APPENDICE VI

(Recognitio insignia familie de Raymondo) Notaio Giuseppe Gaetano Maggio, atto del 29 settembre 1790, ASL, 40/35, ff.82v.-84v.

Ad istanza e richiesta a Noi fatta dall’Ill.mo Sig. D.Michele Raymondo Nobile Patrizio di questa Città di gallipoli di conferirci nella Sla di questa Regia Corte, ove si regge Parlamento da questa sudetta Città in tutti gli affari della medesima, ed ove son registrate l’Insegne di tutt’i Sindaci passati della stessa città, per riconoscere, ed osservare l’insegne gentilizie di suo casato, che frà quelle de’ Sindaci passati vi esistono ne’ Sindacati del quondam suo sig.avo D.Leonardo Raymondo, e di esso sig.D. Michele, e descrivere i tempi rispettivi de’ Sindacati predetti, per indi condurci nel proprio Palazzo di sua abitazione, e riscontrare l’altre imprese delle famiglie del suo parentato.

Per effetto di qual richiesta, essendoci Noi oggi sudetto giorno con testimonj in numero opportuno conferiti in detta Sala del Parlamento di questa Città, ivi abiam trovato in tutt’i muri di quella effiggiate più centinaja d’Insegne delle Famiglie de’ Sindaci passati di questa predetta Città, frà quali nell’anno 1718 e 1741 e 42 l’Insegne del Casato di detto fù D.Leonardo Raymondo avo di detto sig. D.Michele, che fù Sindaco di questa Città, e l’istesse insegne abiam trovato nell’anno 1785, che fu Sindaco esso predetto sig. D.Michele, che compongono in campo bianco effigiato un Mondo sù di cui vi esiste una Croce, e per la parte sinistra superiore del medesimo un sol nascente, ch’è appunto l’insegna del casato Raymondo, sotto delle quali si vede scritto il nome, e l’anni de’ Sindacati fatti, cioè in quelle dell’anno 1718 e 1741 e 1742 Leonardo Raymondo, e nell’anno 1785 Michele Raymondo: qual’insegne sono le stesse, che esso predetto sig. D.Michele tiene registrate, ed effiggiate nella Camera, ove dorme, del suo palazzo di abitazione, in cui ci siam condotti, e sù di un  stipone di legno, o sia guardarobbe, ed ancora sulla scanzia de’ libri legali del medesimo, in cui dette Insegne si vedono quintiate su carta coracea, cioè in mezzo lo stemma della sudetta Famiglia Raymondo, e nei quattro angoli, a quello di man destra sopra in campo bianco si vede un Leone rampante, che porta nella man destra una Croce nera, e la lettera V: a detta croce a traverso attaccata, e nella mano sinistra si vede un libro appoggiato sul piede destro, tenendosi detto elone all’impiedi col piè sinistro; ch’è appunto l’Insegne della famiglia Camaldari. Nell’angolo superiore a man sinistra si scorge in campo celeste un’albero di Dattilo, nello di cui stipite vi sono tre volpi in atto di correre, che ciascuna delle stesse porta in bocca un volpicello, ch’è appunto l’insegna della Famiglia D’Ospina. Nell’angolo inferiore a man destra si vede in campo celeste una colonna tonda colorata rossa, e nera situata sopra trè monticelli, che vien tenuta da due leoni rampanti, ciascun de’ quali porta in mano un ramo di palma; qual’insegna è appunto quella della Famiglia Vincenti. E nell’altro angolo inferiore a man sinistra si vede in Campo celeste un’albero di pigno, nei lati del quale ne esistono due leoni rampanti appoggiati allo stipiye di detto albero, ch’è appunto l’Impresa della famiglia Leuzzi. Quali insegne delle sudette Famiglie tutte Nobili Patrizie di questa sudetta Città Noi abiam anco riconosciuto sù di un disegno esibitoci, e che ci asserì esso sig. D.Michele essergli pervenuto dai Registri del Tribunale dell’Imprese di Napoli, in cui si vede a ciascuna delle sudette Insegne, o siano Stemmi registrato il Tom. e foglio, cioè a quella della Famiglia Raymondo Tom. V.fol.130. A quella della famiglia Camaldari Tom. II fol.44. A quella della Famiglia d’Ospina Tom.XIII.fol.49. A quella della Famiglia Vincenti Tom.XIII.fol.53; ed a quella della Famiglia Leuzzi Tom.XV.fol.311.