APPENDICE IX

(Actum recognitionis pro Theodoro Rocci Cerasoli), Notaio Bartolomeo Ravenna, atto del 6 ottobre 1790, ASL, 40/38, ff. 121-124

A preghiere a Noi fatte dall’Ill.mo Signor D.Teodoro Rocci Cerasoli Nobile, Patrizio di questa Città di gallipoli, e stipendiario perpetuo di S.M. D.G. ci siamo personalmente  di unita col medesimo conferiti nel Palazzo di di lui abitazione, sito nell’abitato di questa Cittòà nella strada detta del Sig.Rocci; ed essendo nel Cortile di detto palazzo sopra la volta del medesimo, viddimo pittato a fresco sulla tunica un cerchio di vari colori, in mezo del quale un arme, o sia impresa reale, nella parte laterale della quale dentro di detto cerchio verso la parte di sirocco vi era scritto il seguente:

SANCIUS ROCCI OLIM CASTRI HUIUS URBIS PRESES ANNO 1501. INVICTISSIMI REG: INSIGNIA SUA IN DOMO DEPIXIT, AC ARCUM CIRCA, NODUM CORDIANUM DEMOSTRANDI, GRATIA IPSIUM SEMPER MODO INSOLUBILE CIRCA IPSIUS REGIS OBEDENTIAM CIRCUM LIGATUM FUISSE= E nell’altra parte dentro di detto cerchio verso tramontana vi era scritto il seguente=

ET JOSEPH ROCCI STIPENDIARIUS PERPETUUS CATHOLICE MAIESTATIS... IPSIUS SANCII DESCENDENS, EA QUE TEMPORIS VETUSTATE COLLAPSA FUERE...MEMORIAM...

non legendosi più oltre quel che vi è stato scritto trovandosi roso dalla veccheizza di detta pittura. Locchè essendo stato da noi veduto, e letto, ci richiese esso D.Teodoro, che del tutto ne dovessimo formare publico atto per futura memoria.