Le
povere lumachine e le coccinelle che tenevo in una
scatola con l'insalata e che poi fuggivano la notte
per tutta la casa
ho avuto anche dei bigattini che chiudevo in
frigorifero e poi finivano miseramente attaccati ad un
amo quando mi portavano a pescare,
La rana zoppa
che mi ha portato il nonno e che poi ho lasciato in
uno stagno
Zenone, la
tartaruga che mi mordeva le dita e sonnecchiava per
ore e ore nell'acquario, un giorno partì per
luoghi caldi e non l'ho più rivista,
Cip-Cip, la
papera gialla che ho vinto alla fiera e che mi seguiva
pigolando per tutta casa fino a letto,
sporcava dappertutto,
è diventata grande e anche lei è
partita
per il mare,
con immensa gioia di papà
Macchietta ,
il pesce rosso che per 5 anni è cresciuto fino
a diventare quasi una balena,
ma un giorno si è messo a pancia in su
e non ha più profferito verbo
Titti e
Arancionina, che hanno generato
Piccola e Cucciolina
i miei canarini che hanno allietato le mie giornate e
infastidito quelle di mamma e papà
quando non pulivo la gabbia
Max e Lola, i
miei Octodon degu,
scoiattoli cileni, che hanno preso il nome dal mio
dentista e dalla sua infermiera,
hanno fatto molte cucciolate e rosicchiato tutto
ora sono in montagna
Rosita,
la mia gatta dolce e tenera
che zampetta sulla pancia di tutti,
ronfa in modo sonoro e ci sveglia tutti alla mattina
quando ha fame
Naturalmente
mamma e papà
Le mie
insegnanti: la maestra Giovanna,
la prof. Bianchi che insegna italiano,
Dorina Frati che suona il mandolino e mi ha insegnato
la musica
E poi tutti
gli amici di scuola e di penna.