'uomo: l'aria ionizzata riduce lo stress e aumenta
la concentrazione, oltre a essere di grande beneficio ai polmoni e all'apparato
respiratorio in genere. Il comportamento iperattivo dei bambini viene attenuato
se questi abitano ambienti ionizzati. Gli ionizzatori sono silenziosi,
consumano poca energia e gli ultimi modelli non producono più ozono come i
primi (l'ozono è dannoso per l'uomo). Se usi uno ionizzatore metti dei giornali
tutto attorno all'apparecchio, così potrai facilmente sbarazzarti delle sostanze
estranee che si accumulano.
PIÙ'
IONI NEGATIVI
Caro Ed,
c'è qualche metodo per eliminare l'odore della marijuana in fioritura, che
sembra essere la causa principale degli arresti effettuati dalla Polizia in
case di coltivatori indoor?
Paranoid, Phoenix, Arizona
Sì: l'odore è
causato da particelle solide che fluttuano nell'aria. Queste particelle, come
tutte le altre, hanno carica positiva, e se vengono annullate con un generatore
di ioni negativi si neutralizzano e precipitano, facendo sparire l'odore.
TESTIMONIANZA
SULL'ANIDRIDE CARBONICA
Caro Ed,
da tredici giorni do l'anidride carbonica alle mie piante ed ho notato una
crescita fenomenale. La stanza delle mie piante misura 3x3 metri, è alta 2,20
metri e ha , oltre all'impianto luci, ance un regolatore di CO2 che immette il
gas per 30 secondi ogni 30 minuti, predisposto secondo la metratura della
stanza. Tengo anche acceso un ventilatore a bassa velocità. Aggiungo acqua alle
vasche idroponiche una volta a settimana, con un fertilizzante da 20-20-20.
L'impianto di luci fornisce 90000 lumen, grazie a una lampada da 400 Watt a
metalli alogenuri per la crescita e una al sodio ad alta pressione per la
fioritura. Le piante sono state potate due volte, e sono a cespuglio, ma le
prossime non saranno potate, voglio farle crescere solo per avere da ognuna il
cimone centrale enorme!
On the Green, New Haven, Connecticut
CO2
COSTANTE O INTERMITTENTE?
Caro Ed,
è meglio dare il CO2 costantemente o ad intermittenza?
Frank, Cincinnati, Ohio
Se non c'è ricambio
continuo d'aria è meglio l'emissione costante, in modo che le piante non
abbiano picchi e cadute nel tasso di fotosintesi. Se invece si usa un impianto
con ventilatore che pompa aria pulita dall'esterno, è meglio l'emissione
intermittente, tenendola accesa quando il ventilatore è spento e spenta quando
è acceso. Le piante utilizzeranno il gas CO2 tra un cambio d'aria e l'altro.
ACQUA
E CO2
Caro Ed,
da quando ho installato un diffusore di CO2 devo dare acqua ogni 2 giorni
invece che ogni 4 o 5 come prima. È normale? Indoors
& Loving it, Modesto, California
Sì, è normale,
perché il ritmo di fotosintesi delle piante aumenta con l'aumentare
dell'Anidride Carbonica. Le piante traspirano acqua e la usano come fonte di
idrogeno per costruire gli zuccheri, quindi è normale che abbiano bisogno di
più acqua quando gli si dà più CO2.
CO2
Caro Ed,
è vero che il ghiaccio secco è un ottimo modo per dare dell'anidride carbonica
alle piante?
Ice Man, Jackson, Michigan
Il ghiaccio secco è
anidride carbonica allo stato solido, ed è facile da usare perché evapora
quando si riscalda. Il processo di evaporazione richiede un certo tempo, e
l'anidride carbonica è rilasciata gradualmente; alle temperature della stanza
delle piante ci vuole 1/2 kg di ghiaccio secco per un volume di 3 metri cubi.
ALLA
RICERCA DI CO2
Caro Ed,
recentemente qualcuno ha scritto circa l'utilizzo di ghiaccio secco per
produrre CO2. Io ho provato a chiedere a qualche azienda alimentare e
pasticceria, ma non riesco a trovarne. Dove si può comprare?
Hot Pot, Springville, Indiana
Io ho cercato sulle
Pagine Gialle, alla voce "Ghiaccio Secco", e ho trovato un bel po' di
ditte!
SERBATOI
DI CO2
Caro Ed,
ho una stanza per le piante grande circa 5 mq situata nella parte centrale di
un palazzo. Non ha ventilazione, e mi chiedevo se si potesse coltivare lo
stesso con un buon impianto diffusore di CO2. Molte Grazie.
Metal 1
Ci sono tre ragioni
fondamentali per cui le piante dovrebbero stare in un ambiente ben ventilato:
la prima, per avere un buon apporto di CO2; la seconda, per dissipare il calore
prodotto dalle lampade; e la terza, per mantenere un tasso di umidità adeguato,
non troppo alto. Si possono usare un serbatoio di CO2 e un deumidificatore, e
rimane solo più il problema del calore, che non sempre, però, si manifesta.
GENERATORE
DI CO2 SUPPLEMENTARE
Caro Ed,
la mia stanza delle piante diventa un po troppo fredda durante i mesi
invernali; se scollegassi la canna fumaria del boiler a gas, pensi che oltre ad
alzare la temperatura fornirebbe CO2 alle piante?
Nome e indirizzo cancellati
Sì, sicuramente.
Comunque ricorda che il gas non completamente combusto produce, oltre al
CO2, monossido di carbonio, un gas velenoso e molto pericoloso per
l'uomo. Prima di entrare nella stanza bisogna cambiare l'aria.
ACETO
PER FARE CO2
Caro Ed,
nel numero di Ottobre 1985 della rivista High Times tu dici che il CO2 aumenta
la crescita delle piante; dici anche che i generatori di CO2 e le bombole
costano poco. Bè, forse costa poco farli funzionare, ma comprarli no. I più
economici sistemi che ho visto costano 150 US$. Ecco un consiglio per i
coltivatori più poveri: mettete un po' di Bicarbonato di Sodio in un recipiente
di plastica con dell'aceto, e si svilupperà CO2.
C.O.Who? Sacramento, California
Usare l'aceto per
produrre CO2 è un metodo piuttosto costoso: l'aceto costa circa 2 US$ al litro,
e facendo i conti, se usi l'aceto due volte al giorno, spenderai per 4 mesi
circa 300 US$, e il CO2 prodotto sarà non molto. Un'oncia di marijuana costa
circa 150US$, quindi vale la pena di investire in un generatore di CO2, che
aumenta notevolmente la produzione.
TERRENO
TROPPO ACIDO
Caro Ed,
le mie piante hanno sei settimane di vita ma sono alte solo 15 cm; le ho fatte
nascere in fazzolettini bagnati e poi le ho piantate in un terreno fatto di
torba, muschio di sfagno e humus. Sto dando loro fra le 12 e le 16 ore di luce
al giorno usando la mia lampada da scrivania, una lampadina fluorescente da 25
Watt. Do loro acqua tutti i giorni e le spruzzo più volte al giorno con acqua
vaporizzata. Penso proprio che abbiano bisogno di più luce, ma forse posso
arrangiarmi con un buon concime. Tu che ne pensi?
Pink Floyd, Ashland, Wisconsin
Il tuo terreno è
sicuramente troppo acido, e questo causa danni alle piante. Inoltre le ore di
luce irregolari confondono il ciclo vitale delle piante. Correggi l'acidità del
terreno con del bicarbonato o ancor meglio con della calce agricola, oppure
trapianta le piante in un medium più adatto (vermiculite o perlite).
MOLTEPLICI
SINTOMI
Caro Ed,
sto coltivando nella mia camera da letto, ed è la seconda volta che faccio
delle piante di marijuana. Hanno 40 giorni, sono alte circa 150 cm. e stanno
fiorendo da due settimane. Il problema è che le foglie, a partire dalle più
basse, stanno piano piano diventando giallognole-marroncine, e alla fine
cadono. Tengo la mia stanza veramente pulita, ma ho paura che sia colpa di
qualche fungo o batterio. Che cosa posso fare?
Anonimo, Martinsville, Isole Vergini
Le tue piante soffrono
di molteplici problemi: prima di tutto, è difficile credere ad una pianta che
ha 40 giorni ed è già alta 150 cm., ne devo dedurre che si tratta di piante
cresciute esclusivamente verso l'alto, con il fusto centrale alla ricerca
disperata di luce; probabilmente hanno enormi spazi fra gli internodi. Tutto
ciò è causato da insufficiente intensità della luce. Le lampade a bulbo
emettono luce a spettro rosso, che fa allungare troppo le piante senza farle
sviluppare adeguatamente; una lampada a metalli alogenuri andrebbe molto
meglio. Secondo problema: se le piante stanno già fiorendo vuol dire che
ricevono troppo poche ore di luce, poiché per il ciclo vegetativo (di crescita)
devono ricevere almeno 16 ore di luce su 24. Terzo problema: l'ingiallimento sembra
dovuto ad una carenza di magnesio, mentre la caduta è dovuta a mancanza di
azoto. Puoi usare solfato di magnesio (Sale Epson) e un buon concime azotato.
PIANTE
D'ESTATE
Caro Ed,
io lavoro nel settore delle serre da 20 anni, e ho sempre coltivato crisantemi.
Vorrei sapere se secondo te con la marijuana potrei ottenere buoni risultati;
pianterei le piantine in una vasca di terreno larga 1,2 metri e lunga 15 metri.
Penso di piantare il 15 di Aprile, potare dopo due settimane e dare 12 ore di
luce su 24 dopo altre due settimane. Voglio togliere i maschi il più presto
possibile in modo da lasciare più spazio per le femmine.
B.J., North Carolina
La teoria è buona,
ma i tuoi piani possono essere migliorati: se fossi in te metterei le piante
vicinissime e le poterei molto. In questo modo le rallenterai di una settimana
o due ma ogni pianta produrrà molte più cimette aumentando notevolmente il
raccolto totale. Dal 15 Aprile al 15 Maggio, prova a dare 5 minuti di luce ogni
ora di buio, shock che previene la fioritura prematura o l'alto tasso di maschi
dovuti alle troppo lunghe notti di quei mesi. Aspetta almeno 2 mesi prima di
forzare le piante a fiorire e mantieni il periodo costante per tutta la
fioritura. Anche se farai attenzione, aspettati di trovare qualche seme. Magari
l'anno prossimo potrai usare esclusivamente delle piante femmine clonate,
semplificandoti notevolmente la vita.
SUOLO
TOSSICO
Caro Ed,
ho fatto controllare il terreno della mia serra e il rapporto dice che contiene
livelli inaccettabili di sali disciolti e di zolfo. Come ci sono finiti, e cosa
devo fare?
Anonimo, Amsterdam, The Netherlands
L'acquedotto, in
Olanda, funziona con pompe e dighe, e solitamente passa a circa mezzo metro
sottoterra. Ogni fertilizzante aggiunto al suolo tende a restare vicino alla
superficie e non viene drenato dall'acqua piovana in profondità. Il livello di
sali nel terreno aumenta così in modo spropositato. Inoltre i troppi letami
aggiunti per concimare causano eccesso di sali azotati, e le urine delle mucche
elevano il livello di cloruro di sodio del terreno. Lo zolfo proviene
probabilmente dalle sostanze usate per combattere i funghi: i coltivatori delle
tue parti di solito si fanno "ripulire" il terreno con un metodo
molto costoso ma efficace, che prevede di scavare delle buche, riempirle
d'acqua e poi pomparla via, portando via così anche i sali in eccesso. Potresti
fare così, oppure considera una vasca per il terreno delle piante, o un buon
impianto idroponico.
CAPITOLO 3:
COLTIVAZIONE OUTDOOR
COMINCIARE
PRESTO
Caro Ed,
è vero che le piante coltivate all'aperto muoiono più facilmente se piantate in
anticipo?
K.C., Raleigh, North Carolina
Sì, è vero: le
piante fatte nascere in inizio di primavera sono più esposte alle intemperie e al
freddo, e inoltre vengono attaccate dagli insetti più facilmente. La
percentuale di maschi sarà maggiore che in piante piantate al giusto momento.
PIANTANDO
TARDI
Caro Ed,
ho coltivato marijuana all'aperto per tre anni. Un mio amico che ha si era
"ritirato" mi aveva regalato 111 fantastici semi di, dice lui,
Kush-Oxacan (incrocio fra Indica della zona dell'Indo-Kush e di Sativa
messicana della regione di Oxaca); Le cime maturano verso fine Settembre-inizi
Ottobre e l'erba ha un gusto molto forte, ricorda un po' il gusto di more, e
fonde tantissimo. Il primo anno ho tirato sù 10 grosse femmine da mezzo chilo
circa. L'anno successivo ho piantato singole piante separate in diverse radure
di bosco, senza mai curarle o potarle, e mi sono venute fuori delle bestie di 3
metri e più. Infine, il terzo anno, ho coltivato 6 piante in una serra, potando
le piante quando erano alte 30 cm. e poi molte altre volte, ed ho ottenuto
piantine piccole (1 metro circa) ma molto piene di cimette ben sviluppate.
Quest'anno sarò via fino a Giugno, ma ho ancora 68 semi, e vorrei poterli
piantare lo stesso. Mi ricordo di aver letto una tua colonna che diceva che si
può piantare anche a Giugno, ottenendo piante più piccole. Potrei piantarle a
cespugli, ma forse sarebbero troppo visibili dall'alto. Come posso fare?
The 111 kid, Ohio
Le piante che
nascono a metà Luglio saranno alte circa 90 cm. quando raggiungeranno la
maturità. Se pianti "a cespuglio" dovresti lasciare circa 35 cm. tra
seme e seme e 1 metro tra cespuglio e cespuglio, ma tieni presente che si può
anche stare più stretti. Togli i maschi il prima possibile e ricorda che,
soprattutto nei cespugli, è facile non vederne qualcuno. Le piante a cespuglio
hanno una forma diversa, meno riconoscibile dall'alto.
LE
PIANTE DI FINE ESTATE
Caro ed,
posso far nascere delle piante nel pieno dell'estate e riuscire lo stesso a
farle fiorire entro l'autunno?
G.F., Las Cruces, New Mexico
Sì, si può fare. Le
piante fioriranno solo un po' più tardi del normale, e il raccolto sarà un po'
meno ricco ma non più tardo che se le avessi piantate normalmente. Ho visto
delle piantine di Afghani-Sativa trapiantate fuori ai primi di Luglio che hanno
dato risultati eccezzionali. Inoltre, piantando tardi si possono mettere le
piante più vicine tra loro.
OMBRA
Caro Ed,
le piante crescono lo stesso all'ombra degli alberi?
Joe W., Tennessee
Dipende da quanta
luce penetra fra le chiome degli alberi. Durante la crescita un po' d'ombra non
fa male alle piante, ma in fioritura ci vogliono minimo 3-6 ore di sole
diretto, a seconda della varietà di marijuana. Le specie tropicali e
equatoriali richiedono luce più intensa, mentre quelle di latitudini più
elevate vanno meglio.
PIANTINE
Caro Ed,
l'anno scorso ho piantato in Febbraio in casa, e quando faceva più caldo ho
messo le piante fuori. Uso vasi da 20 litri, e un terreno fatto di 1/4 di
terriccio di bosco, 1/4 di letame di vacca, 1/4 di sabbia e 1/4 di muschio di
torba. Ho messo anche 2 cucchiai di concime 5-10-5. Purtroppo, anche se sono in
mezzo a un campo e prendono un sacco di sole, non sono cresciute molto, e hanno
poche cime. Come posso fare per migliorarle?
Stumped Steve, Southwest Pennsylvania
Il terreno che hai
usato era troppo acido, devi aggiungere della calce agricola in modo da alzare
il pH fra 6,2 e 7.
RACCOLTO
Caro Ed,
siamo fortunati, perché abbiamo un campo ben nascosto, grande 6 x 6 metri
circa. Abbiamo piantato 90 piante e tolto 30 maschi, ma le restanti 60 femmine
hanno dato in totale solo 4 kg di marijuana. Le piante erano di Sativa. Pensi
che se mettessimo meno piante sfrutteremmo meglio il terreno? Il campo prende
solo 6 ore di sole diretto durante i giorni più caldi dell'estate.
R., montagne della Virginia
Penso che 4 kg
d'erba (con una media di 112 grammi al metro) non siano poi tanto male per un
campo solo parzialmente soleggiato in una regione montuosa e nuvolosa come la
vostra! Credo che anche piantando meno piante non potreste migliorare la
situazione.
SCAVANDO
SOTTO LE PIANTE
Caro Ed,
a Giugno mio marito ed io abbiamo fatto nascere delle piantine fuori,
all'aperto, vicino ad una vecchia stalla. Ora è autunno e bagnamo le piante
solo più una volta la settimana. Ci piacerebbe scavare sotto alle radici e
trasportare le piante all'interno, sotto una lampada fluorescente da crescita;
pensi che sopravviverebbero? Qual'è il momento migliore? Come dovremmo fare?
M. U. , Tulsa, Oklahoma
Bisogna
preferibilmente aspettare di avere raccolto, e poi si può portare dentro la
pianta e rimetterla in crescita. Per far ciò bisogna fare attenzione, quando si
raccolgono le cime, a lasciare qualche foglia su tutti i rami che si intendono
far continuare a crescere; con un badile affilato bisogna scavare attorno alla
pianta una "zolla" di terra che contenga le radici, cercando di farla
della forma del vaso dove la si vuole mettere. Bagnare molto, sia prima che
dopo l'operazione, e aggiungere subito terra nel vaso (da 20 litri minimo) in
modo da colmare e livellare bene la superficie del vaso. Quando le piante sono
dentro, dare 24 ore di luce su 24 per una settimana, e poi portarle alle 18 ore
su 24 della normale crescita vegetativa. Se invece dovete portare dentro le
piante prima del raccolto, fate tutta l'operazione la sera, qualche ora dopo il
tramonto, bagnando abbondantemente nel pomeriggio. Cercate di tenere le radici
il più intatte possibile e date 12 ore di luce e 12 ore di buio totale; per la
prima settimana non usate luci troppo intense, per far abituare le piante al
nuovo ambiente. Per prevenire il disidratamento durante il trapianto si può
usare uno spray che crea sulle foglie una pellicola, che si può poi rimuovere
con acqua; si chiama Wilt-Pruff spray. Inoltre ci sono in commercio dei liquidi
che agevolano il trapianto, evitando troppi shock alla pianta, come ad esempio
il TransplanTone o l'Hormonex. Ci sono comunque modi di preservare la pianta
per coltivazioni future molto migliori del riportare la pianta al ciclo di
crescita: i cloni, ad esempio.
LA
PICCOLA SERRA
Caro Ed,
sarebbe possibile far crescere una pianta in una "serra" molto
piccola, tipo alta 70 cm., larga 1 metro e profonda 2 metri? Homegrown, Indiana
Sarebbe meglio una
serra un po' più alta, almeno 1 metro, perché senò è facile che il sole crei un
calore eccessivo all'interno, danneggiando le piante. Una soluzione potrebbe
essere un tetto asportabile.
PROBLEMI
IN FLORIDA
Caro Ed,
vivo a Tampa, in Florida, e sono alla ricerca di un modo per avere raccolti
migliori. Coltivo in puro humus e vorrei sapere:
1- Qual'è il miglior sistema di drenaggio dell'acqua per poter coltivare anche
durante la stagione delle pioggie?
2- È possibile che le troppe pioggie causino l'ingiallimento delle foglie?
3- È meglio usare fertilizzanti organici o elaborati?
Bryan, Tampa, Florida
Il terreno in
Florida è solitamente molto sabbioso, con uno scarso ammontare di sostanze
organiche; è anche solitamente molto acido, e dovrebbe essere bilanciato con
calce agricola. Il terreno sabbioso dovrebbe drenare molto bene l'acqua, ma a
causa del livello molto alto dell'acqua nel sottosuolo è possibile che il
drenaggio avvenga più lentamente, causando il ristagno dell'acqua per qualche
giorno. Le radici della marijuana tendono molto a marcire quando l'apparato
radicale viene privato dell'ossigeno, ma si può eliminare il problema piantando
ogni pianta su una montagnetta di terra alta 30-50 cm. sopra il lvello del
suolo; una copertura di plastica impedirà alle piogge di far franare la terra
della montagnetta, e sarà facile sistemarla in modo che le radici ricevano
abbastanza acqua. L'ingiallimento delle foglie (credo di quelle più basse) è
dovuto alla mancanza di azoto, portato via troppo in fretta dalle pioggie, ma
fai attenzione perché anche molte altre sostanze nutritive fanno la stessa
fine. Nei terreni caldi e umidi le sostanze organiche si sviluppano rapidamente
perché i microrganismi vivono meglio in quelle condizioni, e le sostanze
organiche hanno la capacità di trattenere le sostanze nutritive. Prima di
piantare dovresti usare del concime organico, tipo letame, che trattiene le
sostanze nutritive finché non si decompone. In seguito dovrai usare altri
fertilizzanti solubili in acqua, che dureranno fino al primo forte acquazzone.
Anche i concimi che rilasciano gradualmente le sostanze nutritive vanno bene,
ma tieni presente che agiranno molto più in fretta di quanto indicato sulla
scatola.
FERTILIZZANTI
ORGANICI
Caro Ed,
vorrei sapere se è una buona idea mettere del fertilizzante organico nel
terreno in autunno e farlo decomporre durante l'inverno. Pensi che in primavera
darà buoni frutti?
John S., Illinois
Sì: se aggiungi
fertilizzante in autunno migliori la qualità del terreno e lo rendi più
fertile; qualsiasi fertilizzante azotato si decomporrà bene durante l'inverno.
Alcuni coltivatori raccolgono i detriti del terreno della piantagione, ne fanno
un mucchio e lo cospargono di un concime molto azotato, tipo 21-5-2, da prato
(ma senza pesticidi!). I batteri convertono l'azoto in azoto organico, e il
terreno diventa un composto molto ricco. È un buon sistema perché è
concentrato: per dare l'equivalente in azoto di un sacco di concime da 10 kg ci
vorrebbero 70 kg di letame di vacca.
BUCHI
D'INVERNO
Caro Ed,
se quest'autunno scavo un grosso buco nel terreno e lo riempio di letame di
vacca, andrà bene per farci crescere le piante l'anno prossimo?
Joe W., Tennessee
Durante l'inverno
il letame dovrebbe avere il tempo per decomporsi, e sarà un buon nutrimento per
le piante. Comunque, il terreno risulterà sicuramente troppo acido, e perciò sarà
bene aggiungere della calce agricola prima che il letame si decomponga.
PIANTE
AL LUPPOLO
Caro Ed,
i grani di luppolo e di altre piante, usati per fare la birra, vanno bene come
nutrimento per la Cannabis?
Shriveled Dick, Huntington Beach, California
Vanno benissimo:
gli zuccheri e i carboidrati presenti nei grani vengono utilizzati per il
lievito, ma l'azoto e gli altri nutrimenti non vengono utilizzati, e nemmeno le
varie vitamine B. Le piante potranno beneficiarne, e si potranno usare i grani
finchè non toglieranno aria alle radici.
INOCULAZIONI
DI BATTERI
Caro Ed,
quando si coltiva all'aperto è possibile inoculare i semi di marijuana con un
batterio fissante dell'azoto, del tipo di quelli usati per i piselli e i
fagioli? Pensi che migliorerebbe il raccolto e la crescita?
D.J., North coast of America
Non si può: questi
batteri instaurano una "relazione" solo con le radici dei legumi, e
non funzionano con altre specie di piante.
COLTIVANDO
IL DESERTO
Caro Ed,
nella zona in cui coltivo ho due problemi: il terreno è troppo alcalino, e fa
un caldo desertico. Cosa posso fare?
K.L., El Centro, California
Il suolo alcalino
può facilmente essere bilanciato con delle sostanze acide: chicchi di caffè,
letame, farina di semi di cotone, scorze di limone o segatura. Si possono anche
usare ferro o solfato di magnesio. Il suolo può essere tenuto più fresco con
dei materiali riflettenti, tipo carta di giornale, alluminio, ecc.
COLTIVANDO
AL CALDO
Caro Ed,
vivo nel Sudovest del deserto dell'Arizona, dove non di rado si arriva a
42-45°C di temperatura. Ho coltivato per due estati, e la prima volta ho
lasciato le piante al sole diretto; purtroppo il caldo le ha uccise alla fine
di Giugno. La seconda volta ho fatto in modo che le piante prendessero sole diretto
solo dalle 14 alle 19 circa, e così sono sopravvissute. C'è qualche modo di
proteggere le mie piante dalla disidratazione?
K.A., Yuma, Arizona
I climi caldi e i
cieli tersi non dovrebbero danneggiare la marijuana. Le tue piante
probabilmente non riescono ad ottenere abbastanza acqua dal terreno, oppure le
loro radici sono troppo poco profonde e si surriscaldano col terreno. Se le
piante sono ben innaffiate e l'acqua penetra ben in profondità nel terreno, le
radici la seguiranno e andranno più in profondità possibile, dove il suolo non
è soggetto a cambiamenti di temperatura come vicino alla superficie. Durante
l'estate il suolo non andrebbe mai fatto seccare completamente, perché le
radici prendono l'acqua che evapora dalle foglie della pianta, e se non trovano
acqua nel terreno le foglie cominciano a far evaporare l'acqua delle loro
cellule, innescando il processo di disidratazione. Se questo processo va avanti
le cellule muoiono e si rischia la vita della pianta. Può capitare che anche le
foglie ben idratate, quando il sole è troppo forte, si pieghino o si arriccino
un po'; è una normale difesa della pianta, che cambiando l'inclinazione delle
foglie rispetto ai raggi solari riceve meno calore. Coltivare dove le piante
ricevono solo una parte delle ore di sole diretto è un buon metodo, come hai
sperimentato anche tu direttamente; si potrebbe persino far crescere le piante
sempre alla luce indiretta, e avere lo stesso un raccolto decente, a patto che
ci si trovi in zone particolari di alta intensità solare e scarsa filtrazione
nuvolosa. Ecco, infine, due prodotti interessanti per chi coltiva nei climi
caldi:
1- Wiltpruf: è uno spray che serve a diminuire la traspirazione delle foglie
nei periodi di stress della pianta. Raccomandato soprattutto durante i
trapianti.
2- Terra-Sorb: è un amido sviluppato per l'agricoltura, molto leggero e ben
mescolabile col suolo; cattura l'acqua e la rilascia quando il terreno si
secca. Un cucchiaio da minestra di amido trattiene e poi rilascia 1,6 litri
d'acqua circa.
UNA
QUESTIONE DI IGIENE
Caro Ed,
va bene coltivare su un terreno che fino a 10 anni fa era usato come fossa
biologica per rifiuti organici? Attualmente ho delle piante che ci stanno
crescendo bene.
R.S., Battle Creek, Michigan
Se sei proprio
sicuro che c'erano solo rifiuti organici, il terreno dovrebbe essere pieno di
sostanze nutritive. Comunque, accertati che non ci siano sostanze tossiche
presenti, magari derivate da qualche rifiuto industriale, che potrebbero fare
davvero male alla salute.
IL
VENTO
Caro Ed,
per tre anni ho coltivato un'ottima varietà di Afghani, che cresce veramente
bene lungo il lago Eire, qui a New York. Il mio unico problema è il vento, a
volte così forte da spezzare lo stelo delle piante. C'è qualche modo per avere
un fusto più robusto e magari più flessibile e resistente? Ho provato molte
volte a legare il fusto a qualcosa per tenerlo sù, ma come ho già detto, qui
l'erba cresce veramente bene e non ho il tempo di sorvegliare tutte le piante
una ad una.
D.P., New York
Devi avere la
pazienza di mettere vicino ad ogni pianta un palo ben piantato nel terreno, e
man mano che lei va sù tu la ancori. Anche le reti da uccelliere possono essere
usate in svariati modi.
AMORE
FRATERNO
Caro Ed,
l'anno scorso mio padre ha fatto nascere molte piante indoor, e le più belle le
abbiamo poi trasferite fuori, nel giardino. Il mio fratellino di sei anni, che
non voleva stare fuori dalla cosa, ha voluto buttare anche lui i suoi semini. I
miei genitori si sono poi occupati con tutte le cure delle loro piante, mentre
nessuno ha mai curato quelle di mio fratello. Inoltre a quelle piante, che
sulle prime sembravano stentate, è capitato di tutto, dalle pisciate del cane
alle macchinine radiocomandate di mio fratello; dopo tre mesi le sue piante
erano diventate il più bel fottuto cespuglione d'erba che io abbia mai visto,
molto meglio delle piante tanto curate dai miei. È una coincidenza o pensi che
tutti quegli stress possano aver fatto bene alle piante?
Frank J., Newport, New Jersey
Penso che il trattamento
che tuo fratello ha riservato alle piante sia il migliore che potesse essere
dato loro: giocando con le piantine e facendole pendere ha rinforzato loro la
fibra del fusto, facendo riparare facilmente i danni subiti e velocizzando la
crescita. Il trattamento all'urina ha apportato grandi quantitativi di azoto,
tracce di ormoni ed enzimi vari, tutti subito pronti da assimilare. L'urina, al
contrario delle feci, è priva di agenti patogeni e sicura da usare senza
trattamenti.
DANNI
DA PIOGGIA
Caro Ed,
qual'è la miglior cosa da fare quando le tue piante vengono abbattute dalle
pioggie troppo forti?
Bill, Bartow, Florida
Puoi cercare di
tirar su le piante, se sono giovani. Se invece non sono molto giovani prova a
lasciarle crescere non proprio verso l'alto, o addirittura lungo il terreno.
Riempi i buchi formatisi nel terreno.
CAPITOLO 4:
LUCI
LE
LUCI
Caro Ed,
sono confuso fra i molti modelli di lampade in commercio: al sodio compresso, a
metalli alogenuri, fluorescenti. Quali sono le differenze fra una e l'altra, e
qual'è il tipo migliore per coltivare indoor?
M.W., Houston, Texas
Le lampadine a
bulbo o ad incandescenza sono quelle che usiamo nella vita di tutti i giorni, e
funzionano riscaldando un filamento che diviene incandescente e produce luce e
calore; hanno un'efficienza del 10%, che significa che trasformano in luce solo
il 10% della corrente elettrica consumata, il resto se ne va in calore. La
maggior parte della luce prodotta da queste lampadine appartiene allo spettro
rosso e giallo. Ci sono poi le lampade ad incandescenza per la crescita delle
piante, chiamate grow-lights, che filtrano la luce prodotta bilanciandone lo
spettro, ma che forniscono una quantità di luce ancora minore rispetto alle
normali lampadine. Inoltre, di solito, più alto e il wattaggio delle lampadine
a incandescenza e più la luce prodotta è bilanciata come spettro.
I tubi a fluorescenza (neon) funzionano lanciando un certo numero di elettroni
in un tubo pieno di gas inerte. Le pareti del tubo si ricoprono di sostanza
fosforica, che emette luce perché gli elettroni immessi nel tubo sono caricati
ad alto voltaggio. A seconda della composizione chimica del gas contenuto nel
tubo, la lampada emetterà diversi tipi di luce: luce calda, luce fredda, luce
naturale, ecc. (sempre a prevalenza di spettro luminoso blu). I tubi a
fluorescenza convertono in luce fino al 36% dell'energia elettrica consumata;
ne esistono di varie lunghezze e, siccome all'inizio e alla fine del tubo c'è
un "punto morto", più il tubo è lungo più produce luce. I tubi
standard utilizzano di solito 10 watt ogni 30 cm; ci sono poi i neon ad alta
emissione (HO) e ad altissima emissione (VHO), che emettono molta più luce.
Le lampade a metalli alogenuri (MH) e quelle al sodio ad alta pressione (HPS)
usano elettricità ad alto voltaggio che va ad accendere un tubicino che
contiene metalli alogenuri o vapori di sodio ad alta pressione. Le prime
emettono luce a spettro prevalentemente blu, le seconde a spettro
prevalentemente giallo-rosso. Normalmente queste lampade sono le migliori per
coltivare indoor, le MH per la crescita e le HPS per la fioritura. In Olanda si
può comprare una lampada HPS particolare, arricchita di luce a spettro blu, che
è ideale per tutte le fasi di vita della pianta: è la Philips SON-T AGRO ed è
da 400 watt.
PIÙ'
LUCE
Caro Ed,
sto facendo dei calcoli su quanto dovrò spendere per farmi una coltivazione
indoor. Non riesco però a trovare informazioni chiare sulle luci e sui rapporti
luce/spazio ideali per la crescita delle piante. So di poter usare differenti
tipi di luci (fluorescenti, MH o HPS), che offrono differenti caratteristiche,
e ciò aumenta ancora la mia indecisione. Puoi aiutarmi con qualche consiglio?
J.D., University Heights, Ohio
I tubi fluorescenti
sono stati per un decennio la miglior fonte di luce per la Cannabis, usano 10
watt ogni 30 cm. circa ed emettono circa 8000 lumen ogni 100 watt; certo, in
fioritura non danno grandi risultati. I tubi ad alta emissione vanno un po'
meglio anche in fioritura, perché danno una luce intensa da un solo punto (cosa
molto amata dalle piante, che devono avere una luce più forte delle altre come
riferimento). Le lampade a metalli alogenuri (MH) producono 110000 lumen ogni
1000 watt di impianto, che è un rapporto molto più vantaggioso. Una singola
lampada MH da 1000 watt illumina fino a 9 metri quadri. Inoltre, le lampade MH
producono cime abbastanza decenti. Le lampade al sodio ad alta pressione (HPS)
emettono circa 125 lumen per ogni watt usato, e sono le migliori per crescita e
fioritura, anche se ritardano leggerissimamente i tempi del raccolto. Hanno
spettro giallo-arancio ma la versione AGRO ha anche molto blu per la crescita.
Molti altri fattori influenzano le luci, come ad esempio i riflettenti: bisogna
evitare che la luce si disperda su pareti, angoli , soffitto, e concentrarla
tutta solo sulle piante. Inoltre senza un adeguato supporto di CO2 le piante
sfruttano molto male la luce.
400
O 1000?
Caro Ed,
sto progettando di ingrandire la mia serra, che ora è una stanza di 33 metri
quadri alta 3 metri illuminata da una lampada da 1000 watt a metalli alogenuri
e provvista di un diffusore di CO2. Una volta ampliata pensi che sia meglio
usare due lampade a metalli alogenuri da 1000 watt l'una o 3 lampade da 400
watt, di cui due a metalli alogenuri e una al sodio ad alta pressione? Devo
montare le lampade su "binari" e farle muovere o possono essere
fisse?
The Couch Potato, Tawas, Michigan
Ovviamente tre
lampade fanno luce da più punti, e le piante la ricevono meglio, specialmente
se le lampade sono orizzontali. In questo caso non dovrai neanche preoccuparti
di montarle mobili.
MH
& HPS
Caro Ed,
sto cominciando a far fiorire le mie piante con una singola lampada MH da 1000
watt. Ho letto però che per avere risultati migliori si dovrebbe usare una
combinazione di lampade MH e HPS. Andrebbe bene se usassi una MH e una HPS da
400 watt l'una?
J.J.J., State of Washington
Le piante possono
essere coltivate sia con le MH che con le HPS. Se si coltiva con le MH le
piante cresceranno leggermente più veloci ma matureranno sessualmente
leggermente più tardi. Di solito le piante sembrano più sane sotto alle HPS e
sono di un verde più scuro, indicante una maggior quantità di Clorofilla.
Secondo il Dipartimento dell'agricoltura degli Stati Uniti d'America ci
vogliono 87 lumen di HM per avere la stessa crescita che si ha con 88 lumen di
HPS.
DAL
SODIO AI METALLI ALOGENURI
Caro Ed,
si può mettere una lampada HPS in una plafoniera per MH o devo comprare la
plafoniera apposta?
Burned out, Forth Worth, Texas
Puoi usare la
stessa plafoniera ma richiedono trasformatori e accenditori differenti.
LUCI
ECONOMICHE
Caro Ed,
puoi suggerire un sistema di luci economico per chi non ha i soldi per comprarsi
un impianto ai metalli alogenuri o al sodio ad alta pressione?
Anon, U.S.A.
A lungo andare le
lampade MH e HPS sono il sistema di illuminazione più economico; anche se
all'inizio hanno un costo notevole, a parità di consumo producono più luce di
qualunque altra fonte luminosa artificiale. La qualità e la dimensione delle
cime sono determinate dall'intensità della luce, e se si considerano tutte le
spese relative alle piante usare queste luci conviene molto. Del resto è anche
vero che i coltivatori indoor hanno ottenuto fantastiche cime per decenni
usando solo i tubi fluorescenti, che costano poco e consumano pochissima
elettricità.
TROPPO
PICCOLO PER LE LAMPADE!
Caro Ed,
la mia serra indoor è di 1,5 x 1,2 x 1,2 metri ed è illuminata da tubi fluorescenti
da 1 metro che emettono un totale di 33000 lumen. Vorrei convertire l'impianto
di luci in un sistema a metalli alogenuri da 40000 lumen, e non so se potrebbe
far male alle piante. C'è qualche altro vantaggio oltre al più elevato numero
di lumen emessi? In una serra così piccola andrà bene usare un sistema da 1000
watt?
Jim, Rockville, Maryland
Le lampade HM
perdono intensità luminosa molto meno dei tubi, e alla fine sfruttano molto
meglio l'elettricità. Inoltre, il loro spettro luminoso è molto più completo e
può essere meglio sfruttato dalle piante; per ottenere la crescita prodotta da
87 lumen di MH ci vogliono 100 lumen di luce bianca fredda. Se darai acqua e
CO2 nel modo giusto le tue piante aumenteranno considerevolmente il loro tasso
di crescita.
LE
CAZZATE SULLE FLUORESCENTI
Caro Ed,
è il primo anno che coltivo indoor, e per non avere una bolletta troppo salata
a causa delle luci ho optato per dei tubi da 40 watt lunghi 120 cm a luce
fredda. Le piante sono cresciute bene ma ora sono preoccupato perché un mio
amico mi ha detto che le luci fluorescenti non possono essere usate in
fioritura e che vanno bene solo per iniziare delle piante da trasferire poi
fuori, all'aperto. Tutto ciò è vero? Che posso fare per non dover usare una
lampada succhia-energia?
J.W., Pennsylvania
Il tuo amico si
sbaglia, la gente ha coltivato con le luci fluorescenti per decenni. C'è un
solo problema: le piante usano l'energia luminosa per portare avanti il
processo della fotosintesi, e la quantità di fotosintesi che la pianta riesce a
fare dipende dalla quantità di energia luminosa che la pianta riceve. Le
lampade "succhia-energia" a metalli alogenuri avrebbero fornito alle
tue piante molta più energia luminosa ed esse sarebbero cresciute più velocemente
e più grandi. Inoltre le cime coltivate con luci fluorescenti tendono ad essere
meno grasse e meno resinose. Per una crescita sana e rapida le piante
dovrebbero ricevere un minimo di 180 watt per metro quadrato, che corrispondono
a 4 tubi da 40 watt circa al metro quadro
LA
DOMANDA SULLE FLUORESCENTI
Caro Ed,
vorrei iniziare una piccola coltivazione indoor usando le luci fluorescenti.
Cosa consigli?
P.C., Pennsylvania
Una combinazione di
luci fluorescenti calde e fredde. I Neon Deluxe caldi e freddi hanno un po' più
di spettro rosso che non guasta.
UN
PICCOLO IMPIANTO
Caro Ed,
sto realizzando una mini serra con 4 doppi tubi fluorescenti, uno ad ogni
angolo, messi per verticale. Così facendo spero di ridurre la distanza fra gli
internodi e avere piante più basse. Conto di tirare su 8-10 mini-indica.
Fay Indola, Kansas
Sì, è un buon
sistema. Personalmente aggiungerei altre due coppie di neon sopra alle piante
in modo che siano circondate dalla luce.
LUCI
PER UN PICCOLO GIARDINO
Caro Ed,
pensi che una lampada di emergenza al sodio ad alta pressione o ai vapori di
mercurio vada bene per illuminare una serretta indoor di soli 2 metri quadri?
La potenza della lampada va da 70 a 175 watt.
Just Ed, Reeferside, Kilo-fornia
Le lampade al sodio
ad alta pressione vanno bene, quelle a vapori di mercurio non tanto, perché
hanno uno spettro troppo povero. Per illuminare adeguatamente una mini serra di
2 metri quadri ci vogliono almeno 225 watt di HPS.
LAMPADINE
A METALLI ALOGENURI
Caro Ed,
sono meglio le lampadine MH normali o quelle rivestite al fosforo? Un venditore
mi ha detto che queste ultime sono state fatte apposta per le piante, mentre un
coltivatore mi ha detto che il rivestimento non fa altro che filtrare una parte
dello spettro e quindi non vanno bene.
Big B., Madera, California
Il coltivatore
aveva ragione, le lampade rivestite diminuiscono l'intensità luminosa totale
ricevuta dalle piante. Raccomando quelle normali.
INTENSITÀ
DELLA LUCE
Caro Ed,
in una serra di 6 metri quadri le piante rispondono meglio con una singola
lampada da 1000 watt o con tre da 400 watt?
K.D., Hacienda Heights, California
Le piante
rispondono all'intensità della luce con la fotosintesi. Maggiore è l'intensità
della luce migliori saranno le piante. La luce che proviene da fonti
differenti, anziché da una singola fonte, tende a disperdersi meglio e a
lasciare meno ombreggiate le parti basse o interne delle piante. Divertiti a
misurare le diverse intensità luminose che puoi ottenere, e troverai le
combinazioni migliori.
LO
SPAZIO DEI 400 WATT
Caro Ed,
pensi che una sola lampada MH da 400 watt possa bastare per coltivare da 5 a 10
piante? Quante ore devo dare di luce artificiale se le piante ricevono già
abbondante luce naturale?
S.D., Greenville, North Carolina
Invece di parlare
di numero di piante, una cosa troppo variabile, parliamo di spazio illuminato
dalla lampada: una MH da 400 watt illumina bene un'area di 1,5 x 1,2 metri al
massimo. Devi dare, durante la crescita, 18 ore al giorno di luce. Se il sole è
davvero intenso puoi spegnere la lampada quando le piante lo ricevono.
LA
DISTANZA DALLE PIANTE
Caro Ed,
è possibile dare troppa luce alle piante, e che ciò faccia rimpicciolire le
cime? Qual'è la distanza ottimale dalle piante per una lampada a metalli
alogenuri?
Bob, U.S.A.
Alla luce del sole
le piante ricevono circa 15000 lumen di luce, sotto una lampada al massimo
3000. Come avrai capito, è impossibile dare troppa luce alle piante, il
problema con la lampada è l'eccessivo calore, che può rovinare le cime. Le
lampade MH non dovrebbero mai stare a meno di 50 cm dalla punta delle piante;
alcuni coltivatori le mettono addirittura a 1,5 metri sopra le piante per avere
più diffusione della luce. La diffusione della luce è infatti uno dei
principali problemi di chi coltiva con le HM, tanto da rendere consigliabile
l'utilizzo di più lampade da 400 watt invece di una sola da 1000 watt; un'altra
via è un binario fisso su cui la lampada scorra avanti e indietro, in modo che
tutte le piante ricevano la stessa quantità di luce.
L'ALTEZZA
DELLA LUCE
Caro Ed,
ho una serra di 2,4 x 3,6 metri, con il tetto alto 3,6 metri da terra, e uso
una singola lampada MH da 1000 watt. Pensi che sia sufficiente? Inoltre, pensi
sia meglio sfruttare al massimo l'altezza della serra o potare le piante
tenendole più basse e cespugliose?
Anonimo, Franklin Furnace, Ohio
Una sola lampada da
1000 watt andrà bene a patto che abbia una buona plafoniera riflettente e che
usi un sistema a binario per muovere la luce. Certo, se aggiungessi una seconda
lampada la produttività aumenterebbe. Per quanto riguarda il tetto, calcolando
che la lampada ruba almeno 60 cm., e che altri 60 cm. servono di spazio, ti
restano, tolti i vasi, circa 180 cm di spazio-crescita. Delle piante di 150 cm.
sarebbero l'ideale.
SPECCHI
RIFLETTENTI
Caro Ed,
ho la possibilità di ricoprire completamente le pareti della mia serra con
degli specchi. Pensi che ciò migliorerebbe la quantità di luce ricevuta dalle
piante?
J.M., Hampton, Virginia
Ci sono due
problemi principali causati dagli specchi: assorbono circa il 25% della luce
che ricevono, e quella che viene riflessa non è dispersa in tutte le direzioni
ma concentrata in un'unica zona. Vanno meglio altri materiali, come il dorso
della carta d'alluminio o fogli di carta bianca.
UNA
LAMPADA O DUE
Caro Ed,
ho una serra illuminata da una lampada MH da 400 watt, e durante la fioritura
l'ho sostituita con una lampada al sodio ad alta pressione (HPS) di uguale
wattaggio. Ora che ho due lampade, però, pensavo di usarle tutte e due assieme.
Che ne dici, è una buona idea?
Uno hippie, Michigan
Con un adeguato
approvvigionamento di CO2, un buon mix di sostanze nutritive e una giusta
temperatura, le piante non potranno che aumentare il loro tasso di crescita man
mano che aumenta la luce a loro disposizione.
UNO
CHE DORME CON LA LUCE ACCESA!
Caro Ed,
non ho molto spazio nel mio appartamento, così ho cominciato a coltivare in
camera da letto; stranamente il lungo periodo di luce che le piante ricevono
non mi disturba il sonno, ma ora stanno cominciando ad allargarsi un po troppo:
sono alte 2 metri e stanno prendendosi tutta la camera. Devo tenere addirittura
il ventilatore acceso, perché non si respira più, lì dentro. La mia ragazza si
rifiuta di dormire in quella stanza perché le da fastidio il ronzio
dell'alimentatore della lampada ( ma poi, di pomeriggio, le piace stare in
camera da letto!). La mia domanda è: se compro una seconda lampada le piante si
sbrigheranno di più? Oppure pensi che il posto non vada bene?
James R., Kansas City, Missori
Un'altra lampada
aumenterà la velocità di crescita e le dimensioni delle cime, a patto di
fornire abbastanza CO2. Il posto va benissimo: semplicemente vendi il letto e
mettici al posto un generatore di CO2, aggiungi due altre lampade, togli i
vestiti dall'armadio e mettili in uno scatolone di cartone in cucina; userai
l'armadio come scatola per la germinazione dei semi, con luci fluorescenti
all'interno. Ah, dimenticavo: dai il mio numero alla tua ragazza.
SEMPRE
LUCE
Caro Ed,
pensavo di iniziare la coltivazione dando alle piante 24 ore di luce su 24. Per
quanti giorni posso andare avanti?
J.B., Vermont
Se dai alle piante
24 ore di luce su 24 per i primi due mesi cresceranno velocissime. Alle
latitudini molto elevate le piante crescono con 20 e più ore di luce al giorno
e fanno veramente in fretta. Alcuni coltivatori preferiscono le luci
fluorescenti per le prime due settimane.
LUCE
E CRESCITA
Caro Ed,
nella colonna di T.L. nel numero di Maggio 1986 di "American Growers"
ho letto che un ciclo di luce di 24 ore su 24 aumenta il tasso di crescita
delle piante; l'articolo diceva anche che riducendo a 10 anziché 12 le ore di
luce in fioritura si ottengono cime migliori. Al contrario, in "Indoor
marijuana Horticolture" , Jorge Cervantes dice che un fotoperiodo che
supera le 18 ore di luce su 24 danneggia le piante, e che in fioritura dando
meno di 12 ore si diminuisce la grandezza delle cime. Chi ha ragione?
The smogger, Ocala, Florida
In esperimenti
controllati con lampade MH si è stabilito che le piante possono crescere fino a
un terzo più veloci se vengono date loro 24 ore di luce su 24. Alla fine della
fioritura si può passare da 12 a 10 ore su 24, per favorire la completa
maturazione delle cime.
TRAPIANTO
Caro Ed,
vivo nel New Hampshire e sto pensando di trapiantare all'aperto delle piante di
2 mesi che sono state fatte nascere sotto tubi a fluorescenza e sono cresciute
con 18 ore su 24 di luce. Pensi che dovrei ridurre le ore di luce prima di
trapiantarle fuori o è inutile?
The plant tender, High in New Hampshire
Non serve, le
piante cresceranno vegetativamente fino all'autunno.
LUCI
UV
Caro Ed,
non riesco a capire se le lampade che emettono raggi UV (Ultravioletti) siano
valide o no per l'erba: alcuni dicono che non sono essenziali, anzi, fanno
male. Invece, su "High Times", ho letto di recente che senza raggi UV
si ottengono cime meno potenti. Io coltivo in un ripostiglio, con due tubi
fluorescenti da 40 watt l'uno; l'anno scorso avevo usato un tubo "Easygrow"
della Sears e un tubo Sylvania a spettro ampliato, ma ho ottenuto cimette
mediocri, di bell'aspetto ma non molto potenti. Quest'anno ho cambiato lampade
e ho preso dei tubi Vita-lite che emettono anche UV. Pensi che ciò migliorerà
le mie cime? E se le cime saranno di nuovo poco potenti come farò a capire se è
un problema ambientale o genetico dei semi? E infine, quali tubi emettono più
raggi UV.?
Grower X, indirizzo sconosciuto.
I raggi UV sono
compresi tra i 300 e i 400 nanometri dello spettro luminoso, e sono invisibili
all'occhio umano. Per quanto ne so io, anche se i raggi UV vengono utilizzati
da molte specie di vegetali, non hanno effetti sulla Cannabis, che può essere
coltivata benissimo anche senza: la maggior parte delle luci usate per
coltivare marijuana non emette alcun raggio UV. La verità è che non si è mai
riusciti a rispondere alla domanda se i raggi UV aumentino la produzione o la
qualità del THC nelle piante. La maggior parte dei tubi fluorescenti emette
raggi UV, ma con una ridotta emissione di spettro blu e rosso, che servono alle
piante; l'ideale sarebbe usare tubi differenti, sia a luce bianca fredda che a
luce bianca calda, contemporaneamente. I tubi Vita-lite riproducono lo spettro
solare, compresi i raggi UV, e sono molto adatti per coltivare. I tubi
Duro-lite "Optima" sono identici ai Vita-lite, ad eccezione dei raggi
UV. Per risolvere la questione dovresti coltivare delle piante identiche
(clonate) con identiche caratteristiche ambientali ma luci differenti, così
sapresti se i raggi UV fanno realmente qualcosa o no. Il fattore principale che
causa la mancanza di potenza nelle cime è probabilmente, nel tuo caso,
genetico. Certe qualità equatoriali di marijuana non riescono a sviluppare
abbastanza il THC perché hanno bisogno di luce molto intensa, di tipo
equatoriale, appunto. Per aumentare la luce aggiungi una lampada al sodio ad
alta pressione da almeno 100 watt, oppure aumenta il numero di tubi
fluorescenti. Ricorda che quando lavori con le lampade accese devi indossare
occhiali scuri per proteggere gli occhi dai raggi UV, che sono molto dannosi.
UV-B
Caro Ed,
chi coltiva indoor e pensa di usare delle lampade UV-B deve pianificare anche
un modo per ridurre l'odore di Cannabis che si sprigionerà dalle piante,
specialmente da quelle di Indica. Le lampade UV-B infatti fanno profumare molto
di più l'erba, non solo durante la crescita e la fioritura, ma anche dopo che
sarà stata raccolta. Anche il gusto migliorerà molto, facendo tossire molto chi
non è molto abituato. La fusione, invece, non sembra aumentare rispetto a
piante coltivate senza UV-B. In conclusione, se non si hanno i soldi per della
tecnologia anti-odore è meglio coltivare senza UV-B, evitando rischi.
The Underground Railroad, Middle Tennessee
Grazie per i
consigli, Underground. Ricorda che un modo poco costoso di eliminare gli odori
è uno ionizzatore che, utilizzando ioni caricati negativamente, elimina tutti
gli odori presenti nell'aria.
CONSUMO
DI ELETTRICITÀ
Caro Ed,
quanta elettricità usa una lampada MH da 1000 watt? Pensi che una o due lampade
rischierebbero di causare un controllo da parte di persone.....non amiche?
Rolla's little Bogotà, Anchorage, Alaska
Un piccolo
appartamento può assorbire bene una lampada, un appartamento più grande anche
due o tre. Se si usa una lampada da 1000 watt per 18 ore al giorno, consumerà
circa 620 kilowatt al mese, più il 15% circa che se ne va in resistenza delle
linee elettriche.
PAURE
ELETTRICHE
Caro Ed,
uso per coltivare due lampade MH da 1000 watt l'una. La mia bolletta è
aumentata da 50 US$ al mese a 140 US$ al mese. Pensi che farei bene a investire
in un generatore di elettricità? Sono sicuri? Quanto dovrebbe essere potente?
Mike-a-pot, da qualche parte in California
Per far funzionare
le due lampade ti ci vuole un generatore da 2,5 kilowatt. Il costo del
generatore, della benzina e della manutenzione verrebbe ammortizzato dopo tre
anni di utilizzo circa. Inoltre devi pensare che il generatore funziona con un
motore diesel o a benzina che deve girare moltissime ore, causando sicuramente
problemi di meccanica. I generatori sono generalmente usati da chi coltiva vere
e proprie piantagioni, impossibili da gestire senza destare sospetti. Per
quanto riguarda le tue paure, tieni presente che le compagnie elettriche sono
interessate agli sbalzi di consumo perché questi sono di solito causati da
corto-circuiti, che sono molto pericolosi. Certo, bisogna non esagerare coi
consumi. La quantità di luce che si può usare senza destare sospetti varia
molto a seconda di molti fattori: una casa in periferia può consumare molto di
più che un appartamento in centro (pensa al giardino, piscina, ecc. ecc.) e in
estate e in inverno i consumi possono essere maggiori che nelle mezze stagioni
( aria condizionata, riscaldamento, ecc. ecc.).
SERRA
CON SCARSA LUCE
Caro Ed,
cosa si può fare per migliorare la luce dove le giornate sono troppo poco
luminose?
Hans W., Amsterdam, The Netherlands
La luce si può
migliorare usando un design innovativo e aggiungendo luci supplementari. Dai
alle piante 1000 watt di luce MH o Neon VHO per ogni 8 metri quadrati, e tieni
la luce accesa nelle 5 o 6 ore più luminose della giornata. In serra puoi anche
montare la lampada su binari in modo che muovendosi illumini tutte le parti
della coltivazione. Per quanto riguarda le serre, inoltre, un giusto design
aiuterà molto: copri la parete nord della serra con materiali altamente
riflettenti, e sfrutterai molto meglio la luce naturale. Puoi anche posizionare
un riflettente sul tetto della serra, dalla parte nord, in modo da migliorare
ancora la situazione. Occhio a usare la giusta angolazione.
PIÙ
LUCE
Caro Ed,
cosa si può fare per velocizzare la crescita delle piante in una serra qui
nella sperduta Amstel?
Chris, Amstel, Holland
Ci vuole più luce,
è ovvio. Comunque, altri fattori possono influenzare la crescita: nei giorni
luminosi, si può alzare la temperatura del suolo fino a 20°C, cosa che aumenta
il metabolismo delle piante. Non bisogna riscaldare il suolo nei giorni poco
luminosi perché si avrebbe un eccessivo allungamento del fusto. Durante i
giorni poco luminosi per aumentare il tasso di crescita si può applicare al
terreno delle piante una corrente diretta a basso voltaggio e basso amperaggio.
(Per informazioni più dettagliate vedi il numero di Gennaio/Febbraio 1984 della
rivista "Mother Heart News". Il CO2, infine, è molto importante
perché, anche senza le condizioni di luce ottimali, può aiutare molto.
ILLUMINANDO
IL CAPANNO
Caro Ed,
ho delle domande circa il mio ultimo progetto di serra: la struttura è un
vecchio capanno di alluminio di 2,5 x 2 metri. Ho comprato una lampada a
metalli alogenuri da 1000 watt, e ho pensato di sostituire il tetto di
alluminio con un tetto di materiale trasparente che lasci entrare la luce.
Pensi che sia una buona idea? O la luce della lampada si disperderà verso
l'alto e andrà sprecata?
Bruce, Tampa, Florida
Se rimpiazzerai il
tetto con dei pannelli di fibra di vetro traslucidi d'estate potrai far a meno
della lampada. Dipingi le pareti di bianco o ricoprile di buoni riflettenti.
D'inverno e nelle mezze stagioni dovrai aggiungere la lampada, montata in una
buona plafoniera che indirizzi la luce solo verso le piante e non verso il
tetto. Dovrai tenere la luce accesa solo per 5 o 6 ore al giorno, nella parte
più luminosa della giornata. Per regolare il ciclo di fioritura in modo da non
far fiorire le piante e tenerle in crescita anche quando ricevono solo 12 o 13
ore di luce al giorno si devono usare delle lampadine ad incandescenza (100
watt al metro quadrato) accendendole per 5-10 minuti ogni 2 o 3 ore durante
tutto il periodo di buio.
QUALE
LATO DELLA COLLINA?
Caro Ed,
è importante, nel seminare, tener conto del lato di collina in cui si sta
seminando? Non tutti possono farsi dei grandi campi, e qui dalle mie parti la
gente fa dei mini-campi sparsi qua e là per le colline. Un lato della mia
collina riceve sole al mattino, ed è più fresco, l'altro lo riceve al
pomeriggio, ed è più caldo; io so che certe piante sono molto sensibili alla
luce a certe ore: ad esempio, gli alberi decidui traspirano principalmente al
mattino e nelle prime ore del pomeriggio, e alle 15:00 hanno già svolto tutta
la fotosintesi prevista per quel giorno. La marijuana è più attiva al mattino o
al pomeriggio? O pensi che non ci sia differenza?
Nick Ranger, Webster Springs, West Virginia
Non so se la
marijuana cambi il proprio tasso metabolico durante la giornata. Forse qualche
lettore ti potrà aiutare, in futuro. Pensando all'ambiente, comunque, io
pianterei sul lato che riceve il sole al pomeriggio, quando fa già più caldo
che al mattino e la pianta ha un tasso di crescita maggiore dovuto alla
migliore temperatura.
IL
PERICOLO DELLA LUCE VERDE
Caro Ed,
vorrei dare a tutti un consiglio molto importante, che viene dalla mia tragica
esperienza. Un amico mi aveva dato delle lampade a luce verde, e le ho usate
sulle mie piante. Dopo due giorni la metà delle piante era morta. Superato lo
shock, sono andato in biblioteca a documentarmi, e in un libro sulle luci ho
trovato un capitolo sulla luce verde e le piante. Diceva che la luce verde
uccide le piante, ma non spiegava la ragione scientifica. Per quanto riguarda
la fibra di vetro verde, stessa cosa: la luce che passa attraverso essa uccide
le piante. Tu ne sai qualcosa?
Spacely the Closet Farmer, Northeast New York Io so che le piante sono verdi
perché riflettono la luce verde dello spettro luminoso, mentre assorbono gli
altri colori, specialmente il blu e il rosso. Non ero a conoscenza dei danni
che la luce verde può causare, e sono esterrefatto. Spero che presto qualche
lettore ci sappia dire qualcosa di più.
CAPITOLO 6:
TAGLI, CLONI E SEMI
STABILIRE
IL SESSO DEI SEMI
Caro Ed,
è possibile stabilire il sesso dei semi?
H., East Aurora, New York
Per quanto ne so
non è possibile.
IL
SESSO DEI SEMI
Caro Ed,
ho coltivato dell'erba favolosa per 5 anni e ti scrivo perché vedo che spesso
la gente chiede se si possa stabilire il sesso di un seme. Bè, penso di aver
trovato la soluzione a questo problema: quando si fa germinare un seme si
osservi da dove viene fuori la radichetta. Se esce da una delle due estremità
del seme la pianta sarà femmina, se esce da un lato sarà maschio. So che sembra
impossibile ma il mio sistema si è rivelato attendibile nel 90% dei casi. Spero
di esser stato di aiuto a tutti i tuoi lettori.
R.L., Tipton, Missouri
Io e il mio amico
T.L. abbiamo sempre solo visto uscire la radichetta dal lato del seme.
ESPERIMENTO
VERIFICATO
Caro Ed,
nel numero di Gennaio '86 di High Times si parla del sistema per stabilire il
sesso dei semi a seconda se la radice esca dal lato o dalle estremità del seme;
devo dire che è un buon metodo, tutte le piante germinate dalle estremità sono
venute femmine. Grazie a R.L. per le sue informazioni.
K.M., Land of Goshen
IL
SESSO E LA GERMINAZIONE
Caro Ed,
ho un amico che coltiva da molto tempo e mi ha detto che quando un seme mette
la radichetta dalla parte appiattita, quella che lo lega alla pianta quando si
forma, la pianta sarà femmina. Per quello che ho visto è vero.
Tom, Portsmouth, Rhode Island
Grazie per le
informazioni. C'è qualcuno che sa dirne di più?
INCROCI
Caro Ed,
tu hai detto che la canapa selvatica dell'Iowa (U.S.A.) è ottima per fare
incroci. È dal 1978 che raccolgo semi nella zona di Des Moines a questo
proposito. Vorrei sapere se è meglio impollinare la femmina di Afgana col
polline della canapa dell'Iowa o il contrario.
M.J. e The Cable, Pennsylvania
Non ha importanza.
Il risultato dell'incrocio non cambierà: le figlie avranno metà del patrimonio
genetico di un genitore e metà dell'altro.
IMPOLLINARE
CON SUCCESSO
Caro Ed,
quest'anno sto coltivando delle piante di Jamaicana che sono fiorite molto in
fretta e che hanno cime grosse e profumate. Sfortunatamente non ho altri semi,
così ho deciso di incrociarle con dell'Indiana maschio molto bella. Dopo due
settimane circa dalla fecondazione le cime delle femmine si sono riempite di
pallini biancastri. Sono i semi che si formano o è qualche malattia strana?
Quanto ci mette un seme a maturare?
Confused, Empire State
Quel biancastro
all'interno delle cime sono i semi che si stanno formando. più avanti
diverranno più grossi e scuri, e saranno maturi. Ci vogliono, a seconda della
varietà e delle condizioni ambientali, da 2 a 6 settimane in tutto
ERMAFRODITI
INCROCIATI
Caro Ed,
ho due piante che dopo esser sembrate femmine per un anno sono diventate
ermafrodite e si sono fecondate fra loro. Pensi che questi semi saranno più
maschi o più femmine?
Larry, Greenfield, Ohio
Penso che saranno
soprattutto femmine ed ermafroditi.
SEMI
PRONTI?
Caro Ed,
i semi appena maturati vanno tenuti a riposare un mese o possono essere
piantati subito? Il freddo o il caldo possono aiutare?
Prof. T.H. Custer, Presidente dei Coltivatori del Connecticut
I semi sono fertili
ed utilizzabili non appena maturi. Non c'è bisogno di aspettare né di trattarli
a temperature particolari.
SULLA
GERMINAZIONE
Caro Ed,
ho provato più volte a seminare dei semi di marijuana, ma senza risultati. I
semi erano presi da ottima erba e sembravano a posto. Forse erano troppo
vecchi, avevano da sei mesi a un anno. Quanto si mantiene vivo un seme?
John, Waterbury, Connecticut
Normalmente un seme
tenuto fra i 15 e i 25 °C si mantiene vivo per qualche anno. Se si conserva in
frigorifero, nel cassetto della verdura, può durare anche 10 anni. Da ciò che
dici sembra che il problema sia nei semi non vivi o nella errata tecnica di
germinazione. La marijuana importata, come la Colombiana o l'Africana, viene
seccata e trattata con numerose esposizioni al sole e compressioni che
solitamente uccidono quasi tutti i semi. La Tailandese invece ha un tasso di
germinazione molto basso. Inoltre, se l'erba viene asciugata nel microonde i
semi muoiono sicuramente. Per germinare i semi mettili nella terra a circa 1
cm. di profondità, senza schiacciare. Tieni umido senza esagerare e bada che la
temperatura sia attorno ai 20-24°C.
ANCORA
SULLA GERMINAZIONE
Caro Ed,
è meglio far germinare i semi nel cotone e poi trapiantarli o farli nascere
direttamente in terra?
Greg, Trenton, New Jersey
È meglio non far avere
shock ai semi e farli nascere direttamente nella terra, tenendola ben umida.
SEMI
VECCHI
Caro Ed,
ho dei semi vecchi di otto anni, in Arizona (U.S.A.). Sono stati tenuti ad alte
temperature, e anche se le ho provate tutte non riesco a farli germinare. Puoi
aiutarmi in qualche modo?
Anonimo, Wakefield, Kansas
Il seme contiene
l'embrione della pianta che, anche se metabolizza lentissimamente, è vivo a
tutti gli effetti. La luce, il calore, l'umidità sono tutti fattori che il seme
sente, e che possono risvegliarlo o ucciderlo, a seconda dei casi. Sembra che i
tuoi semi abbiano sofferto il troppo calore. Anche se la stragrande maggioranza
dei semi sarà morta, forse val la pena di vedere se qualche individuo sia
riuscito a cavarsela. Mettili in terra, a 1 cm. di profondità, bagna molto e
spargi un fungicida, in modo da prevenire la formazione di muffe. Ricorda che
il modo migliore per conservare i semi è metterli in sacchetti di plastica
pieni di terra diatomaciosa e di gel assorbente, chiusi ermeticamente e tenuti
in freezer. Il freddo ucciderà qualche seme, ma gli altri rimarranno vivi per
molti anni.
DIMENSIONI
DEI SEMI
Caro Ed,
raccogliendo dei semi da una cima ho notato che, anche se erano tutti maturi
allo stesso modo, le loro dimensioni differivano molto. Come mai?
Mucho grassias. T.H., Ann Arbor, Michigan
I semi sono di
dimensioni diverse per due ragioni: la prima è genetica, poiché ogni varietà di
marijuana ha semi di dimensioni differenti; la seconda ragione è ambientale: i
semi che si sviluppano in una cima poco impollinata sono di meno e competono
meno per il nutrimento, divenendo più grossi e uniformi. Al contrario, se la
cima è stracarica di semi solo i più forti diverranno grossi e vigorosi. In
ogni caso la dimensione del seme non influenza quella della pianta che ne avrà
origine.
MARIJUANA
DAL CIBO PER UCCELLI
Caro Ed,
qualche anno fa mi hanno detto che nelle semenze che si comprano da dar da
mangiare agli uccelli ci sono semi di marijuana. Sorprendentemente ho scoperto
che è vero, ci sono davvero. Purtroppo però appena germinate le piantine
muoiono. Non può essere colpa del suolo, perché ci ho già coltivato con
successo. Come posso fare?
Wondering, Dover, Florida
I semi sono di
cannabis, ma di varietà a basso contenuto di THC, e non conviene coltivarli.
Probabilmente provengono dalle piantagioni di canapa legali che vi sono in
Francia, Spagna, Giappone o Ex-Iugoslavia.
CONSERVARE
LA SUPER-PIANTA
Caro Ed,
ho una pianta stupenda, che supera di molto le altre. Come posso fare per non
perderla per sempre alla fine della fioritura?
Freeman, Hawkins, Florida
Se facessi produrre
semi alla pianta non potresti conservarne tutto il patrimonio genetico, ma
soltanto metà. Ciò avviene poiché ogni grano di polline maschile e ogni fiore
femminile hanno combinazioni di geni differenti e le possibilità di
combinazione sono infinite. Per preservare il codice genetico della pianta
invariato l'unico metodo è la clonazione; può essere fatta sia durante la
crescita che durante la fioritura. I cloni devono essere messi a ciclo di luce
da crescita e fatti radicare. Nelle zone con inverni tiepidi senza gelate si
possono tagliare i fiori alla pianta e lasciarla fuori, avendo cura di
lasciarle abbastanza foglie attaccate. In caso di freddi improvvisi si può usare
un sacco di plastica nera per coprire la pianta; in primavera la marijuana
ricomincerà a crescere di nuovo vigorosa. Alcune varietà potrebbero anche
sviluppare delle cime in primavera, a causa delle lunghe notti invernali. I
coltivatori a volte scavano la zolla di terra attorno alla pianta e la
trasportano all'interno durante i mesi freddi. Se decidi di fare così bada di
lasciare intatte le radici della pianta e di lasciarle molte foglie. In
primavera potrai ripiantarla fuori.
QUANDO
TAGLIARE
Caro Ed,
ho le piante che stanno fiorendo, hanno già delle belle cime, e vorrei fare dei
cloni. È troppo tardi per tagliare i rametti?
Vic T., Ann Arbor, Michigan
No, puoi ancora
farlo. Ricorda, però, che i cloni vanno fatti radicare in acqua, vermiculite o
sabbia, e che saranno lenti a mettere radici e a crescere a causa della
fioritura già in corso. Mantieni il tasso di umidità molto alto usando una
mini-serra di plastica trasparente.
CLONI
OVUNQUE
Caro Ed,
sto progettando di fare molti cloni da una pianta stupenda. Vorrei sapere se i
cloni presi dai rami sono buoni come quello preso dal fusto.
Ed the head, Virginia
Tutti i cloni della
stessa pianta hanno codice genetico identico. Robert Clarke aggiunge che i
cloni di piante tenute all'ombra per un periodo mettono le radici più
facilmente, perché più ricchi di carboidrati.
CLONI
PER SEMPRE
Caro Ed,
per quanto tempo posso clonare una pianta prima che muoia di vecchiaia o di
affaticamento?
W.M., Orlando, Florida
Ogni volta che si clona
una pianta, il clone si comporta esattamente come una nuova pianta appena nata.
Non c'è degradazione genetica e non ci sono cambi nelle caratteristiche della
pianta originale.
SENESCENZA
DEI CLONI
Caro Ed,
ho clonato una pianta di Hindu-Kush per circa due anni; i primi 5 cloni fatti
il primo anno sono andati abbastanza bene (65% di risultati positivi o meglio,
con un incremento dovuto alla pratica e all'esperienza). Recentemente però ho
notato un tremendo calo nel tasso di attecchimento dei miei cloni: sono passato
da un picco del 90% di successi ad un 55% questo Maggio. In Giugno ancora
peggio: 20 sopravvissuti da 100 cloni. Sto diventando pazzo, perché anche se
non ho cambiato nessuna delle condizioni (medium, temperatura, acqua, luci,
umidità, ecc.) i cloni sembrano faticare sempre più a metter radici e quando le
mettono le piantine hanno una crescita lentissima. A questo punto la mia
domanda riguarda la deteriorazione genetica che avviene attraverso successive
clonazioni: come può essere che non vi sia degradazione genetica o
invecchiamento cellulare? E se non vi sono veramente, che cosa posso fare per
le mie piantine? La seconda domanda è: se porto all'esterno dei cloni iniziati
indoor, cosa succede? Patiranno? Grazie per questa fantastica rubrica.
Dirty Earny, Olympia, Virginia
Questo è il
rapporto più dettagliato in fatto di cloni che mi sia mai arrivato. Anche se
sembri molto meticoloso, ricontrolla tutto dal principio: magari hai cambiato
l'acqua o le sostanze nutritive. Controlla anche che il medium sia sterile e
non infetto da malattie o funghi. Se qualcuno è in grado di aiutare Dirty
Earny, si faccia vivo! Per quanto riguarda la seconda domanda, non ci
dovrebbero essere problemi. Ricorda che la parte che mette più facilmente le
radici è quella subito prima che il fusto diventi legnoso, la parte più chiara
e tenera.
UNA
BUONA TECNICA DI CLONAZIONE
Caro Ed,
ho letto la lettera di Dirty Earny, e penso che abbia dimenticato alcuni
dettagli importanti. Come apparivano i cloni quando non radicavano e morivano?
Io ho ottenuto l'80% di successi con cloni presi da piante coltivate fuori e
fatti radicare indoor sotto tubi fluorescenti. Penso che le possibili cause di
morte dei cloni di Earny siano due:
1- Luce fortissima fuori, luce insufficiente sotto le lampade.
2- Tecnica di clonazione errata.
Anche se la tecnica sembrava precisa, ecco il mio sistema, che funziona alla
grande:
1- Prendere i tagli migliori dalle parti più in ombra della pianta madre
2- Tagliare in modo da avere 3 nodi, i cui due più in basso verranno privati
delle foglie.
3- Tagliare con un angolo di 45° subito sotto al 3° nodo. Ciò permette di avere
una maggiore area di radicamento.
4- Inserire i cloni nel medium(acqua, terra, vermiculite, ecc.) in modo che i
due nodi di sotto siano sotto il livello del terreno.
5- Tenere il medium umido (se non si tratta di acqua, ovviamente) ma non da far
formare muffa.
6- Coprire con un foglio di plastica in modo da aumentare l'umidità.
7- Arieggiare e bagnare giornalmente.
8- Dopo 7 giorni aggiungere all'acqua una soluzione nutritiva solubile
altamente fosforica (tipo 10-50-10)
9- Cimare il clone in modo da dirigere le sue energie verso la produzione di
radici.
10- Se i cloni ingialliscono, o se appare muffa, ridurre l'umidità.
11- Se perdono vigore, aumentare l'umidità.
12- Usare tubi fluorescenti (raggi blu per la crescita).
Di solito i cloni soffrono molto durante gli spostamenti e bisognerebbe ridurli
al minimo. Anch'io, spostando alcuni cloni dalle lampade a fuori ho avuto pessimi
risultati. Attenzione anche a non esagerare con l'azoto, che inibisce la
formazione di radici. Spruzzare le foglie una volta la settimana con acqua
arricchita con una soluzione tipo 15-30-15 può essere d'aiuto a nutrire
appropriatamente. Sempre fuso,
Propagation Pro, Illinois
Grazie per le
informazioni, Pro. Aggiungo solo che i cloni, secondo T.L., collaboratore di
High Times, mettono radici meglio e più in fretta in acqua che negli altri
medium. Aerare l'acqua o cambiarla tutti i giorni consente di aiutare le radici
ed è facile aggiungere fosforo (P) solubile.
CLONI
IN ACQUA
Caro Ed,
ecco un consiglio per i tuoi lettori: ho passato anni a clonare piante e posso
dire che l'unico modo perfetto per far mettere radici ai cloni è in acqua. Per
risultati ottimali, lascio riposare l'acqua per un giorno in modo da far
evaporare il cloro presente, poi metto ogni clone in una tazza alta 20 cm.
sotto tubi fluorescenti. Le cime dei cloni stanno a circa 20 cm. dai neon.
Taglio tutte le foglie più basse, e cambio l'acqua ogni due giorni. A 24 °C le
radici spuntano in due settimane.
D.J., Hershey, Pennsylvania
TRAPIANTARE
DAL TERRENO
Caro Ed,
se faccio radicare un clone in una tazza di terra e poi lo trapianto in
idroponica, si adatterà?
Anonimo, senza città ne Stato
Le piante di solito
si adattano facilmente all'idroponica. Prima di mettere la pianta nel nuovo
medium, non togliere la terra che c'è fra le radici; taglia la zolla intera e
mettila così com'è nel nuovo medium. E la prossima volta fai che cominciare
subito in idroponica!!!
CLONI
ALL'ARIA
Caro Ed,
sono sorpreso dal numero di gente che scrive di cloni e che non ha mai provato
la tecnica della clonazione all'aria. Si tratta di un metodo sicuro e di facile
impiego, ed è importante diffonderlo:
1- supportare il ramo che dovrà radicare con un paletto di sostegno.
2- fare delle incisioni verticali lungo il fusto del ramo, sotto il terzo nodo
dalla cima. Usare rami di almeno 0,4 cm. di diametro.
3- Spalmare i tagli con un potente radicante usando un pennellino morbido.
4- tenere aperti i lembi delle "ferite" con un piccolo inserimento di
vermiculite, perlite o un altro medium.
5- Fare una specie di busta con un angolo di un sacchetto di nylon, in modo da
poter avvolgere i tagli con il medium, precedentemente arricchito di sostanze
nutritive.
In due settimane il ramo avrà abbastanza radici da poter essere tagliato e
direttamente piantato nel terreno.
E ora una domanda: qual'è il momento migliore per tagliare le foglie
principali, quelle attaccate al fusto?
Jim, Rockville, Connecticut
Le foglie
principali sono le fabbriche di cibo della pianta. Se vengono rimosse la pianta
rallenta il tasso di crescita.
ETÀ
DI UN CLONE
Caro Ed,
qual'è la data di nascita di un clone? Quella della pianta madre o quella della
messa delle radici della nuova pianta?
Anonimo, Mooleyville, Kentucky
Normalmente si
considera l'eta dal momento in cui il clone mette le radici e diviene una nuova
pianta a tutti gli effetti. Alcuni ricercatori invece mantengono l'età della pianta
madre.
TRAPIANTARE
UNA FEMMINA
Caro Ed,
sto leggendo un libro di Gabriel Nahas che si intitola "Marijuana in
Science and Medicine", dove si dice che trapiantare una pianta femmina la
farà diventare maschio. Èvero?
Senzanome, Bethlehem, Pennsylvania
Succede
una volta su 100.000, e ti posso dire due parole sull'autore del libro che stai
leggendo. Il Dottor Nahas è un fantoccio pagato dal governo per fare l'esperto
di marijuana, quando non ne sa un bel niente. Ha detto delle castronerie tali
da fargli perdere credibilità presso tutta la comunità scientifica americana e
non. E ho le prove di ciò che dico: il governo americano lo ha utilizzato per
molti anni come testimone ed esperto nei processi che riguardavano la cannabis.
Successivamente, durante un confronto diretto con un altro esperto, Robert
Fogelnest di Philadelphia, è emerso che nessuno degli esperimenti compiuti da
Nahas aveva ottenuto riscontro scientifico. Spero che prima o poi qualcuno
elimini definitivamente le opere di Nahas dai testi scientifici sulla
marijuana.
CAPITOLO 7:
FIORITURA, RACCOLTO E IMPOLLINAZIONE
TEMPERATURA
E FIORI MASCHILI
Caro Ed,
ho studiato a lungo la fioritura delle mie piante ed ho delle buone
informazioni da diffondere: quando la temperatura scende sotto i 13C° i fiori
maschili non si aprono più ed il polline non fuoriesce; non appena la
temperatura si alza, tutto torna normale. Inoltre ho scoperto che mettendo il
polline maschile in sacchettini di plastica nel freezer, si conserva inalterato
per oltre tre mesi e, quando viene utilizzato, non ha perso fertilità e non
causa problemi genetici.
Doo-dah man, Rotterdam, Holland
SUGLI
ERMAFRODITI
Caro Ed,
cosa si può fare per impedire alle piante ermafrodite di impollinarsi da sole?
Se ottengo dei semi da una pianta ermafrodita, nasceranno altre piante
ermafrodite? Cosa posso fare per avere molte femmine?
Nome cancellato, Manitou Springs, Colorado
L'ermafroditismo,
normalmente, si manifesta con fiori maschili su una pianta femmina; di solito è
una cosa ereditaria, anche se può essere causato da particolari stress legati
alla luce o indotto chimicamente. Vi sono inoltre delle varietà di cannabis
come la Thai, la Messicana e la Afghani, che tendono all'ermafroditismo in
maniera più incisiva delle altre. Una particolare varietà di Cannabis Sativa
utilizzata per la produzione di fibre è stata addirittura trasformata in pianta
monoica, che ha cioè fiori maschili e femminili sulla stessa pianta; in questo
modo, tutte le piante potevano essere raccolte contemporaneamente e la fibra
era di qualità molto uniforme. I semi prodotti da piante ermafrodite monoiche
daranno soprattutto piante ermafrodite monoiche. Se invece i semi sono prodotti
utilizzando una pianta ermafrodita ed una normale (dioica) daranno piante di
entrambi i tipi. Il modo migliore per non ritrovarsi pieni di ermafroditi è
rimuovere immediatamente gli ermafroditi dalla coltura; alcuni cercano di
rimuovere solo i fiori maschili dalle piante ermafrodite, ma è uno spreco di
tempo perché nel 90% dei casi vi sarà ugualmente spargimento di polline. Un
amico di Chicago, una volta, mi ha scritto che mettendo le piante ermafrodite
in un ambiente ionizzato i loro fiori maschili non si aprivano.
MASCHI
INDESIDERATI
Caro Ed,
quando dici di rimuovere i maschi dalla coltura, intendi buttarli via o
mantenerli vivi in un altro luogo? Non c'è un modo per utilizzare anche i
maschi?
Vee, Illinois
I maschi contengono
una minima quantità di THC, ma, a parte per la produzione di semi, coltivarli
non vale la pena. Le piante maschio rendono pochissimo in sostanza da fumare
rispetto alle femmine, e si tratta comunque sempre di foglie. Un solo maschio
può impollinare un'intera coltura. Solitamente i fiori si aprono durante la
notte, quindi fate attenzione.
ANCORA
SUI MASCHI
Caro Ed.
cosa si può fare per prevenire l'impollinazione delle femmine, a parte
eliminare i maschi?
Anonimo, Brooklyn, New York
Le piante maschio
devono essere eliminate. Se coltivate internamente, bisogna metterle in
un'altra stanza; all'aperto possono essere coltivate ad almeno 400 metri dalle
femmine in una zona sopravento.
IMPOLLINAZIONE
Caro Ed,
le mie piante hanno smesso di crescere dopo essere state impollinate. Che
succede?
Dan, Utica, New York
Quando un buon
numero di fiori viene impollinato la pianta entra in una nuova fase della
propria vita: invece di continuare a produrre nuovi fiori per aver più
possibilità di riprodursi, la pianta concentra tutte le proprie energie nella
produzione dei semi. Una volta che i semi sono maturati, se il clima e la luce
lo permettono, la pianta produrrà nuovamente fiori. Ci sono casi in cui una
pianta molto poco impollinata o impollinata prematuramente continui a produrre
i fiori anche mentre sviluppa i semi.
VITA
DEL POLLINE
Caro Ed,
quanto rimane vitale il polline se lo tengo in una fiala in frigorifero?
Anonimo, Waynesboro, Tennessee
In frigorifero il
polline resta vivo per circa due settimane, mentre se viene congelato nel
freezer può durare anni. Prima di utilizzarlo bisogna riportarlo a temperatura
ambiente.
BELLEZZE
ERMAFRODITE
Caro Ed,
ho due bellissime piante ermafrodite, alte 2 metri e molto folte; sono piantate
nel terreno e quindi non le posso spostare. Fino ad ora ho cercato di rimuovere
i fiori maschili ma credo di non riuscire a trovarli tutti!
R.L., da qualche parte nel Montana
Non è facile
estirpare tutti i fiori maschi, ma non mollare. Ti sarà d'aiuto spruzzare le
piante con una soluzione di Etilene tipo il Sensa-Spray® che aiuta i fiori
femminili e ritarda lo sviluppo di quelli maschili.
IMPOLLINATORE
DA POCO
Caro Ed,
come posso fare per far fare i semi ad una sola pianta?
T.S.. Marion County, Kentucky
È indispensabile
che tu abbia un maschio fiorito separato dalla coltura di femmine fiorite.
Prendi del polline appena caduto dai fiori maschili (scuotili un pochino) e
mettilo in un sacchettino di plastica. Metti il sacchettino attorno ai fiori
femminili che vuoi impollinare e agita un po'. Fai attenzione a non far
fuoriuscire polline o sarà una fecondazione generale. Un altro metodo è di spalmare
i fiori femmina con un pennellino pucciato nel polline.
LA
LUCE E I FIORI
Caro Ed,
coltivo con un sistema di lampade a metalli alogenuri da 1000 watt e uso un
impianto per la diffusione del CO2. Ho ridotto le ore di luce a 12 e le piante
sono fiorite; ora che le cime sono ben sviluppate, vorrei farle maturare per
altre due settimane prima di raccogliere. Va bene se per far ciò aumento le ore
di luce fino a 16 su 24? Credi che tutte le varietà di Cannabis possano
produrre cime grosse e compatte o dipende dall'ambiente di crescita?
Stoner, Holland, Michigan
Se la luce viene
portata a 16 ore su 24 per tutte le due settimane le piante torneranno allo
stadio di crescita vegetativa e smetteranno di produrre fiori e resina.
Comunque T.L. ha condotto degli esperimenti in proposito e ha scoperto che
aumentando le ore di luce fino a 18 su 24 per qualche giorno dopo il completo
sviluppo delle cime si stimola la crescita di nuove cime. D'altra parte molti
sostengono che diminuendo le ore di luce sotto a 12 negli ultimi giorni i fiori
maturino meglio. La capacità delle piante di produrre cime folte e grandi è
ereditaria. Il fattore climatico interviene dopo, ed è altrettanto
determinante.
USARE
IL CO2
Caro Ed.
vorrei sapere qual'è un modo economico di aiutare le piante nella fase della
fioritura. Io utilizzo una lampada a metalli alogenuri da 1000 watt.
Big Al, St. Louis, Missouri
Se le piante sono
in un luogo chiuso il modo migliore per aiutarle è diffondere del CO2, che non
aumenterà la taglia delle cime ma accorcierà sensibilmente i tempi di fioritura
e maturazione.
ETÀ
DELLE PIANTE
Caro Ed,
l'età di una pianta può influenzare la potenza delle cime che produce?
Anon, Franklin Furnace, Ohio
L'età di una pianta
può pregiudicare la potenza delle cime se viene indotta a fiorire prima di due
mesi dalla germinazione. Dopo i due mesi di età tutto dipende da ereditarietà e
ambiente.
ALTEZZA
Caro Ed,
l'altezza eccessiva di una pianta può pregiudicare la qualità delle cime?
R.G., Tampa, Florida
La qualità delle
cime è determinata dai geni della pianta e dalle condizioni di fioritura e
maturazione. L'altezza o l'età non hanno alcuna influenza.
SESSO
La domanda che in assoluto mi è stata più rivolta è: "Come faccio a
distinguere i maschi dalle femmine?" Una volta per tutte, ecco la
risposta: le piante di Cannabis cominciano ad avere aspetto differente a
seconda del sesso un po' di tempo prima di iniziare a fiorire. Il maschio, che
di solito nella fase di crescita vegetativa è più vigoroso della femmina, fiorisce
prima e diventa più alto. Quando fiorisce produce dei rametti carichi di
"ovetti" o "sacchettini" bianco-giallastri pieni di
polline. Quando il fiore matura i sacchettini si aprono e il polline, una
polverina biancastra, si disperde nell'aria. Man mano che le piante maschio
fioriscono diventano più alte e sottili, perdendo in vigore e in foltezza. Le
femmine, prima di fiorire, riducono lo spazio fra gli internodi per essere più
tozze e robuste e reggere il notevole peso delle future cime fiorite. I fiori
femminili hanno tanti pelucchi bianchi (pistilli) che sporgono, pronti a
raccattare il polline del maschio per produrre i semi e continuare la specie.
Molto spesso, quando la pianta ha superato il mese di età, sono visibili lungo
il fusto, vicino agli internodi, dei singoli piccoli fiori, che daranno una
valida indicazione sul sesso della pianta.
Ed
INCAPPUCCIAMOLA!
Caro Ed,
cosa succederebbe se "incappucciassi" un ramo di una pianta in modo da
fargli ricevere soltanto 12 ore di luce su 24 mentre tutto il resto della
pianta ne riceve 18?
Sagamour, North Carolina
Se si copre
soltanto un ramo questo fiorirà, indicando il sesso della pianta senza
obbligarti ad usare metodi più complessi (cloni, ecc). Non si deve usare un
materiale scuro, o il ramo morirà per il troppo calore; l'ideale è utilizzare
un sacchetto di carta spessa ma non plastificata, in modo da far traspirare
l'umidità. Dovrebbe inoltre essere bianco all'esterno ma scuro all'interno.
GLI
INDICATORI DEL SESSO
Caro Ed.
le mie piante hanno solo sei setimane e sto dando loro 18 ore di luce su 24, ma
ho notato che sono spuntati dei piccolissimi peluzzi bianchi in corrispondenza
degli internodi, vicino alle foglie più grandi; sembrano proprio i pistilli dei
fiori femminili. Vuol dire che le piante sono femmine? È
normale?
Early bird, Bremerton, Washington
Le piante sono
femmine ed è tutto normale: alcune varietà di Cannabis hanno questa cosiddetta
prefioritura molto presto, addirittura al terzo o quarto internodo.
CLONI
INDICATORI
Caro Ed,
sto cercando disperatamente di coltivare della buona sinsemilla, ma molte delle
mie piante diventano maschi prima che io riesca ad impedire l'impollinazione.
Come posso fare per conoscere il sesso delle piante in anticipo?
Anoonimo, Pylesville, Maryland
Probabilmente il
modo migliore per sapere in anticipo il sesso delle piante è utilizzando dei
cloni delle piante stesse: quando una pianta comincia ad avere dei bei rametti
laterali, se ne sacrifica uno e lo si fa radificare ad un regime di luce di 12
ore su 24; in tre settimane al massimo il clone indicherà il sesso della pianta
madre.
TRAPIANTARE
FUORI
Caro Ed,
a gennaio ho iniziato a coltivare delle piante indoor e vorrei trapiantarle
fuori all'inizio della primavera per avere un raccolto migliore; pensi che
soffrirebbero a causa dei raggi ultravioletti (UV)? Cosa posso fare per
prevenire i danni?
Anonimo, Huntington, Arkansas
Tranne che alle
altitudini molto elevate, le piante trapiantate fuori in marzo non dovrebbero
avere troppi problemi, poichè i raggi ultravioletti non sono ancora abbastanza
forti da causare danni. Se invece si trapianta più avanti, in primavera
inoltrata, bisognerebbe dare alle piante un periodo di adattamento di 7-10 giorni,
tenendole per questo periodo in ombra o a mezzo sole.
PIÙ
GRANDI E POTENTI
Caro Ed,
le cime senza semi sono più potenti e più buone o soltanto più grandi e gonfie?
L'anno scorso ho coltivato delle piante e ho dovuto raccogliere le cime molto
presto per cause di forza maggiore. Anche se piccole, le giovani cimette erano
profumatissime e fondevano moltissimo; pensi che ci siano dei vantaggi a
raccogliere presto o da mature sarebbero state ancora meglio?
T., Crookston, Minnesota
Le cime senza semi
(Sinsemilla) non sono necessariamente più potenti di quelle inseminate. Il vero
vantaggio delle cime senza semi stà nella quantità di cime prodotte dalla
pianta, che usa tutte le sue energie per produrre costantemente nuovi fiori e
nuova resina invece di produrre i semi, cosa che assorbe quasi tutta la forza
della pianta. Inoltre, è una seccatura separare i semi da ciò che si può
fumare!
Quando si raccoglie una cima non ancora matura, essa contiene meno resina ma
non necessariamente meno THC. Inoltre, il THC sarà più puro e ci sarà meno CBN
e CBD, risultati della degradazione del THC. L'effetto psicoattivo sarà meno
fisico e più cerebrale.
ASPIRINE
E FIORITURA
Caro Ed,
ho provato a dare una soluzione di aspirina sciolta in acqua a due delle mie
quattro femmine. Erano già alla terza settimana di fioritura, e le due
"aspirinizzate" sono diventate ermafroditi. La cosa più strana è che
alla fine l'erba ermafrodita era più buona, dolce e potente delle femmine pure!
K.B., Jamaica, New York
VARIETÀ
DIVERSE
Caro Ed,
stiamo coltivando sotto le stesse luci 3 piante diverse: un'Afghani Indica, una
Messicana Sativa e un'ibrida di origine sconosciuta. Come possiamo fare per la
fioritura, visto che hanno sicuramente esigenze di luce e temperatura
differenti?
Budz-R-Us, Worcester, Massachusetts
L'Afghani Indica
probabilmente fiorirà con 10 ore di buio, mentre la Sativa Messicana ne vuole
almeno 11. Io inizierei la fioritura a 11 ore di buio su 24 e la terminerei a
13 ore di buio su 24.
FOTOPERIODO
Caro Ed,
due domande da un coltivatore indoor sfegatato:
1) Il fotoperiodo condiziona il tempo di raccolto? Se faccio fiorire le piante
con 12 ore di luce su 24 e poi diminuisco ancora la luce fino a 10 ore di luce
su 24, le cime matureranno più in fretta?
2) Che effetto ha il fotoperiodo sul THC? RC Clarke, nel suo libro
"Marijuana botany", dice che con 12 ore di luce e 12 di buio si ha
una produzione di THC doppia che con 10 ore di luce e 14 di buio. Tu hai mai
sperimentato al riguardo?
The Ganjia Man, St. Louis, Missouri
Le piante
fioriscono a fotoperiodo differente a seconda di dove sono originarie. È
impossibile formulare una tabella valida per tutte le specie, e le osservazioni
di "Marijuana botany" sono valide solo per certe varietà. In linea di
massima, la marijuana cresce fra l'equatore e il 30° parallelo (nord e sud,
ovviamente),
e la regola base è che le piante originarie delle zone equatoriali hanno
bisogno, per fiorire, di almeno 12 ore di buio ininterrotto; le piante
originarie delle zone vicine al 30° parallelo, invece, fioriranno con 8-9 ore
di buio ininterrotto; tutte le altre comprese nel mezzo si comporteranno in
proporzione.
Alcuni esempi: la Jamaicana, originaria del 15° parallelo nord, fiorisce con
10-11 ore di buio, mentre la Colombiana, originaria della zona Equatoriale,
vorrà 12 ore di buio per fiorire.
ANCORA
SUL FOTOPERIODO
Caro Ed,
è buona cosa dare alle piante 24 ore di luce su 24 (crescita continuativa) e
poi passare subito a 12 ore per la fioritura?
S.H., Des Plaines, Illinois
Durante le prime
quattro settimane di vita le piante crescono ottimalmente con 24 ore di luce su
24, ma dopo quel periodo iniziano ad aver bisogno del periodo di buio per
riposare. Molti sostengono che dopo il primo mese di vita, dare 24 ore di luce
dà gli stessi risultati identici che darne 18. Io personalmente, però, credo
che se le piante sono sane, robuste e se la luce e il CO2 sono ottimali 24 ore
non possano che farle crescere di più. In ogni caso, per la fioritura non è
sempre necessario scendere fino a 12 ore di luce e 12 di buio, a meno che non
si tratti di varietà equatoriali. Tutte le altre fioriranno, a seconda della
zona di origine, con 8-10 ore di buio ininterrotto.
Alcuni coltivatori sostengono di essere riusciti a selezionare varietà che non
fioriscono in base al fotoperiodo ma in base all'età.
LUNGA
VITA ALL'ERBA!!!
Caro Ed,
ho sempre pensato che la Cannabis fosse una pianta annuale, che morisse dopo la
fioritura. Invece un mio amico mi ha detto che una pianta può vivere indoor
anche molti anni. Come è possibile?
Dan, Valparaiso, Indiana
La marijuana
(tranne alcune rare varietà di Ruderalis) fiorisce in risposta al fotoperiodo,
quando le ore di buio aumentano e quelle di luce diminuiscono. Se si tiene una
pianta sotto le lampade con un fotoperiodo da 24 ore di luce su 24 a 18 ore di
luce su 24, questa continuerà a crescere senza mai fiorire. Una mia amica ha in
cucina una pianta che ha 3 anni, e non è mai fiorita. Inoltre, è possibile far
fiorire una pianta e poi, aumentando di nuovo le ore di luce, farla tornare a
crescere.
NON
FIORISCE
Caro Ed,
ho una pianta sul davanzale da tre anni, ed è grandissima e rigogliosa, ma non
è mai fiorita. Perchè?
Anonimo, senza indirizzo
Non c'è nulla che
non va. La pianta è femmina, perchè altrimenti sarebbe fiorita per forza. Il
motivo deve essere che di sera accendi la luce della stanza, anche solo per
pochi minuti, e sballi il fotoperiodo della pianta.
CAPITOLO 8:
VARIETÀ
LE
VARIETÀ
Caro Ed,
qual'è la differenza fra Sativa, Indica e Ruderalis?
Anonimo, Eagle Point, Oregon
La Cannabis viene
considerata ufficialmente dai botanici come un'unica specie, avendo tutte le
piante di Cannabis simili caratteristiche morfologiche, chimiche e di crescita;
inoltre, tutte le varietà di Cannabis possono essere incrociate tra di loro
ottenendo individui fertili e sani, cosa che non si può fare con piante simili
ma di specie differenti. Durante i secoli si sono sviluppate innumerevoli
varietà di Cannabis a causa degli incroci e dei naturali cambiamenti che le piante
fanno per adattarsi a nuovi climi ed ambienti. Oggigiorno tutta la Cannabis che
esiste ha (o ha avuto) a che fare con l'uomo. La Cannabis realmente selvatica è
molto rara, e se ne ha un esempio nel Midwest degli U.S.A., dove fu introdotta
negli anni '40 per la produzione di fibre e dove sopravvive ancora oggi
selvatica, essendosi perfettamente adattata all'ambiente. Si può dividere
l'unica specie Cannabis in 3 "sottospecie", che sono in realtà
varietà differenti della stessa specie, anche se per i botanici questa
suddivisione è ancora da documentare ed approfondire: Cannabis Sativa, Indica e
Ruderalis.
La Cannabis Sativa è alta, supera facilmente i 2 metri, ha foglie dalla forma
affusolata, magre e sinuose; l'aroma è dolce ma non troppo pungente o intenso e
il contenuto di THC può variare moltissimo. Le varietà di Sativa più famose
sono la Messicana, la Colombiana, l'Africana e la Nordamericana. Anche molte
varietà Himalayane sono Sativa.
La Cannabis Indica è più bassa e tozza della Sativa, con meno rami, foglie
grasse e larghe e sfumature rossastre sul fusto e sulle infiorescenze. L'aroma
dell'Indica è fortissimo, pungente, inconfondibilmente fruttato e denso.
All'aroma corrisponde la fusione: potente, fisica, duratura. È originaria della
valle dell'Indu-Kush e delle regioni del nord dell'India.
La Cannabis Ruderalis, infine, è una varietà semi-selvatica che abbonda nelle
steppe dell'Europa centrale e dell'Asia. É molto alta, con pochi rami e un
basso contenuto di THC. Viene utilizzata soprattutto per produrre semi, fibra,
o per incroci con altre varietà volti a creare nuove specie con grande
robustezza e adattabilità.
INDICA-SATIVA
Caro Ed,
esiste un modo sicuro per distinguere l'Indica dalla Sativa?
Uno studente, Michigan, Kansas
Ci sono centinaia
di migliaia di varietà diverse di Cannabis, al mondo, che vengono raggruppate
come Indica o Sativa, ma se immaginassimo queste due varietà pure come gli
estremi di uno spettro, allora la maggior parte delle piante del pianeta si
collocherebbe in un punto fra i due estremi. Negli U.S.A. e in Europa, dove si
attuano da decenni programmi intensivi di coltivazione, si incrociano
continuamente piante diverse, creando continuamente nuove piante che conservano
i caratteri di entrambi i genitori. Perfino nei paesi grossi produttori di
Cannabis, come ad esempio la Jamaica, le varietà attuali sono frutto di incroci
avvenuti secoli fa, probabilmente fra le varietà da fibra portate dai coloni e
quelle di ganjia indiana portate dagli schiavi provenienti dall'India.
Fatte queste premesse, ecco i criteri-base di distinzione fra Sativa ed Indica:
la Cannabis Indica è una pianta abbastanza bassa (150-220 cm.), con foglie
corte, tozze e di un verde molto intenso, che sconfina nel rossastro o nel
violaceo (Alla completa maturità sessuale le foglie diventano spesso
completamente violacee).
L'Indica ha rami corti, spessi, con cime grasse, resinose e rossastro-violacee
che maturano molto presto.L'Indica fatica a maturare se non fa abbastanza
caldo. L'aroma è forte, pungente, dolce, fruttato; e di solito, quando non la
si fuma da un po', si tossisce al primo tiro; la fusione delle migliori qualità
di Indica è forte, socializzante, molto sensibile all'ambiente. La Cannabis
Indica si trova in Afghanistan, Kashmir, Pakistan e alcune regioni dell'Asia
centrale (Caucaso). Sono tutte zone comprese tra il 25° e il 40° parallelo, e
le stagioni hanno tempo molto variabile: un anno piovoso, uno secco, uno molto
caldo, ecc. È proprio a causa di queste differenze climatiche che l'Indica ha sviluppato
un patrimonio genetico molto vario, creando piante robuste ed adattabili, in
modo da poter affrontare qualunque tipo di annata climatica. Anche il contenuto
di THC e CBD può variare molto a seconda delle varietà: quelle meno pregiate
contengono molto CBD e danno una fusione molto pesante, fisica, haschishosa
insomma.
La Cannabis Sativa è più alta dell'Indica (160-350 cm) ed ha foglie sottili,
magre ed allungate. È di un verde molto chiaro nelle zone a clima tropicale, e
più scuro nelle zone temperate; alcune varietà perdono le foglie durante la
maturazione. I rami sono lunghi, sottili e distanziati e le cime più lunghe e
magre di quelle dell'Indica. Il periodo di maturazione varia considerevolmente
a seconda della latitudine e della quota; inoltre le varietà equatoriali
necessitano di luce molto intensa e soffrono molto se coltivate in ambiente
differente. I livelli di THC e CBD variano considerevolmente: nelle varietà
equatoriali si ha moltissimo THC e meno CBD, mentre salendo verso Nord il livello
di THC diminuisce in proporzione all'aumentare del CBD; ciò non significa che
una pianta equatoriale coltivata a Nord dia più CBD, ma che le piante
sviluppano caratteristiche chimiche differenti a seconda del clima di origine.
La Sativa si trova quasi ovunque nel mondo, e comprende quasi tutte le varietà
commerciali più importanti (Colombiana, Panamense, Messicana, Senegalese,
Congolese, Sudafricana, Nigeriana, Albanese, Yugoslava, ecc.)
Nel suo libro "Le porte della percezione" Aldous Huxley descrive il
cervello umano come un filtro che fa entrare solo le sensazioni strettamente
necessarie alla sopravvivenza, e dice che le sostanze psicoattive aumentano le
sensazioni che il cervello riceve dall'esterno. Questo è proprio ciò che fa la
Sativa: dà una fusione molto cerebrale e poco fisica, facendo vedere le cose da
nuovi punti di vista. La Sativa è stata l'erba degli anni '60, quella che ha
aperto le menti ad una generazione. Sfortunatamente le varietà equatoriali di
Sativa non avranno un gran futuro commerciale perché i coltivatori hanno
scoperto che l'Indica e le varietà miste producono di più e più in fretta, e la
tendenza generale del mercato degli ultimi anni ha visto un boom della
richiesta e del consumo di Indica, che è divenuta un vero e proprio mito.
RUDERALIS
EXPLORER
Caro Ed,
forse la mia esperienza può far luce sulla Cannabis Ruderalis, di cui quasi
nessuno sa nulla. Sono stato per diversi mesi in Afghanistan, dove ho vissuto a
contatto con le popolazioni del nord del paese che coltivano la Cannabis
Ruderalis da millenni, essendo originaria di quelle zone. Le piante producono
semi molto più grandi di quelli di Indica o Sativa, e l'aspetto generale delle
piante più aguzzo, con rami e foglie puntati dritti al cielo. Il fusto e le
foglie divengono rossastri quando le piante iniziano a maturare. In Afghanistan
le piante crescono alte soltanto 80-120 cm. a causa di 3 fattori: terreno duro
e poco fertile, quota elevata con notti molto fredde, pioggie rarissime. Al
contrario in Olanda, dove si coltiva la ruderalis con sistemi di concimazione
innovativi, le piante raggiungono i 3 metri di altezza (outdoor). Le cime di
Ruderalis Afgana erano compatte, dense e pesantissime, e fumarle dava una
fusione fantastica. Incredibile che questa varietà cresca fino a 1500 metri
s.l.m. e si adatti al freddo notturno con estrema facilità.
Johnny Rud
Grazie per la
preziosa testimonianza.
SATIVA
E SKUNK
Caro Ed,
ho due piante cresciute da due semi della stessa cima di skunk.Il problema è
che una sembra Sativa e l'altra Indica. Che sta succedendo?
Anonimo, Houston Texas
I motivi possono
essere moltissimi, ma il più probabile è che le due piante abbiano la stessa
madre Skunk ma padri differenti, uno Indica ed uno Sativa. Un'altra
possibilità, altrettanto valida, è che le piante provengano da una madre ibrida
impollinata da un maschio ibrido; in questo caso i figli mostreranno un grande
numero di variazioni caratteriali dovute al patrimonio genetico misto dei
genitori.
UNA
SERRA NEL NORD
Caro Ed,
che varietà di Cannabis è meglio coltivare in serre a luce naturale o outdoor
qui da noi in Olanda?
Anonimo, Amsterdam
Sicuramente non si
possono utilizzare varietà equatoriali, che richiedono per fiorire almeno 12
ore di buio ininterroto su 24; l'ideale è utilizzare delle varietà originarie
di zone il più a nord o a sud possibile rispetto all' equatore, che fioriscono
anche con 8-9 ore di buio su 24. Bisognerebbe anche pensare a sviluppare delle
varietà acclimatate incrociando piante già acclimatate in Olanda con altre provenienti
da altre zone, in modo da conservare le caratteristiche della pianta-genitore
già acclimatata integrandole con quelle nuove della "straniera".
IL
GIUSTO INCROCIO
Caro Ed,
pensi sia buono incrociare una pianta di Indica kush con una Sativa messicana
della varietà Oahuacan?
Dave W., Portland, Oregon
L'Indica kush è una
pianta che alle latitudini statunitensi si rivela molto precoce, mentre la
messicana ha bisogno di circa un mese in più. La Kush ha cime dense ed è tozza
e bassa, mentre la messicana le ha lunghe ed è alta e slanciata. Il risultato
sarà probabilmente una pianta alta come la messicana ma con cime dense e
fruttate come la Kush, e dovrebbe avere un tempo di maturazione a metà fra le
due. Forse l'Oregon è un pò a Nord, 1000 Km più a sud l'incrocio darebbe
migliori risultati.
VERA
VARIETÀ
Caro Ed,
dopo quante generazioni una nuova varietà ottenuta incrociando due varietà
diverse può essere considerata pura?
Prof. T.H. Custer, Presidente dei Coltivatori del Connecticut
Le piante che non
presentano variazioni considerevoli per due generazioni di seguito dopo i
genitori sono considerate nuove varietà pure.
CANAPA
ERMAFRODITA
Caro Ed,
è vero che le piante di Indica possono diventare più facilmente ermafrodite?
Anonimo, Coos Bay, Oregon
Sì, è vero.
L'Indica e la Thai hanno forte tendenza all'ermafroditismo, ma del resto non
c'è da stupirsi, visto che l'uomo ha sempre cercato di coltivare per lo più
varietà ermafrodite, più uniformi e quindi più adatte a produrre fibra perchè
tutte le piante possono essere raccolte tutte contemporaneamente.
ERBA
CHE NON SBALLA
Caro Ed,
ho coltivato delle piante in idroponica, con ottime lampade e tutte le cure
necessarie. Le cime sono resinose, grasse, profumatissime, ma non sballano
minimamente. Come è possibile?
Baffled in Washington, Oak Harbor, Washington
I semi dovevano
essere di canapa americana, discendente selvatica delle piante coltivate negli
U.SA. durante e dopo la seconda guerra mondiale per produrre fibra tessile. È
una varietà di Cannabis che non contiene THC.
TRIPLA
PIANTA
Caro Ed,
sto coltivando una pianta di Colombiana che è una bellezza: alta, folta e sana.
Sta però succedendo una cosa strana: la pianta produce le foglie e i rami non a
coppie, ma a tre a tre. Sai qualcosa di questa anomalìa?
Chuck, California del sud
La Colombiana e
altre varietà equatoriali, raramente, sviluppano le prime foglie e rami a tre a
tre, ma di solito la cosa smette dopo il primo mese di vita. Normalmente queste
piante hanno il fusto più debole delle altre e il raccolto sarà leggermente
inferiore al previsto.
CAPITOLO 9:
GENETICA E NATURA
LA
POTENZA E L'AMBIENTE
Caro Ed,
sto coltivando da diversi anni, e ogni anno miglioro
la mia tecnica e il mio bagaglio di conoscienza. Vorrei sapere se la marijuana coltivata
fuori, al sole, sviluppa più potenza psicoattiva di quella coltivata indoor, o
se il gusto migliora coi raggi del sole.
M.D.K., Lansing, Michigan
La
marijuana coltivata indoor con condizioni di luce ottimali può essere più
potente di quella coltivata fuori, perché la resina non viene rimossa da
elementi quali vento, pioggia, animali, ecc. Purtroppo però, nella maggioranza
dei casi, chi coltiva indoor non fornisce alle piante tutto ciò di cui
avrebbero bisogno per rendere al 100%. Si è dimostrato che tutti i fattori
ambientali insieme determinano il gusto e la potenza psicoattiva, ma non si è
ancora stabilito quanto la luce sia determinante in relazione al resto.
Normalmente, le piante coltivate outdoor negli U.S.A.
o in Europa soffrono di mancanza di luce e calore nell'ultima fase di
fioritura, quando l'autunno si avvicina e il tempo peggiora con l'accorciarsi
delle giornate. Tieni anche presente che ormai sono state create centinaia di
varietà che crescono molto meglio indoor che fuori, come ad esempio la
SuperSkunk.
UMIDO
O SECCO
Caro Ed,
tu hai scritto recentemente che le femmine producono
resina principalmente per proteggere i semi dai predatori e dagli insetti.
Quest'anno ho coltivato due piante della stessa varietà, una in ambiente caldo e
secco, l'altra in ambiente meno caldo e umidissimo. Risultato: la pianta in
ambiente secco ha prodotto molta più resina di quella in ambiente umido; ne ho
dedotto che, in assenza di nemici naturali come gli insetti, la Cannabis
sviluppa la resina per difendersi dal calore ed evitare la perdita di liquidi.
S.D., Greenville, North Carolina
Qualcun'altro
ha fatto esperimenti in proposito? Vorrei avere altre conferme dai miei
lettori!
GENETICA
E POTENZA
Caro Ed,
ho coltivato delle piante stupende, ma dopo il
raccolto ho scoperto che non erano psicoattive come avrei voluto. C'è qualche
modo per aumentare la potenza di una pianta?
Emily e Reggie, Maryland
La
potenza dipende principalmente dalle qualità genetiche del seme da cui si
parte. Un seme non geneticamente potente non potrà produrre erba potente
neanche con le migliori caratteristiche ambientali.
ALTITUDINE
Caro Ed,
quanto influisce l'altitudine con la potenza
psicoattiva della marijuana?
Anonimo, U.S.A.
A
parità di condizioni di luce, in montagna si ha una maggiore presenza di raggi
UV (ultravioletti), che secondo alcuni sono responsabili di una maggior
produzione di THC. Personalmente non credo che ciò sia vero, perchè numerosi
esperimenti controllati a cui ho assistito hanno dimostrato che con o senza
raggi UV le piante sviluppavano lo stesso gusto e la stessa potenza.
Non si può escludere, però, nemmeno che i raggi UV
abbiano altri benefici, o creino qualche danno. Sotto con gli esperimenti!
TAGLI
E POTENZA PSICOATTIVA
Caro Ed,
potare le femmine può aumentare la potenza
psicoattiva della marijuana?
Un povero ragazzo del Kentucky
Potare
una pianta, nel senso di cimarla tagliando il fusto, non può aumentare la
potenza dei fiori, può soltanto cambiarne la configurazione; nelle piante
cimate di solito si hanno cime laterali più grandi e cime superiori più
piccole, mentre in una pianta normale la cima centrale superiore è la più
grande.
INCHIODATA
Caro Ed,
ho letto da qualche parte che se all'inizio della
fioritura si prende un chiodo e si trafigge il tronco della pianta alla base,
questa produrrà più resina. È vero?
Chad L., Dallas, Texas
Questa
teoria si basa sulla leggenda, ancora in circolazione, che la marijuana produca
la resina nelle radici, e che ricevendo lo shock del chiodo la resina salga
verso le cime più in fretta. Non è vero, sono credenze diffuse ma errate!!! La
resina ed il THC vengono prodotti dalle infiorescenze, e mettendo un chiodo nel
tronco della pianta si potrà soltanto farle del male ed indebolirla.
LUNGHEZZA
DEGLI INTERNODI
Caro Ed,
la luce e i nutrimenti possono alterare la lunghezza
degli internodi (spazio di tronco fra una coppia di rami e la successiva), o si
tratta di un'eredità genetica inalterabile?
Anonimo, Strassburg, Illinois
Anche
se la lunghezza degli internodi è una questione genetica ed ereditaria, la luce
ed i nutrimenti possono influenzarne comunque lo sviluppo: se le piante
crescono con luce insufficiente tendono ad allungarsi verso la luce, allungando
gli internodi. Inoltre, livelli troppo alti di azoto (N) associati ad alta
temperatura possono facilmente favorire l'allungamento internodale. Per
prevenirlo si può utilizzare un ormone commercialmente chiamato B-9, che
inibisce la crescita verticale del fusto ma non quella dei rami, in modo da avere
piante più basse ma più folte.
COLORI
DIVERSI
Caro Ed,
ho quattro piante coltivate nello stesso modo. Da un
po' di tempo due di loro stanno diventando sempre più rossastre, mentre le
altre due restano invariate.
Pensi che sia un problema di carenze nutritive?
BGC, Marion, Kentucky
È
possibile ma improbabile: se si trattasse di un problema di nutrimento, si
manifesterebbe su tutte le piante. Più probabilmente si tratta di eredità
genetica: le varietà di Indica spesso prendono colore rossastro-purpureo quando
giungono alla maturazione sessuale.
ETHRYL
Caro Ed,
vorrei rispondere a quanti chiedono informazioni su un prodotto molto poco
conosciuto: l'Ethryl. Si tratta di una sostanza che rilascia etilene (un ormone
prodotto naturalmente dalle piante all'inizio della fioritura), e si usa come
spray fogliare. Nella Cannabis il fotoperiodo e altri fattori determinano la
fioritura, che induce la pianta a produrre ormoni che la faranno diventare
maschio o femmina. Nel periodo di inizio fioritura la pianta diviene
particolarmente sensibile alle influenze esterne riguardo il suo sesso:
adoperando l'Ethryl, che la pianta riconosce come ormone femminile, si ha una
"femminizzazione" generale, poiché le piante stesse cominciano a
produrre Etilene in proprio, incoraggiate da quello proveniente dall'esterno.
Tendono, inoltre, a mantenere stabile il loro livello ormonale, quindi se una
pianta sente gli ormoni femminili in sé tende a produrne altri. Se una pianta
sta diventando maschio, sarà incoraggiata a cambiare produzione di ormoni e
probabilmente diverrà femmina. Si avranno anche casi di ermafroditismo, ma
saranno sicuramente rari. È molto importante scegliere il momento giusto per
somministrare l'Ethryl, e le dosi devono essere perfette.
L'Ethryl è un composto stabile se si trova in condizioni di pH acido, ma se si
trova a pH neutro o alcalino reagisce producendo l'etilene e altri gas innocui.
Per darlo alle piante, il modo più pratico è utilizzare le bombolette già
preparate che sono in vendita nella mia azienda, dove produco l'Ethryl. Ho
chiamato le bombolette "Sensa-Spray".
Bob Ireland, proprietario della
PLANTASTIC PLANT PRODUCTS Company
1442A Walnut Street, Berkeley, California 94709, U.S.A.
CAPITOLO 10:
ANIMALI E PARASSITI
COME
FARE COI CERVI
Caro Ed,
perchè i cervi mangiano le mie piante? Sono piante
stupende, alte circa 180 cm. e i cervi le tranciano di netto a circa 30 cm. da
terra, lasciando intatte foglie e infiorescenze. Cosa posso fare?
R. M., North Carolina
I cervi
spezzano le piante per cibarsi del loro fusto fibroso, che è una vera
ghiottoneria per tutta la selvaggina. I cervi e i cerbiatti sono animali molto
curiosi e anche se vengono spaventati da ogni piccolo rumore, si abituano molto
in fretta alle novità dell'ambiente, smettendo di avere paura. Puoi provare a
mettere tutt'attorno alle piante uun perimetro di filo da pesca trasparente,
teso a circa 30 cm. da terra. I cervi ci inciamperanno ma non lo vedranno, e
ciò li farà spaventare a morte. Fai attenzione a usare del filo che sopporti uno
strappo di almeno 150 kg. perché i cervi sono pesanti e robusti. Se il sistema
non è sufficiente, potresti provare col filo elettrico che si usa nei recinti
delle mucche, collegandolo ad una batteria.
TOPI
E CONIGLI
Caro Ed,
ho coltivato marijuana in zone molto diverse fra loro
(alaska, California e Hawaii) e ho sempre avuto problemi con i topi e i conigli
selvatici, fino a quando non ho scoperto un metodo eccezionale: è suufficiente
comprare dell'urina di qualunque animale predatore (lupo, lince, coyote, faina,
ecc.) in un grande negozio di caccia e pesca (la usano come trappola per la
caccia) e spargerla attorno alla zona delle piante. I topi e i conigli
selvatici non oseranno più avvicinarsi, al massimo si rischia di far avvicinare
altri predatori attirati dalle urine dei loro simili, ma sarà sufficiente
lasciare lì vicino un po' di carne ogni tanto e non ci saranno problemi.
On the edge, Anchortown, Alaska, U.S.A.
Grazie
del consiglio, caro Edge! Un altro sistema consiste nell'usare uno ionizzatore,
che carica negativamente le piante dando una piccola scossa elettrica agli
animali che le mangiano. O ancora, si pùò dare questa carica negativa ad un
filo di metallo che delimita l'area della coltivazione.
Lo ionizzatore non depurerà l'aria dalle impurità
perchè ci troviamo all'aperto, ma almeno terrà lontani i killer delle piante.
VOLPI
E ALTRI ANIMALI
Caro Ed,
coltivo Cannabis Indica da quattro anni e il mio
principale problema sono sempre stati gli animali selvatici come la volpe, la
faina, le talpe, le lepri e i conigli. È frustrante vedere come adorano
mangiare la marijuana e come una volta iniziata l'opera di saccheggio non si
fermino di fronte a nulla. Sono arrivato al punto che se non riesco a trovare
un rimedio dovrò smettere di coltivare, perché non ha senso seminare 500 piante
e raccoglierne 30 o 40;
a volte mi chiede se valga la pena di fare tutto il
lavoro e di assumermi il rischio legale per così poco.
D.S., Southern Tier, New York
Prova a
mettere attorno alla base delle piante una rete di metallo a maglia molto
fitta, ben piantata nel terreno per impedire agli animali di scavarsi un
passaggio da sotto. Se riesci a dare una piccola carica elettrica alla rete,
dovrebbe veramente essere a prova di animale: il modo migliore per farlo è con
uno ionizzatore, che farà in modo che l'animale aggressore prenda la scossa
senza però ferirsi o subire danni. Se temi che gli animali possano, nonostante
tutto, arrampicarsi sulla rete, metti un anello di metallo liscio alto 50 cm.
sopra alla rete, tutto attorno alla pianta, in modo da non offrire più alcun
appiglio.
AGROTIDI
Caro Ed,
come posso fare per tenere gli agrotidi lontani dalle
piante? Quei maledetti vermi bucano il fusto delle piante e vi si infilano
all'interno, divorandolo man mano che risalgono verso l'alto.
Un poveretto dal Kentucky
Gli
Agrotidi sono lo stadio larvale delle falene e possono variare in dimensioni da
2 mm a 4 cm; normalmente nascono da uova depositate direttamente sulle piante e
cominciano a far danni all'inizio della primavera.
Il modo migliore per liberarsi di questo predatore è
utilizzare un bacillo abbastanza facile da trovare in commercio: il Bacillus
thuringiensis, spesso chiamato b.t.; si tratta di un batterio che attacca soltanto
le larve e non provoca danni alle piante o all'uomo. Si usa diluire la polvere
in acqua e spruzzarlo sulle piante colpite.
Un'altra sostanza utile potrebbe essere il
"Seek", un composto di nematodi che uccidono le larve ancora nel
terreno, prima che arrechino danno al fusto. Lo si può acquistare presso la
ditta NEMATODE FARM Inc., 3335 Birch Street, Palo Alto, California 94306,
U.S.A.
KELTHANE
Un articolo apparso sul quotidiano "New York
Times" il 23/5/1986 riporta la pericolosità del Kelthane, un popolare
insetticida che contiene DDT, una sostanza altamente tossica. Il Kelthame
funziona benissimo come insetticida ma non va assolutamente usato sulla
marijuana perchè se fumato può provocare danni gravissimi all'uomo.
MOSCHE
BIANCHE
Caro Ed,
coltivo da molto tempo e ho un grosso problema con le
mosche bianche: non trovo un insetticida che le scacci senza essere dannoso per
l'uomo. Sono molto preoccupato.
D.M., Hamburg, New York
Esiste
un parassita che si nutre delle mosche bianche e che non provoca danno alle
piante: si chiama "Encarsia formosa" ed è una piccolissima vespa. Non
può pungere l'uomo e anche se non elimina completamente le mosche bianche ne
delimita molto il proliferare, creando un equilibrio stabile. Quando le mosche
bianche sono scomparse anche le micro-vespe muoiono per mancanza di cibo.
Alcuni coltivatori usano degli spray che contengono
piretro, che sono sicuri da usare fino a qualche tempo prima del raccolto.
CAPITOLO 11:
RACCOLTO
PIANTE
APPESE
Caro Ed,
è utile appendere all'ingiù le piante per farle
seccare?
Doug, California
Il THC
è prodotto nelle cime e non nelle radici, quindi appendere le piante al
contrario non modifica la quantità o qualità del THC. L'utilità è un'altra:
appese a testa in giù, le piante avvolgono le cime con le foglie, proteggendo
la resina dall'evaportazione e dallo sfregamento con altri materiali. Inoltre,
una volta seccati, i singoli rami sono più facili da staccare e separare.
FUMO
ASPRO
Caro Ed,
la mia marijuana quest'anno secca in modo strano e il
gusto è molto aspro. Cosa posso fare, visto che devo ancora raccogliere la
maggior parte delle piante?
Joe W., Tennessee
Il
gusto aspro di solito indica che la cima non era ancora perfettamente matura e
pronta per essere raccolta.
LA
CURA DELLA PENNICILLINA
Caro Ed,
mi hanno detto che facendo ammuffire la marijuana la potenza aumenta
notevolmente. Un mio amico mi ha suggerito di mettere l'erba in una busta di
plastica assieme a bucce di agrumi con la classica muffa bluastra. Pensi che
sia una buona idea?
Anonimo, Wixom, Illinois
Io lascerei
perdere. La muffa degli agrumi non è per niente buona da fumare, e
probabilmente fa male.
IL
COLORE VERDE
Caro Ed,
ho saputo che la clorofilla, sostanza che da il
colore verde alle piante, è la causa del sapore amaro caratteristico della
marijuana. C'è qualche modo per diminuire la quantità di clorofilla prima del
raccolto e avere così una marijuana più dolce?
J.N., Claymont, Pennsylvania
La
maggior parte della marijuana coltivata a nord o a sud del 30° parallelo
contiene molta clorofilla, ma ormai il gusto dei consumatori si è adattato ed è
raro trovare un palato fino come il tuo. Se la pianta è in vaso, è possibile
ridurre la sua quantità di clorofilla dandole un particolare mix di nutrimenti
negli ultimi 5 o 6 giorni prima del raccolto: bisogna bagnare abbondantemente
la terra con acqua povera di sostanze nutritive, in modo da eliminare quasi
tutto l'azoto (N) che contiene; successivamente, dopo aver atteso che tutta
l'acqua di "lavaggio" sia scolata dai fori sotto al vaso e che la
terra sia nuovamente abbastanza secca, si deve dare alla pianta un
fertilizzante organico ad alto contenuto di potassio (K) e fosforo (P). In
mancanza di azoto, la pianta non può più produrre clorofilla, e il gusto
diventa meno amaro. Noterai forse che le foglie più basse e grandi si
ingialliranno e moriranno molto in fretta; è una difesa della pianta, che non
avendo più azoto da prendere dal terreno, toglie quello presente nelle foglie
più vecchie per trasportarlo in quelle più giovani e nei rami. Sconsiglio
vivamente tutti gli altri metodi, come spruzzare acqua sulle cime e farle
seccare sotto la luce delle lampade mentre sono ancora sulla pianta, perché
l'unica cosa che si otterrà è un colore meno verde dovuto alla combustione e
distruzione delle molecole di clorofilla, ma il gusto sarà ancora più aspro e
amaro, e una parte del THC contenuto andrà persa per evaporazione della resina.
IL
COLORE DORATO
Caro Ed,
come fanno i coltivatori Colombiani a dare alle cime
il caratteristico colore dorato, tipico dell'erba di quelle zone?
Anonimo, Bronx, New York
In
Colombia, quando vengono raccolte, le cime sono verdi, come da ogni altra parte
nel mondo. Dopo il raccolto, però, in Colombia e in quasi tutta l'Africa, si
usa far seccare la marijuana in grossi mucchi sooto il sole caldissimo. A causa
della fermentazione anaerobica e dell'umidità si formano alcuni batteri
anaerobici (cioè che vivono in mancanza di ossigeno) che producono ammoniaca
che distrugge la clorofilla, dando alle cime il caratteristico colore
dorato-giallastro. Capita a volte che l'erba venga fatta seccare troppo poco, a
causa dei rischi e della fretta di immetterla sul mercato, e ciò può far sì che
rimanga un leggero odore di ammoniaca. Sarà sufficiente far seccare bene l'erba
e l'odore sparirà assieme ai batteri che lo causano. Comunque, anche se la
Colombiana dorata è una marijuana molto buona, tieni presente che se venisse
seccata in luoghi bui,ventilati e umidi, invece che al sole, ne guadagnerebbe
sia in gusto che in potenza. Infatti, sia in Colombia che in Africa, la
marijuana più pregiata, quella che non viene solo esportata ma soprattutto
consumata dai produttori, viene fatta seccare in modo molto più accurato, lentamente,
in locali al buio e molto ventilati e umidi. Le particelle di umidità
mantengono in vita i fiori più a lungo, facendoli seccare molto lentamente: in
questo modo la clorofilla viene metabolizzata e quindi consumata naturalmente
dalle cime. Il gusto e la potenza ci guadagnano enormemente.
CHE
FARE DELLE FOGLIE?
Caro Ed,
ho raccolto una quantità considerevole di ottime
cime, ma oltre a quelle mi sono ritrovato con 3 Kg. di foglie femminili e di
fiori e foglie di maschio. Cosa ne posso fare?
Sinsemilla Dan, Little Rock, Arkansas
Le
foglie di femmina e quelle del maschio possono essere utilizzate per ricavare
quello che viene comunemente chiamato "l'olio di hashish", anche se
in realta sarebbe più giusto chiamarlo olio di Cannabis. Si fanno macerare le
foglie in alcool etilico puro (95% min.) in rapporto 1 a 1 e si aspetta per
8-15 giorni. Si filtra tutto e si aggiunge acqua al liquido ottenuto (50%
circa). Si fa evaporare molto lentamente tutto il liquido fino ad avere, sul
fondo del recipiente, una crema marroncina unta e densa, che è olio di
Cannabis. Attenzione nel maneggiare l'alcool quando è in evaporazione, meglio
se si usa una piastra elettrica e niente fiamme libere. (...e niente canne
accese in giro!!!!!!). Per informazioni più dettagliate su come si estrae
l'olio dalla Cannabis si possono trovare su molti libri in commercio in Olanda
e negli U.S.A.
Alcuni sostengono che le foglie e i fiori del maschio
danno uno sballo molto particolare, soft, con sensazione di spazio e di
ariosità, ma comunque molto debole e quasi soltanto mentale e non fisico. Prova
e fammi sapere.
DOV'È
IL THC?
Caro Ed,
mi hanno detto che esistiono altre sostanze, oltre
alla Cannabis, che contengono cannabidiolo (CBD), che isomerizzato diventa THC.
Quali sono?
R.K., Brooklyn, New York
Gli
unici organismi viventi al mondo che contengono cannabinoidi, oltre alla
Cannabis, sono alcuni tipi di ragni e le loro tele. Pùò essere che si trovino
anche in altre sostanze, ma finora non è stato scoperto.
MICROONDE
Caro Ed,
se non ho altro da fumare stacco qualche foglia dalle
piante, che stanno ancora crescendo, e la faccio seccare nel forno a microonde
fra due pezzetti di carta da forno. Pensi sia un buon metodo anche per i fiori
futuri o li rovinerei?
Chris, Somerville, Massachusetts
Seccando
le cime nel microonde non perderai potenza o resina, ma il gusto sarà più aspro
e amarognolo che se le seccassi normalmente. Tieni presente che il microonde
uccide all'istante tutti i semi, quindi non metterci le cime coi semi che vuoi utilizzare
in futuro.
CONSERVAZIONE
Caro Ed,
qual'è il modo migliore per conservare l'erba dopo
averla fatta seccare?
Paul, indirizzo cancellato
Il THC
si deteriora in presenza di luce e calore. Più i fiori restano intatti e meglio
proteggono il THC, più li si schiaccia e maneggia e più la resina evaporerà
portandosi via parte del THC.
Per una conservazione ottimale, fai seccare la
marijuana lentamente e al buio, e non aspettare che sia secca da sbriciolarsi
al tatto, ma soltanto quanto basta per farla bruciare bene. Mettila subito in
bustine di plastica ermetiche, divisa a dosi non troppo grandi per non
schiacciarla, e cerca di togliere tutta l'aria che puoi dalle bustine prima di
chiuderle. Tieni le bustine in un posto buio, fresco e non esporle a pressioni
o bruschi cambiamenti di umidità o temperatura. Si può anche tenere l'erba in
frigo o in freezer, dove dura anni senza alterarsi eccessivamente.
MORALE
Caro Ed,
camminando in un bosco dietro casa mia ho trovato una
pianta fiorita alta 2 metri e un'altra piccola, alta solo 30 cm e non fiorita.
Ho raccolto le cime della grande, ma vorrei anche far crescere la piccola
trasportandola indoor. Come devo fare?
La
prima cosa che devi fare è un esame di coscienza: le piante che hai trovato non
sono arrivarte fin lì da sole, e tu hai rubato la marijuana di uno che ha
rischiato e che ha faticato per crescerla. Sei un ladro, e non è bello.
CAPITOLO 12:
FUMANDO E MANGIANDO
NON
BRUCIA!
Caro Ed,
la mia erba non brucia bene: nel bongo o nel chilum va
tutto bene, ma quando rollo una canna, si spegne in continuazione, e non tira
mai bene. Sembra che mentre brucia si cristallizzi, rendendo impossibile
aspirare normalmente. A cosa è dovuto il problema?
Ramos, The Florida swamp-man
Vi sono
due possibili cause: probabilmente le piante non hanno ricevuto abbastanza
potassio (K), che è la sostanza che permette la buona combustione dopo
l'essicazione. Il problema principale, però, resta l'essicazione stessa: sembra
che se l'erba secca troppo lentamente, poi tenda a bruciare male. Una pianta
dovrebbe seccare in non più di 8-10 giorni. Se necessario usare un
deumidificatore nella stanza di essicazione.
MUFFA
Caro Ed,
ho comprato della marijuana che sembrava buona, ma
poi ho visto che dentro, fra le cimette, c'era una specie di muffa biancastra.
L'ho lasciata un po' all'aria, pensando fosse l'umidità, ma non è sparita. Ho
fumato l'erba, e sembrava tutto normale. Il giorno dopo ho trovato un vermetto
bianco in mezzo alla muffa. Pensi che sia pericoloso continuare a fumare
quell'erba?
Worried, Wisconsin
Perché
rischiare? Probabilmente si tratta soltanto di muffa, ma potrebbe anche
trattarsi di qualche sostanza prodotta dall'uso di concimi chimici o pesticidi.
Butta via tutto e comprati dell'erba naturale e ben conservata.
MANGIARE
OPPURE FUMARE AD ACQUA
Caro Ed,
fumo da quindici anni ed ho la gola e i bronchi molto
irritati; il medico mi ha ordinato di smettere di fumare. Di solito io fumavo 2
o 3 canne di marijuana al giorno, e smettere improvvisamente del tutto mi rende
nervoso. Ho provato a mangiare la marijuana ma l'effetto è stato troppo fisico
e forte, ed è durato moltissimo tempo. Non so cosa fare.
Steven V., Philadelphia, Pennsylvania
Purtroppo
non esiste un modo per ottenere le stesse sensazioni che si hanno fumando
altrettanto rapidamente e piacevolmente. Comunque, mangiare la Cannabis pùò
essere estremamente piacevole, basta conoscere le dosi giuste. Normalmente si
ingerisce una dose di 0,5 grammi per ogni 20 kg di peso se si tratta di foglie,
ancora meno se si tratta di fiori. L'effetto inizia dopo circa un'ora
dall'ingestione se si era a stomaco vuoto, altrimenti ci vuole un po' di più.
Inoltre, quando si mangia la Cannabis, è sufficiente fare due o tre boccate di
una canna per sentire subito la fusione, come se si avesse fumato molto di più.
Tieni presente che la Canapa è molto calorica, specialmente perchè associata
spesso a cibi dolci.
Se proprio mangiarla non ti soddisfa prova a fumare
in una pipa ad acqua, che trattiene molte delle sostanze irritanti del fumo ma
non il THC.
EFFETTO
CONTROLLATO
Caro Ed,
ho un'irritazione alla gola e non riesco a fumare. Mi
piacerebbe mangiare la marijuana, ma non conosco le dosi e ho paure di
esagerare e di essere poi troppo fuso per fare le cose di tutti i giorni. Pensi
che uno debba mangiare la stessa quantità di erba che fumerebbe?
James F., Atlanta, Georgia
Molti
sostengono che mangiando l'erba si ha un effetto più intenso e duraturo che
fumandola, ma è un fattore molto soggettivo. Normalmente si mangia circa la
metà dell'erba che basterebbe per farsi una canna.
DOSE
TROPPO ALTA
Caro Ed,
un po' di tempo fa la mia ragazza ha ingerito 4
grammi di hashish nero, del tipo nepalese, e anche se si è divertita ha
manifestato alcuni sgradevoli sintomi: insonnia, sudore freddo, tremore alle
mani e ansia. A me era successa la stessa cosa in Jamaica , qualche mese fa,
dopo aver fumato tantissimo per molti giorni di fila. Entrambi fumiamio tutti i
giorni da diversi anni. È possibile che le reazioni siano dovute a dosi
eccessive di THC?
V,E,. Block Island, Rhode Island
Sì,
quelli che mi hai descritto sono disturbi tipici di un'eccessivo accumulo di
THC nel sangue. La dose massima che un fumatore abituale dovrebbe ingerire è
0,5 grammi di foglie per ogni 25 Kg di peso corporeo. Se si ingeriscono fiori o
hashish, la dose va almeno dimezzata.
THC
E ACQUA
Caro Ed,
è vero che il THC non si dissolve in acqua? Il the di
marijuana è soltanto un'invenzione?
Richard, Folsom, Pennsylvania
Il THC
si scioglie soltanto in alcool o in olio (qualunque olio vegetale o animale).
Tuttavia è possibile fare il the di marijuana mettendo a bollire le foglie o le
cime in acqua che contenga almeno il 10% di alcool etilico, che evaporerà e non
sarà bevuto, oppure aggiungendo una sostanza emulsionante, come la lecitina,
che non scioglierà il THC in acqua ma lo terrà in sospensione staccandolo dalle
parti vegetali e rendendolo ingeribile assieme al liquido.
RADICI
Caro Ed,
si possono fumare le radici e i fusti di marijuana?
M.P., Detroit, Michigan
Le
radici non contengono THC e l'unica cosa che se ne può fare è un tonico
naturale per il cuore, usato da molti popoli caraibici e africani. I fusti
contengono piccole quantità di THC e si possono usare per estrarre l'olio.
Fumati hanno un gusto orribile.
PIPA
AD ACQUA, NON AD ALCOOL!
Caro Ed,
la pipa ad acqua trattiene il THC?
Agapito C., New York, New York
La pipa
ad acqua non trattiene il THC, ma solo le impurità come il catrame e i residui della
combustione. Se si usa una sostanza alcolica al posto dell'acqua il THC verrà
in parte trattenuto nel liquido, e andrà sprecato.
RESIDUO
Caro Ed,
il residuo marroncino della pipa ad acqua assomiglia
all'olio di hashish, ed è solubile in alcool ma non in acqua. Vuol dire che è
psicoattivo?
Presumo
di sì, ma non ne sono certo. Non ho mai eseguito studi in proposito.
IL
FILTRO
Caro Ed,
se uso un filtro di sigaretta per rollare le canne,
pensi che tratterrà il THC?
M. P., Detroit, Michigan
Il filtro tratterrà
una parte del THC rendendo la canna meno potente. Il miglior modo per ripulire
il fumo che si ingerisce è utilizzare una pipa ad acqua.
HASHISH
DI SECONDA MANO:
Caro Ed,
di recente ho comperato dell'hashish che ha un forte
odore di resina di pino, e se fumato non fa quasi nulla, mentre mangiandone 0,5
grammi l'effetto è forte e duraturo. Sarà pericoloso? Cosa devo fare?
Cautious, Connecticut
Molto
hashish di quello che si trova in commercio negli U.S.A. e nei paesi europei è
"di seconda mano": viene fatto usando una base di hashish libanese o
marocchino, e aggiungendo olio di hashish di bassa qualità e altre sostanze che
servono a emulsionare e tenere poi insieme la pasta ricostituita. Il pericolo è
che spesso le sostanze emulsionanti usate sono tossiche. Se l'hashish ha un
odore chimico, non naturale, è meglio buttarlo via che rischiare.
PARANOIE
Caro Ed,
ho letto un libro in cui si dice che mentre l'alcool
non causa danni al cervello, la marijuana causa alterazioni del comportamento e
danneggia irreparabilmente le cellule cerebrali. Io fumo da anni, e ora sono
preoccupato.
Uno studente, New Haven, Connecticut
Non so
che libro tu abbia letto, ma dice un mucchio di balle. Qualunque medico ti
potrà confermare che l'alcool causa danni cerebrali irreparabili e vi sono
milioni di morti ogni anno in tutto il mondo per tumori, incidenti, violenze
legate all'abuso di alcool. Nessuno fino ad oggi, in 5000 anni di utilizzo
della Cannabis, è mai morto per danni o malattie provocate dal suo utilizzo.
Anzi, la marijuana è stata riconosciuta da autorevoli
studiosi una delle più potenti piante medicinali sul pianeta.
GLOSSARIO:
(ACID)
ACIDO
un
composto contenente idrogeno nel quale l'idrogeno viene facilmente rimpiazzato
da un altro elemento. Questa reazione causa la corrosione dei materiali con cui
viene in contatto. Il grado di acidità è misurato dal pH. La solubilità dei
nutrimenti per le piante varia a seconda dell'acidità della soluzione. La
maggior parte delle sostanze nutritive viene assimilata quando il pH è compreso
tra 6 e 7.
(ADVENTITIOUS
ROOT) RADICE AVVENTIZIA
la prima radice
che compare ad una talea ( clone ), o anche la radice che forma delle specie di
calli alla base della pianta, fuori dal terreno.
(AREATED WATER)
ACQUA AREATA
acqua che è
stata esposta all'aria in modo tale che l'aria stessa si sia disciolta nel
liquido: si ottiene pompando bolle d'aria nell'acqua.
(AFGHANI) AFGANA
una pianta
originaria dell'Afganistan o della valle dell'Hindu-Kush.
(ALCOHOL-SOLUBLE)
SOLUBILE IN ALCOOL
una sostanza
che si dissolve in alcool. Molte delle sostanze che sono solubili in alcool lo
sono anche in olio vegetale o animale.
(ALKALINE)
ALCALINO
un composto
formato da idrogeno, ossigeno e uno dei numerosi metalli capaci di neutralizzare
gli acidi. Il grado di alcalinità ( o acidità ) di una sostanza si dice pH.
(APICAL TIP)
CIMA APICALE
l'estremita più
alta di una pianta o di un singolo ramo.
(AUTOSOME)
AUTOSOMA
qualsiasi
cromosoma che non sia tra quelli sessuali.
(BROADCAST
SEEDING) SEMINA A GETTO
seminare
un'area senza interrare i semi uno ad uno ma lanciandoli a manciate sul
terreno.
(BUD) CIMA
una parte di
ramo di marijuana ricoperta di fiori.
(CALYX) CALICE
la parte del
fiore femminile che in tarda fioritura ricopre la membrana che tiene unito il
seme alla pianta, divenendo visibile ad occhio nudo.. Il calice contiene le
microghiandole che producono la resina, dette tricomi ghiandolari.
(CANNABINOIDS)
CANNABINOIDI
una serie di
molecole che si trovano soltanto nella Cannabis. Alcune sono psicoattive.
(CANNABIDIOL)
CANNABIDIOLO
Il cannabidiolo
(CBD) è uno dei cannabinoidi, non molto psicoattivo. Nelle piante originarie
delle zone equatoriali si trova in basse quantità, mentre in quelle originarie
di zone più a nord o più a sud è maggiore.
(CLONE) CLONE
Un duplicato
genetico di una pianta. Di solito si ottiene tramite talea (si taglia un
rametto di una pianta e si fa in modo che metta le radici, ottenendo una copia
identica della pianta madre).
(CARBON
MONOXIDE) MONOSSIDO DI CARBONIO
Il monossido di
carbonio (CO) è un gas incolore, inodore e altamente tossico, formato dal
processo incompleto di ossidazione. Quando una fiamma è di colore arancio
invece che blu, si sta sviluppando CO.
(CARBON DIOXIDE)
ANIDRIDE CARBONICA
l'anidride
carbonica (CO2) è un gas incolore e
inodore utilizzato dalle piante durante la fotosintesi. Normalmente l'aria
contiene lo 0,05% di CO2, ma
le piante possono utilizzarne fino ad un livello dello 0,5% (dieci volte
tanto).
(COLCHICINE) COLCICINA
un a sostanza
usata per provocare mutazioni nel codice genetico delle piante, in modo da
alterarne le caratteristiche. È altamente tossica, e non va MAI usata sulla
Marijuana.
(DIATOMACEOUS
EARTH) TERRA DIATOMACIOSA
si tratta di
terra con aggiunte parti di un'alga, il diatoma, formatasi nei mari milioni di
anni fa. Contiene molto silicio in cristalli piccolissimi e molto taglienti, ed
è usata come insetticida, mischiata all'acqua e spruzzata sulle piante (le
scaglie di silicio feriscono a morte molti parassiti) o come filtrante per usi
industriali. È pericoloso usarla senza protezione agli occhi e alle vie
respiratorie.
(DRY ICE)
GHIACCIO SECCO
il ghiaccio
secco è anidride carbonica (CO2)
solidificata per congelamento.
(ETHYLENE)
ETILENE
una sostanza
chimica emessa da molti fiori e frutti che serve a permettere la maturazione.
Nella Cannabis induce la pianta al sesso femminile.
(FAN LEAVES)
FOGLIE PRIMARIE
le foglie
primarie sono quelle che partono dal fusto e non dai rami. Sono le più grandi e
vecchie della pianta adulta, e sono importantissime perché producono molti
zuccheri utili alla crescita e alla fioritura.
(FLUORESCENT
LIGHT) LUCE FLUORESCENTE
è il classico
tubo al neon o al fosforo, che emette luce bianca, dallo spettro principalmente
blu (adatto per la crescita, meno per la fioritura)
(GENOTYPE)
GENOTIPO
l'insieme delle
caratteristiche genetiche comuni a una specie (o varieta) di piante.
(GERMINATION)
GERMINAZIONE
il periodo in
cui la giovane piantina esce dal seme e spunta dal terreno.
(GIBBERELLINS)
GIBBERELLINA
sostanza usata
per provocare la nascita di fiori maschili fertili su piante femminili.
(GREENHOUSE
EFFECT) EFFETTO SERRA
quando una
forte luce si trova in un ambiente chiuso, la temperatura aumenta. Questo fenomeno
di conversione della luce in calore con conseguente aumento della temperatura
di un ambiente è detto "effetto serra".
(HEMP) CANAPA
le varietà di
Cannabis che non contengono molte sostanze psicoattive e che vengono coltivate
per produrre fibre o semenze sono chiamate canapa (hemp in lingua inglese),
mentre le varietà che contengono psicoattivi e vengono coltivate per essere
fumate si dicono mrijuana o cannabis seguito dal nome della varietà.
(HERMAPHRODITE)
ERMAFRODITA
la Cannabis è
stata alterata enormemente dall'uomo nei secoli. Si sono create varietà
monoiche (con fiori maschio e femmina sulla stessa pianta) e dioiche (con
piante maschio e piante femmina). Capita, in alcune varietà dioiche come la
Thai o la Afgana, che su un individuo di un sesso si sviluppino fiori
dell'altro sesso. Quando ciò accade si dice che la pianta è ermafrodita.
(HPS) LAMPADA AL
SODIO AD ALTA PRESSIONE
è un tipo di
lampada che emette luce di spettro prevalentemente giallo-rosso, molto adatto
in fioritura ma insufficiente per la crescita delle piante. Le versioni
chiamate "Agro" sono più ricche di raggi blu e sono adatte a crescita
e fioritura.
(INCANDESCENT
LIGHT) LAMPADINA A INCANDESCENZA
la classica
lampadina a bulbo con il filamento che diventa incandescente.
(INDICA) INDICA
Un insieme di
varietà di Cannabis caratterizzata da foglie tozze e grasse, ridotto spazio fra
gli internodi, odore intenso e pungente, colorazione verde scuro che diviene
violaceo-rossastro nelle cime e in altre parti della pianta. L'Indica è molto
ricca di THC e CBN, ed è molto psicoattiva. È originaria della zona
dell'Afganistan, Pakistan, India, Nepal, Caucaso.
(INTERNODE)
INTERNODO
la parte di
fusto compresa tra una coppia di foglie e quella superiore o inferiore.
(ION) IONE
una molecola
dell'aria caricata con un elettrone in più.
(ISOMERO) ISOMERO
un composto
chimico che ha la stessa formula molecolare ma diversa struttura molecolare
rispetto ad un'altro.
(KILOWATT) KILOWATT
1000 watt
formano un kilowatt. Il kilowatt-ora è una corrente di 1000 watt erogata per 60
minuti consecutivi.
(LIME) OSSIDO DI
CALCIO
l'ossido di
calcio (CaO) è molto alcalino, e viene utilizzato per modificare il pH dei
terreni troppo acidi. Inoltre il calcio in esso contenuto viene utilizzato
dalle piante.
(LUMEN) LUMEN
è l'unità di
misura dell'intensità della luce. Un lumen corrisponde alla luce prodotta da
una candela (internazionale) su di una superficie di 30 cm² a 30 cm dalla fonte
di luce.
(MEDIUM) MEDIUM
si dice medium
il materiale usato dalle radici per ancorare la pianta e tenerla in posizione
eretta. Il terriccio, la perlite, vermicolite sono tutti medium.
(METABOLIC RATE)
METABOLISMO
si dice
metabolismo l'insieme delle funzioni vitali della pianta, e il tasso del
metabolismo è la velocità a cui avvengono questi processi.
(MH LAMP)
LAMPADA A METALLI ALOGENURI
le lampade a
metalli alogenuri sono adatte soprattutto per la crescita delle piante, ma ve
ne sono tipi particolari molto adatti anche alla fioritura.
(MILD CLIMATE)
CLIMA MITE
un clima
caratterizzato da modeste variazioni di temperatura stagionali, solitamente con
una media annua non inferiore ai 15°C.
(MORPHOLOGY)
MORFOLOGIA
la struttura
della pianta (fusto, rami, foglie, conformazione dei fiori, delle radici, ecc.)
(MUTAGEN)
MUTAGENO
si dice di
sostanze o agenti (colcicina, radiazioni) che alterano la struttura genetica
delle cellule causando mutazioni nelle piante. Sono la rovina della Cannabis,
perchè rischiano di alterare i tratti caratteristici, unici ed irriproducibili
della specie.
(NECROSIS)
NECROSI
la necrosi è la
morte di una parte della pianta. Le foglie che hanno i bordini ingialliti e
secchi manifestano un'inizio di necrosi.
(NEMATODE)
NEMATODI
vermi
microscopici che infestano le radici delle piante causando gravi debolezze se
non la morte.
(NITROGEN) AZOTO
l'azoto (N) è
un'elemento utilizzato dalle piante. Nei fertilizzanti di solito vi è una
formula a tre numeri, e il primo numero si riferisce all'azoto.
(PATHOGEN)
PATOGENO
un
microorganismo che causa danni o malattie si dice patogeno
(PHENOTYPE)
FENOTIPO
l'aspetto di
una pianta come risultato dell'ambiente esterno; ad esempio, una pianta che
cresce con poca luce allungherà il fusto.
(pH) pH
il pH è la misura
del livello di acidità o alcalinità di una soluzione. I valori del pH vanno da
0 (acido) a 14 (alcalino). La Cannabis, per assimilare bene i nutrimenti, deve
trovarsi in un medium a pH compreso tra 6 e 7.
(PHOTOPERIOD)
FOTOPERIODO
la lunghezza di
tempo in cui una pianta riceve luce e buio.
(PHOTOPERIOD
SENSITIVE) SENSIBILE AL FOTOPERIODO
quasi tutte le
varietà di Cannabis sono sensibili al fotoperiodo: fioriscono quando sentono
che le ore di luce diminuiscono e quelle di buio aumentano.
(PHOTOSYNTESIS)
FOTOSINTESI
si dice
fotosintesi il processo con cui le piante verdi producono zuccheri utilizzando
acqua e anidride carbonica, grazie alla luce.
Le molecole di
acqua e di anidride carbonica vengono scomposte e ricomposte sotto forma di
zuccheri ed ossigeno libero. Gli zuccheri prodotti vengono poi convertiti dalla
pianta in proteine, amidi ed oli.
(PHYLLOTAXY)
FILLOTASSI
disposizione
delle foglie rispetto ad un asse verticale fisso.
(PISTIL)
PISTILLO
il pistillo è
la parte del fiore femminile dove si formerà il seme: è formato dagli stami
(pelucchi biancastri che servono a catturare il polline) e dall'ovulo, la culla
del futuro seme. Nel linguaggio popolare dei fumatori, per pistillo spesso si
intende lo stame.
(POLLINATION)
IMPOLLINAZIONE
si dice
impollinazione il processo di fecondazione del fiore femminile. La Cannabis, in
natura, si impollina grazie al vento, che porta il polline maschile fino agli
stami femminili, che lo catturano.
(POTENCY)
POTENZA
per
"potenza", "fusione", "sballo" e" high"
si intende l'insieme delle sensazioni che la cannabis provoca nel cervello e
nel fisico.
(RUDERALIS)
RUDERALIS
è un gruppo di
varietà di Cannabis che di solito hanno statura molto bassa e la cui fioritura
non dipende dal fotoperiodo ma dall'età della pianta, a prescindere dalle ore
di luce e buio. Il colore è tipo l'Indica e la zona di origine va dall'Europa
centrale al cuore dell'Asia.
(SATIVA) SATIVA
la Sativa è un
insieme di varietà di Cannabis e di canapa, caratterizzata da lunghi spazi fra
gli internodi e foglie lunghe e sottili, molto affusolate. Il colore è verde
chiaro se si tratta di varietà equatoriali, altrimenti è verde un po' più
scuro. L'odore è più dolce che pungente, meno forte di quello dell'Indica. La
Sativa cresce praticamente in tutto il mondo fino al 40°-45° parallelo, tranne
che nelle zone d'origine dell'Indica.
(SENESCENCE)
SENESCENZA
il manifestarsi
di segni di vecchiaia nella pianta o di mancanza di vigore nei cloni troppo
ripetuti.
(SINSEMILLA)
SINSEMILLA
in Italia viene
chiamata spesso "sensimiglia", che significa "senza semi"
in spagnolo. È la marijuana senza semi, coltivata separando i maschi dalle
femmine prima che il polline le fecondi. Viene considerata (a volte a torto)
l'erba migliore. Spesso lo è.
(TEMPERATE CLIMATE)
CLIMA TEMPERATO
è il clima
caratterizzato da variazioni stagionali apprezzabili, con primavere tiepide,
estati calde, autunni freschi e inverni freddi (con eventuali gelate).
(THC) THC
il
tetra-idro-cannabinolo viene chiamato THC. I suoi isomeri sono le sostanze più
psicoattive che la pianta produce.
(TRANSPIRATION)
TRASPIRAZIONE
le piante,
durante il ciclo vitale della fotosintesi, trasudano acqua e ossigeno dai pori
delle foglie. Questo processo è detto traspirazione.
(ULTRA-VIOLET LIGHT)
RAGGI UV
i raggi
ultra-violetti sono invisibili all'occhio umano. Alcuni sostengono che
aumentino la produzione di THC, altri dicono di no.
(VEGETATIVE
STAGE) STADIO DI CRESCITA VEGETATIVA.
è lo stadio di
crescita della pianta, dalla nascita alla fioritura.