APPENDICE
III Attestatio
pro varios cives gallipolitanos circa qualitates nonnullorum civium huiusce
Civitatis) Notaio Giuseppe Gaetano Maggio, atto dell’8 settembre 1790,
ASL, 40/35, ff.106v.110v. [Costituiti:
Antonio Scala, Pasquale Cretì, Tomaso Raeli, Giuseppe Riggio, Giovanni
Caroppo, Bartolo Colabene, Nicola Marsili, Domenico Riggio, Nicola Forcignanò,
Giuseppe Rizzo, Gaetano Cavalera, Giuseppe Vito Melgiovanni, Giovanni
Melgiovanni, Vito Manno, Bonaventura Corciulo, Giorgio Natali, Luigi Cortese,
Michele Spano, Liborio Spinola, Nicola Centolanze, Tomaso Donadeo, Angelo
Malorgio, Giuseppe Greco, Domenico Rizzo, Vincenzo Cino, Giuseppe Vitali,
Pietro Gaballo, Carmine Cortese, Giovanni Rizzo e Domenico Alemanno] “li
quali spontaneamente non per forza, o dolo, ma per esecuzione d’ordine
del regio sig. Giudice di questa regia Corte...hanno dichiarato attestato
e fatto fede, per come all’infrascritto giuramento dichiarano, attestano,
e fanno pubblica fede, come fanno benignimo, ed a loro costa quali cittadini
di questa sudetta città, che le famiglie delli qui in piè notati antichi
Nobili Patrizi della città medesima si son sempremai mantenute, e si mantengono
nel modo che siegue, cioè: La
famiglia del barone d.Carlo BALSAMO si è sempremai mantenuta con
lustro, e decoro, ed attualmente si mantiene con due cavalli per uso di
carrozza, due mule per uso di carrozza, e galesse, e con servitù composta
di cocchiere, cavalcante, servidor di livrea, cuoco, cameriera, ed altre
donne di servizio. La
famiglia del fu d. Salvadore
d’APRILE si è sempre mantenuta con lustro, e decoro, avendo tenute
due cavalli, quattro mule per uso di carrozza, due cocchieri, più servidori
di livrea, cameriere, cameriera, cuoco, ripostiere, volante, e molte donne
di servizio. Di presente per essere d.Onofrio d’Aprile di lui figlio minore
si ritrova come si dice nel Colleggio de’ Nobili in Napoli, e d.Giovanni
altro suo figlio sta a studiare con suo sig. zio Monsignor Vescovo di
Teano. La
famiglia di d.Teodoro ROCCI CERASOLI si è sempre mantenuta con
lustro e decoro, ed attualmente si mantiene con due cavalli per uso di
carrozza, due mule per uso di carrozza, e galesse, e con servitù composta
di cocchiere, cavalcante, servidor di livrea, volante, cameriere, ed altre
donne di servizio. La
famiglia di d. Nicolò DOXISTRACCA si è sempremai mantenuta con
lustro, e con decoro, ed attualmente si mantiene con due cavalli per uso
di carrozza, tre mule per uso di carrozza, e timonella, e con servitù
composta di un cameriere, un ripostiere, cuoco, cocchiere, cavalcante,
due servidori di livrea, un volante, cameriera, ed altre donne di servizio. La
famiglia di d. Nicolò MUZI si è sempre mantenuta con lustro, e
con decoro, ed attualmente si mantiene con due cavalli per uso di carrozza,
e con servitù composta di un cocchiere, servidor di livrea, una cameriera,
ed altre donne di servizio. La
famiglia di d. Vincenzo Maria TAFURI si è sempre mantenuta con
lustro e decoro, ed attualmente si mantiene con due cavalli per uso di
carrozza, e con servitù composta di un cocchiere, un servidore di livrea,
un volante, una cameriera, ed altre donne di servizio. La
famiglia di d.Giuseppe SERGIO si è sempre mantenuta con lustro
e decoro, ed attualmente si mantiene con due cavalli per uso di carrozza,
e con servitù composta di un cocchiere, un servidor di livrea, e donne
di servizio. La
famiglia di d.Filippo COPPOLA si è sempre mantenuta con lustro
e decoro, ed attualmente si mantiene con due mule per uso di carrozza,
e galesse, e con servitù composta di un cocchiere, un servidor di livrea,
e donne di servizio. La
famiglia di d. Andrea D’OSPINA VENERI si è sempremai mantenuta
con lustro, e decoro, ed attualmente si mantiene con tre mule per uso
di carrozza, e galesse, un cavallo di maneggio, e con servitù composta
di un cocchiere, un servidor di livrea, una cameriera, ed altre donne
di servizio. La
famiglia di d.Gaspare GRUMESI, si è sempre mantenuta con lustro,
e con decoro, ed attualmente si mantiene con tre mule per uso di carrozza, e timonella, e con servitù composta di un cocchiere,
un servidore di livrea, e molte donne di servizio. La
famiglia di d.Angelo SERAFINISAULI si è sempre mantenuta con lustro,
e con decoro, ed attualmente si mantiene con due mule per uso di carrozza
, e galesse, e con servitù composta di un cocchiere, di un servidor di
livrea, e donne di servizio. La
famiglia di d. Francesco BALSAMO si è sempre mantenuta con lustro,
e con decoro, ed attualmente si mantiene con due mule per uso di carrozza,
e galesse, e con servitù composta di un cocchiere, servidor di livrea,
e donne di servizio. La
famiglia di d.Oronzo SERAFINISAULI barone di Tiggiano si è sempre
mantenuta con lustro e decoro, ed attualmente si mantiene con sei mule
per uso di carrozze, e con servitù composta di cocchiere, due cavalcanti,
due servidori di livrea, un volante, e donne di servizio. La
famiglia del barone d.Tomaso PALMIERI si è sempre mantenuta con
lustro, e decoro, ed attualmente si mantiene con quattro mule per uso
di carrozza, e con servitù composta da un cocchiere, un cavalcante, due
servidor di livrea, una cameriera, ed altre donne di servizio. La
famiglia del barone d. Filippo de TOMASI si è sempre mantenuta
con lustro, e con decoro, ed attualmente si mantiene con quattro mule
per uso di timonella, e galesse, ed un cavallo di maneggio, e con servitù
composta di due cavalcanti, un servidor di livrea, e donne di servizio. La
famiglia di d.Girolamo ARAGONA si è sempre mantenuta con lustro
e decoro, ed attualmente si mantiene con due mule per uso di galesse,
e con servitù composta di un cavalcante, un servidor di livrea, e donne
di servizio. La
famiglia di d. Michele RAYMONDO si è sempre mantenutà con lustro,
e decoro, ed attualmente si amntiene con tre mule per uso di galesse,
e con servitù composta di un cavalcante, un servidor di livrea, e donne
di servizio. La
famiglia di d.Carlo Emanuele VALENTINO si è sempre mantenuta con
lustro e decoro, ed attualmente si mantiene con due mule per uso di galesse,
e con servitù composta di un cavalcante, un servidor di livrea, e donne
di servizio. La
famiglia di d.Francesco FRISULLI si è sempre mantenuta con lustro
e decoro, tenendo per lo addietro due mule per uso di galesse, ed un cavallo
di maneggio. Da pochi anni a questa parte si mantiene con una giumenta
per uso di sella, con un servidor di livrea, cameriera, ed altre donne
di servizio. La
famiglia di d. Giovanni MUNITTOLA si è sempre mantenuta con lustro
e decoro, avendo per l’addietro tenuto due mule per uso di galesse. Attualmente
si mantiene con una giumenta per uso di sella, con un servidor di livrea,
e donne di servizio. La
famiglia di d.Luca ZACHEO si è sempre mantenuta con lustro e decoro,
ed attualmente si mantiene con due giumente, con servidore, e molte donne
di servizio. La
famiglia di d.Filippo BRIGANTI si è sempre mantenuta con lustro
e decoro, e con quattro ule per uso di carrozza, e galesse. Da qualche
anno a questa parte si mantiene con una giumenta per uso di sella, con
un servidor di livrea, e donne di servizio. La
famiglia di d.Giuseppe CASTIGLIONE si è sempre mantenuta con lustro
e decoro, ed attualmente si mantiene con due cavalli per uso di sella,
e con servitù composta di un servidor di livrea, e donne di servizio. La
famiglia di d.Gioacchino PERELLI si è sempre mantenuta con lustro,
e decoro, tenendo due mule per uso di galesse fin ad alcuni anni addietro.
Attualmente si mantiene con un cavallo di maneggio, con servidore, e donne
di servizio. La
famiglia di d. Carlo VASQUEZ D’ACUGNA si è sempre mantenuta con
lustro e decoro, ed attualmente per esser soltiere si mantiene con un
cameriere, e donne di servizio. La
famiglia di d. Pietro MARGIOTTAsi è sempre mantenuta con lustro
e decoro, avendo tenuto per lo tempo addietro due mule per uso di timonella.
Attualmente si mantiene con un servidore e donne di servizio. La
famiglia di d.Giuseppe MARTINI si è sempre mantenuta con lustro
e decoro, avendo tenuto per lo tempo addietro due mule per uso di timonella.
Attualmente si mantiene con un servidore e donne di servizio. La
famiglia di d.Nicola PATITARI si è sempre mantenuta con lustro
e decoro, ed attualmente si mantiene con un servidor di livrea, e donne
di servizio. La
famiglia di d.Franco MORELLI si è sempre mantenuta con lustro,
e decoro. Attualmente per esser soltiere si mantiene con una giumenta
per uso di sella, con un servidor di livrea, e donne di servizio. La
famiglia di d.Antonio TRICARRICO si è sempre mantenuta con lustro,
e decoro, ed attualmente si mantiene con un servidor di livrea, cameriera,
ed altre donne di servizio. La
famiglia di d.Baldassarre MAZZUCI si è sempre mantenuta con lustro
e decoro, avendo per lo addietro tenuto due cavalli, o due mule per uso
di biroccio. Attualmente ritrovandosi assente la di lui cognata, vive
da soltiere. La
famiglia di d.Giovanni Andrea COPPOLA si è sempre mantenuta con
lustro e decoro, avendo i di lui maggiori tenuto mule per uso di galesse,
ed altra servitù corrispondente. Attualmente ritrovandosi in età minore
vive con qualche restrizione. La
famiglia di d.Giorgio CASTRIOTA si è sempre mantenuta con lustro,
e decoro, avendo tenuto tre mule insieme col suo zio d.Nicola per uso
di timonella. Morto costui, attualmente si amntiene con un servidor di
livrea, e donne di servizio. La
famiglia di d.Paolino STISO ritrovandosi costui in età pupillare
vive sotto la tutela della madre con un servidore, e donne di servizio. La
famiglia di d.Benedetto PIZZARRO si è sempre mantenuta con lustro,
e decoro. Attualmente per essere soltiere si mantiene ristrettamente con
due persone che lo servono. La
famiglia di d. Francesco PANTALEO si è sempre mantenuta con lustro
e decoro. Attualmente si mantiene con un servidore, e donne di servizio. Hanno
inoltre essi attestanti dichiarato, e fatto fede, come le di sopra specificate
famiglie di antichi nobili Patrizi di questa città, oltre allo indicato
mantenimento, ed una decente comparsa che han sempremai fatta l’individui
delle medesime così nel vestire, che in altro, sono altresì tutte ab immemorabili
provvedute di speciosi palazzi di proprie abitazioni nell’abitato di questa
città, con mobilio corrispondente alla illustre di lor condizione, nei
quali palazzi molte famiglie tengono gli oratori privati, e tutte provvedute
di commodi casini di villeggiatura nel feudo della medesima città, nei
quali annualmente si trasferiscono nei mesi di maggio, ed ottobre per
respirar l’aere campestre, a riserba soltanto degli di sopra enunciati
d.Carlo Vasquez D’Acugna, d.Carlo Valentino, d. Antonio Tricarrico e d.Benedetto
Pizzarro, ai quali mancano li suddetti casini di villeggiatura, ed il
suddetto sig.Pizzarro, ritrovandosi soltiere, si è altresì disfatto del
palazzo grande dei suoi maggiori, abitando in casa di affitto. [Nella
disputa tra patrizi e borghesi furono esibite al regio giudice della città
numerose attestazioni giurate e non solo quelle favorevoli ai nobili patrizi
ma anche quelle (ferocissime) contro il secondo ceto dei borghesi, tra
cui si segnalano le seguenti: (Attestationes
nonnullorum civium circa qualitates magnificorum mercantorum Occhilupo,
Talamo, et Montuoro) Atto notaio Giuseppe Gaetano Maggio del 27 luglio
1791, ASL, 40/35, ff.71v.-74v.; Attestationes nonnullorum civium
Gallipolitanorum circa qualitates negoziatorum olei huisce civitatis)
Atto notaio Giuseppe Gaetano Maggio del 18 giugno 1791, ASL, 40/35,
ff.55v.-61v. Altrettanto
feroce però fu la Memoria per l’avv. ddi Napoli contro le pretese dei
Nobili (cfr. BPL, Ms. 11/42) voluta dal ceto dei borghesi. |