Le 11 proposte di "retrocessione" per lavoratori dell'ATAC, non bastano neppure a Rutelli, che ha dimissionato il presidente dell'azienda, ritenuto troppo tenero. | Contemporaneamente, l'Ente Poste, nel suo procedere serrato verso la managerizzazione/privatizzazione del servizio, tritura sia i diritti dei lavoratori che quelli degli utenti. Negli uffici di Via Lenin, al Trullo, si respira aria di FIAT! 47 lavoratori si sono visti recapitare contestazioni disciplinari per aver "leso l'immagine dell'Azienda"! La loro colpa? Aver diffuso una lettera aperta all'utenza in cui chiarivano di chi fosse la responsabilità per i disservizi. |
All'Ospedale San Giovanni di Roma 28 lavoratori, per aver osato manifestare la propria critica all'imperante sfascio del sistema sanitario, indissolubilmente legato alla volontà di condurre la salute ad una logica di profitto, sono stati fatti oggetto di provvedimenti disciplinari. | E nelle fabbriche, dove il "padrone è padrone", dove il profitto regna sovrano, le cose non possono andare certo meglio. Alla New Holland di Jesi, alla Zanussi, alla Delonghi o alla Star, chi rifiuta gli strordinari, chi cerca di spezzare il ritmo monotono e logorante della catena di montaggio viene additato come "nemico della partecipazione" e licenziato |
Padroni e manager, i sindacati, partiti e sindaci ipocriti e zelanti: tutti vogliono mantenere separate queste realtà. Da loro incontro può nascere una nuova lotta, che attraversi le diverse forme specifiche del lavoro e le diverse forme organizzative.
Roma, 04/06/97
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