Con i migliori ringraziamenti verso quest'uomo che tanto a dato
alla Nutella, e tanto sicuramente ha ricevuto da lei. Nella speranza
di non violare i suoi diritti di copyright ecco uno dei suoi
spettacolari brani.
Riccardo Cassini - Nutella Nutellae - I
Nani sono molti più di sette
Da quando la Bella Addormentata aveva cominciato a pungersi con un
ago, la droga andava che era una favola.
Il Gaggio con gli Stivali, una specie di Coatto con i Camperos,
aveva il monopolio dello spaccio in zona, se si esclude la roba
sintetica venduta in banca, nota come il crack dell'Ambrosiano. Un
frate comunista, tale Cappuccino Rosso, su suggerimento della Fata
dalla Forfora Azzurra, aveva aperto una comunità di recupero
dove Biancaneve aveva portato sua sorella tossicomane, conosciuta
come Bucanenve (che famiglia: una con le mele, una con le pere...);
erano inoltre presenti la suddetta Bella Addormentata, la Bestia con
l'insonnia (che se non approfittava di un colpo di sonno della Bella,
ma quando la rimorchiava?) ed infine il nano drogato. Bucolo, da
tempo entrato nella Galleria di Anita Garibaldi, il tunnel
dell'eroina, nonché sempre presente in tribuna al Campo di
Calcio di Pantelleria: era all'ultimo stadio.
Cappuccino Rosso riceveva per la comunità molti aiuti
esterni: aveva avuto da Alì Ladrone quaranta babà; da
Pollicino un televisore piccolissimo; ed anche Ezechiele Lupo,
passando alla guida di una ruspa, aveva promesso che sarebbe presto
ritornato con dei porcellini. Uno di questi tre, tale Gimmy,
mostrò alla comunità il piano di difesa contro
Ezechiele, al che Cappuccino Rosso, che i porcellini li voleva, pur
fingendosi imparziale, gli augurò un grandissimo "In bocca al
lupo!", rivelando per chi facesse il tifo e, dopo aver congedato
Gimmy, cercò di scongedarlo per mangiarselo subito.
L'amico abbronzatissimo di Aladino, il Genio della Lampada,
regalò alla comunità tre desideri. Del primo dei
Desideri, già giocatore della Roma e dell'Inter, non gliene
fregò niente a nessuno; il secondo desiderio di Cappuccino
Rosso fu Kim Basinger nuda sul suo letto in perenne stato di
eccitazione sessuale, che con la comunità non c'entrava molto,
ma egli disse: "ora o mai più"; il terzo desiderio fu il dono
di una mitica sostanza di cui si conosceva solo il leggendario nome,
NUTELLA, che pareva avesse la forza di far dimenticare persino le
droghe più pesanti.
Il Genio disse che la Nutella era custodita nella città dei
nani, che, detto per inciso, erano molti ma molti di più di
sette. I nani abitavano nei Paesi Bassi la cui capitale, L'Aia, si
trovava fuori della fattoria.
Cappuccino Rosso bussò alla porta della fortezza e questa
si aprì lentamente con Cigolo, il nano che non oliava mai i
perni. Quest'ultimo lo indirizzò ai Tetri Sotterranei dove
avrebbe incontrato i nani-guida per la Nutella, Bubbolo e
Peticellolo.
Ma ecco che il nano camorrista, Cutolo ed un manipolo di nani
malvitosi - Ergastolo, Muscolo, Moccolo e Patibolo - sbarrarono loro
la strada. Cappucino Rosso non si perse d'animo: "O Nutella o morte!"
fu il suo grido di battaglia. Chiese al nano matematico, Calcolo, di
fare due conti sulle forze in campo: i cattivi di Cutolo erano
agguerriti, ma anche i buoni erano ben organizzati. Avevano il
sostegno dei nani della stampa, Titolo, Articolo, Fascicolo, Opuscolo
e del nano fotografo, Grandangolo; c'era la sicurezza economica
garantita dal nano generoso, Obolo: c'erano gli appogi dei nani
militari Cingolo, Veicolo, Binocolo, Manipolo.
La battaglia nelle gallerie, in cui furono guidati dai nani
sotterranei Cunicolo e Cavernicolo, fu cruenta. Rimasero sul campo il
nano veneziano, Gondolo, il nano ballerino, Truciolo, il nano di
febbraio, Coriandolo, e, agonizzante, Rantolo. Ma alla fine il
vecchio nano Secolo, il veterano, poté lanciare l'urlo di
vittoria: Cappuccino Rosso ed i suoi si apprestavano all'ultima
prova, il Labirinto.
Ma i nani Svincolo, Vicolo, Pericolo, Angolo e Trappolo trovarono
abilmente la strada. Un nano ubriaco, Vinicolo, li portò nella
Stanza Segreta dove tutti ammirarono le imponenti figure dei nani
Custodi della Nutella: Brufolo e Diarreolo.
"Sono mandato dal Re dei Re, Nocciolo." disse solennemente
Cappuccino Rosso.
"Sei il benvenuto" rispose Brufolo, "e siamo lieti di affidare la
Nutella nelle tue mani anche perché noi, non potendoci muovere
da qui, ci nutriamo con essa da anni ed i risultati sono visibili"
concluse accennando alla pancia ed alle protuberanze cutanee che gli
valevano il suo nome proprio.
"Fanne buon uso" incalzò Diarreolo "e non esagerare come io
stesso ho fatto in passato, perché..."
"Penso di indovinare, Diarreolo" tagliò corto Cappuccino
Rosso, "ma ora scusatemi, devo scappare e tornare in
comunità."
Fu cosi che la Nutella fu portata nel mondo degli umani. Se ne
giovarono per primi gli ospiti di Cappuccino Rosso: ben presto
dimenticarono le altre sostanze stupefacenti perché, in
confronto ad un cornetto od una pizza bianca con la Nutella, non
c'è pera, canna o pasticca che tenga...
In seguito la mitica sostanza si diffuse in tutto il mondo e,
seppure essa stessa possa ritenersi una droga, poiché causa
pesante assuefazione, forse si può considerare l'esempio di
primo vero caso di antiproibizionismo della storia.
E siamo sicuri che, se domani la Nutella fosse messa fuorilegge,
gli spacciatori avrebbero un ottima arma in più per
arricchirsi a dismisura.
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