TRANSITO

La morte dentro piange d'un giorno lontano
          d'aprile.
Ceruleo e bianco era, e senza sole. Un tiepido
Vento scorreva tra l'erba, lasciava, immensi e bruni
          in cielo,
gli alberi immoti. In un giardino coglievo fiori,
          e piangevo.
Malinconia dell'ora, greve di fulgore alle nubi
Rappreso: della stagione gią piena, per l'ansia
          estenuata
Dell'estate pił piena; malinconia dell'anima
Desiderosa atterrita che davanti, d'un tratto, la porta
Del sogno si spalanchi. La porta del sogno,
          o il mistero
Della vita? Si passa che quasi non si sa.
Resta questa accorata nostalgia di felicitą:
presagio d'infinito, certezza di spoglio dolore.
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