![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
|||||||
E' lo pseudonimo di Marguerite de Crayencour Nata in Francia nel 1903 RAGAZZA Le tue calde mani, morbide scintille, inutilmente sfiorano la mia solitudine; il tuo piacere non è per me che un dovere; il disdegno presiede ai miei favori. Il frutto banale dove diamo morsi tende al recinto dell'abitudine; trucco male la mia ebetudine; del fresco carminio di abbandoni. Senza che io senta la tua forza, stringe solo un'assente la tua smania; il cuore sogna distratto o s'addormenta. Come una fanciulla i suoi denari, sul confine del cielo, alcova d'oro, i miei occhi pensosi contano gli astri. HOSPES COMESQUE Corpo, servitore dell'anima, in cui sperare forse sarebbe inutile, amato corpo, più che non amarti; cuore in un vivente ciborio trasmutato; bocca infinita tesa a sempre nuove esche. Mari dove poter vogare, sorgenti dove poter bere; frumento e vino insieme al banchetto rituale; alibi del sonno, dolce cavità oscura; inseparabile terra offerta a tutti i nostri passi. Aria che mi riempi di spazio e di equilibrio; brividi lungo i nervi; spasmi per ogni fibra; occhi sull'immenso vuoto per poco tempo aperti. Corpo, mio vecchio amico, noi insieme moriremo. Come non amarti, forma a cui somiglio, se è tra le tue braccia che stringo l'universo? |
|||||||
Indietro |