CONTRO LA REPRESSIONE DELLE LOTTE
PER L'UNITA' DEI LAVORATORI

Lo sciopero "fuori dalle regole" dei lavoratori ATAC dell'8 aprile ha fatto emergere una condizione che è più diffusa di quanto sembri, e che sta divenendo sempre più una condizione necessaria, mano a mano che si avanza nei processi di ristrutturazione, sia in quelli che portano verso la privatizzazione dei servizi pubblici, sia in quelli di flessibilizzazione della manodopera, per favorire maggiormente il profitto dei padroni.
La legge 146 che limita il diritto di sciopero nei pubblici servizi è uno dei vincoli. Ma non sarà il solo limite che dovremo affrontare nella ormai quotidiana lotta contro i disservizi della privatizzazione.

Le 11 proposte di "retrocessione" per lavoratori dell'ATAC, non bastano neppure a Rutelli, che ha dimissionato il presidente dell'azienda, ritenuto troppo tenero.Contemporaneamente, l'Ente Poste, nel suo procedere serrato verso la managerizzazione/privatizzazione del servizio, tritura sia i diritti dei lavoratori che quelli degli utenti. Negli uffici di Via Lenin, al Trullo, si respira aria di FIAT! 47 lavoratori si sono visti recapitare contestazioni disciplinari per aver "leso l'immagine dell'Azienda"! La loro colpa? Aver diffuso una lettera aperta all'utenza in cui chiarivano di chi fosse la responsabilità per i disservizi.
All'Ospedale San Giovanni di Roma 28 lavoratori, per aver osato manifestare la propria critica all'imperante sfascio del sistema sanitario, indissolubilmente legato alla volontà di condurre la salute ad una logica di profitto, sono stati fatti oggetto di provvedimenti disciplinari.E nelle fabbriche, dove il "padrone è padrone", dove il profitto regna sovrano, le cose non possono andare certo meglio. Alla New Holland di Jesi, alla Zanussi, alla Delonghi o alla Star, chi rifiuta gli strordinari, chi cerca di spezzare il ritmo monotono e logorante della catena di montaggio viene additato come "nemico della partecipazione" e licenziato

Padroni e manager, i sindacati, partiti e sindaci ipocriti e zelanti: tutti vogliono mantenere separate queste realtà. Da loro incontro può nascere una nuova lotta, che attraversi le diverse forme specifiche del lavoro e le diverse forme organizzative.

mercoledì 11 giugno - ore 19,00

ASSEMBLEA al Villaggio Globale

partecipano: ATAC, Poste, Osp. S.Giovanni, Monopoli di Stato e sono invitate tutte le realtà di lotta dei lavoratori, precari e disoccupati

Roma, 04/06/97

ORGANIZZA: