UN MAXI SERBATOIO SOTTERRANEO PER VINCERE LA GRANDE SETE DELL'ISOLA D'ELBA

Articolo pubblicato nel n. 75, Genn.-Apr. 2005, della rivista "Gallerie e Grandi Opere Sotterranee", Patron Editore, periodico della Soc. Italiana Gallerie riconosciuto dal C.N.R.

Sommario

L'insularità e le particolari e per molti versi apprezzate caratteristiche ambientali, hanno da sempre frapposto seri ostacoli alla risoluzione del problema del rifornimento idropotabile dell'Isola d'Elba. Raccogliere, con una galleria interamente scavata nella roccia, e conservarvi per lunghi periodi al fresco e al buio le acque sia superficiali che sotterranee della zona più piovosa, significa disporre di grandi volumi del prezioso liquido atti a far fronte, direttamente a gravità e con ottima e fresca acqua potabile, a tutto fabbisogno idrico dell'isola liberandola dall'attuale asservimento con le precarie forniture della Val di Cornia posta nel Continente e, considerato che la galleria si sviluppa totalmente nel sottosuolo, senza provocare alcun danno ambientale.
E' questo il risultato principale che le opere descritte nell'articolo sono in grado di dare. Altri benefici, puntualmente elencati, di secondaria importanza ma non per questo da trascurare, vanno dalla laminazione delle portate di piena al fine di lenire i danni provocati dalle alluvioni, alla disponibilità di ingenti quantitativi di materiale lapideo da costruzione che offre un importante contributo all'economia dell'isola e contribuisce a diminuire il costo delle opere.

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Due viste del Monte Capanne sotto il quale è prevista la costruzione del serbatoio