Quelle due
- The children's hour -
Karen e Marta sono due insegnanti, giovani e laureate, molto stimate, che gestiscono un'apprezzata scuola elementare femminile privata, nella ricca provincia americana degli anni '50.
Il loro futuro sembra sereno e ricco di promesse : l'impresa ha finalmente ottenuto il suo primo attivo di bilancio, le allieve aumentano e Karen presto convolerà a nozze col suo fidanzato, un giovane dottore della zona.
Ma la tranquilla serenità delle due amiche è minata da strane voci : il loro rapporto sarebbe ... insolito
Le scene più belle
- Tu sei a corto di vestiti
- Perchè, tu no?
- Oh, io sono un tipo gonna e camicetta, sono sempre alla moda, ma tu no. Tu sei il tipo "Quinta Strada", hai bisogno di manutenzione
- Già, come un vecchio monumento
- Dico sul serio. Mi ricordo come ti vestivi all'università. La prima volta che ti ho vista, correvi sotto il porticato, con quei capelli al vento ...
- Ricordo anch'io, stavo sfuggendo a un professore di chimica
- E vedendoti pensai ... che ragazza carina ...
- Ma non è di un nuovo peccato che ci accusano, altri lo commettono senza essere puniti!
- Ma, sono quelli che ci credono, che lo vogliono, che se lo sono scelti per proprio conto. Noi non siamo così: è una cosa molto diversa. Non ci amiamo a quel modo. Siamo state vicine l'una all'altra e io ti ho voluto bene come ad un'amica, come tante donne vogliono bene ad altre donne ...
- Ho freddo
- Tu eri una cara amica a cui volevo bene : ecco tutto. E non c'è nulla di male in questo. E' più che naturale che io fossi affezionata e te. Ma se ci conosciamo da quando avevamo 17 anni! Io, ho sempre pensato che ...
- Ma perchè mi stai dicendo tutto questo?
- Perchè ti voglio bene
- Ma certo, ti voglio bene anch'io
- Ma... forse ... ti voglio bene come mi accusano di volertene ... non lo sò ... Karen ascoltami ! ... Io ti ho voluto bene come loro dicono! C'è sempre stato qualcosa di strano ... sempre, da quando mi ricordo ... ma non ho mai saputo cosa fosse fino a quando lo scandalo non è scoppiato
- Marta, Basta! Smettila, con questi discorsi!
- Tu hai paura di sentirli, ma io ho anche più paura di te!
- Non voglio ascoltarti!
- No! Devi sapere tutto. Devo dirtelo, non posso più tenerlo dentro di me. Sono colpevole!
- Tu non sei colpevole di niente!
- Non ho fatto che ripetermelo. Fin dalla sera che lo sentii dire da quella bambina : stò nel mio letto tutte le notti a pregare che non sia vero, ma ora me ne rendo conto. Esiste! Io non sò come, non sò perchè ... Ma ti ho amata! Io ti amo. Soffrivo dei tuoi progetti di matrimonio, forse perchè ti desideravo, forse ti ho desiderato per tutti questi anni. Era una cosa a cui non sapevo dare un nome, ma forse è esistita fin da quando ti ho conosciuta
- Ma, non è la verità. Non c'è una parola di vero. Non ci siamo mai volute bene in quel modo
- No ... certamente tu no. Ma chi ti dice che io non l'abbia fatto? Non ho mai provato nulla di simile per altri al di fuori di te. Non ho mai amato un uomo. Non sapevo il perchè, prima. Forse è per questo ...
- Marta, tu sei stanca, sei esaurita!
- E' buffo : è tutto confuso. Hai qualcosa dentro di te e non fai niente per capirlo perchè non sai nemmeno che esiste e poi a un tratto, una sera, una ragazzina è offesa e dice una bugia, ed ecco per la prima volta te ne accorgi e dici a te stessa : se ne è accorta, lei l'avrà intuito
- Ma poteva essere qualsiasi altra bugia : cercava una scusa per ...
- Ma perchè questa?! Proprio la bugia con un pò di verità! Non capisci? Non sopporto il contatto della tua mano! Non sopporto che tu mi guardi in faccia!
Alcuni commenti
In questo film, peraltro tratto da una sceneggiatura teatrale scritta da una donna, Lillian Hellman, colpisce l'assenza di una figura virile. Gli uomini sono ridotti al rango di autisti, mariti distratti, ragazzi di campagna dalla curiosità morbosa, e un fidanzato palesemente impotente. Non riescono ad entrare nello specifico di una questione di donne, di "quel genere di cose delle quali non hanno piacere di parlare
C'è una domanda che spesso ricorre nelle critiche a questo film.
Perchè Audrey non ha interpretato la parte di Marta, al posto di Shirley McLaine?
Di solito si pensa che farle vestire i panni di una lesbica sarebbe stata una forzatura della sua caratterizzazione, inaccettabile al grande pubblico.
Ma, a mio parere, questa è solo una parte della verità.
In realtà questo film si presta ad un'interessante considerazione sul divismo.
Qual'è la differenza tra un'attrice e una diva?
Si consideri la caratterizzazione di Veronica Cartwright : interpreta la parte di una bimba isterica ed impaurita.
E' la personificazione del panico.
La ritroveremo tale e quale vent'anni dopo nel film Alien di Ridley Scott.
Si consideri la caratterizzazione di Shirley McLaine, e il tragico monologo che interpreta con grande maestria.
Queste parti sarebbero state obiettivamente inadatte ad Audrey perchè le dive, diversamente dalle attrici, non possono piangere o ridere semplicemente seguendo il filo di un copione.
Infatti il tratto che le distingue risiede nell'estrema naturalezza, nella vitale spontaneità, in una parola nell'autentica passione, con la quale recitano, senza alcuna forzatura
Ci fù una scena, nel film Vacanze Romane, nella quale ad Audrey non riusciva di simulare un profondo stato emotivo.
Wyler perse la pazienza, e urlandole contro parole di rabbia esasperata, la fece piangere.
"questo le causò una forte scossa emotiva, in modo tale che la scena poi riuscì perfettamente. Nella finzione sembrava sconvolta perchè mi lasciava. Ma nella realtà tutto ciò era dovuto al fatto che Wyler l'aveva colpita al cuore"
- Gregory Peck