Abbiamo cominciato recitando nei pubs, nelle birrerie e nella sede
dell'Associazione Culturale Bianca (dove, peraltro, continuiamo ad esercitarci),
poi abbiamo tentato l'avventura della piazza scegliendo la Sicilia come meta.
Sembrerà strano, ma sin dall'inizio del nostro lavoro, la percentuale di
oriundi siciliani di cui mi sono circondata è sempre stata piuttosto elevata.
Non so' se è un caso, non so' se sono le mie origini (anche se non proprio
purosangue), comunque ogni anno mi viene a cercare qualcuno che poi si scopre
non essere del tutto estraneo a quella splendida isola.
Il primo anno abbiamo messo in scena un lavoro ispirato a Ionesco (Salve!
Noi siam le cantatrici calve!) che poi abbiamo portato in "tournée"
in Sicilia: tre serate indimenticabili (Capo d'Orlando, Mezzojuso e Bagheria).
Il primo contatto con la piazza ha segnato un momento importante da molti punti
di vista, innanzitutto perché è stato il primo borderò firmato dalla
cartastraccia, poi perché è stato il primo contatto con un pubblico vero (non
amici e parenti), infine perché questo pubblico non è rimasto indifferente al
nostro spettacolo: un gruppo di matrone siciliane si sono alzate a metà
spettacolo (scandalizzate dalla parodia di uno spogliarello) gridando
"schifo! schifo!"… in compenso il resto del pubblico, che invece si
stava divertendo (malgrado la stranezza del testo) ci ha rincuorato con il
calore dei suoi applausi. Alla fine della rappresentazione, addirittura, una
folta delegazione (due o tre persone, forse quattro) è venuta a farci i
complimenti.
……… poi fu il Naufragarmedolce…………
Il secondo anno, gasati da tale successo, abbiamo avviato i lavori
del laboratorio con lezioni di teatro e qualche rudimento di danza, canto e di
rilassamento yoga e alla fine dell'anno siamo andati in scena con un lavoro
scritto a più mani tratto da Cechov (Naufraghi).
In agosto, neanche a dirlo: "tournée" in Sicilia! Grande successo
anche questa volta, ma soprattutto grande passo: nasce l'associazione culturale
il naufragarmedolce, organo legalmente riconosciuto che consentisse alla
Cartastraccia di fatturare gli spettacoli e… farci fare una o due settimane di
vacanza in Sicilia a gratis!
Il terzo hanno, si sa, è l'anno della crisi: dopo ben nove repliche
romane del mio adattamento de Il malato
immaginario (sono arrivati i primi giudizi positivi della critica), la
compagnia rinuncia alla vacanza-lavoro in Sicilia. Stava cominciando la svolta
che ci avrebbe condotto lentamente (data la difficoltà del passo) nel mondo del
lavoro.
Nel 1998, quindi, ho aperto ufficialmente le attività del
"Laboratorio La Cartastraccia", con una particolarità: mantenere in
vita (nella seconda metà dell'anno) la compagnia, ammettendovi i partecipanti
del laboratorio. Così abbiamo ricominciato con la follia di andare in Sicilia,
dove abbiamo portato con successo I fisici
di Dürrenmatt.
La fine del millennio ci ha visto impegnati a spiegare le nostre ali
con Queneau e i voli pindarici (Icaro
involato) … peccato che - e la conoscenza del mito ci avrebbe dovuto
mettere in guardia - abbiamo assaggiato quanto brucia il s.o.l.e. del diritto
d'autore… ciononostante il successo è stato strepitoso.
Il 2000 ci vede impegnati nella riedizione di Naufraghi. Il resto si vedrà.